Art. 13. L'atto di concessione deve impegnare la societa' concessionaria ad organizzarsi in modi idonei per: assicurare il rispetto dei principi fondamentali sanciti dall'articolo 1 della presente legge; garantire la priorita' dell'attivita' di produzione dei settori dei programmi e dell'informazione, anche con un equilibrato sviluppo delle capacita' produttive aziendali; favorire uno sviluppo del servizio che rispetti la importanza e la molteplicita' delle opinioni, anche attraverso un decentramento ideativo e produttivo della azienda e stabilendo un efficace rapporto con la realta' del paese e in particolare con le organizzazioni piu' rappresentative dei lavoratori, dipendenti e autonomi, della cooperazione e con le forze della cultura; garantire che i giornalisti preposti ai servizi di informazione siano tenuti all'imparzialita' e che i giornalisti, gli autori ed i realizzatori dei programmi radiotelevisivi siano posti in grado di adempiere ai loro doveri nel rispetto dei principi della professionalita'. Il consiglio di amministrazione, non appena in funzione, e' impegnato ad esaminare le proposte riorganizzative dell'azienda, che siano in grado di assicurare funzionalita', efficienza, conduzione unitaria ed economicita' di gestione, in attuazione di quanto stabilito dai successivi commi, e a deliberare su di esse. L'ideazione e la realizzazione della programmazione televisiva e radiofonica, ad eccezione dei servizi giornalistici di cui al successivo settimo comma, vengono organizzate da direzioni di rete. Ciascuna direzione di rete ha una sua distinta assegnazione di personale organizzativo e amministrativo. Le direzioni di rete sono articolate in strutture di programmazione, per ciascuna delle quali viene stabilito un numero di collocazioni orarie e i relativi stanziamenti e mezzi tecnici. Per quanto attiene alla impostazione, realizzazione e messa in onda dei programmi i direttori di rete sono alle dirette dipendenze del direttore generale. Delle proposte allo studio per i programmi, dello andamento delle produzioni e della messa in onda e' responsabile il direttore di rete che ne concorda i vari momenti di sviluppo e di attuazione con la direzione generale. Il piano annuale delle trasmissioni, il piano di produzione ed i piani trimestrali vengono proposti dai vari settori produttivi ai direttori di rete, che li rielaborano in una proposta alla direzione generale. Il direttore generale coordina le varie proposte presentando un programma organico al consiglio di amministrazione. Il consiglio di amministrazione, sulla base dei piani di produzione e di trasmissione approvati, determina gli stanziamenti per ciascuna direzione. I piani di trasmissione annuali, approvati dal consiglio di amministrazione vengono successivamente presentati alla Commissione parlamentare. I servizi giornalistici quotidiani e periodici sono forniti in televisione da due telegiornali ed in radio da tre giornali radio, il direttore di ciascuno dei quali e' responsabile di fronte al direttore generale particolarmente della impostazione informativa e politica, della realizzazione e messa in onda delle trasmissioni. Al fine di valorizzare le attivita' scolastiche ed educative del mezzo radiotelevisivo, anche nel quadro di un collegamento con esperienze didattiche a livello locale e regionale, realizzate nell'ambito delle competenze di legge, e' istituito il dipartimento radiotelevisivo delle trasmissioni scolastiche ed educative per adulti, il direttore del quale e' responsabile di fronte al direttore generale. Servizi comuni di natura gestionale sono forniti dalle direzioni di supporto. I direttori delle direzioni di supporto, dei servizi giornalistici per l'estero, di tribuna politica, sono, indipendentemente dalle qualifiche, alle dipendenze del direttore generale. Un vice direttore generale coordina l'attivita' delle reti televisive. Un vice direttore generale coordina l'attivita' delle reti radiofoniche. Un vice direttore generale coordina l'attivita' delle direzioni di supporto. Per consentire un adeguato apporto di contributi regionali ed interregionali alla programmazione viene avviato a realizzazione un decentramento ideativo e produttivo che potenzi e sviluppi le strutture periferiche della concessionaria, anche attraverso un piano di riassetto organizzativo e tecnico ed una redistribuzione di personale e di mezzi. Il consiglio di amministrazione periodicamente stabilisce le percentuali dei programmi relative alle singole reti, che devono essere realizzati in sede regionale o interregionale e predispone le strutture produttive ed operative necessarie a tal fine. La conservazione e la diffusione (attraverso specifiche attivita' editoriale, libraria, discografica, di supporti audiovisivi e simili) delle produzioni artistiche e culturali della concessionaria e di quelle comunque connesse alla sua attivita' e, in genere, le attivita' commerciali, sono effettuate direttamente o a mezzo di societa' collegate di totale o prevalente proprieta' della concessionaria stessa.