(Allegato 7-art. 5)
                             Articolo 5 
   Metodologia di calcolo del costo netto del servizio universale 
 
1. Il costo netto  del  servizio  universale  e'  calcolato  come  la
differenza fra il costo netto derivante dalla situazione  in  cui  un
organismo e' incaricato  di  assolvere  agli  obblighi  del  servizio
universale rispetto a quella in cui non sia  tenuto  ad  assolvere  a
tali obblighi. 
 
2. Il costo netto e' calcolato  sulla  base  dei  costi  evitabili  e
ricavi mancati relativi alle aree non  remunerative,  alla  telefonia
pubblica e alle categorie  di  consumatori  a  basso  reddito  o  con
esigenze sociali particolari. 
 
3. Non sono computati nel costo netto i costi non recuperabili. 
 
4. Non sono computati nel costo netto,  i  costi  comuni  ai  servizi
offerti in adempimento agli obblighi  di  servizio  universale  e  ai
servizi offerti ad altro titolo. 
 
5. Sono computati nel  costo  netto  delle  aree  potenzialmente  non
remunerative, della telefonia pubblica e delle categorie agevolate  i
costi operativi e di capitale afferenti agli  apparati  di  telefonia
pubblica e  alla  rete  di  accesso.  Ad  eccezione  della  telefonia
pubblica sono computati nel costo netto anche i costi operativi e  di
capitale  afferenti  ai  portanti   trasmissivi   tra   apparati   di
concentrazione e/o centrali locali e nodi di instradamento di livello
1, a cui gli stessi sono attestati. 
 
6. Sono computate nel costo netto delle aree non remunerative,  della
telefonia pubblica e delle categorie agevolate di clienti,  tutte  le
voci di ricavi effettivi  e  potenziali,  derivanti  dall'offerta  di
servizi al dettaglio e all'ingrosso. 
 
7. Non  sono  inclusi  nel  calcolo  del  costo  netto  del  servizio
universale i seguenti fattori: 
 
a) il costo di fatturazione dettagliata  e  delle  altre  prestazioni
supplementari  allorche'  tali  prestazioni   siano   imposte   quali
obbligazioni ad altre imprese  autorizzate  a  prestare  il  servizio
telefonico accessibile al pubblico; 
 
b) i costi  delle  prestazioni  che  sono  fuori  dalla  portata  del
servizio universale, tra i quali: la fornitura a scuole,  ospedali  o
biblioteche  di  particolari  servizi  di  comunicazione  elettronica
stabiliti con decreto ministeriale; la compensazione ed  il  rimborso
di pagamenti, o di costi amministrativi e di altri costi associati  a
tali pagamenti, effettuati a vantaggio di  utenti  qualora,  fornendo
loro il servizio, non siano stati rispettati i  livelli  di  qualita'
specificati; il costo della sostituzione e della  modernizzazione  di
apparecchiature di comunicazione elettronica nel  corso  del  normale
adeguamento delle reti; 
 
c) i  costi  per  collegamenti  e  servizi  concernenti  la  cura  di
interessi pubblici nazionali, con specifico riguardo  ai  servizi  di
pubblica sicurezza, di soccorso pubblico,  di  difesa  nazionale,  di
giustizia, di istruzione e di governo; i relativi oneri sono posti  a
carico del richiedente,  fatte  salve  le  eccezioni  previste  dalla
legge. 
 
8. I cespiti della rete di accesso sono valorizzati a costi storici. 
 
9. I cespiti  della  rete  di  trasporto  sono  valorizzati  a  costi
correnti secondo le disposizioni regolamentari vigenti. 
 
10. Ai fini della valorizzazione dei  cespiti  a  costi  correnti  e'
utilizzato il cosiddetto metodo del Financial Capital Maintenance. 
 
11. Il costo netto e' calcolato sulla base dei costi, operativi e  di
capitale, necessari ad  una  efficiente  fornitura  dei  servizi  che
l'operatore designato avrebbe evitato  di  sostenere  in  assenza  di
obblighi di servizio universale. 
 
12. Le vite utili e le quote di ammortamento dei cespiti derivano dal
bilancio civilistico. 
 
13. Il capitale impiegato e' dato dal  valore  residuo  contabile  di
ciascun cespite, calcolato come differenza tra valore lordo contabile
e ammortamento cumulato. 
 
14. E' escluso dal  capitale  impiegato  il  saldo  tra  attivita'  e
passivita' correnti. 
 
15. Il tasso di remunerazione del capitale relativo alle attivita' di
servizio universale e' pari a quello  regolamentato  nel  periodo  di
riferimento. 
 
16. Il tasso di remunerazione del capitale di  cui  al  comma  15  e'
aggiornato  a  seguito  di   eventuali   revisioni   del   tasso   di
remunerazione del capitale applicabile alle  attivita'  regolamentate
derivanti dalle analisi dei mercati. 
 
17. Il calcolo del costo netto include  esclusivamente  le  attivita'
ricorrenti. Sono pertanto escluse dal  calcolo  del  costo  netto  le
minusvalenze e le sopravvenienze.