Art. 2 (a).
 
                    Bilancio annuale di previsione
 
(( 1. Il progetto di bilancio annuale di previsione a legislazione ))
(( vigente e' formato sulla base dei criteri e parametri indicati, ))
(( ai sensi dell'art. 3, comma 3, dal documento di programmazione  ))
(( economico-finanziaria come deliberato dal Parlamento. Esso      ))
(( indica per ciascun capitolo di entrata e di spesa:              ))
(( a) l'ammontare presunto dei residui attivi e passivi alla       ))
(( chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si  ))
(( riferisce;                                                      ))
(( b) l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e      ))
(( delle spese che si prevede di impegnare nell'anno cui il        ))
(( bilancio si riferisce;                                          ))
(( c) l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e      ))
(( delle spese che si prevede di pagare nell'anno cui il bilancio  ))
(( si riferisce, senza distinzione tra operazioni in conto         ))
(( competenza e in conto residui. Si intendono per incassate le    ))
(( somme versate in tesoreria e per pagate le somme erogate dalla  ))
(( tesoreria.                                                      ))
(( 2. Formano oggetto di approvazione parlamentare solo gli        ))
(( stanziamenti di cui alle lettere b) e c) del comma 1. Le        ))
(( previsioni di spesa di cui alle medesime lettere b) e c)        ))
(( costituiscono il limite per le autorizzazioni rispettivamente   ))
(( di impegno e di pagamento.                                      ))
(( 3. Il bilancio annuale di previsione, che forma oggetto di un   ))
(( unico disegno di legge, e' costituito dallo stato di previsione ))
(( dell'entrata, dagli stati di previsione della spesa distinti    ))
(( per Ministeri con le allegate appendici dei bilanci delle       ))
(( aziende ed amministrazioni autonome e dal quadro generale       ))
(( riassuntivo.                                                    ))
(( 4. Ciascuno stato di previsione della spesa e' illustrato da    ))
(( una nota preliminare, nella quale sono indicati i criteri       ))
(( adottati per la formulazione delle previsioni, ed in            ))
(( particolare quelli utilizzati per i capitoli di spesa corrente  ))
(( concernenti spese non obbligatorie e non predeterminate per     ))
(( legge, per i quali il tasso di variazione applicato sia         ))
(( significativamente diverso da quello indicato per le spese di   ))
(( parte corrente nel documento di programmazione                  ))
(( economico-finaziaria, come deliberato dal Parlamento. I criteri ))
(( per determinare la significativita' degli scostamenti sono      ))
(( indicati nel documento medesimo. La nota preliminare di         ))
(( ciascuno stato di previsione espone, inoltre, in un apposito    ))
(( allegato, le previsioni sull'andamento delle entrate e delle    ))
(( spese per ciascuno degli esercizi compresi nel bilancio         ))
(( pluriennale articolate per categoria. Nella nota preliminare    ))
(( dello stato di previsione dell'entrata sono specificamente      ))
(( illustrati i criteri per la previsione delle entrate relative   ))
(( alle principali, imposte, dirette ed indirette, e tasse. Nella  ))
(( medesima nota sono indicate le conseguenze finanziarie, in      ))
(( termini di perdita di gettito, per il periodo compreso nel      ))
(( bilancio pluriennale, di ogni disposizione introdotta nel corso ))
(( dell'esercizio avente per oggetto agevolazioni fiscali. La nota ))
(( deve indicare la natura delle esenzioni, i soggetti e le        ))
(( categorie dei beneficiari e gli obiettivi perseguiti con        ))
(( l'introduzione delle agevolazioni stesse (b).                   ))
(( 5. Il Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, ))
(( nell'esercizio dell'attivita' di coordinamento prevista         ))
(( dall'art. 2 della legge 1› marzo 1986, n. 64 (c), presenta al   ))
(( Parlamento, nella stessa data di presentazione del disegno di   ))
(( legge finanziaria, un apposito documento allegato al disegno di ))
(( legge di approvazione del bilancio, sulla ripartizione, tra     ))
(( Mezzogiorno e resto del Paese, delle spese di investimento      ))
(( iscritte negli stati di previsione dei singoli Ministeri per    ))
(( gli interventi di rispettiva competenza.                        ))
(( 6. In apposito allegato di ciascuno stato di previsione sono    ))
(( esposte, per capitoli, le previsioni di spesa destinate ai      ))
(( territori di cui all'art. 1 del decreto del Presidente della    ))
(( Repubblica 6 marzo 1978, n. 218 (d), relativamente alle         ))
(( categorie delle spese correnti concernenti spese per il         ))
(( personale in attivita' di servizio e per trasferimenti, nonche' ))
(( per tutte le categorie delle spese in conto capitale con        ))
(( esclusione delle anticipazioni per finalita' non produttive     ))
(( (e).                                                            ))
(( 7. L'approvazione dello stato di previsione dell'entrata, di    ))
(( ciascuno stato di previsione della spesa, del totale generale   ))
(( della spesa e del quadro generale riassuntivo e' disposta,      ))
(( nell'ordine, con distinti articoli del disegno di legge, con    ))
(( riferimento sia alle dotazioni di competenza che a quelle di    ))
(( cassa.                                                          ))
(( 8. L'approvazione dei fondi previsti dagli articoli 7, 8 e 9 e' ))
(( disposta con apposite norme.                                    ))
(( 9. Con apposita norma della legge che approva il bilancio di    ))
(( previsione dello Stato e' annualmente stabilito, in relazione   ))
(( alla indicazione del fabbisogno del settore statale, effettuata ))
(( ai sensi dell'art. 15, terzo comma, l'importo massimo di        ))
(( emissione di titoli pubblici, in Italia e all'estero, al netto  ))
(( di quelli da rimborsare (f).                                    ))
     ------------------------------------------------------
 
             (a)  Il  presente  articolo  e'  stato  cosi' sostituito
          dall'art. 2, comma 1, della legge n. 362/1988.
             (b)  L'art.  2,  comma 2, della citata legge n. 362/1988
          prevede che, in sede di prima applicazione, le disposizioni
          di  cui all'ultimo periodo del presente comma si applichino
          con riferimento alle disposizioni introdotte a partire  dal
          1› gennaio 1987.
             (c)  Si trascrive il testo dei primi sei commi dell'art.
          2 della legge n.  64/1986,  recante:  "Disciplina  organica
          dell'intervento  straordinario nel Mezzogiorno" (il comma 7
          del medesimo articolo e' stato abrogato dall'art. 11  della
          legge n. 362/1988 ed e' riportato in appendice):
             "1.  Il Presidente del Consiglio dei Ministri e, per sua
          delega, il Ministro per  gli  interventi  straordinari  nel
          Mezzogiorno  provvede a coordinare il complesso dell'azione
          pubblica nel Mezzogiorno.
             2. Al fine di consentire il coordinamento tra intervento
          straordinario ed intervento ordinario,  le  amministrazioni
          centrali  dello  Stato,  anche  ad ordinamento autonomo, le
          regioni  meridionali  e   gli   enti   pubblici   economici
          comunicano  entro il 30 aprile di ogni anno al Ministro per
          gli interventi straordinari nel Mezzogiorno e  al  Ministro
          del  bilancio  e della programmazione economica i programmi
          di intervento ordinario articolati per regioni, nonche'  le
          proposte per l'aggiornamento del programma triennale.
             3.  Le  amministrazioni, le regioni e gli enti di cui al
          precedente comma comunicano semestralmente al Ministro  per
          gli  interventi  straordinari nel Mezzogiorno e al Ministro
          del bilancio e della programmazione economica lo  stato  di
          attuazione  degli  interventi di rispettiva competenza e le
          richieste  di  stanziamenti  da   prevedere   nella   legge
          finanziaria  e  nel  bilancio  annuale  e pluriennale dello
          Stato, ferme restando le competenze del Ministro del tesoro
          previste dalla legge 5 agosto 1978, n. 468.
             4.   Le   proposte  di  coordinamento  con  l'intervento
          straordinario previsto al quarto e quinto comma dell'art. 2
          della  legge  1›  dicembre 1983, n. 651, sono formulate dal
          Ministro per gli interventi  straordinari  nel  Mezzogiorno
          d'intesa   con   il   Ministro   del   bilancio   e   della
          programmazione economica, sentite  le  regioni  meridionali
          interessate.
             5.  Il  CIPE  delibera  le  direttive di coordinamento e
          dispone le  misure  necessarie  alla  loro  attuazione.  Il
          Ministro  per  gli  interventi straordinari nel Mezzogiorno
          verifica in sede esecutiva la puntuale  applicazione  delle
          deliberazioni del CIPE e, in caso di inadempienze o ritardi
          delle amministrazioni  pubbliche  interessate,  propone  al
          Consiglio  dei  Ministri l'adozione di misure integrative o
          sostitutive.
             6.  Sull'azione  di  coordinamento il Ministro riferisce
          annualmente al Parlamento".
             Il testo dell'art. 2, quarto e quinto comma, della legge
          n.  651/1983 (Disposizioni per il  finanziamento  triennale
          degli  interventi straordinari nel Mezzogiorno), richiamato
          dall'articolo soprariportato, e' il seguente:
             "Il   CIPE,  nell'approvare  il  programma,  adotta,  su
          proposta del Ministro per gli interventi  straordinari  nel
          Mezzogiorno,  le  misure  per il coordinamento delle azioni
          statali, regionali e locali con gli interventi straordinari
          e  con  quelle  degli enti di gestione delle partecipazioni
          statali e degli altri enti  pubblici  interessati,  nonche'
          con gli interventi finanziati dalle Comunita' europee.
             Il Ministro formula le proposte di coordinamento tenendo
          conto anche dei programmi delle amministrazioni  statali  e
          regionali  interessate,  ivi  compresi quelli degli enti di
          cui al comma precedente".
             (d)   L'art.   1  del  testo  unico  delle  leggi  sugli
          interventi  nel  Mezzogiorno,  approvato  con   D P.R.   n.
          218/1978, e' cosi' formulato:
             "Art.  1  (Sfera  territoriale  di  applicazione).  - Il
          presente testo unico si applica, qualora non sia prescritto
          diversamente   dalle  singole  disposizioni,  alle  regioni
          Abruzzo, Molise, Campania,  Puglie,  Basilicata,  Calabria,
          Sicilia e Sardegna, alle province di Latina e di Frosinone,
          e ai comuni della provincia di Rieti gia' compresi  nell'ex
          circondario  di  Cittaducale, ai comuni compresi nella zona
          del comprensorio di bonifica del fiume  Tronto,  ai  comuni
          della  provincia di Roma compresi nella zona della bonifica
          di Latina, all'Isola d'Elba, nonche' agli interi  territori
          dei comuni di Isola del Giglio e di Capraia Isola.
             Qualora il territorio dei comprensori di bonifica di cui
          al precedente comma comprenda parte di quello di un  comune
          con  popolazione superiore ai 10.000 abitanti alla data del
          18  agosto  1957,  l'applicazione  del  testo  unico  sara'
          limitata  al  solo  territorio di quel comune facente parte
          dei comprensori medesimi.
             Gli  interventi comunque previsti da leggi in favore del
          Mezzogiorno d'Italia, escluse quelle  che  hanno  specifico
          riferimento  ad una zona particolare, si intendono, in ogni
          caso, estesi a tutti  i  territori  indicati  nel  presente
          articolo".
             (e)  L'art.  2, comma 2, della legge n. 362/1988 prevede
          l'applicazione delle  disposizioni  del  presente  comma  a
          decorrere dall'esercizio finanziario 1991.
             (f)  L'art.  11  della legge n. 362/1988 abroga il primo
          comma   dell'art.   15    della    legge    n.    468/1978.
          Conseguentemente  il  riferimento  al terzo comma dell'art.
          15, contenuto nel presente comma, deve  intendersi  ora  al
          secondo comma del nuovo testo dell'art. 15.