ALLEGATO 4 CRITERI RELATIVI ALLA CLASSIFICAZIONE ED ALL'UTILIZZO DELLE "PIETRE VERDI" IN FUNZIONE DEL LORO CONTENUTO DI AMIANTO Classificazione delle cosidette "Pietre verdi" in funzione del loro contenuto di amianto | LITOTIPO | Minerali principali | | | | | "serpentiniti" |antigorite, crisotilo, olivina, pirosseni orto e | | s.l. |clino, anfibolo tremolite, talco, dolomite, | | |granato, spinelli cromite e magnetite | | | | | prasiniti |feldspato albite, epidoti, anfiboli | | |tremolite-actinolite, glaucofane, pirosseni clino| | |e mica bianca | | | | | eclogiti |pirosseno monoclino, granato, rutilo, anfibolo | | |glaucofane | | | | | anfiboliti |orneblenda, plagioclasio, zoisite, clorite, | | |antofillite-gedrite | | | | | scisti |actinolite, talco, clorite, epidoto, olivina | | actinolitici | | | | | |scisti cloritici,|talco, clorite, dolomite, tremolite, actinolite, | | talcosi e |serpentino, crisotilo, rutilo, titanite, granato | | serpentinosi | | | | | | oficalciti |talco, antigorite, crisotilo, tremolite, | | |dolomite, calcite, olivina | | | | La classificazione delle pietre verdi in funzione del loro contenuto di amianto e' stata eseguita sulla base delle informazioni di natura petrografica oggi disponibili in letteratura. La quantita' esatta di amianto, sia esso amianto di serpentino o amianto di anfibolo non puo' essere definita in modo assoluto, ma deve essere valutata caso per caso. Per una corretta definizione dei controlli da eseguire sulle pietre verdi al fine di un loro utilizzo come rocce ornamentali o come inerti, si indicano i seguenti criteri generali: A - VALUTAZIONE DEL CONTENUTO DI AMIANTO NEL GIACIMENTO E CONTROLLI DURANTE L'ATTIVITA' ESTRATTIVA La procedura prevede un controllo iniziale del contenuto di amianto stimato medio sul giacimento, effettuato mediante rilevamento petrografico di dettaglio. Il rilevamento dovra' effettuarsi su un'area tale da coprire tutta l'estensione del giacimento e le zone di rispetto. La relazione geologica prodotta dovra' contenere i seguenti elementi: - descrizione dell'area dal punto di vista geomorfologico, geologico e idrogeologico; - descrizione dell'area con cartografia dettagliata degli affioramenti; - sezioni geologiche, effettuate in modo da descrivere il giacimento trasversalmente all'avanzamento del fronte di cava. L'eventuale presenza di amianto gia' evidente in superficie dovra' essere valutata in termini quantitativi, riportata in cartografia e dovranno essere indicate, se possibile, le direzioni di immersione dei filoni o degli strati che contengono amianto. L'attivita' della cava dovra' essere tenuta sotto controllo mediante una descrizione petrografica dei litotipi incontrati durante l'avanzamento del fronte di taglio. Tale descrizione verra' effettuata sia con rilevamento sul campo che con l'ausilio di analisi di tipo mineralogico-petrografico. La frequenza del controllo e' da stabilirsi in relazione alla volumetria del materiale estratto e alla velocita' di avanzamento del fronte di cava. Contemporaneamente dovranno essere effettuati, da parte degli Organi territoriali di vigilanza, controlli con prelievo di campioni di particolato aerodisperso ed analisi mediante microscopia ottica (MOCF) o elettronica a scansione (SEM). L'eventuale affioramento di filoni ricchi di amianto dovra' essere prontamente segnalato prima che il proseguire dell'attivita' estrattiva provochi un inquinamento ambientale da fibre di amianto; in questo modo sara' possibile intervenire con un'azione preventiva, ad esempio mediante incapsulamento o altri idonei sistemi e quindi modificare opportunamente la procedura di estrazione. B - VALUTAZIONE DEL CONTENUTO DI AMIANTO NEI MATERIALI ESTRATTI La valutazione del contenuto di amianto nei materiali ottenuti dall'attivita' estrattiva deve essere eseguita con metodi che permettano la misura media del contenuto di fibre "liberabili" dal materiale. Tale valutazione deve tenere conto dei seguenti fattori: - caratteristiche petrografiche del materiale - usurabilita' del materiale in funzione delle condizioni di preparazione d'uso. La misura deve quindi tendere ad ottenere un indice che determini la sua pericolosita'. Distinguendo tra materiali in breccia, materiali in lastre e materiali in blocchi, si possono indicare tre procedure. B1 - Materiali in breccia Si fara' riferimento ad un indice di rilascio determinato utilizzando come parametri la percentuale di amianto liberato e la densita' relativa del materiale solido. I campioni di breccia verranno prelevati secondo un opportuno criterio statistico, ordinariamente non inferiore a un campione ogni 1000 mc; nel caso in cui il controllo del fronte di cava, effettuato in conformita' a quanto descritto al precedente punto A, evidenzi l'affioramento di filoni contenenti amianto, il campionamento sul materiale in breccia dovra' avvenire con frequenza di un campione ogni 100 mc. Quando il controllo del fronte di cava assicurera' l'assenza degli affioramenti sopradetti, la frequenza dei test potra' essere progressivamente ridotta ai limiti ordinari. Per la determinazione della percentuale in peso di amianto in fibre liberate si suggerisce la seguente procedura: 1 - pesatura del materiale 2 - prova di sfregamento tramite automacinazione per quattro ore mediante la macchina di cui alla Fig. 1 3 - lavaggio del materiale, filtrazione del liquido di lavaggio e raccolta della polvere su filtro 4 - analisi della povere con metodi quantitativi per la valutazione della presenza di amianto in fibre (IR e SEM) La densita' relativa sara' calcolata sul materiale dopo la macinazione, secondo la relazione: % densita' relativa = densita' apparente/ densita' assoluta L'espressione finale da utilizzare sara' la seguente: I.r. = % amianto liberata/ % densita' relativa Nella classificazione dei materiali naturali si dovra' fare riferimento quindi all'indice di rilascio, modificato in modo da utilizzare la percentuale di amianto rilasciato dal materiale e non la percentuale di amianto totale. Il materiale verra' quindi definito non pericoloso quando l'indice di rilascio sara' inferiore o uguale a 0,1. B2 - Materiali in lastre Si fara' riferimento ad un indice di rilascio determinato utilizzando come parametri la percentuale di amianto liberato e la densita' relativa del materiale solido. I materiali in lastre saranno sottoposti ad una prova di sfregamento per la determinazione del peso di polvere di amianto liberata. Il numero di campioni da saggiare sara' stabilito in funzione della superficie di lastre prodotta, ma in misura ordinariamente non inferiore a nr. 1 campione ogni 50 mc. di materiale lavorato; nel caso in cui il controllo del fronte di cava, effettuato in conformita' a quanto descritto nel precedente punto A, evidenzi l'affioramento di filoni contenenti amianto, il campionamento sul materiale da sottoporre a lavorazione, dovra' avvenire con frequenza non inferiore a nr. 1 campione ogni 10 mc di materiale lavorato. Quando il controllo del fronte di cava assicurera' l'assenza degli affioramenti sopradetti, la frequenza dei test potra' essere progressivamente ridotta ai limiti ordinari. I campioni saranno presi da lastre non immediatamente superficiali, ma almeno a 5 cm dalla superficie del blocco. Le dimensioni dei campioni da analizzare sono indicate nella Fig. 2. La prova di sfregamento va effettuata mediante una macchina rotazionale/abrasiva, secondo lo schema di apparato in Fig. 2. La polvere ottenuta verra' raccolta mediante lavaggio e filtrazione su un setto poroso da 0,45 (micro)m. L'analisi della presenza e della quantita' di amianto verra' eseguita mediante diffrattometria a raggi X secondo quanto indicato nel D.M. 6/9/94. Il materiale verra' quindi considerato non pericoloso quando l'indice di rilascio sara' inferiore o eguale a 0,1. Gli Organi territoriali di vigilanza dovranno altresi' effettuare periodicamente prelievi di polveri dall'ambiente di lavoro per verificare eventuale rilascio di fibre di amianto durante le attivita' di taglio. B3 - Materiali in blocchi destinati a costituire barriere costiere o massicciate Per questo tipo di materiali le prove riguardano una valutazione mineralogica della superficie visibile. L'osservazione dovra' accertare l'assenza di fibre superficiali sui blocchi, eventualmente anche con il prelievo e l'analisi con idonea strumentazione di campioni superficiali. Si valutera' quindi la distribuzione superficiale dell'amianto, quantificando in modo orientativo la quantita' di amianto rispetto alla superficie del blocco. La valutazione orientativa della superficie del blocco si puo' eseguire assimilando il blocco ad un cubo con lato pari alla radice cubica del volume: V (m3) = peso (t)/densita' (t/m3) Superficie totale (orientativa) = 6 (3 V )2 I blocchi che risulteranno contaminati superficialmente da amianto, in misura inferiore allo 0,1% della superficie totale stimata verranno considerati non pericolosi. ----> Vedere FIGURE da pag. 24 a pag. 25 del S.O. <----