(all. 5 - art. 1)
                                                           Allegato 5
                                                                SD18U
                     NOTA TECNICA E METODOLOGICA
1. Criteri per la costruzione dello studio di settore
    Di  seguito  vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
    Oggetto  dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai
codici ISTAT:
    - 26.21.0  -  Fabbricazione  di  prodotti  in  ceramica  per  usi
domestici e ornamentali;
    - 26.30.0  - Fabbricazione di piastrelle e lastre in ceramica per
pavimenti e rivestimenti;
    - 26.40.0  -  Fabbricazione  di mattoni, tegole ed altri prodotti
per l'edilizia in terracotta.
    La  finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili
strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
    A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio, vanno individuate le
relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per
analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
    Al  fine  di  conoscere  le  informazioni relative alle strutture
produttive  in  oggetto  si  e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice
del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD18).
    Il  numero  dei questionari inviati e' stato pari a 3.526, di cui
2.709  relativi  al  codice 26.21.0, 341 relativi al codice 26.30.0 e
476  al  codice  26.40.0.  I  questionari restituiti sono stati 1.858
(rispettivamente  1.473,  180  e 205 per i tre codici), pari al 52,7%
degli inviati.
    Sui  questionari  sono  state  condotte  analisi  statistiche per
rilevare   la   completezza,  la  correttezza  e  la  coerenza  delle
informazioni in essi contenute.
    Tali  analisi  hanno  comportato, ai fini della definizione dello
studio,  lo  scarto di 401 questionari, pari al 21,6% dei questionari
rientrati.
    I principali motivi di scarto sono stati:
    - presenza  di  attivita'  secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi  superiore  al  20%,  ad  eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti;
    - quadro B del questionario (unita' locali) non compilato;
    - compilazione di piu' quadri B;
    - quadro  E  del  questionario (produzione e commercializzazione)
non compilato;
    - quadro  G  del questionario (elementi specifici dell'attivita')
non compilato;
    - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato;
    - compilazione  di  piu'  quadri N (punti destinati all'esercizio
esclusivo della vendita al dettaglio);
    - non  compilazione  delle  superfici  dei  locali destinati alla
produzione presenti nel quadro B del questionario;
    - errata  compilazione  delle percentuali relative alle modalita'
di  produzione  in  conto  proprio/conto  terzi e commercializzazione
(quadro E del questionario);
    - errata  compilazione  delle percentuali relative alla tipologia
di clientela (quadro E del questionario);
    - ricavi dichiarati maggiori di 10 miliardi di lire;
    - incongruenze   fra  i  dati  strutturali  e  i  dati  contabili
contenuti nel questionario.
    A  seguito  degli  scarti  effettuati,  il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.457.
1.1 Identificazione dei gruppi omogenei.
    Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una
strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
    - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si
e'  configurata  come  un'analisi  fattoriale  del  tipo  Analyse des
donne'es   e   nella   fattispecie   come  un'Analisi  in  Componenti
Principali (1);
    - un procedimento di Cluster Analysis(2).
    L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
    In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e
meno precisa risulta l'operazione di clustering.
    Per  limitare  l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati
dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di
variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
    In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
    Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono  quelle  presenti  in  tutti  i  quadri  di  cui  si  compone il
questionario  ad eccezione del quadro M che contiene i dati contabili
presenti   nella   dichiarazione   dei  redditi.  Tale  scelta  nasce
dall'esigenza  di  caratterizzare  le  imprese  in  base ai possibili
modelli  organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area
di  mercato,  alle  diverse  modalita' di espletamento dell'attivita'
(materie  prime,  tipo di prodotto, fasi del ciclo produttivo), ecc.;
tale  caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni
relative  alle  strutture  operative,  al  mercato di riferimento e a
tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta'
economiche e produttive di un'impresa.
    I   fattori  risultanti  dall'Analisi  in  Componenti  Principali
vengono  analizzati  in termini di significativita' sia economica sia
statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
    La  Cluster  Analysis  ha  consentito  di identificare sei gruppi
omogenei  di  imprese. I principali aspetti strutturali delle imprese
considerati nell'analisi sono:
    - attivita' produttiva;
    - dimensione della struttura organizzativa.
1.2 Descrizione dei gruppi omogenei.
    Di  seguito  vengono  riportate  le  descrizioni  di ciascuno dei
gruppi omogenei (cluster).
Cluster   1   -   Terzisti   specializzati  nella  decorazione  delle
piastrelle.
Numerosita': 121.
    Il  cluster  e'  costituito  da imprese la cui forma giuridica e'
rappresentata  prevalentemente  da  societa'  di  capitali (42%) e di
persone  (28%).  La struttura produttiva prevede una superficie media
di  produzione di 888 mq, di spazi destinati a magazzino, sia interni
che  esterni,  rispettivamente  di  386  mq  e 287 mq e di uffici con
dimensioni medie di 57 mq. Per quanto riguarda il personale il numero
medio di addetti e' pari a 13, di cui 11 dipendenti.
    Si  tratta  di  aziende prevalentemente terziste (in media il 73%
dei   ricavi),   specializzate   nella  fase  della  decorazione  con
serigrafie  (50%  dei soggetti), della decorazione a mano (49%) e del
taglio   e   smussatura  (39%).  Le  materie  prime  impiegate  nelle
lavorazioni  sono  semilavorati  ceramici  biscotto e piastrelle, con
prodotto  finale  costituito da monocottura e/o bicottura. Il 37% dei
soggetti  dichiara di affidare alcune lavorazioni a terze imprese. La
dotazione   strumentale  e'  costituita  principalmente  da  telai  e
macchinari per serigrafia disposti anche in linea.
    La   tipologia  di  clientela  e'  costituita  essenzialmente  da
industria (in media il 56% dei ricavi) e artigiani (20%).
    L'area di mercato va dall'ambito provinciale a quello nazionale.
    Si tratta di aziende localizzate per il 54% in Emilia Romagna nel
distretto di Sassuolo.
Custer 2 - Aziende produttrici di laterizi.
Numerosita': 90.
    La  realta'  economica  in esame e' caratterizzata da societa' di
capitali  (82%  dei  soggetti).  Tali imprese presentano superfici di
produzione  di 8.328 mq medi e magazzini per 1.171 mq, con ampi spazi
all'aperto destinati a magazzino; gli uffici sono di dimensioni medie
pari  a 165 mq Si tratta di aziende con un numero elevato di addetti,
in media 24, di cui 21 dipendenti.
    Il cluster e' costituito da aziende che lavorano in conto proprio
(92%  dei  ricavi) e che presentano un ciclo produttivo integrato. Le
fasi svolte sono: la preparazione dell'impasto (98% dei soggetti), la
modellazione  per  estrusione (76%), l'essiccatura (99%) e la cottura
(97%).   In  produzione  e'  impiegata  un'ampia  tipologia  di  beni
strumentali:  silos  e  frantumatori per il trattamento della materia
prima,   estrusori  e  laminatoi  per  la  lavorazione  dell'impasto,
essiccatoi,  forni  e  macchine  per  la  movimentazione  interna dei
prodotti.
    L'offerta  si  compone  di:  mattoni  (forati,  pieni  e faccia a
vista),  blocchi  portanti,  tavelle e tavelloni, elementi per solai,
tegole e coppi.
    Il  mercato  di sbocco e' costituito principalmente dalle imprese
edili  (34%  dei  ricavi)  e  dal commercio all'ingrosso (34%).Per la
commercializzazione   dei  prodotti  si  fa  ricorso  ad  agenti  non
esclusivi (4 in media).
    Le  aziende  di tale settore hanno un'area di mercato limitata ad
una o piu' regioni.
Cluster 3 - Aziende produttrici prevalentemente di ceramica artistica
e ad uso ornamentale decorata a mano.
Numerosita': 435.
    La   quasi   totalita'   delle  aziende  (78%  dei  soggetti)  e'
rappresentata  da  ditte  individuali.  Sono imprese artigiane con un
numero  limitato  di  addetti  (in media 2) di cui un dipendente, che
dispongono di spazi per la produzione di piccola dimensione (in media
139 mq) e di locali destinati a magazzino di 44 mq.
    L'attivita'  e'  svolta prevalentemente in conto proprio (71% dei
ricavi)   con   un  ciclo  di  produzione  che  prevede  le  fasi  di
modellazione  a  mano  (40%  dei soggetti), decorazione a mano (90%),
smaltatura  (54%)  e  cottura  (78%).  La gamma offerta e' costituita
principalmente  da  oggetti  artistici  e ad uso ornamentale (80% dei
casi),  cui si affianca in misura minore la produzione di articoli di
uso domestico (39%) e di vasi (40%).
    La  vendita diretta a privati rappresenta il principale canale di
commercializzazione  della  produzione  (30% dei ricavi), seguita dal
commercio al dettaglio (28%) e dal commercio all'ingrosso (13%).
    Sono  aziende  che  operano  principalmente su un'area di mercato
pluriregionale e nazionale con presenza di export (26% dei casi).
Cluster 4 - Aziende di medie dimensioni produttrici di ceramica.
Numerosita': 380.
    Le  imprese  del  cluster  sono  in  prevalenza ditte individuali
(63%).  La  struttura  si compone di locali per la produzione con una
superficie  media di 404 mq e di magazzini interni di 90 mq; i locali
adibiti  ad  ufficio  sono  di piccola dimensione, in media 16 mq. Il
numero medio di addetti e' pari a 4 di cui 3 dipendenti.
    Si  tratta  di  produttori  che  operano prevalentemente in conto
proprio  (67%  dei  ricavi).  Le  fasi  svolte  sono: la preparazione
dell'impasto  (67%  dei  casi),  la  modellazione con stampi e presse
(73%),  la  modellazione  a  mano (67%), la modellazione con forme di
gesso  (50%),  la  smaltatura  (44%),  la  decorazione  a mano (47%),
l'essiccatura (71%) e la cottura (92%).
    La  gamma  offerta  comprende prodotti per uso domestico (36% dei
soggetti), per uso ornamentale (61%), vasi (36%) e statuette (22%).
    Coerentemente  con  la modalita' di svolgimento dell'attivita' la
clientela  e'  costituita  dal  commercio  al  dettaglio (24%), dalle
imprese   artigiane   (24%),   dal  commercio  all'ingrosso  (16%)  e
dall'industria (13%).
    Tali  aziende  soddisfano  un'area  di  mercato  pluriregionale e
nazionale con presenza di export (25% dei casi).
Cluster  5 - Laboratori  artigianali  di ceramica decorata a mano con
vendita diretta a privati.
Numerosita': 229.
    La  realta'  in esame e' costituita da ditte individuali (81% dei
soggetti)   che   operano   con  una  struttura  organizzativa  molto
contenuta:  si  tratta  di  laboratori  con  una  superficie media di
produzione  di 119 mq e magazzini di 39 mq; all'attivita' partecipano
2  addetti,  di  cui  1  dipendente. A caratterizzare tali imprese e'
inoltre  la  presenza  di  locali  di vendita contigui e non al punto
produzione per una superficie media di 23 mq.
    L'attivita'  viene  svolta  in conto proprio (86% dei ricavi). La
produzione  e'  tipicamente  artigianale e prevede prevalentemente le
seguenti   fasi:  la  modellazione  dell'impasto  a  mano  (91%),  la
smaltatura (91%), la decorazione a mano (96%) e la cottura (100%). La
gamma offerta e' ampia e comprende gli oggetti per uso ornamentale ed
artistici  (93%  dei  casi),  i  vasi  (80%),  gli  articoli  per uso
domestico (69%) e le statuette (45%).
    La  vendita  dei  prodotti  e'  rivolta  quasi  esclusivamente ai
privati (67% dei ricavi).
Cluster 6 - Aziende di grandi dimensioni produttrici di ceramica.
Numerosita': 181.
    Il  cluster in esame e' rappresentato prevalentemente da societa'
(73% dei casi).
    Tali  imprese  operano  con  una struttura organizzativa ampia ed
articolata:  i  locali per la produzione presentano una superficie in
media  di  922  mq  e  le aree destinate al magazzino all'aperto e al
chiuso  risultano  in  media  rispettivamente pari a 374 mq e 209 mq;
l'attivita' amministrativa e gestionale si svolge in uffici di 44 mq.
Per  quanto riguarda il personale il numero medio di addetti e' di 14
unita', di cui 11 dipendenti.
    Si  tratta  di  aziende  a  ciclo integrato che lavorano in conto
proprio  (85%  dei  ricavi).  Le  principali fasi di produzione sono:
modellazione con stampi e presse (66%), smaltatura (75%), decorazione
a mano (87%), decorazione con decalcomanie (36%) e cottura (97%).
    All'interno   della  gamma  offerta  prevalgono  gli  oggetti  in
ceramica per uso ornamentale ed artistico (77% dei casi), seguiti dai
vasi  e  da  oggetti  di  uso domestico (rispettivamente il 37% ed il
36%).
    La  tipologia  di  clientela  e'  rappresentata  soprattutto  dal
commercio  all'ingrosso (51% dei ricavi) e dalla grande distribuzione
organizzata  (26%),  con  presenza minore del dettaglio (17%). Il 60%
dei soggetti promuove la propria attivita' alle fiere del settore.
    Le   aziende   di  tale  gruppo  operano  sull'intero  territorio
nazionale  e  sono  anche  largamente presenti sul mercato europeo ed
extraeuropeo con una incidenza sui ricavi dell'export pari al 62%.
    La  maggior  parte  di  tali imprese si concentra in provincia di
Vicenza.
1.3 Definizione della funzione di ricavo.
    Una  volta  suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che
meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti
al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla
Regressione Multipla(3).
    La   stima   della  "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata
individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e
alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili
indipendenti).
    E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello di
regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio'
si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella
determinazione della "funzione di ricavo".
    In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
    - (costo  del  venduto  +  costo  per  la  produzione di servizi)
dichiarato negativo;
    - costi  e  spese  dichiarati  nel  quadro  M superiori ai ricavi
dichiarati.
    Successivamente     e'    stato    utilizzato    un    indicatore
economico-contabile specifico dell'attivita' in esame:
    - rendimento  per  addetto = (ricavi  - costo del venduto - costo
per la produzione di servizi)/numero addetti(4)/1.000
dove:
      costo  del  venduto = esistenze  iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali;
      numero  addetti  (ditte  individuali) = 1 + numero  dirigenti +
numero  quadri + numero  impiegati + numero  operai generici + numero
operai   qualificati  e  specializzati + numero  dipendenti  a  tempo
parziale + numero   apprendisti + numero  assunti  con  contratti  di
formazione    e   lavoro   e/o   a   termine + numero   lavoranti   a
domicilio + numero   collaboratori   coordinati  e  continuativi  che
prestano      attivita'     prevalentemente     nell'impresa + numero
collaboratori   dell'impresa   familiare   e   coniuge   dell'azienda
coniugale + numero  associati  in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa;
      numero     addetti    (societa') = numero    dirigenti + numero
quadri + numero  impiegati + numero  operai  generici + numero operai
qualificati  e  specializzati + numero  dipendenti a tempo parziale +
numero  apprendisti + numero  assunti  con  contratti di formazione e
lavoro   e/o   a   termine + numero  lavoranti  a  domicilio + numero
collaboratori   coordinati  e  continuativi  che  prestano  attivita'
prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che
apportano   lavoro  prevalentemente  nell'impresa + numero  soci  con
occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci.
    Per  ogni  gruppo  omogeneo  e'  stata calcolata la distribuzione
ventilica  dell'indicatore  precedentemente definito e poi sono state
selezionate   le  imprese  che  presentavano  valori  dell'indicatore
all'interno  di  un determinato intervallo per costituire il campione
di riferimento.
    Per  il  rendimento  per  addetto  sono  stati  scelti i seguenti
intervalli:
    - dall'estremo  superiore del 2 ventile all'estremo superiore del
19 ventile, per i cluster 1, e 6;
    - dall'estremo  superiore del 1 ventile all'estremo superiore del
19 ventile, per il cluster 2;
    - dall'estremo  superiore del 3 ventile all'estremo superiore del
19 ventile, per il cluster 3;
    - dall'estremo  superiore del 4 ventile all'estremo superiore del
19 ventile, per il cluster 4;
    - dall'estremo  superiore del 5 ventile all'estremo superiore del
19 ventile, per il cluster 5.
      Cosi'  definito  il  campione  di imprese di riferimento, si e'
proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
    Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo" sono state
utilizzate  sia  variabili  contabili (quadro M del questionario) sia
variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e'
stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e'
ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che
consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a
fattori dimensionali (eteroschedasticita').
    Affinche'  il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
    Nella  definizione  della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto
anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al
luogo di svolgimento dell'attivita'.
    A  tale  scopo  si  sono  utilizzati  i  risultati  di uno studio
relativo  alla  territorialita'  del  comparto della fabbricazione di
prodotti  in  ceramica(5) che ha avuto come obiettivo la suddivisione
del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
    - grado di specializzazione;
    - grado di concentrazione;
    - grado di densita' d'impresa.
    Nella  definizione  della funzione di ricavo le aree territoriali
sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e'
stata  analizzata  la  loro  interazione  con la variabile "costo del
venduto + costo  per  la produzione di servizi". Tali variabili hanno
prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte
completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare,
nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della
variabile "costo del venduto + costo per la produzione di servizi".
    Nell'allegato  5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti delle "funzioni di ricavo".
2. Applicazione degli studi di settore all'universo dei contribuenti
    Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola impresa sono
previste due fasi:
    - l'Analisi Discriminante(6);
    - la stima del ricavo di riferimento.
    Nell'allegato  5.B  vengono  riportate  le  variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
    Non  si  e'  proceduto  nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione  di probabilita' si concentra totalmente su di un unico
gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
    Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
    Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti
del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le
relative probabilita' di appartenenza.
    Anche  l'intervallo  di  confidenza  e' ottenuto come media degli
intervalli  di  confidenza  al  livello  del  99,99%  per ogni gruppo
omogeneo, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Note
    (1) L'Analisi  in Componenti Principali e' una tecnica statistica
che  permette  di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice  di  dati  quantitativi  in  un  numero  inferiore  di  nuove
variabili   dette   componenti   principali   tra   loro   ortogonali
(indipendenti,  incorrelate) che spieghino il massimo possibile della
varianza  totale  delle  variabili  originarie, per rendere minima la
perdita  di  informazione;  le  componenti  principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie.
    (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori   dell'analisi   in   componenti   principali,   permette  di
identificare  gruppi  omogenei  di  imprese (cluster); in tal modo le
imprese  che  appartengono  allo  stesso  gruppo  omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.
    (3) La   Regressione  Multipla  e'  una  tecnica  statistica  che
permette  di  interpolare i dati con un modello statistico-matematico
che  descrive  l'andamento  della variabile dipendente in funzione di
una   serie   di   variabili  indipendenti  relativamente  alla  loro
significativita' statistica.
    (4) Le  frequenze  relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite.
    (5) I  criteri  e  le  conclusioni  dello  studio  sono riportati
nell'apposito decreto ministeriale.
    (6) L'Analisi  Discriminante  e'  una  tecnica  che  consente  di
associare  ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la
sua  attivita',  attraverso  la  definizione  di  una probabilita' di
appartenenza ad ognuno dei gruppi stessi.

                                                          Allegato 5A
          VARIABILE E COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
    ---->   Vedere allegato da pag. 38 a pag. 39 del S.O.  <----

                                                         Allegato 5.B
                VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
Quadro Dati Anagrafici:
     Attivita' esercitata: Artigiano
Quadro A:
    Numero delle giornate retribuite per i dirigenti.
    Numero delle giornate retribuite per i quadri.
    Numero delle giornate retribuite per gli impiegati.
    Numero delle giornate retribuite per gli operai generici.
    Numero  delle  giornate  retribuite  per gli operai qualificati e
specializzati.
    Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a  tempo
parziale.
    Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti.
    Numero delle giornate retribuite per gli assunti con formazione e
lavoro e/o a termine.
    Numero delle giornate retribuite per i lavoranti a domicilio.
Quadro B:
    Potenza installata (Kw).
    Mq dei locali destinati alla produzione.
    Mq dei locali destinati a magazzino.
    Mq dei locali destinati ad esposizione.
    Mq dei locali destinati alla vendita.
Quadro E:
    Tipologia di clientela: industria.
    Tipologia di clientela: artigiani.
    Tipologia di clientela: imprese edili.
    Tipologia di clientela: grande distribuzione.
    Tipologia di clientela: distribuzione organizzata.
    Tipologia di clientela: commercio all'ingrosso.
    Tipologia di clientela: privati.
    Export (U.E., extra U.E.)
Quadro G:
    Materie prime e semilavorati: argilla (quintali).
    Materie prime e semilavorati: caolino (kg.).
    Materie  prime  e  semilavorati:  semilavorati  ceramici biscotto
(kg).
    Materie  prime  e  semilavorati:  semilavorati  ceramici biscotto
(mq).
    Materie  prime  e  semilavorati: semilavorati ceramici piastrelle
(mq).
    Materie prime e semilavorati: telai per serigrafia (numero).
    Fasi di lavorazione: preparazione impasto.
    Fasi di lavorazione: modellazione forme di gesso.
    Fasi di lavorazione: modellazione realizzata a mano.
    Fasi di lavorazione: modellazione per estrusione.
    Fasi di lavorazione: modellazione con stampi e presse.
    Fasi di lavorazione: decorazione realizzata a mano.
    Fasi di lavorazione: decorazione con serigrafie.
    Fasi di lavorazione: essiccatura.
    Fasi di lavorazione: smaltatura.
    Fasi di lavorazione: cottura.
    Fasi di lavorazione: taglio e smussatura.
    Fasi di lavorazione: lucidatura e levigatura.
    Prodotti ottenuti: monocottura (mq) 1a scelta.
    Prodotti ottenuti: bicottura (mq) 1a scelta.
    Prodotti  ottenuti:  cotto  rustico  per  pavimentazione  (mq) 1a
scelta.
    Prodotti ottenuti: tavelle e tavelloni (mq).
    Prodotti ottenuti: tegole e coppi (mq).
    Prodotti ottenuti: vasi (kg.).
    Prodotti ottenuti: vasi (numero).
    Prodotti ottenuti: articoli di uso domestico (kg.).
    Prodotti ottenuti: articoli di uso domestico (numero).
    Prodotti ottenuti: articoli ornamentali e artistici (kg.).
    Prodotti ottenuti: articoli ornamentali e artistici (numero).
    Prodotti ottenuti: statuette (kg.).
    Prodotti ottenuti: statuette (numero)
Quadro I:
    Numero di essiccatoi.
    Numero di macchinari per smaltatura in linea.
    Numero di macchinari per serigrafia in linea.
    Numero di laminatoi.
    Numero di estrusori.
    Numero di macchine automatiche per movimentazione interna.
Quadro N:
    Potenza installata (Kw).
    Mq dei locali destinati alla vendita.