IL CONSIGLIO DELL'AUTORITA' NAZIONALE ANTICORRUZIONE Visto l'art. 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74; Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, e successive modificazioni ed integrazioni; Visti gli articoli 19, comma 5, e 31 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114; Visto l'art. 54-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall'art. 1 della legge 30 novembre 2017, n. 179 e, in particolare, il comma 6; Vista la legge 24 novembre 1981, n. 689; Visto l'art. 34-bis del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dal decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125; Visto il «Regolamento concernente l'accesso ai documenti formati o detenuti dall'Autorita' ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° febbraio 2016 con il quale e' stato approvato il Piano di riordino dell'Autorita' nazionale anticorruzione; Visti il «Regolamento sull'esercizio dell'attivita' di vigilanza in materia di contratti pubblici», il «Regolamento sull'esercizio dell'attivita' di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione», il «Regolamento sull'esercizio dell'attivita' di vigilanza sul rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33», il «Regolamento sull'esercizio dell'attivita' di vigilanza in materia di inconferibilita' e incompatibilita' di incarichi nonche' sul rispetto delle regole di comportamento dei pubblici funzionari»; Vista la «Direttiva annuale sullo svolgimento della funzione di vigilanza» dell'Autorita'; Viste le «Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)» dell'Autorita'; Vista la delibera n. 1196 del 23 novembre 2016 recante il «Riassetto organizzativo dell'Autorita' nazionale anticorruzione a seguito dell'approvazione del Piano di riordino e delle nuove funzioni attribuite in materia di contratti pubblici e di prevenzione della corruzione e della trasparenza, e individuazione dei centri di responsabilita' in base alla missione istituzionale dell'Autorita'», come modificata dalla delibera n. 1 del 10 gennaio 2018; Tenuto conto della procedura di consultazione pubblica terminata il 30 settembre 2018; E m a n a il seguente regolamento: Art. 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento, si intende per: a) «art. 54-bis», l'art. 54-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall'art. 1 della legge 30 novembre 2017, n. 179; b) «Autorita'», l'Autorita' nazionale anticorruzione; c) «Presidente», il Presidente dell'Autorita'; d) «Consiglio», il Consiglio dell'Autorita'; e) «ufficio», l'Ufficio per la vigilanza sulle segnalazioni pervenute all'Autorita', ai sensi dell'art. 54-bis, competente per il procedimento sanzionatorio di cui al presente regolamento; f) «dirigente», il dirigente dell'ufficio; g) «responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)», il soggetto individuato ai sensi dell'art. 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190, come modificato dall'art. 41 del decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97; h) «comunicazione», la comunicazione di violazioni di cui al comma 6, primo periodo, dell'art. 54-bis fatta in ogni caso all'Autorita', ai sensi del comma 1, penultimo periodo, dell'art. 54-bis, da parte dell'interessato o delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nell'amministrazione nella quale si ritiene siano state commesse tali violazioni; i) «segnalazione», la segnalazione di violazioni di cui al comma 6, secondo e terzo periodo, dell'art. 54-bis all'Autorita', da parte dei soggetti di cui al comma 2, dell'art. 54-bis; j) «misure discriminatorie», tutte le misure individuate all'art. 54-bis, comma 1, primo periodo, adottate in conseguenza della segnalazione di reati o irregolarita' di cui allo stesso comma 1, aventi effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro del segnalante come definito al comma 2, dell'art. 54-bis; k) «sanzioni», le sanzioni amministrative pecuniarie individuate nel loro ammontare minimo e massimo dall'art. 54-bis, comma 6.
Depositato presso la Segreteria del Consiglio in data 8 novembre 2018. Il Segretario: Esposito