(Allegato 5)
 
                             ALLEGATO 5 
 
    USO DI MEZZI AEREI PER LA DETERMINAZIONE DELLA CONTAMINAZIONE 
            RADIOATTIVA E LA RICERCA DI SORGENTI DISPERSE 
 
  A5 USO DI MEZZI AEREI PER LA  DETERMINAZIONE  DELLA  CONTAMINAZIONE
RADIOATTIVA E LA RICERCA DI SORGENTI DISPERSE 
 
  A5.1 Introduzione 
  A seguito degli eventi del  rientro  del  COSMOS  954  nel  1978  e
soprattutto dell'incidente di Chernobyl e' divenuta pratica corrente,
in quasi tutti  i  Paesi  ad  alto  livello  di  sviluppo  economico,
l'integrazione  della  strumentazione  di  rivelazione  a  terra  con
strumentazione (AGS - Airborne Gamma Spectrometry) montata su sistemi
aerei che possano volare a bassa quota (tra i 50 e  150  metri)  e  a
velocita' relativamente  bassa  (70-120  km/h).  Infatti,  in  alcune
tipologie di emergenza a seguito di eventi analoghi  a  quelli  sopra
menzionati, l'area sulla quale si deve  estendere  il  controllo  dei
livelli di radioattivita' e' tale che rende impraticabile  l'uso  dei
mezzi a terra per  una  valutazione  significativa  della  situazione
radiologica. 
  I casi in cui tali mezzi sono utilizzati perche'  costituiscono  lo
strumento privilegiato di intervento sono: 
    - cartografia di contaminazione gamma su vasta  scala,  anche  in
zona di difficile accesso, a seguito  di  rilascio  per  incidente  a
centrale  nucleare,  per  attacco  con  RDD  (Radiologica)  Dispersal
Device) o per dispersione  di  materiale  radioattivo  a  seguito  di
rientro incontrollato in atmosfera di satelliti contenenti sorgenti o
reattori nucleari; 
    - individuazione di sorgenti gamma emittenti  perdute,  rubate  o
intenzionalmente introdotte nel territorio italiano al di fuori delle
procedure previste; 
    - sorveglianza del territorio, tramite cartografia gamma, intorno
a depositi di scorie radioattive; 
    -  partecipazione  all'insieme  dei  mezzi  di  "garanzia   della
sicurezza" in occasione di "grandi eventi". 
  I vantaggi che tali mezzi offrono sono:  classificazione  immediata
delle  aree,  copertura  veloce   ed   efficiente   del   territorio,
valutazione integrale della situazione, basso  costo  per  unita'  di
superficie considerata, facile resa dei  dati  su  mappa  geografica,
procedure di maggior sicurezza per gli operatori (contaminazione solo
a terra). 
  I tempi di intervento operativo, nei casi  di  Paesi  che  si  sono
dotati delle strutture necessarie, sono di 1-2 ore con  potenzialita'
di raggiungere ogni punto del territorio nazionale in poche ore. 
  La  sensibilita'  (minima  contaminazione  rilevata  in   caso   di
determinazione della contaminazione o minima  attivita'  rilevata  in
caso di ricerca di sorgente) dipende dalla strumentazione  utilizzata
e dalla metodologia operativa utilizzata nei  voli.  Come  valori  di
riferimento si possono assumere contaminazioni di qualche  decina  di
kBq/m(elevato a)2 per gamma di bassa energia (~60  keV  per  (elevato
a)241Am) e di ~ 1 kBq/m(elevato a)2 per gamma di piu' alta energia (~
660 keV per il (elevato a)137Cs) ed attivita' dell'ordine del GBq per
sorgenti di (elevato a)137Cs. 
  La strumentazione montata sulle  piattaforme  aeree  (elicotteri  o
piccoli aerei ad ala fissa) e' costituita generalmente da  rivelatori
a Nal(Tl) di grande volume, tipicamente 4 l (10x10x40 cm(elevato a)3)
e' il volume di una singola unita' di rivelazione  e  generalmente  i
sistemi di rivelazione sono costituiti da  piu'  unita'  (tipicamente
4). Alcuni sistemi piu' avanzati utilizzano anche rivelatori HPGe per
integrare l'informazione  ottenuta  con  i  rivelatori  NaI  per  una
migliore   determinazione   della   composizione   isotopica    della
contaminazione. I sistemi di acquisizione, che fanno parte integrante
della strumentazione, permettono di acquisire le  informazioni  sulla
composizione degli spettri misurati integrando i  conteggi  in  tempi
operativi che tipicamente sono dell'ordine delle decine  di  secondo,
che  corrispondono  a  risoluzioni  spaziali,  tenuto   conto   della
velocita' della piattaforma aerea, dell'ordine di alcune centinaia di
metri. 
  I mezzi  sono  dotati  di  GPS  e  permettono  quindi  una  precisa
localizzazione spazio-temporale delle misure. I dati  possono  essere
trasmessi, direttamente  o  tramite  operatore,  a  terra  ed  essere
immessi  nel  "data  stream"  che  perviene  al  centro  tecnico   di
valutazione. 
 
  A5.2 Applicazioni 
  Dopo l'incidente di Chernobyl, sono  stati  sviluppati  in  Europa,
come strumenti di DSS (Decision Support System), due  estesi  sistemi
per la gestione delle informazioni meteorologiche e radiologiche,  ed
il loro uso  per  il  calcolo  del  trasporto,  la  previsione  delle
contaminazioni a terra e nelle derrate alimentari e per  il  supporto
delle decisioni per le Autorita' responsabili  della  gestione  delle
emergenze per  quanto  attiene  l'introduzione  di  contromisure  per
mitigare  le  conseguenze  dell'evento.  Entrambi  i  sistemi,  RODOS
(sviluppato nell'ambito dei programmi quadro  (3-7)  per  la  ricerca
della Unione Europea ed attualmente in uso  in  Germania,  Finlandia,
Spagna, Portogallo, Austria, Olanda, Polonia,  Ungheria,  Slovacchia,
Ucraina,  Slovenia,  Repubblica  Ceca)  e  ARGOS  (sviluppato  da  un
consorzio  internazionale  di  Istituti  di  ricerca  guidato   dalla
Danimarca ed in uso in Danimarca, Canada, Irlanda, Norvegia,  Svezia,
Estonia,  Lituania  e  Latvia)  prevedono   esplicitamente,   tramite
appositi protocolli, l'inserimento dei dati provenienti  dai  sistemi
AGS come parte integrante ed essenziale dei dati  su  cui  basare  le
previsioni. In letteratura sono riportati, come tempi caratteristici,
periodi di circa 1 ora tra l'immissione  dei  dati  da  sistemi  AGS,
rappresentativi  di  aree  sufficientemente  vaste,  nel  sistema  di
elaborazione e la risposta  in  termine  di  prevista  contaminazione
della catena alimentare. 
 
  A5.3 Situazione Europea 
  In Europa i Paesi che hanno una struttura operativa che faccia  uso
di tali mezzi sono, tra  gli  altri,  la  Francia,  la  Germania,  la
Svizzera, la Norvegia, la Svezia. 
    1. In Francia il sistema di sorveglianza AGS, denominato Helinuc,
e' stato messo a punto ed  e'  mantenuto  dal  CEA  (Commissariat  a'
l'Energie Atomique) ed ha la sua base presso il centro DAM (Direction
des Applications Militaires) a' Bruyeres-le-Chatel nell'Essonne  (Ile
de France). Helinuc opera all'interno del Gruppo INTRA  (INTervention
Robotique  sur  Accident)  costituito  dal  CEA,  EDF  ed  AREVA  per
coordinare le professionalita' e le attivita' degli Istituti/Societa'
in  materia  di  interventi  remotizzati   in   casi   di   incidenti
industriali, per ora essenzialmente in materia di impianti  nucleari.
La piattaforma aerea utilizzata e' l'elicottero Aerospatiale  Ecureil
(1400 kg a  vuoto)  ed  il  sistema  di  rivelazione  consiste  di  4
rivelatori NaI da 4 litri montati su una struttura esterna  sotto  la
plancia dell'elicottero. Il sistema di acquisizione e' gestito da  un
operatore a bordo dell'elicottero. La potenzialita'  del  sistema  in
termini di capacita' di misura dipende molto dal tipo di  missione  e
dalla sensibilita' prefissata,  per  il  sistema  Helinuc  il  valore
tipico riportato e' la scansione di un area di 15 km  2  in  circa  2
ore. 
    2. In Svizzera il sistema e' gestito dal CENAL (Centro  Nazionale
di Allarme) [NAZ - Nazionale Alarmzentrale nella dizione tedesca] che
e' l'organo tecnico della Confederazione per gli eventi straordinari.
Costituisce una  Divisione  dell'Ufficio  Federale  della  Protezione
della Popolazione (UFPP) [BABS Budesamt für Bevölkenrungsschutz ] del
Dipartimento  Federale   della   Difesa,   della   Protezione   della
popolazione e dello Sport (DDPS) [VBS Eidgenössisches Departement für
Verteidigung, Bevölkenrungsschutz und Sport].  La  piattaforma  aerea
utilizzata e' l'elicottero Aerospatiale Super Puma (4500 kg a  vuoto)
messo a disposizione insieme ai piloti dalle forze  armate.  La  base
operativa e' l'aeroporto militare di Dübendorf (Zurigo).  Il  sistema
di rivelazione consiste di  4  rivelatori  NaI  da  4  litri  montati
all'interno dell'elicottero, il sistema di acquisizione e' gestito da
2 operatori a bordo dell'elicottero. Come capacita' operativa  tipica
e' riportata una potenzialita' di scansione di 70 km(elevato a)2 in 3
ore. 
    3.  In  Germania  il  sistema  e'  gestito  dal   Bundesamt   für
Strhlenschutz (BfS) - Ufficio Federale per la  Radioprotezione  -  in
due dei suoi centri: Berlino (Department of Radiation Protection  and
Environment) e Oberschleißheim (Neuherberg) vicino Monaco di Baviera.
La piattaforma aerea  utilizzata  e'  l'elicottero  Eurocopter  EC135
(1870 kg a vuoto)  messo  a  disposizione  insieme  ai  piloti  dalla
Polizia Federale. Le basi operative sono due aeroporti nei quali sono
localizzati i gruppi elicotteri della Polizia  Federale  vicini  alle
due sedi del BfS. Il sistema di rivelazione consiste di 4  rivelatori
NaI da 4 litri e di un rivelatore HPGe  ad  alta  efficienza  montati
all'interno dell'elicottero, il sistema di acquisizione e' gestito da
1-2  operatori  a  bordo   dell'elicottero.   La   strumentazione   a
disposizione e' in grado di equipaggiare 2 elicotteri in ognuna delle
2  basi.  Come  capacita'   operativa   tipica   e'   riportata   una
potenzialita' di scansione di 70 km(elevato a)2 in 3 ore. 
  Il mantenimento delle  capacita'  operative  dei  sistemi  richiede
esercitazioni periodiche e le organizzazioni dei 3  Paesi  menzionati
conducono anche esercitazioni in comune, mediamente una volta l'anno,
per la necessaria calibrazione comune dei  rispettivi  sistemi  quale
prerequisito all'affidabilita' del sistema di emergenza nel  caso  di
eventi che richiedano l'uso di detti mezzi. 
 
  A5.4 Situazione in Italia 
  L'Italia e' stato uno dei primi Paesi europei a dotarsi, all'inizio
degli anni '80, di un sistema AGS, grazie alla collaborazione tra  il
Centro  Studi  ed  Esperienze  dei  Vigili  del  Fuoco  e  l'Istituto
Superiore di Sanita'. Il sistema utilizzava un rivelatore di NaI di 4
litri ed era montato  in  una  struttura  esterna  sotto  la  plancia
dell'elicottero. Le piattaforme  aeree  utilizzate  sono  state  due,
entrambe elicotteri dell'Augusta Bell 205 e 412  gestiti  dal  Gruppo
Elicotteri dei Vigili del  Fuoco  con  sede  a  Ciampino  (Roma).  Il
sistema  di  acquisizione  era  gestito  da  un  operatore  a   bordo
dell'elicottero. Tale sistema fu utilizzato  in  varie  esercitazioni
degli  elicotteristi   dei   VVF   per   la   ricerca   di   sorgenti
preventivamente nascoste e soprattutto fu il  mezzo  che  permise  di
avere una rapida mappatura della contaminazione  del  sud  Italia  in
occasione dell'evento di Chernobyl. Purtroppo il sistema non ha avuto
una struttura operativa con il compito di gestire  la  strumentazione
ed adeguarla; dal 1987 ad oggi in Italia non si e' avuto  piu'  alcun
sistema AGS operativo.