Allegato 5 SD18U NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. Criteri per la costruzione dello studio di settore Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ISTAT: - 26.21.0 - Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali; - 26.30.0 - Fabbricazione di piastrelle e lastre in ceramica per pavimenti e rivestimenti; - 26.40.0 - Fabbricazione di mattoni, tegole ed altri prodotti per l'edilizia in terracotta. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD18). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.526, di cui 2.709 relativi al codice 26.21.0, 341 relativi al codice 26.30.0 e 476 al codice 26.40.0. I questionari restituiti sono stati 1.858 (rispettivamente 1.473, 180 e 205 per i tre codici), pari al 52,7% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 401 questionari, pari al 21,6% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%, ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti; - quadro B del questionario (unita' locali) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione e commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita') non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - compilazione di piu' quadri N (punti destinati all'esercizio esclusivo della vendita al dettaglio); - non compilazione delle superfici dei locali destinati alla produzione presenti nel quadro B del questionario; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione in conto proprio/conto terzi e commercializzazione (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro E del questionario); - ricavi dichiarati maggiori di 10 miliardi di lire; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.457. 1.1 Identificazione dei gruppi omogenei. Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donne'es e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene i dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, tipo di prodotto, fasi del ciclo produttivo), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di un'impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese. I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - attivita' produttiva; - dimensione della struttura organizzativa. 1.2 Descrizione dei gruppi omogenei. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). Cluster 1 - Terzisti specializzati nella decorazione delle piastrelle. Numerosita': 121. Il cluster e' costituito da imprese la cui forma giuridica e' rappresentata prevalentemente da societa' di capitali (42%) e di persone (28%). La struttura produttiva prevede una superficie media di produzione di 888 mq, di spazi destinati a magazzino, sia interni che esterni, rispettivamente di 386 mq e 287 mq e di uffici con dimensioni medie di 57 mq. Per quanto riguarda il personale il numero medio di addetti e' pari a 13, di cui 11 dipendenti. Si tratta di aziende prevalentemente terziste (in media il 73% dei ricavi), specializzate nella fase della decorazione con serigrafie (50% dei soggetti), della decorazione a mano (49%) e del taglio e smussatura (39%). Le materie prime impiegate nelle lavorazioni sono semilavorati ceramici biscotto e piastrelle, con prodotto finale costituito da monocottura e/o bicottura. Il 37% dei soggetti dichiara di affidare alcune lavorazioni a terze imprese. La dotazione strumentale e' costituita principalmente da telai e macchinari per serigrafia disposti anche in linea. La tipologia di clientela e' costituita essenzialmente da industria (in media il 56% dei ricavi) e artigiani (20%). L'area di mercato va dall'ambito provinciale a quello nazionale. Si tratta di aziende localizzate per il 54% in Emilia Romagna nel distretto di Sassuolo. Custer 2 - Aziende produttrici di laterizi. Numerosita': 90. La realta' economica in esame e' caratterizzata da societa' di capitali (82% dei soggetti). Tali imprese presentano superfici di produzione di 8.328 mq medi e magazzini per 1.171 mq, con ampi spazi all'aperto destinati a magazzino; gli uffici sono di dimensioni medie pari a 165 mq Si tratta di aziende con un numero elevato di addetti, in media 24, di cui 21 dipendenti. Il cluster e' costituito da aziende che lavorano in conto proprio (92% dei ricavi) e che presentano un ciclo produttivo integrato. Le fasi svolte sono: la preparazione dell'impasto (98% dei soggetti), la modellazione per estrusione (76%), l'essiccatura (99%) e la cottura (97%). In produzione e' impiegata un'ampia tipologia di beni strumentali: silos e frantumatori per il trattamento della materia prima, estrusori e laminatoi per la lavorazione dell'impasto, essiccatoi, forni e macchine per la movimentazione interna dei prodotti. L'offerta si compone di: mattoni (forati, pieni e faccia a vista), blocchi portanti, tavelle e tavelloni, elementi per solai, tegole e coppi. Il mercato di sbocco e' costituito principalmente dalle imprese edili (34% dei ricavi) e dal commercio all'ingrosso (34%).Per la commercializzazione dei prodotti si fa ricorso ad agenti non esclusivi (4 in media). Le aziende di tale settore hanno un'area di mercato limitata ad una o piu' regioni. Cluster 3 - Aziende produttrici prevalentemente di ceramica artistica e ad uso ornamentale decorata a mano. Numerosita': 435. La quasi totalita' delle aziende (78% dei soggetti) e' rappresentata da ditte individuali. Sono imprese artigiane con un numero limitato di addetti (in media 2) di cui un dipendente, che dispongono di spazi per la produzione di piccola dimensione (in media 139 mq) e di locali destinati a magazzino di 44 mq. L'attivita' e' svolta prevalentemente in conto proprio (71% dei ricavi) con un ciclo di produzione che prevede le fasi di modellazione a mano (40% dei soggetti), decorazione a mano (90%), smaltatura (54%) e cottura (78%). La gamma offerta e' costituita principalmente da oggetti artistici e ad uso ornamentale (80% dei casi), cui si affianca in misura minore la produzione di articoli di uso domestico (39%) e di vasi (40%). La vendita diretta a privati rappresenta il principale canale di commercializzazione della produzione (30% dei ricavi), seguita dal commercio al dettaglio (28%) e dal commercio all'ingrosso (13%). Sono aziende che operano principalmente su un'area di mercato pluriregionale e nazionale con presenza di export (26% dei casi). Cluster 4 - Aziende di medie dimensioni produttrici di ceramica. Numerosita': 380. Le imprese del cluster sono in prevalenza ditte individuali (63%). La struttura si compone di locali per la produzione con una superficie media di 404 mq e di magazzini interni di 90 mq; i locali adibiti ad ufficio sono di piccola dimensione, in media 16 mq. Il numero medio di addetti e' pari a 4 di cui 3 dipendenti. Si tratta di produttori che operano prevalentemente in conto proprio (67% dei ricavi). Le fasi svolte sono: la preparazione dell'impasto (67% dei casi), la modellazione con stampi e presse (73%), la modellazione a mano (67%), la modellazione con forme di gesso (50%), la smaltatura (44%), la decorazione a mano (47%), l'essiccatura (71%) e la cottura (92%). La gamma offerta comprende prodotti per uso domestico (36% dei soggetti), per uso ornamentale (61%), vasi (36%) e statuette (22%). Coerentemente con la modalita' di svolgimento dell'attivita' la clientela e' costituita dal commercio al dettaglio (24%), dalle imprese artigiane (24%), dal commercio all'ingrosso (16%) e dall'industria (13%). Tali aziende soddisfano un'area di mercato pluriregionale e nazionale con presenza di export (25% dei casi). Cluster 5 - Laboratori artigianali di ceramica decorata a mano con vendita diretta a privati. Numerosita': 229. La realta' in esame e' costituita da ditte individuali (81% dei soggetti) che operano con una struttura organizzativa molto contenuta: si tratta di laboratori con una superficie media di produzione di 119 mq e magazzini di 39 mq; all'attivita' partecipano 2 addetti, di cui 1 dipendente. A caratterizzare tali imprese e' inoltre la presenza di locali di vendita contigui e non al punto produzione per una superficie media di 23 mq. L'attivita' viene svolta in conto proprio (86% dei ricavi). La produzione e' tipicamente artigianale e prevede prevalentemente le seguenti fasi: la modellazione dell'impasto a mano (91%), la smaltatura (91%), la decorazione a mano (96%) e la cottura (100%). La gamma offerta e' ampia e comprende gli oggetti per uso ornamentale ed artistici (93% dei casi), i vasi (80%), gli articoli per uso domestico (69%) e le statuette (45%). La vendita dei prodotti e' rivolta quasi esclusivamente ai privati (67% dei ricavi). Cluster 6 - Aziende di grandi dimensioni produttrici di ceramica. Numerosita': 181. Il cluster in esame e' rappresentato prevalentemente da societa' (73% dei casi). Tali imprese operano con una struttura organizzativa ampia ed articolata: i locali per la produzione presentano una superficie in media di 922 mq e le aree destinate al magazzino all'aperto e al chiuso risultano in media rispettivamente pari a 374 mq e 209 mq; l'attivita' amministrativa e gestionale si svolge in uffici di 44 mq. Per quanto riguarda il personale il numero medio di addetti e' di 14 unita', di cui 11 dipendenti. Si tratta di aziende a ciclo integrato che lavorano in conto proprio (85% dei ricavi). Le principali fasi di produzione sono: modellazione con stampi e presse (66%), smaltatura (75%), decorazione a mano (87%), decorazione con decalcomanie (36%) e cottura (97%). All'interno della gamma offerta prevalgono gli oggetti in ceramica per uso ornamentale ed artistico (77% dei casi), seguiti dai vasi e da oggetti di uso domestico (rispettivamente il 37% ed il 36%). La tipologia di clientela e' rappresentata soprattutto dal commercio all'ingrosso (51% dei ricavi) e dalla grande distribuzione organizzata (26%), con presenza minore del dettaglio (17%). Il 60% dei soggetti promuove la propria attivita' alle fiere del settore. Le aziende di tale gruppo operano sull'intero territorio nazionale e sono anche largamente presenti sul mercato europeo ed extraeuropeo con una incidenza sui ricavi dell'export pari al 62%. La maggior parte di tali imprese si concentra in provincia di Vicenza. 1.3 Definizione della funzione di ricavo. Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico dell'attivita' in esame: - rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi)/numero addetti(4)/1.000 dove: costo del venduto = esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali; numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratti di formazione e lavoro e/o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; numero addetti (societa') = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratti di formazione e lavoro e/o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dall'estremo superiore del 2 ventile all'estremo superiore del 19 ventile, per i cluster 1, e 6; - dall'estremo superiore del 1 ventile all'estremo superiore del 19 ventile, per il cluster 2; - dall'estremo superiore del 3 ventile all'estremo superiore del 19 ventile, per il cluster 3; - dall'estremo superiore del 4 ventile all'estremo superiore del 19 ventile, per il cluster 4; - dall'estremo superiore del 5 ventile all'estremo superiore del 19 ventile, per il cluster 5. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita'). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla territorialita' del comparto della fabbricazione di prodotti in ceramica(5) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di specializzazione; - grado di concentrazione; - grado di densita' d'impresa. Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "costo del venduto + costo per la produzione di servizi". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "costo del venduto + costo per la produzione di servizi". Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti delle "funzioni di ricavo". 2. Applicazione degli studi di settore all'universo dei contribuenti Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(6); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentra totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza al livello del 99,99% per ogni gruppo omogeneo, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Note (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. (5) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito decreto ministeriale. (6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza ad ognuno dei gruppi stessi. Allegato 5A VARIABILE E COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO ----> Vedere allegato da pag. 38 a pag. 39 del S.O. <---- Allegato 5.B VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE Quadro Dati Anagrafici: Attivita' esercitata: Artigiano Quadro A: Numero delle giornate retribuite per i dirigenti. Numero delle giornate retribuite per i quadri. Numero delle giornate retribuite per gli impiegati. Numero delle giornate retribuite per gli operai generici. Numero delle giornate retribuite per gli operai qualificati e specializzati. Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale. Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti. Numero delle giornate retribuite per gli assunti con formazione e lavoro e/o a termine. Numero delle giornate retribuite per i lavoranti a domicilio. Quadro B: Potenza installata (Kw). Mq dei locali destinati alla produzione. Mq dei locali destinati a magazzino. Mq dei locali destinati ad esposizione. Mq dei locali destinati alla vendita. Quadro E: Tipologia di clientela: industria. Tipologia di clientela: artigiani. Tipologia di clientela: imprese edili. Tipologia di clientela: grande distribuzione. Tipologia di clientela: distribuzione organizzata. Tipologia di clientela: commercio all'ingrosso. Tipologia di clientela: privati. Export (U.E., extra U.E.) Quadro G: Materie prime e semilavorati: argilla (quintali). Materie prime e semilavorati: caolino (kg.). Materie prime e semilavorati: semilavorati ceramici biscotto (kg). Materie prime e semilavorati: semilavorati ceramici biscotto (mq). Materie prime e semilavorati: semilavorati ceramici piastrelle (mq). Materie prime e semilavorati: telai per serigrafia (numero). Fasi di lavorazione: preparazione impasto. Fasi di lavorazione: modellazione forme di gesso. Fasi di lavorazione: modellazione realizzata a mano. Fasi di lavorazione: modellazione per estrusione. Fasi di lavorazione: modellazione con stampi e presse. Fasi di lavorazione: decorazione realizzata a mano. Fasi di lavorazione: decorazione con serigrafie. Fasi di lavorazione: essiccatura. Fasi di lavorazione: smaltatura. Fasi di lavorazione: cottura. Fasi di lavorazione: taglio e smussatura. Fasi di lavorazione: lucidatura e levigatura. Prodotti ottenuti: monocottura (mq) 1a scelta. Prodotti ottenuti: bicottura (mq) 1a scelta. Prodotti ottenuti: cotto rustico per pavimentazione (mq) 1a scelta. Prodotti ottenuti: tavelle e tavelloni (mq). Prodotti ottenuti: tegole e coppi (mq). Prodotti ottenuti: vasi (kg.). Prodotti ottenuti: vasi (numero). Prodotti ottenuti: articoli di uso domestico (kg.). Prodotti ottenuti: articoli di uso domestico (numero). Prodotti ottenuti: articoli ornamentali e artistici (kg.). Prodotti ottenuti: articoli ornamentali e artistici (numero). Prodotti ottenuti: statuette (kg.). Prodotti ottenuti: statuette (numero) Quadro I: Numero di essiccatoi. Numero di macchinari per smaltatura in linea. Numero di macchinari per serigrafia in linea. Numero di laminatoi. Numero di estrusori. Numero di macchine automatiche per movimentazione interna. Quadro N: Potenza installata (Kw). Mq dei locali destinati alla vendita.