(Allegato B)
                                                           Allegato B 
 
 
          COMUNICAZIONE DI MODIFICA ORDINARIA CHE MODIFICA 
                   IL DOCUMENTO UNICO «BARDOLINO» 
 
Denominazione/denominazioni. 
    Bardolino (it). 
 
Tipo di indicazione geografica. 
    DOP - Denominazione di origine protetta. 
 
Categorie di prodotti vitivinicoli. 
    1. Vino. 
    4. Vino spumante. 
    5. Vino spumante di qualita'. 
 
Descrizione dei vini. 
 
a. Bardolino. 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosso rubino tendente  a  volte  al  cerasuolo  che  si
trasforma in granato con l'invecchiamento; 
      odore: caratteristico, vinoso; 
      sapore: asciutto, sapido, armonico; 
      titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 4,5 in grammi  per  litro  espresso  in
acido tartarico. 
 
b. Bardolino Classico. 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosso rubino tendente  a  volte  al  cerasuolo  che  si
trasforma in granato con l'invecchiamento; 
      odore: caratteristico, vinoso; 
      sapore: asciutto, sapido, armonico; 
      titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 4,5 in grammi  per  litro  espresso  in
acido tartarico. 
 
c. Bardolino Chiaretto. 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosa chiaro anche tendente all'aranciato; 
      odore: caratteristico, fruttato, delicato; 
      sapore: sapido, armonico; 
      titolo alcolometrico totale minimo: 10,50% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l; 
      zuccheri riduttori residui: massimo 9 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 5 in grammi per litro espresso in acido
tartarico. 
 
d. Bardolino Chiaretto Classico. 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosa chiaro anche tendente all'aranciato; 
      odore: caratteristico, fruttato, delicato; 
      sapore: sapido, armonico; 
      titolo alcolometrico totale minimo: 10,50% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l; 
      zuccheri riduttori residui: massimo 9 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 5 in grammi per litro espresso in acido
tartarico. 
 
e. Bardolino Chiaretto spumante. 
    Breve descrizione testuale: 
      spuma: fine e persistente; 
      colore: rosa chiaro anche tendente all'aranciato; 
      odore: fragrante, fruttato quando spumantizzato con  il  metodo
charmat; bouquet fine proprio della fermentazione in bottiglia quando
spumantizzato con il metodo tradizionale; 
      sapore:  da  dosaggio  zero   a   demi-sec,   fresco,   sapido,
persistente; 
      titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 5 in grammi per litro espresso in acido
tartarico. 
 
f. Bardolino Novello. 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosso rubino chiaro; 
      odore: caratteristico intenso fruttato; 
      sapore: asciutto, morbido, sapido, leggermente acidulo  fresco,
talvolta leggermente vivace; 
      titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,00% vol; 
      estratto non riduttore minimo:17,0 g/l; 
      zuccheri riduttori residui: massimo: 10,0 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 5 in grammi per litro espresso in acido
tartarico. 
 
g. Bardolino Classico Novello. 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosso rubino chiaro; 
      odore: caratteristico intenso fruttato; 
      sapore: asciutto, morbido, sapido, leggermente acidulo  fresco,
talvolta leggermente vivace; 
      titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,00% vol; 
      estratto non riduttore minimo:17,0 g/l; 
      zuccheri riduttori residui: massimo: 10,0 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 5 in grammi per litro espresso in acido
tartarico 
 
h. Bardolino sottozona «Montebaldo». 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosso rubino chiaro e brillante; 
      odore:  caratteristico,  di  piccoli  frutti  freschi,  spezie,
possibili accenni erbacei e floreali 
      sapore: asciutto, fine, sapido, armonico; 
      titolo alcolometrico volumico totale minino: 11,00% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 4,5 in grammi  per  litro  espresso  in
acido tartarico. 
 
i. Bardolino sottozona «La Rocca». 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosso rubino chiaro e brillante; 
      odore:  caratteristico,  di  piccoli  frutti  freschi,  spezie,
possibili accenni erbacei e floreali 
      sapore: asciutto, fine, sapido, armonico; 
      titolo alcolometrico volumico totale minino: 11,00% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 4,5 in grammi  per  litro  espresso  in
acido tartarico. 
 
j. Bardolino sottozona «Sommacampagna». 
    Breve descrizione testuale: 
      colore: rosso rubino chiaro e brillante; 
      odore:  caratteristico,  di  piccoli  frutti  freschi,  spezie,
possibili accenni erbacei e floreali 
      sapore: asciutto, fine, sapido, armonico; 
      titolo alcolometrico volumico totale minino: 11,00% vol; 
      estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l. 
    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti  dalla  normativa  nazionale  e
dell'UE. 
    Caratteristiche analitiche generali: 
      acidita' totale minima: 4,5 in grammi  per  litro  espresso  in
acido tartarico. 
 
Pratiche di vinificazione. 
    Pratiche enologiche specifiche: 
      1. Vino novello: 
        pratica enologica specifica - Il vino «novello»  deve  essere
imbottigliato entro il 31 dicembre dell'annata  di  produzione  delle
uve purche' venga prodotto con 100% di uve a macerazione carbonica. 
    Rese massime: 
      1.  Bardolino,   Bardolino   Classico,   Bardolino   Chiaretto,
Bardolino Chiaretto Classico,  Bardolino  Chiaretto  Spumente:  12000
chilogrammi di uve per ettaro; 
      2.  Bardolino  Novello,  Bardolino  Classico   Novello:   12000
chilogrammi di uve per ettaro; 
      3.  Bardolino  Montebaldo,  Bardolino   La   Rocca,   Bardolino
Sommacampagna: 10000 chilogrammi di uve per ettaro. 
 
Zona geografica delimitata. 
    La zona di  produzione  delle  uve  atte  a  produrre  i  vini  a
denominazione di origine controllata «Bardolino» comprende in tutto o
in parte i territori dei comuni di Bardolino,  Garda,  Lazise,  Affi,
Costermano, Cavaion Veronese, Torri  del  Benaco,  Caprino  Veronese,
Rivoli  Veronese,   Pastrengo,   Bussolengo,   Sona,   Sommacampagna,
Castelnuovo del Garda, Peschiera del Garda, Valeggio sul Mincio. 
    La zona di produzione delle uve atte  a  produrre  i  vini  della
sottozona  «Montebaldo»  comprende  i  territori  comunali  di  Affi,
Cavaion Veronese, Costermano sul Garda e  Rivoli  Veronese  ricadenti
all'interno  della  zona  definita  dall'art.  3,  lettera   a)   del
disciplinare di produzione della DOC «Bardolino». 
    La zona di produzione delle uve atte  a  produrre  i  vini  della
sottozona «La Rocca» comprende i  territori  comunali  di  Bardolino,
Castelnuovo del Garda, Garda, Lazise, Peschera del Garda e Torri  del
Benaco ricadenti all'interno della zona definita dall'art. 3, lettera
a) del disciplinare di produzione della DOC «Bardolino». 
    La zona di produzione delle uve atte  a  produrre  i  vini  della
sottozona  «Sommacampagna»  comprende   i   territori   comunali   di
Bussolengo, Pastrengo, Sommacampagna, Sona  e  Valeggio  sul  Mincio,
ricadenti all'interno della zona definita dall'art. 3, lettera a) del
disciplinare di produzione della DOC «Bardolino». 
 
Varieta' principale/i di uve da vino. 
    Corvina N. - Cruina. 
    Corvinone N. 
    Molinara N. 
    Rondinella N. 
 
Descrizione del legame/dei legami. 
 
«Bardolino» - Categoria vino (1). 
    a) Specificita' della zona geografica 
      fattori naturali: 
        i  vini  della  denominazione  di  origine  «Bardolino»  sono
prodotti sulle colline moreniche della sponda orientale del  lago  di
Garda, deposte dai ghiacciai che modellarono il territorio, lasciando
una serie di rilievi concentrici, affacciati verso il bacino lacustre
e  dotati  di  suoli  assai  variabili,  tendenzialmente  ghiaiosi  e
profondi.  A  fine  inverno  i  terreni  si  riscaldano  velocemente,
consentendo lo sviluppo precoce dei germogli e  un  decorso  regolare
delle fasi vegetazionali, premessa per lo sviluppo e  la  maturazione
ottimali di grappoli e tralci anche nelle annate piu' difficili; 
        il clima e' di tipo «mediterraneo», con estati calde  ma  non
afose e inverni miti, ed e' influenzato dalla massa d'acqua del lago,
nonche', a nord, dal  massiccio  del  monte  Baldo  e  dalla  vallata
dell'Adige; 
        all'interno della zona si distingue un'area Classica, di piu'
antica  tradizione,  prossima   al   lago   e   dotata   di   proprie
caratteristiche climatiche e ambientali. Inoltre, fattori  di  natura
geografica, pedologica  e  climatica  connotano  tre  sottozone,  che
corrispondono  rispettivamente:  all'entroterra  prossimo  al   monte
Baldo; alla riviera gardesana, caratterizzata dal colle denominato La
Rocca; al tratto collinare meridionale, attorno a Sommacampagna; 
      fattori storici e umani: 
        ritrovamenti   dell'eta'   del   bronzo,   reperti    romani,
raffigurazioni di grappoli  nelle  chiese  medioevali,  documenti  di
compravendite di vigneti, nonche' scritti di celebri  autori  antichi
testimoniano la lunga e ininterrotta storia vitivinicola  della  zona
di produzione; 
        e'  nell'800  che  la  produzione   vinicola   locale   viene
identificata  con  il  nome  di  «Bardolino»  per  il  vino  rosso  e
«Chiaretto» per il vino rosato. Nell'800 vengono altresi' individuate
tre sottozone: nel 1837  l'osservatore  agrario  Bernardino  Angelini
descrive  la  vendemmia  «nei  Distretti  di  Caprino,  Bardolino   e
Villafranca», mentre Giovanni Battista Perez, in un testo  pubblicato
nel 1900, documenta come, sin dal primo '800, i  «periti  estimatori»
avessero definito prezzi diversi per  i  vini  delle  sottozone  note
all'epoca come  «Valle  di  Caprino»  o  «distretto  di  Montebaldo»,
«distretto di Bardolino» e «Colli Morenici Meridionali» (gli  attuali
dintorni di Sommacampagna); 
        riguardo al «Chiaretto»,  la  tradizione  vuole  che  la  sua
formula sia stata elaborata nel 1896 sul Garda dal senatore veneziano
Pompeo Molmenti, che avrebbe appreso  in  Francia  la  tecnica  della
vinificazione «in bianco» delle uve rosse:  Zeffiro  Bocci  nel  1970
scriveva che «nelle zone viticole veronesi adiacenti al Benaco, si e'
sempre prodotto un Chiaretto del Garda ben definito»; 
      fattori umani: 
        le capacita' dei  produttori  dei  vini  della  denominazione
«Bardolino» si esprimono in primis nel  valorizzare  le  peculiarita'
delle varieta' autoctone Corvina Veronese e Rondinella e  delle  loro
prerogative in termini di presenza fruttata e  speziata,  nonche'  di
freschezza e sapidita'; 
        per  quanto  riguarda  il  «Chiaretto»,  tradizionalmente   i
produttori o effettuano le vendemmie  separate  delle  uve  (raccolte
anticipatamente) oppure utilizzano la tecnica del «salasso» sui mosti
destinati al «Bardolino». In entrambi i casi, gli  operatori  pongono
grande attenzione alla conservazione dell'integrita' del colore,  che
costituisce una  delle  caratteristiche  salienti  dei  vini  rosati.
Partendo dalle particolari caratteristiche del «Chiaretto»,  in  zona
si e' affinata  anche  la  tecnica  di  elaborazione  nella  versione
spumante; 
    b) Specificita' del prodotto 
      le caratteristiche essenziali del «Bardolino» e del «Chiaretto»
sono costituite dalla freschezza, dai profumi di piccoli frutti e  di
spezia,  dalla  considerevole  bevibilita'   e   abbinabilita',   dal
carattere  giovanile,  caratterizzato  da  un   tipico   sentore   di
«salatino», gia' descritto da autori di fine '800 e inizio '900; 
      il «Bardolino» e' un vino di colore rosso rubino brillante, con
profumi fruttati ed eleganti accenni di spezie. Il gusto e' asciutto,
morbido,  dotato   di   equilibrio,   freschezza,   e   considerevole
bevibilita'; 
      il  «Chiaretto»  ha  un  caratteristico  colore   rosa   chiaro
brillante; all'olfatto e  al  palato  richiama  delicati  profumi  di
piccoli  frutti  e  spezie;   altra   prerogativa   e   l'invidiabile
freschezza; 
    c) legame causa effetto fra ambiente e prodotto 
      la felice esposizione dei terreni, il clima mite  e  arieggiato
del lago di Garda, le piogge estive contenute e una  mirata  gestione
viticola sono le basi per  la  maturazione  ottimale  delle  uve  del
«Bardolino» e del  «Chiaretto».  L'area,  grazie  anche  alle  brezze
provenienti dal lago,  presenta  buone  escursioni  termiche  fra  il
giorno e la notte, che  favoriscono  la  maturazione  fenolica  e  la
presenza di spiccati sentori fruttati. Inoltre,  i  suoli  di  natura
morenica, la loro struttura e la composizione  chimica,  conferiscono
ai vini una  tipica  caratteristica  di  sapidita'  e  di  freschezza
giovanile che li differenzia da vini simili delle zone limitrofe; 
      pur nella comune caratterizzazione, alcuni fattori territoriali
specifici permettono di far apprezzare  nei  vini  sentori  peculiari
come quelli di viola nei suoli ghiaioso-sabbiosi, di  ciliegia  nella
zona meridionale dal clima estivo mediamente piu' caldo, nonche' note
speziate e una maggiore acidita' nei  terreni  a  substrato  roccioso
della fascia contigua  alla  dorsale  del  monte  Baldo  e  la  valle
dell'Adige. 
 
Categoria «Vino Spumante» (4) e «Vino spumante di qualita'» (5). 
    a) Specificita' della zona geografica 
      fattori naturali: 
        nell'ambito della denominazione di origine «Bardolino», e  in
particolare  nella   sua   tipologia   «Chiaretto»,   si   identifica
tradizionalmente una produzione di vino Spumante, elaborato  sia  con
il metodo della presa di spuma in bottiglia,  sia  con  la  presa  di
spuma in autoclave. Tale produzione di «Chiaretto Spumante» evidenzia
uno  stretto  legame  con  le  specificita'  geografiche  della  zona
geografica e con le caratteristiche  di  freschezza  e  di  sapidita'
determinate dai suoli e dal clima. 
        l'area  di  produzione  corrisponde,  infatti,  alle  colline
moreniche orientali del lago di Garda, che hanno  avuto  origine  dai
ghiacciai che modellarono  il  territorio,  lasciando  una  serie  di
rilievi collinari concentrici affacciati verso  il  bacino  lacustre,
dotati di suoli assai variabili, tendenzialmente ghiaiosi e profondi,
ricchi di sali minerali. Il clima e' influenzato dalla presenza della
grande massa d'acqua del lago di Garda, ma anche dalla  presenza  del
massiccio del monte Baldo e dalla vallata del fiume Adige.  In  linea
generale, il clima della zona e' caratterizzato da  estati  calde  ma
non afose e  inverni  miti,  tanto  da  essere  considerato  di  tipo
«mediterraneo». Tali elementi fanno si' che a fine inverno i  terreni
si  riscaldino  velocemente,  consentendo  lo  sviluppo  precoce  dei
germogli e un decorso regolare delle fasi vegetazionali; 
      fattori storici e umani: 
        ritrovamenti  archeologici  dell'eta'  del  bronzo,   reperti
romani, raffigurazioni di grappoli nelle chiese medioevali, documenti
di compravendite di  vigneti,  nonche'  scritti  di  autori  antichi,
testimoniano la lunga ed ininterrotta storia vitivinicola della zona; 
        la tradizione locale vuole che la formula per la preparazione
del vino «Chiaretto» sia stata elaborata nel 1896 sul lago  di  Garda
dal senatore Pompeo Molmenti,  che  avrebbe  appreso  in  Francia  la
tecnica della vinificazione «in  bianco»  delle  uve  rosse:  Zeffiro
Bocci nel 1970 scriveva che «nelle zone viticole  veronesi  adiacenti
al  Benaco,  si  e'  sempre  prodotto  un  Chiaretto  del  Garda  ben
definito»; 
        la storia moderna dei vini del territorio ha origine nel 1968
con l'istituzione della denominazione d'origine protetta «Bardolino»,
che prevede anche la tipologia Spumante del «Chiaretto»; 
      fattori umani: 
        le capacita' dei produttori della denominazione si  esprimono
nel valorizzare le  peculiarita'  delle  varieta'  autoctone  Corvina
Veronese  e  Rondinella  e  la  loro  interrelazione  con  l'ambiente
naturale; l'esperienza degli  operatori  permette  di  individuare  i
momenti di ideale maturazione delle uve in relazione ai  prodotti  da
ottenere, anche con riferimento al «Chiaretto Spumante». I produttori
hanno affinato la capacita' di  vendemmiare  e  lavorare  le  uve  in
relazione all'andamento climatico e delle richieste del  mercato;  le
uve destinate al «Chiaretto», soprattutto  nella  versione  Spumante,
vengono raccolte anticipatamente; 
        gli operatori pongono grande  attenzione  all'integrita'  del
colore, che costituisce una delle caratteristiche salienti  dei  vini
rosati, all'esaltazione delle sensazioni di piccoli frutti  di  bosco
tipici dei vitigni tradizionali della zona, ed alla presenza  di  una
considerevole freschezza. 
    b) Specificita' del prodotto 
      il «Chiaretto» viene ottenuto con la  vinificazione  «in  rosa»
delle uve, ossia con una minima macerazione delle bucce:  da  qui  il
caratteristico colore rosa brillante. Per la  versione  Spumante  del
«Chiaretto» vengono  impiegati  mosti  o  vini  che  rispondono  alle
condizioni previste dal disciplinare e vengono  utilizzati  i  metodi
della spumantizzazione a fermentazione naturale, secondo le  tecniche
tradizionali della presa di spuma in  bottiglia  (cosiddetto  «Metodo
Classico») o della presa di spuma  in  autoclave  (cosiddetti  metodi
«Charmat» o «Martinotti»); 
      all'olfatto il «Chiaretto Spumante» richiama  delicati  profumi
di piccoli frutti di bosco,  accompagnati  da  sottilissime  venature
speziate. Al palato offre succose sensazioni di piccolo frutto rosso,
unite ad una invidiabile freschezza giovanile. Per le caratteristiche
di leggerezza, di presenza fruttata, di speziatura e  di  freschezza,
il «Chiaretto Spumante» e' caratterizzato da un'estrema abbinabilita'
sia con la cucina tradizionale del territorio, sia con quella moderna
o internazionale. 
    c) Legame causa effetto fra ambiente e prodotto 
      la  felice  esposizione  dei  terreni,  la   struttura   e   la
composizione chimica dei suoli  morenici  della  zona  d'origine,  il
clima mite e arieggiato del lago di Garda, le piogge estive contenute
e una mirata gestione  viticola  sono  le  basi  per  la  maturazione
ottimale delle uve per l'ottenimento di mosti e vini  destinati  alla
produzione del «Chiaretto Spumante»; 
      per la struttura diversificata e  la  composizione  chimica,  i
suoli morenici conferiscono ai vini una peculiare  caratteristica  di
sapidita' e salinita',  nonche'  un  carattere  fresco,  giovanile  e
brioso, ideali nei vini Spumanti e tale  da  differenziarli  da  vini
simili  delle  zone  limitrofe,  costituendone  una  prerogativa   di
tipicita'. Inoltre, grazie anche alle brezze  provenienti  dal  lago,
l'area presenta buone escursioni termiche fra il giorno e  la  notte,
che favoriscono la maturazione fenolica e  la  presenza  di  spiccati
sentori fruttati.