(Allegato 5)
                                                           Allegato 5 
 
 
           PROGRAMMA DI IMPLEMENTAZIONE DELLE LINEE GUIDA 
 
L'elaborazione di raccomandazioni di comportamento clinico e la  loro
capillare diffusione tra gli operatori sanitari e i potenziali utenti
possono  avere  un  impatto  limitato,  se  non  sono   adeguatamente
sostenute da uno sforzo implementativo a livello locale. 
Per   tale   ragione,    a    conclusione    delle    attivita'    di
stesura/disseminazione, sara' necessario avviare un  piano  integrato
di implementazione, orientato alla traduzione nella  pratica  clinica
dei contenuti delle raccomandazioni sul Taglio Cesareo, in  forma  di
percorsi organizzativi e protocolli  diagnostico-terapeutici  locali.
Lo sforzo implementativo chiama in causa innanzitutto le  istituzioni
regionali - Assessorati  alla  sanita'  e  Agenzie  sanitarie  -  cui
compete la descrizione del contesto,  lo  studio  della  variabilita'
geografica, socioeconomica  e  dei  trend  temporali,  l'analisi  dei
determinanti. 
Utile a questo scopo  e'  il  potenziamento  dei  flussi  informativi
sanitari, in funzione di un  loro  utilizzo  sistematico  a  fini  di
monitoraggio e indagine epidemiologica. 
Un'attenzione particolare dovra'  essere  rivolta  all'individuazione
delle strutture a piu' alto tasso di Taglio Cesareo, sulle quali  far
convergere gli sforzi implementativi; e delle strutture con  migliori
performance, per l'analisi dei modelli organizzativi associati  a  un
piu' basso tasso di TC, in un'ottica di benchmark. 
Il piano implementativo dovra', infine, tradursi in  azioni  concrete
da  intraprendere  a  livello   delle   singole   Aziende   sanitarie
territoriali e ospedaliere. 
In  particolare,  sara'  di  competenza  delle  direzioni   aziendali
identificare le principali  criticita'  e  barriere  al  cambiamento-
soprattutto  nelle  strutture  outliers  -   avvalendosi   anche   di
metodologie  mutuate  dalla   ricerca   qualitativa   (focus   group,
interviste semistrutturate, approccio SODA ecc.). Sara' possibile, in
tal    modo,    realizzare    un'implementazione    "mirata"    delle
raccomandazioni su particolari aree critiche, attraverso  la  stesura
di specifici protocolli e lo sviluppo di percorsi clinici integrati. 
Andra'  costituito  a  livello  di  singola  ASL/struttura  un  panel
multiprofessionale di operatori sanitari, coinvolti  a  vario  titolo
nell'assistenza alla gravidanza  e  al  parto,  per  lo  sviluppo  di
percorsi clinico-organizzativi finalizzati all'implementazione mirata
delle raccomandazioni SNLG su specifiche aree critiche. 
Sui percorsi da implementare sara' fatta formazione degli  operatori,
basata sul confronto tra le raccomandazioni e la pratica  quotidiana,
sull'apprendimento in gruppo e sullo sviluppo  della  consuetudine  a
valutare  la  propria  pratica  professionale,  anche  attraverso  la
conduzione di meeting educazionali e di audit periodici  di  verifica
tra pari delle criticita'  incontrate  nella  messa  in  pratica  dei
percorsi stessi. 
Andra'  quindi   assicurata   una   valutazione   del   processo   di
implementazione, sulla base di specifici  indicatori  predefiniti,  e
degli esiti in termini di riduzione della proporzione di TC nei punti
nascita considerati. 
In  fase  di  pianificazione  e  attuazione  degli  interventi,   gli
organismi regionali dovranno  offrire  il  necessario  supporto  alle
Aziende  sanitarie,  in  termini  di  conoscenze  epidemiologiche  ed
expertise  metodologica;  e   condurre   verifiche   periodiche   dei
risultati, promuovendo la valutazione tra  pari  e  l'autovalutazione
degli operatori su standard condivisi.