(Allegato C)
                                                           Allegato C 
 
                           SCHEDA TECNICA 
                       INDICAZIONE GEOGRAFICA 
          «Südtiroler Kirsch» e/o «Kirsch dell'Alto Adige» 
 
1. Denominazione della bevanda spiritosa con indicazione  geografica:
  Südtiroler Kirsch» e/o «Kirsch dell'Alto Adige». 
Categoria  della  bevanda  spiritosa  con   indicazione   geografica:
  Acquavite di frutta, ottenuta da ciliegie (Prunus avium ssp.). 
    La denominazione «Südtiroler Kirsch» e/o «Kirsch dell'Alto Adige»
e' esclusivamente  riservata  all'acquavite  di  frutta  ottenuta  da
materie  prime  ricavate  da  ciliegie  fermentate  nella   Provincia
autonoma Südtirol-Alto Adige, distillata, diluita a grado in impianti
ubicati sul territorio della Provincia autonoma Südtirol-Alto  Adige.
La denominazione  puo'  essere  completata  da  un  riferimento  alla
varieta' o subvarieta' o da una zona piu'  limitata  della  Provincia
autonoma Südtirol-Alto Adige, se la frutta e' stata  coltivata  nella
Provincia autonoma Südtirol-Alto Adige  e  almeno  85%  della  frutta
proviene dalla varieta' o subvarieta' o zona messa in rilievo. 
2. Descrizione della bevanda spiritosa: 
a) principali caratteristiche fisiche,  chimiche  e/o  organolettiche
  della categoria. 
    Acquavite di frutta «Südtiroler  Kirsch»  e/o  «Kirsch  dell'Alto
Adige» e' ottenuta esclusivamente dalla  purea  di  ciliegie  (Prunus
avium ssp.) fermentate e distillate direttamente  o  mediante  vapore
acqueo. Deve avere: 
      tenore di alcole metilico non superiore a 1.000 g/hl di  alcole
a 100 per cento in volume; 
      tenore di sostanze volatili  diverse  dagli  alcoli  etilici  e
metilici non inferiore a 200 g/hl di alcole a 100% in volume; 
      titolo alcolometrico non inferiore a 40% in volume; 
      con un tenore massimo di acido cianidrico di 5 g/hl di alcole a
100% vol. 
    Il «Südtiroler  Kirsch»  ha  colore  cristallino,  trasparente  e
limpido. Al naso risulta ricco e  fruttato,  contraddistinto  da  una
leggera nota di mandorla. Al palato risulta robusto e vigoroso, dalle
note quasi erbacee. 
b) caratteristiche specifiche della bevanda spiritosa  rispetto  alla
  categoria cui appartiene. 
    La denominazione «Südtiroler Kirsch» e/o «Kirsch dell'Alto Adige»
e' riservata all'acquavite ottenuta dalla distillazione  di  ciliegie
(Prunus avium ssp.). Deve avere: 
      tenore di acetato di etile inferiore a 300 g/hl di alcole a 100
per cento in volume; 
      tenore di aldeidi totali inferiore a 250 g/hl di alcole  a  100
per cento in volume. 
c) zona geografica interessata 
    Tradizionalmente  le  fasi  di  maturazione   post-raccolta,   di
lavorazione della frutta matura, di  fermentazione  e  distillazione,
nonche' le fasi successive quali la riduzione a grado  e  l'eventuale
invecchiamento  avvengono  nel  territorio  della Provincia  autonoma
Südtirol-Alto Adige. 
d) metodo di produzione della bevanda spiritosa 
    L'acquavite di frutta «Südtiroler Kirsch» e/o  «Kirsch  dell'Alto
Adige» e' ottenuta  dal  mosto  di  ciliegie  fermentate,  distillato
mediante impianti a  lavorazione  continua  o  discontinua,  a  fuoco
diretto o vapore indiretto dopo l'aggiunta di  acqua  nell'alambicco,
con separazione delle teste e delle code. 
    Il  «Südtiroler  Kirsch»  e/o  «Kirsch  dell'Alto  Adige»   viene
prodotto   con   ciliegie   mature   accuratamente   depicciolate   e
parzialmente denocciolate. Tali  operazioni  consentono  un  perfetto
equilibrio tra elementi organolettici «verdi»  ,  note  «fruttate»  e
tipiche sfumature che ricordano la «mandorla amara». 
    Un particolare effetto sul gusto e l'aroma dell'acquavite e' dato
dal grado di maturazione della frutta. I distillatori dell'Alto Adige
tengono cura alla maturazione uniforme delle ciliegie post-raccolta. 
    La macinazione, la fermentazione, la distillazione, la diluizione
a grado e l'eventuale invecchiamento devono avvenire nella  Provincia
autonoma Südtirol-Alto Adige. 
    La  distillazione  del  fermentato,  in   impianto   continuo   o
discontinuo, deve essere effettuata  a  meno  dell'86  per  cento  in
volume. E' ammessa lo possibilita' di migliorare  le  caratteristiche
qualitative del prodotto attraverso l'impiego di opportuni apparecchi
di distillazione in grado di ridurre specificamente il  contenuto  di
alcol metilico. L'osservanza dei limiti previsti deve risultare dalla
tenuta di registri vidimati in  cui  sono  riportati  giornalmente  i
quantitativi e il  tenore  alcolico  del  fermentato,  ove  previsto,
avviato alla distillazione. 
    Nella preparazione dell'acquavite di frutta  «Südtiroler  Kirsch»
e/o «Kirsch dell'Alto Adige» e' consentita l'aggiunta di: 
      zuccheri, nel limite massimo di 20 grammi per  litro,  espresso
in zucchero invertito in conformita' alle definizioni di cui al punto
3, lettere da a) a c) dell'allegato I del regolamento CE n.110/2008; 
      caramello,  solo  per  l'acquavite  di  frutta  sottoposta   ad
invecchiamento  almeno   dodici   mesi,   secondo   le   disposizioni
comunitarie e nazionali vigenti. 
    L'acquavite di frutta «Südtiroler Kirsch» e/o  «Kirsch  dell'Alto
Adige» puo' essere sottoposta ad invecchiamento  in  botti,  tini  ed
altri recipienti di legno. 
e) elementi che dimostrano il legame con l'ambiente geografico o  con
  l'origine geografica 
    Storia: 
      la produzione dell'acquavite di frutta «Südtiroler Kirsch»  e/o
«Kirsch dell'Alto Adige», cosi' come documentato  in  numerose  fonti
storiche (vedi: Mader Karl, Der Obstbau, die Obstproduktion  und  der
Obsthandel im deutschen Südtirol (Coltivazione e  esportazione  della
Williams Christbirne in Alto Adige e la produzione di  distillato  di
prugne  e  ciliegie  in  Val  Venosta  e  Valle  Isarco  nel   1894),
Genossenschafts-Verband, Bozen 1894), ha in Südtirol-Alto  Adige  una
lunga tradizione. Si tratta di una tipicita' derivante dal  fatto  di
essere zona di confine e di passaggio. L'incontrarsi e mescolarsi  di
aree culturali diverse  sul  territorio  ha  portato  lo  scambio  di
tradizione tipiche, alcune delle quali - come la distillazione  delle
ciliege appunto - hanno  preso  piede  e  sono  diventate  parte  del
patrimonio  culturale  locale.  Il   tempo   e   l'esperienza   degli
agricoltori della regione hanno portato il  «Südtiroler  Kirsch»  e/o
«Kirsch dell'Alto Adige», a differenziarsi per maggiore delicatezza e
rotondita' di sapori e una minore incisivita' dei sentori di mandorla
che risultano delicatamente intrecciati alle note fruttate  piuttosto
che dominanti; 
      le metodologie descritte sono il  frutto  del  sapere  popolare
sviluppato nelle generazioni e identificabile non  solo  in  fase  di
consumo   ma   anche   attestato   dai   moltissimi    riconoscimenti
internazionali avuti dai prodotti realizzati in zona. La  particolare
combinazione di sali minerali  delle  acque  locali  e'  legata  alle
peculiarita'  geologiche  della  regione.  Le  acque  delle  sorgenti
altoatesine scorrono attraverso pietre di origine  vulcanica,  pietre
metamorfiche e dolomitiche. Ogni micro - zona della regione e' tipica
nella composizione del residuo fisso delle acque sorgive,  e  risulta
quindi impercorribile una mappatura  unitaria  dei  valori  analitici
delle acque locali. Resta pero' carattere distintivo unificante l'uso
di acque locali di grandissimo pregio; 
      la particolarita' dell'acquavite di frutta «Südtiroler  Kirsch»
e/o «Kirsch dell'Alto Adige»  consiste  quindi  principalmente  nella
selezione delle materie prime e  nelle  tradizionali  metodologie  di
lavorazione,   nell'effettuazione   della    fase    di    produzione
esclusivamente in una zona di alta valenza  ambientale  quale  e'  la
Provincia autonoma Südtirol-Alto Adige, nell'esperienza secolare  dei
maestri distillatori  e  nel  continuo  miglioramento  del  ciclo  di
produzione. 
    Le metodologie di produzione sono di seguito dettagliate: 
      preparazione della purea: 
        eliminazione completa dei piccioli al fine di ridurre le note
verdi aggressive nel distillato; 
        denocciolatura parziale prima della distillazione; 
        macinazione e fermentazione di ciliege sane e mature; 
        fermentazione della materia prima a temperatura  media-bassa,
favorita  anche  dalle  particolari   condizioni   climatiche   della
Provincia autonoma Südtirol-Alto  Adige,  che  permette  lo  sviluppo
degli aromi fini durante il processo fermentativo; 
      distillazione della purea: 
        mediante impiego dei tradizionali impianti  di  distillazione
continui o discontinui  a  fuoco  diretto  o  vapore  indiretto  dopo
l'aggiunta di acqua nell'alambicco, con  separazione  delle  teste  e
delle code. 
      riduzione a grado: 
        avviene  con  acqua   potabile   della   Provincia   autonoma
Südtirol-Alto Adige o puo' essere eseguita con  acqua  addolcita,  ma
non demineralizzata, di stessa provenienza. L'acqua  della  Provincia
autonoma Südtirol-Alto  Adige  e'  caratterizzata  dalla  particolare
formazione geologica delle montagne; su  una  base  di  rocce  ignee,
porfido o granito, si trova uno strato  prolungato  di  dolomia,  una
roccia  sedimentaria;  ambedue  gli  strati  geologici   conferiscono
all'acqua sali minerali. Tali sali minerali influiscono sull'aroma  e
sul gusto dell'acquavite di frutta. L'acqua aggiunta per la riduzione
a grado e' quantitativamente importante dato che costituisce la meta'
dell'acquavite finita; 
        l'operazione di riduzione a grado e' sempre completata da una
filtrazione  del  prodotto  per  renderlo  limpido  e  stabile.  Tale
operazione e le modalita' di esecuzione sono particolarmente delicate
e importanti per il mantenimento delle caratteristiche note  fruttate
nel distillato; 
      invecchiamento: 
        l'acquavite  di  frutta  «Südtiroler  Kirsch»   e/o   «Kirsch
dell'Alto  Adige»   era   anche   tradizionalmente   invecchiata   in
recipienti/botti  di  legno;  tali  recipienti  erano   diffusi   sul
territorio vista la disponibilita' di legno adatto per quest'uso e la
presenza di uno o piu' bottai in quasi ogni paese. Le  piccole  botti
di legno, i cosiddetti «Lagelen», erano  inoltre  utilizzate  per  il
trasporto dell'acquavite di frutta. 
    La  materia   prima   utilizzata   risulta   dai   documenti   di
accompagnamento e dai registri dei distillatori. 
f) condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie  e/o
  nazionali e/o regionali 
    Decreto del Presidente della Repubblica  n.  297  del  16  luglio
1997. 
g) nome e indirizzo del richiedente 
    Südtiroler Hofbrennereien e.V. Distillatori Artigianali dell'Alto
Adige; 
    Juval 1 B 39020 Castelbello-Ciardes (BZ) 
h) termini aggiuntivi all'indicazione geografica e  norme  specifiche
  in materia di etichettatura 
    L'acquavite di frutta «Südtiroler Kirsch» e/o  «Kirsch  dell'Alto
Adige» deve essere etichettata in conformita' al decreto  legislativo
27 gennaio 1992, n. 109, e successive modifiche. 
    Il termine «Südtiroler Kirsch» e/o «Kirsch dell'Alto Adige»  puo'
essere completato dal riferimento: 
      a) al nome di una varieta' o  subvarieta'  di  ciliege  (Prunus
avium ssp.) se almeno 85% della frutta consiste di tale varieta' e la
frutta e' stata  coltivata  nella  Provincia  autonoma  Südtirol-Alto
Adige; 
      b) al nome di una zona piu' limitata della  Provincia  autonoma
Südtirol-Alto Adige, se la frutta e' stata coltivata nella  Provincia
autonoma Südtirol-Alto Adige e almeno 85% nella  zona  piu'  limitata
della Provincia autonoma Südtirol-Alto Adige; 
      c)  le  acquaviti  che  rispondono  contemporaneamente  a  piu'
riferimenti di cui ai precedenti punti a)  e  b)  possono  utilizzare
anche due riferimenti;  in  questo  caso  il  nome  della  zona  piu'
limitata della Provincia autonoma Südtirol-Alto Adige viene  indicato
prima del nome della varieta' o subvarieta' di ciliege.