( Articolo 14 ) ALLEGATO 8 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO IN FASE ESECUTIVA E PER I CONTROLLI E LE ISPEZIONI La caratterizzazione ambientale potra' essere eseguita in corso d'opera solo nel caso in cui sia comprovata l'impossibilita' di eseguire un'indagine ambientale propedeutica alla realizzazione dell'opera da cui deriva la produzione dei materiali da scavo; nel Piano di Utilizzo dovranno essere indicati i criteri generali di esecuzione. Qualora si faccia ricorso a metodologie di scavo in grado di determinare una potenziale contaminazione dei materiali da scavo, questi dovranno essere ricaratterizzati durante l'esecuzione dell'opera. Parte A: caratterizzazione dei materiali da scavo in corso d'opera - verifiche da parte dell'esecutore Le attivita' di campionamento durante l'esecuzione dell'opera possono essere condotte a cura dell'esecutore, in base alle specifiche esigenze operative e logistiche della cantierizzazione, in una delle seguenti modalita': - su cumuli all'interno di opportune aree di caratterizzazione, - direttamente sull'area di scavo e/o sul fronte di avanzamento, - sul fondo o sulle pareti di corpi idrici superficiali; - nell'intera area di intervento. Indipendentemente dalle modalita' di campionamento adottate, il trattamento dei campioni ai fine della loro caratterizzazione analitica, il set analitico, le metodologie di analisi, i limiti di riferimenti ai fini di riutilizzo, devono essere conformi a quanto indicato negli Allegati 2 e 4. Caratterizzazione su cumuli Le piazzole di caratterizzazione dovranno essere impermeabilizzate al fine di evitare che i materiali non ancora caratterizzati entrino in contatto con la matrice suolo. Tali aree dovranno avere superficie e volumetria sufficiente a garantire il tempo di permanenza necessario per l'effettuazione di campionamento ed analisi dei materiali da scavo ivi depositate, come da Piano di Utilizzo. Compatibilmente con le specifiche esigenze operative e logistiche della cantierizzazione, le aree di caratterizzazione saranno ubicate preferibilmente in prossimita' delle aree di scavo e saranno opportunamente distinte e identificate con adeguata segnaletica. Se le aree di cantiere presso il sito di produzione non dispongono di spazio sufficiente, le aree di caratterizzazione potranno essere predisposte in un'area esterna che puo' coincidere con le aree di utilizzo finale. I materiali da scavo saranno disposti in cumuli nelle aree di caratterizzazione in quantita' comprese tra 3.000 e 5.000 mc in funzione dell'eterogeneita' del materiale e dei risultati della caratterizzazione in fase progettuale. Posto uguale a (n) il numero totale dei cumuli realizzabili dall'intera massa da verificare, il numero (m) dei cumuli da campionare e' dato dalla seguente formula m = k n1/3 dove k=5 mentre i singoli m cumuli da campionare sono scelti in modo casuale. (Il campo di validita' della formula e' n>m, al di fuori di detto campo ( per n < m ) si dovra' procedere alla caratterizzazione di tutto il materiale). Qualora previsto, il campionamento sui cumuli e' effettuato sul materiale tal quale, in modo da ottenere un campione rappresentativo secondo la norma UNI 10802. Salvo evidenze organolettiche per le quali si puo' disporre un campionamento puntuale, ogni singolo cumulo dovra' essere caratterizzato in modo da prelevare almeno 8 campioni elementari, di cui 4 in profondita' e 4 in superficie, al fine di ottenere un campione composito che, per quartatura, dara' il campione finale da sottoporre ad analisi chimica. Oltre ai cumuli individuati con il metodo su esposto sara' sottoposto a caratterizzazione il primo cumulo prodotto e, successivamente, ogni qual volta si verifichino variazioni del processo di produzione, della litologia dei materiali e nei casi in cui si riscontrino evidenze di potenziale contaminazione. Altri criteri possono essere adottati in considerazione delle specifiche esigenze operative e logistiche della cantierizzazione, a condizione che il livello di caratterizzazione dei materiali da scavo sia almeno pari a quello che si otterrebbe con l'applicazione del criterio sopra esposto. Le modalita' di gestione dei cumuli dovranno garantirne la stabilita', l'assenza di erosione da parte delle acque e la dispersione in atmosfera di polveri, ai fini anche della salvaguardia dell'igiene e della salute umana, nonche' della sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008. Caratterizzazione sull'area di scavo o sul fronte di avanzamento La caratterizzazione sull'area di scavo o sul fronte di avanzamento si eseguira' in occasione dell'inizio dello scavo, ogni qual volta si verifichino variazioni del processo di produzione o della litologia dei materiali da scavo e nei casi in cui si riscontrino evidenze di potenziale contaminazione. Si forniscono nel seguito dei criteri di caratterizzazione sull'area di scavo e sul fronte di avanzamento, tuttavia altri criteri ovvero modifiche ai criteri sotto esposti, possono essere adottati in considerazione delle specifiche esigenze operative e logistiche della cantierizzazione, a condizione che il livello di caratterizzazione dei materiali da scavo sia almeno pari a quello che si otterrebbe con l'applicazione dei criteri sotto indicati. La caratterizzazione sul fronte di avanzamento va eseguita indicativamente ogni 500 m di avanzamento del fronte della galleria ed in ogni caso in occasione dell'inizio dello scavo della galleria, ogni qual volta si verifichino variazioni del processo di produzione o della litologia dei materiali scavati, e nei casi in cui si riscontrino evidenze di potenziale contaminazione. Il campione medio sara' ottenuto da sondaggi in avanzamento ovvero dal materiale appena scavato dal fronte di avanzamento. In quest'ultimo caso si preleveranno almeno 8 campioni elementari, distribuiti uniformemente sulla superficie dello scavo, al fine di ottenere un campione composito che, per quartatura, dara' il campione finale da sottoporre ad analisi chimica. Caratterizzazione nell'intera area di intervento Qualora in corso d'opera si decida di compiere una caratterizzazione areale, questa dovra' essere eseguita secondo le modalita' dettagliate negli Allegati 2 e 4. Parte B: verifiche per i controlli e le ispezioni Le attivita' di campionamento per i controlli e le ispezioni della corretta attuazione del Piano di Utilizzo sono eseguiti dall'ARPA o APPA territorialmente competente e in contraddittorio direttamente sull'area di destinazione finale del materiale da scavo. Le verifiche possono essere eseguite sia a completamento che durante la posa in opera del materiale. Sono utilizzati gli stessi criteri adottati per il controllo in corso d'opera. In particolare ai fini della definizione della densita' e della ubicazione dei punti di indagine, possono essere adottate metodologie di campionamento sistematiche o casuali, la cui scelta deve tener conto delle eventuali campagne gia' eseguite in fase di realizzazione. Il numero di campioni deve essere valutato in funzione dell'ampiezza areale e verticale da cui si produrranno i materiali da scavo oltre che della storia pregressa del sito di provenienza. Il numero di punti d'indagine non sara' mai inferiore a tre e, in base alle dimensioni dell'area di intervento, dovra' essere aumentato secondo il criterio esemplificativo di riportato nella Tabella seguente +--------------------------------+----------------------------------+ | Dimensione dell'area | Punti di prelievo | +--------------------------------+----------------------------------+ | Inferiore a 2.500 metri quadri | Minimo 3 | +--------------------------------+----------------------------------+ | Tra 2.500 e 10.000 metri quadri| 3 + 1 ogni 2.500 metri quadri | +--------------------------------+----------------------------------+ | Oltre i 10.000 metri quadri | 7 + 1 ogni 5.000 metri quadri | | | eccedenti | +--------------------------------+----------------------------------+ Tabella 8.2 La profondita' di indagine sara' determinata in base alle profondita' del sito di riutilizzo. I campioni da sottoporre ad analisi chimiche saranno: - campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna; - campione 2: nella zona intermedia; - campione 3: nella zona di posa in prossimita' del piano di imposta del materiale da scavo (gia' piano campagna) . In genere i campioni volti all'individuazione dei requisiti ambientali dei materiali posti in opera devono essere prelevati come campioni compositi per ogni scavo esplorativo o sondaggio in relazione alla tipologia ed agli orizzonti individuati. Nel caso di scavo esplorativo, al fine di considerare una rappresentativita' media, si prospettano le seguenti casistiche: - campione composito di fondo scavo - campione composito su singola parete o campioni compositi su piu' pareti in relazione agli orizzonti individuabili e/o variazioni laterali Nel caso di sondaggi a carotaggio ci si dovra' attenere alle specifiche di cui agli allegati al Titolo V, alla Parte Quarta, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e s.m.i..