(Allegato 3)
                                                           Allegato 3 
 
CONTENUTI DELLO STUDIO DEL  RISCHIO  PER  L'IMMISSIONE  DI  SPECIE  O
  POPOLAZIONI NON AUTOCTONE PER  MOTIVAZIONI  DIVERSE  DAL  CONTROLLO
  BIOLOGICO. 
 
    a) Informazioni sulla specie non autoctona oggetto di immissione: 
      status tassonomico e morfologia. Specificare se la  specie  non
autoctona  oggetto  di  immissione  e'  facilmente  ed   univocamente
riconoscibile da altre specie autoctone o non  autoctone  simili  dal
punto di vista morfologico (eventualmente specificando le specie  con
cui puo' essere confusa); 
      descrizione approfondita su biologia ed ecologia della specie; 
      areale  di  origine  della  specie  e  aree   di   introduzione
(specificare  in  particolare   la   distribuzione   in   Europa   ed
eventualmente in Italia e se la specie e' nota per essere invasiva in
alcune aree del mondo); 
      eventuali  impatti  negativi   della   specie   non   autoctona
registrati  sulla  biodiversita'  e  gli  habitat   nelle   aree   di
introduzione analizzando con particolare attenzione specie e  habitat
Natura 2000. 
    b) Motivazione per cui si richiede l'immissione (specificando  il
perche' gli obiettivi non possano essere perseguiti  utilizzando  una
specie autoctona): 
      specificare quale. 
    c)  Ragioni  di  rilevante  interesse  pubblico,  connesse   alle
esigenze di tipo ambientale, economico, sociale e culturale  per  cui
si richiede l'immissione della specie non autoctona. 
    d) Ambito geografico interessato dall'immissione: 
      fornire una descrizione dettagliata, corredata da  cartografia,
e specificare se si tratta di un'area chiusa o meno. 
    e) Periodo per cui si richiede l'autorizzazione. 
    f)  Probabilita'  di  insediamento  della  specie  non  autoctona
nell'area di immissione: 
      descrivere  la  probabilita'  di  insediamento   nell'area   di
immissione della specie non autoctona in base alla somiglianza tra le
condizioni climatiche, biotiche e abiotiche nell'area di immissione e
la distribuzione attuale della specie; 
      in base alla storia dell'invasione da parte di questo organismo
in altre parti del mondo o in Italia e  le  modalita'  di  immissione
previste, valutare la probabilita' che la specie si insedi in maniera
stabile nell'area di immissione e il periodo temporale  previsto  per
l'insediamento; 
      valutare quanto sono diffusi nell'ambito della regione o  della
provincia autonoma gli  habitat  e/o  le  specie  necessarie  per  la
sopravvivenza,  lo  sviluppo  e  la  riproduzione  della  specie  non
autoctona  (indipendentemente  dal  fatto  che  la  specie  sia  gia'
presente). 
    g) Probabilita' di diffusione della specie non  autoctona  al  di
fuori dell'ambito geografico di immissione: 
      descrivere  la  probabilita'  che   la   specie   si   diffonda
naturalmente oltre l'ambito geografico di immissione; 
      stimare l'area di diffusione potenziale della specie; 
      stimare la velocita' di diffusione in un anno (kmq/anno); 
      valutare la probabilita' che la  specie  si  diffonda  in  area
circostanti a quella di immissione, senza essere rilevata; 
      valutare la probabilita' che la  specie,  una  volta  insediata
nell'area di immissione, si diffonda  attraverso  vie  di  diffusione
diverse da quella naturale (attraverso l'azione diretta  o  indiretta
dell'uomo), specificando le possibili vie di diffusione. 
    h) Analisi  dei  possibili  rischi  diretti  e  indiretti  legati
all'immissione  della  specie  non  autoctona  su  specie  selvatiche
autoctone e  habitat  naturali  presenti  nell'ambito  geografico  di
immissione e nelle aree circostanti di possibile diffusione: 
      descrivere gli impatti conosciuti della  specie  non  autoctona
sulla biodiversita' nell'area di  distribuzione  non  nativa,  Italia
compresa, specificando  il  paese  dove  sono  stati  registrati,  il
meccanismo  di  impatto   (predazione,   parassitismo,   ibridazione,
competizione,  ecc),  gli   effetti   (declino   delle   popolazioni,
degradazione degli habitat,  modifica  delle  biocenosi  etc.)  e  le
specie interessate; 
      indicare specie e habitat di interesse comunitario, endemiche o
di interesse conservazionistico presenti  nell'ambito  geografico  di
immissione e nelle aree di possibile diffusione sulle quali la specie
non autoctona potrebbe far registrare effetti; 
      valutare la probabilita' che  la  specie  non  autoctona  abbia
degli impatti diretti e indiretti su una  o  piu'  specie  o  habitat
presenti  nell'ambito  geografico  di  immissione  e  nelle  aree  di
possibile diffusione.  Specificare  il  meccanismo  di  impatto,  gli
effetti e le specie interessate; 
      valutare la probabilita' che  la  specie  non  autoctona  abbia
impatti  diretti  o  indiretti  sull'ambiente  fisico  nell'area   di
immissione  e  nelle  aree  circostanti  ove  e'  possibile  la   sua
diffusione. Specificare il meccanismo di impatto e gli effetti. 
    i)  Analisi  dei  possibili  benefici  ambientali  ed   ecologici
apportati dall'immissione della specie non autoctona: 
      descrivere i benefici ambientali ed ecologici e su quali specie
autoctone  e/o  habitat  naturali  la  specie  non   autoctona   puo'
apportare, anche indirettamente, nell'ambito geografico di immissione
e nelle aree di possibile diffusione. 
    j) Piano  di  monitoraggio  ambientale  post-rilascio  di  durata
adeguata predisposto per valutare gli effetti  dell'immissione  della
specie non autoctona: 
      illustrare  il  sistema   di   sorveglianza   predisposto   per
monitorare l'eventuale insediamento e la diffusione della specie  non
autoctona e valutarne gli effetti (sia positivi sia negativi). 
    k) Piano degli  interventi  gestionali  predisposto  in  caso  di
impatti negativi imprevisti della specie non autoctona: 
      illustrare il Piano predisposto per la rimozione o contenimento
della specie non autoctona nel caso di impatti negativi imprevisti su
specie autoctone, habitat naturali o sull'ambiente fisico nel caso di
diffusione   imprevista   in   contesti   indesiderati    (descrivere
dettagliatamente, in relazione all'ambito geografico  di  immissione,
le  tecniche  gestionali,  i  soggetti   competenti,   il   personale
individuato, le tempistiche, i possibili costi, etc.). 
    l) Bibliografia di riferimento: 
      fornire la bibliografia citata; 
      fornire i riferimenti delle autorita'  scientifiche  e/o  degli
esperti consultati.