(all. 4 - art. 1)
METODO 4
DETERMINAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE DELLA
DIMENSIONE DELLE PARTICELLE (TESSITURA)
PER SETACCIATURA A SECCO
1. Oggetto e campo di applicazione
Descrizione  di  un  metodo per la determinazione della distribuzione
dimensionale delle particelle del terreno, definita anche  tessitura,
limitatamente  alle  particelle  che non passano al setaccio dei 2 mm
("scheletro", cfr. metodo 2).
Il metodo e' applicabile  a  tutti  i  terreni  non  organici  e  non
torbosi.
2. Principio
2.1.  La  tessitura  viene  determinata  per setacciatura a secco del
terreno.
3. Apparecchiatura
Corrente attrezzatura da laboratorio e in particolare:
3.1. Setacci test in accordo con ISO 565 aventi le seguenti luci  (in
mm):  125, 90, 63, 45, 31,5, 22,4, 16, 11,2, 8, 5,6, 4, 2,8, e 2, con
gli opportuni coperchi e contenitori.
3.2. Agitatore meccanico dei setacci.
3.3. Spazzola per i setacci.
4. Procedimento
4.1.  Preparare  il  campione  come  descritto  nel  metodo  2,   non
setacciato.
4,2.  Pesare  circa  500  g  di  terreno, e porlo sul setaccio con le
maglie piu' larghe e spazzolare la frazione trattenuta per  rimuovere
il  suolo  aderito,  senza  pero'  rimuovere  alcun  frammento  dalle
particelle  originarie.  Registrare  la  quantita'   trattenuta   dal
setaccio.
4.4.  Pesare  il  materiale  che passa attraverso il primo setaccio e
porla sulla serie di setacci dei quali l'inferiore ha una luce  di  2
mm.  Scuotere  i  setacci meccanicamente fintanto che non vi sia piu'
passaggio di materiale tra i  vari  setacci:  il  periodo  minimo  di
scuotimento  raccomandato  e'  di  10 minuti. Registrare la quantita'
totale di materiale trattenuto da ciascun  setaccio  e  la  quantita'
passata al di sotto dei 2 mm.
4.5.  Non  sovraccaricare  i  setacci:  se  necessario  setacciare il
materiale in porzioni.
5. Espressione dei risultati
5.1. La distribuzione dimensionale delle  particelle  si  esprime  in
g/kg, senza cifre decimali.
5.2.  Le  frazioni  trattenute  da ciascun setaccio si ricavano dalla
relazione:
                           P1
                     C = ----- . 1000
                           P2
dove:
C e' la frazione trattenuta, espressa in g/kg;
P1 e' la massa trattenuta dal setaccio, in grammi;
P2 e' la massa del terreno sottoposto all'analisi, in grammi.
5.3.  Non  essendovi un accordo generalizzato sulla definizione delle
diverse frazioni (ciottoli, ghiaia,  sabbia,  ecc.),  e'  preferibile
descrivere  i risultati dell'analisi in termini dimensionali. Qualora
si utilizzino nomi comuni,  deve  essere  riportato  lo  standard  di
riferimento.
5.4.  Presentare  i  risultati  sotto forma tabellare o utilizzando i
dati per costruire una curva di distribuzione.
6. Note
La  quantita'  di   campione   prelevata   in   campo   deve   essere
rappresentativa   della   tessitura,   specialmente  se  deve  essere
determinata con una certa accuratezza la quantita'  delle  particelle
piu' grandi. La tabella 4.1 riporta le quantita' minime raccomandate.

  Dimensione massima del               Quantita' minima del
materiale che forma piu' del           campione da prelevare
  10% del terreno (mm)                        (kg)

         63                                    50
         50                                    35
         37,5                                  15
         28                                     5
         20                                     2
         14                                     1
         10                                     0,5
          6,3                                   0,2
          5                                     0,2
        < 2                                     0,1

Tabella  4.1. Quantita' minima del campione da prelevare, in funzione
della dimensione dei materiali che formano il terreno.