METODO 5 DETERMINAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE DELLA DIMENSIONE DELLE PARTICELLE (TESSITURA) PER SETACCIATURA AD UMIDO E SEDIMENTAZIONE 1. Oggetto e campo di applicazione Descrizione di un metodo per la determinazione della distribuzione dimensionale delle particelle del terreno, definita anche tessitura, limitatamente alle particelle che passano al setaccio da 2 mm. Il metodo e' applicabile a tutti i terreni non organici e non torbosi, ovvero che contengono meno di 120 g/kg di carbonio organico. 2. Principio La tessitura viene determinata per setacciatura ad umido. Le particelle che passano l'ultimo setaccio vengono determinate per sedimentazione. 3. Interferenze 3.1. La presenza di aggregati debolmente legati interferisce nella determinazione della particelle primarie. Pertanto la sostanza organica va eliminata e si deve aggiungere un agente disperdente. 3.2. Altre interferenze possono essere date da sali solubili, gesso, ossidi di ferro e carbonati. 4. Reagenti Nel corso dell'analisi utilizzare acqua distillata o di purezza equivalente e reagenti di qualita' analitica riconosciuta. 4.1. Idrogeno perossido, H2O2, soluzione a 20 volumi. 4.2. Sodio esametafosfato, (NaPO3)6, soluzione 33 g/l tamponata a pH = 9,8: sciogliere 33 g di (NaPO3)6 e 7,0 g di sodio carbonato anidro, Na2CO3, in 1000 ml di acqua. Conservare al riparo dalla luce e sostituire la soluzione almeno una volta al mese. 4.3. 2-Ottanolo, C6H13CH(OH)CH3, o agente antischiuma volatile simile (etanolo o metanolo). 4.4. Etanolo, CH3CH2OH, miscela con acqua in rapporto 1:1 (v/v). 4.5. Acido acetico, CH2CO2H, soluzione 100 ml/l: diluire 100 ml di acido acetico al 99% (rho = 1,05) a 1000 ml con acqua. 4.6. Sodio ditionito, Na2S206 x 2H2O, soluzione 40 g/l: sciogliere 27,34 g di sodio acetato, NaC2H3O2, in circa 900 ml di acqua in un becher da 1000 ml, aggiungere 40 g di Na2S2O6 x 2H2O. Portare il pH della soluzione a 3,8 con acido acetico (4.5). Travasare quantitativamente in un matraccio tarato da 1000 ml e diluire a vo- lume con acqua. Tappare e omogeneizzare. ----> Vedere Figura a Pag. 15 del S.O. <---- 5. Apparecchiatura Corrente attrezzatura da laboratorio e in particolare: 5.1. Setacci test tipo UNI 2331/2332, aventi le seguenti luci (in mm): 1,0, 0,5, 0,25, 0,20, 0,125, 0,100 e 0,050, con gli opportuni coperchi e contenitori. 5.2. Pipetta per campionamento da 25 ml (figura 5.1) con relativo supporto, come da figura 5.2. 5.3. Bagno termostatico che possa essere mantenuto a 20 piu' o meno 0,5 C, accogliendo il cilindro da sedimentazione immerso fino alla tacca di 500 ml senza far vibrare il contenuto del cilindro. ----> Vedere Figura a Pag. 16 del S.O. <---- 5.4. Cilindri di vetro per sedimentazione senza beccuccio di diametro interno di circa 50 mm e lunghezza totale di 350 mm, graduati a 500 mm e tappi di gomma. 5.5. Agitatore in materiale non corrodibile, come da figura 5.3. 5.6. Bottiglie per pesate di vetro con tappi a smeriglio. 5.7. Agitatore meccanico in grado di far ruotare sottosopra il contenitore ad una velocita' da 20 a 60 rivoluzioni al minuto. 5.8. Suddivisore di campioni. 5.9. Forno per essiccazione in grado di mantenere una temperatura da 105 a 110 C. 5.10. Cronometro. 5.11. Essiccatore contenente gel di silice. 5.12. Becher a forma alta da 650 ml con coperchio di vetro o bottiglie da centrifuga da 300 ml. 5.13. Centrifuga in grado di ospitare bottiglie da 300 ml. 5.14. Piastra riscaldante in grado di mantenere una temperatura da 105 a 110 C. ----> Vedere Figura a Pag. 16 del S.O. <---- 6. Procedimento 6.1. Calibrazione della pipetta 6.1.1. Pulire ed asciugare completamente la pipetta 5.2 ed immergerne la punta nell'acqua. Per mezzo di un tubo collegato a C portare l'acqua nella pipetta al di sopra di E. Drenare l'acqua al di sopra di E attraverso F. 6.1.2. Drenare la pipetta in una bottiglia da pesata di massa conosciuta e determinare la nuova massa. Dalla massa nota calcolare il volume interno della pipetta. Ripetere la procedura tre volte e mediare i tre volumi, con la precisione di 0,05 ml. 6.2. Correzione del sodio esametafosfato 6.2.1. Ogni volta che viene preparato nuovamente il sodio esametafosfato (4.2), pipettare 25 ml della soluzione 4.2 in uno dei tubi sedimentatori di vetro e riempire il tubo fino alla tacca dei 500 ml con acqua. Miscelare accuratamente il contenuto del tubo. 6.2.2. Porre il tubo in un bagno ad acqua alla temperatura di 20 (piu' o meno) 0,1C, e mantenerlo per almeno un'ora. Ogniqualvolta viene prelevato un campione dal tubo di campionamento prendere anche un campione della soluzione disperdente dal tubo di sedimentazione nel contenitore utilizzando una pipetta. 6.2.3. Drenare la pipetta in una bottiglia da pesata in vetro di massa conosciuta, portare a secchezza il contenuto della bottiglia a 105 C. Lasciar raffreddare la bottiglia nell'essiccatore e determinare la massa del residuo nella bottiglia con una precisione di 0,001 g (mr). 6.3. Preparazione del campione per l'analisi Preparare il campione come descritto nel metodo 2, setacciato a 2 mm. 6.4. Eliminazione di fattori di interferenza 6.4.1. Nei suoli con valori di conducibilita' (1:2) superiori a 1 mS/cm (cfr. metodo 8) i sali solubili devono essere rimossi mediante uno scuotimento vigoroso del suolo con un largo eccesso di miscela etanolo: acqua (4.4), rimuovendo il solvente dopo centrifugazione delle miscela. Ripetere il trattamento piu' volte, fino a quando la conducibilita' scende al di sotto di 1 mS/cm. 6.4.2. Nei suoli ricchi in gesso, questo va rimosso scuotendo il suolo con un largo eccesso di acqua che viene successivamente allontanata per centrifugazione. Ripetere il trattamento fintanto che il solfato non viene piu' riscontrato nell'acqua di lavaggio. 6.4.3. Nei suoli ricchi in ossidi di ferro, questi possono essere rimossi agitando il suolo per una notte con sodio ditionito (4.6), nel rapporto suolo:soluzione di 1:40 (m/m). 6.4.4. I carbonati di calcio e magnesio possono essere rimossi trattando il suolo con un largo eccesso di acido acetico (4.5), riscaldando fino a 80 C. Recuperare il residuo per filtrazione, lavandolo per rimuovere le tracce di acido. 6.5. Presa del campione Pesare con precisione di 0,001 g una quantita' di suolo compresa tra 10 g (terreni argillosi) e 30 g (terreno sabbioso) e introdurre il campione in un becher da 650 ml o in un tubo da centrifuga da 300 ml. 6.6. Distruzione della sostanza organica 6.6.1. Aggiungere circa 30 ml di acqua al campione del test e fare in modo che il campione venga bagnato completamente. Aggiungere 30 ml di idrogeno perossido (4.1) e miscelare il contenuto del contenitore molto dolcemente con una bacchetta di vetro. 6.6.2. Fare reagire vivacemente, coprire il recipiente e lasciare tutta la notte. Controllare la formazione di schiume con 2-ottanolo (4.3). 6.6.3. Porre il recipiente su una piastra riscaldante e riscaldare cautamente. Tenere sotto controllo la formazione di schiuma utilizzando 2-ottanolo (4.3) e mescolare il contenuto frequentemente. Evitare di portare a secchezza, aggiungendo acqua se necessario. 6.6.4. Portare la soluzione a leggera ebollizione e tenere riscaldata fino a che tutti i segni di formazione di bolle dovute alla decomposizione dell'H2O2 non cessano. 6.6.5. Se vi e' ancora presenza di sostanza organica indecomposta, rimuovere il contenitore dalla fonte di calore, lasciare raffreddare e ripetere il trattamento con idrogeno perossido (4.1). 6.6.6. Se la distruzione della sostanza organica e' stata condotta in una bottiglia da centrifuga, portare il contenuto da 150 a 200 ml con acqua. Se e' stato utilizzato un bicchiere di vetro, trasferire il contenuto in una bottiglia da centrifuga, avendo cura di rimuovere tutte le tracce di materiale sulle pareti del becher per mezzo di un tampone di gomma montato su una bacchetta di vetro. Anche in questo caso il volume finale dovra' essere da 150 a 200 ml. 6.6.7. Centrifugare fino ad ottenere un surnatante limpido e decantarlo o rimuovere attraverso aspirazione. Ripetere il trattamento fino a che il surnatante rimane incolore o debolmente colorato. 6.7. Dispersione 6.7.1. Aggiungere 100 ml di acqua al tubo da centrifuga, agitare il contenuto fino a che tutto il campione di suolo ritorna in sospensione e aggiungere 25 ml di agente disperdente per mezzo di una pipetta. 6.7.2. Mantenere in agitazione il tubo da centrifuga per una notte intera sull'agitatore 5.7. 6.8. Setacciatura ad umido a 0,050 mm 6.8.1. Porre un setaccio con luce di 0,050 mm in un imbuto di larghezza opportuna e porre l'imbuto verticalmente su di un tubo da sedimentazione di 500 ml. 6.8.2. Trasferire quantitativamente dal tubo da centrifuga la sospensione dispersa sul setaccio e risciacquare il suolo usando un getto d'acqua, agitando la sospensione con un bacchetta di vetro munita di un raschiatore di gomma per evitare intasamenti. Il volume totale dei lavaggi non deve superare i 500 ml, avendo cura di trasferire nel cilindro le particelle eventualmente aderite all'imbuto. 6.8.3. Quando l'acqua di risciacquo che attraversa il setaccio si presenta limpida togliere il setaccio dall'imbuto e trasferire il residuo dal setaccio in un contenitore tarato, ponendola poi in stufa ad una temperatura di 105 C fino a secchezza. 6.8.4. Lasciar raffreddare il residuo e ripetere l'operazione di setacciatura ad umido utilizzando i setacci con apertura di maglie compresa tra 2,0 e 0,050. Seccare i setacci e il loro contenuto in stufa a 105 C, raffreddare e pesare le frazioni trattenute su ciascun setaccio registrandone i pesi. 6.9. Sedimentazione 6.9.1. Portare il volume del liquido di sedimentazione a 500 ml con acqua. Porre il tubo da sedimentazione in un bagno mantenuto alla temperatura costante di 20 C in modo tale che il tubo sia immerso fino al segno corrispondente ai 500 ml. Lasciare che il tubo ed il contenuto raggiungano la temperatura del bagno. 6.9.2. Agitare il contenuto del tubo di sedimentazione molto vigorosamente, anche per mezzo di un agitatore ad immersione in grado di muovere tutta la massa, assicurandosi che non vi sia materiale aderente alla base del tubo. Riporre il tubo nel bagno a temperatura costante. 6.9.3. Nel momento in cui il tubo e' riposto nel bagno o l'agitatore ad immersione viene fermato far partire la rilevazione del tempo. Se e' stato usato un tappo di gomma per chiudere il tubo nella fase di agitazione rimuoverlo avendo cura di non smuovere la sospensione. 6.9.4. Circa 15 secondi prima che si proceda alla presa del campione introdurre la pipetta con il rubinetto E chiuso, verticalmente nella sospensione del suolo e al centro del tubo di sedimentazione fino a che la punta e' ad una appropriata profondita' (con la precisione di 1 mm) al di sotto della superficie della sospensione. Porre particolare attenzione nel disturbare il meno possibile la sospensione e completare l'operazione in circa 10 secondi. 6.9.5. Aprire il rubinetto E ed aspirare un campione di sospensione tale per cui la pipetta ed il foro del rubinetto E Diametro Tempi di inizio del campionamento per particelle con massa volumica... della sfera 2,50 Mg/mc 2,60 Mg/mc 2,70 Mg/mc (um) ore min sec ore min sec ore min sec 50 0 0 49 0 0 46 0 0 43 20 0 5 8 0 4 49 0 4 32 5 1 22 15 1 17 07 1 12 35 2 8 34 04 8 1 57 7 33 36 Tabella 5.1. Tempi di inizio del campionamento a 20 C e ad una profondita' di 100 (piu' o meno) 1 mm. siano pieni. Questa operazione di campionamento dovrebbe durare circa 10 secondi. 6.9.6. Estrarre la pipetta dalla sospensione al di sopra del tubo di sedimentazione. Durante il campionamento qualche particella della sospensione potrebbe essere stata aspirata al di sopra del rubinetto E nel bulbo D. Portare questo surplus in un piccolo becher posto al di sotto del tubo F aprendo il rubinetto E in modo che E e D siano collegati. Risciacquare con acqua dal serbatoio A fino a D e farla defluire attraverso F fino a che non rimanga alcuna particella nel sistema. 6.9.7. Porre un contenitore tarato di massa nota sotto la punta della pipetta ed aprire il rubinetto E in modo che il contenuto della pipetta possa essere posto nel contenitore. Risciacquare ogni traccia di sospensione introducendo acqua dal serbatoio A e lasciarla defluire attraverso il sistema. 6.9.8. Porre il contenitore tarato contenente il residuo in stufa a 105 C fino secchezza. Raffreddare il contenitore in essiccatore e ripesare fino a peso costante. Determinare quindi la massa del residuo (mr). 6.9.9 Eliminare ogni sedimento presente sull'esterno della pipetta e prelevare gli ulteriori campioni in accordo con i tempi calcolati con la seguente espressione (cfr. tabella 5.1): 0,001835 (eta h) t = --------- . -------- D2 (ds - df) dove: t e' il tempo di campionamento, espresso in secondi; D e' il diametro della sfera, espresso in mm; eta e' la viscosita' della soluzione sospendente, espressa in g/(m per s) (tabella 5.2); h e' la profondita' di campionamento, espressa in mm; df e' la massa volumica del liquido sospendente, espressa in Mg/mc (g/ml) (tabella 5.2); ds e' la massa volumica media delle particelle, espressa in Mg/mc (g/ml); 0,001835 e' una costante che tiene conto dell'accelerazione di gravita'. Temperatura Massa volumica Viscosita' C Mg/mc g/(m per s) 10 1,313 1,00077 15 1,145 1,00017 20 1,009 0,99927 25 0,897 0,99811 30 0,804 0,99672 Tabella 5.2. Valori di massa volumica (df) e viscosita' (eta) della soluzione sospendente al variare della temperatura. I valori intermedi possono essere ottenuti per interpolazione 7. Espressione dei risultati 7.1. La distribuzione dimensionale delle particelle si esprime in g/kg, senza cifre decimali. 7.2. Calcolare la massa del solido in sospensione in 500 ml per ciascun prelievo con l'espressione: Sn Wn = 500 . ------ Vc dove: Wn e' la massa del solido in sospensione in 500 ml, espressa in grammi; sn e' la massa dei materiali derivati dal prelievo con la pipetta, espresso in grammi (cfr. 6.9.8); Vc e' il volume della pipetta, in ml. 7.3. Calcolare la massa del sale disperdente in 500 ml di soluzione con l'espressione: mr Wr = 500 . ------ Vc dove: Wr e' la massa del materiale solido in 500 ml di soluzione disperdente, espressa in grammi; mr e' la massa del residuo ricavato al punto 6.2.3; Vc e' il volume della pipetta, in ml. 7.4. Per esempio registrare le masse delle frazioni ai diversi prelievi come di seguito (cfr. 7.2): frazione < 0,050 mm = W1 frazione < 0,020 mm = W2 frazione < 0,002 mm = W3 la massa delle diverse frazioni, espresse in grammi, puo' quindi essere calcolata come di seguito: massa della frazione da 0,050 a 0,020 mm = W1-W2 massa della frazione da 0,020 a 0,002 mm = W2-W3 massa della frazione < 0,002 mm = W3-Wr 7.5. La massa del campione con diametro inferiore a 2 mm (mt) e' costituita dalla somma delle masse delle frazioni ottenute dalla setacciatura ad umido a 0,050 mm e le masse delle frazioni ottenute per calcolo come nella sezione 7.2. Calcolare le proporzioni di ciascuna frazione inferiore a 2 mm come: massa della frazione Frazione (g/kg) = 1000 . ---------------------- mt 7.6. Non essendovi un accordo generalizzato sulla definizione delle diverse frazioni (sabbia, limo, argilla, ecc.), e' preferibile descrivere i risultati dell'analisi in termini dimensionali. Qualora si utilizzino nomi comuni, deve essere riportato lo standard di riferimento (tabella 5.3). 7.7. I dati ottenuti come in 7.2 possono essere utilizzati per costruire una curva cumulativa di distribuzione. Denominazione diametro (millimetri) Societa' internazionale di scienza del suolo (ISSS) Sabbia grossa da 0,2 a 2,0 Sabbia fine da 0,02 a 0,2 Limo da 0,002 a 0,02 Argilla < 0,002 Dipartimento dell'agricoltura USA (USDA) Sabbia molto grossa da 1,0 a 2,0 Sabbia grossa da 0,5 a 1,0 Sabbia media da 0,25 a 0,5 Sabbia fine da 0,10 a 0,25 Sabbia molto fine da 0,05 a 0,10 Limo da 0,002 a 0,05 Argilla < 0,002 Tabella 5.3. Classificazione delle particelle del suolo secondo i due sistemi maggiormente utilizzati.