L'AUTORITA' PER LE GARANZIE 
                         NELLE COMUNICAZIONI 
 
  Nella riunione del Consiglio del 5 aprile 2019; 
  Vista la  legge  31  luglio  1997,  n.  249,  recante  «Istituzione
dell'Autorita' per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme  sui
sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»; 
  Vista la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante  «Disposizioni  per
la parita' di accesso ai mezzi di informazione  durante  le  campagne
elettorali e referendarie e per la comunicazione politica»; 
  Vista la legge 6 novembre 2003, n. 313, recante  «Disposizioni  per
l'attuazione del principio del pluralismo nella programmazione  delle
emittenti radiofoniche e televisive locali»; 
  Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni  8  aprile  2004,
che emana il Codice di autoregolamentazione ai sensi  della  legge  6
novembre 2003, n. 313; 
  Vista la legge 23 novembre 2012, n. 215, recante «Disposizioni  per
promuovere  il  riequilibrio  delle  rappresentanze  di  genere   nei
consigli e nelle giunte degli enti locali e nei  consigli  regionali.
Disposizioni in materia di pari opportunita' nella composizione delle
commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni»; 
  Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante «Testo
unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici»; 
  Vista la legge 20 luglio 2004, n. 215, recante «Norme in materia di
risoluzione dei conflitti di interessi»; 
  Vista la delibera n. 256/10/CSP, del 9 dicembre  2010,  recante  il
«Regolamento in materia di pubblicazione e  diffusione  dei  sondaggi
sui mezzi di comunicazione di massa»; 
  Vista la delibera n.  22/06/CSP,  del  1°  febbraio  2006,  recante
«Disposizioni applicative delle  norme  e  dei  principi  vigenti  in
materia di comunicazione politica e parita' di accesso  ai  mezzi  di
informazione nei periodi non elettorali»; 
  Vista la delibera n. 243/10/CSP,  del  15  novembre  2010,  recante
«Criteri per la vigilanza sul  rispetto  del  pluralismo  politico  e
istituzionale  nei  telegiornali  diffusi   dalle   reti   televisive
nazionali»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n.
570, recante «Testo unico  delle  leggi  per  la  composizione  e  la
elezione degli organi delle amministrazioni comunali»; 
  Vista la legge 7  giugno  1991,  n.  182,  recante  «Norme  per  lo
svolgimento delle  elezioni  dei  consigli  provinciali,  comunali  e
circoscrizionali»; 
  Vista la legge 25 marzo 1993, n. 81, recante «Elezione diretta  del
Sindaco, del Presidente della provincia, del consiglio comunale e del
consiglio provinciale»; 
  Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante «Testo
unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali»; 
  Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, recante  «Disposizioni
urgenti per la stabilizzazione finanziaria»; 
  Vista la delibera n.  223/12/CONS,  del  27  aprile  2012,  recante
«Adozione del nuovo Regolamento  concernente  l'organizzazione  e  il
funzionamento dell'Autorita' per le garanzie nelle  comunicazioni»  e
successive modifiche ed integrazioni; 
  Visto il decreto del Ministro dell'interno, del 20 marzo 2019,  con
il quale  sono  state  fissate  per  il  giorno  26  maggio  2019  le
consultazioni per l'elezione  diretta  dei  sindaci  e  dei  consigli
comunali, nonche' per l'elezione dei consigli circoscrizionali, e per
il giorno  9  giugno  2019  l'eventuale  turno  di  ballottaggio  per
l'elezione diretta dei sindaci dei comuni; 
  Visto lo Statuto speciale  della  Regione  autonoma  Friuli-Venezia
Giulia, approvato con legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1; 
  Vista la legge  della  Regione  autonoma  Friuli-Venezia  Giulia  5
dicembre 2013, n. 19, recante «Disciplina delle elezioni  comunali  e
modifiche alla legge regionale n.  28/2007  in  materia  di  elezioni
regionali»; 
  Vista la legge della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia 8 marzo
2019, n. 4, recante  «Modifiche  alla  legge  regionale  n.  19/2013,
concernenti le elezioni comunali, alla legge  regionale  n.  18/2015,
concernenti le indennita' degli  amministratori  locali,  alle  leggi
regionali 18/2015, 37/2017, 20/2018, 29/2018 e 9/2009, concernenti la
sicurezza urbana  e  la  polizia  locale,  alla  legge  regionale  n.
29/2018, concernenti interventi di investimento degli enti locali e i
corregionali all'estero, alla legge regionale n. 41/1996, concernenti
i servizi  per  le  persone  con  disabilita',  nonche'  disposizioni
concernenti il  controllo  sugli  organi  delle  Unioni  territoriali
intercomunali» ed, in particolare, l'art. 4; 
  Visto il decreto n. 842/AAL,  del  26  marzo  2019,  con  il  quale
l'Assessore regionale alle autonomie locali, sicurezza, immigrazione,
politiche  comunitarie  e  corregionali  all'estero   della   Regione
autonoma Friuli-Venezia Giulia ha fissato per  il  giorno  26  maggio
2019 la data per le elezioni dei sindaci e dei  consigli  comunali  e
per il giorno 9 giugno 2019 l'eventuale turno di ballottaggio; 
  Visto lo Statuto  speciale  della  Regione  autonoma  Trentino-Alto
Adige, nel testo modificato dall'art. 4 della legge costituzionale 31
gennaio 2001, n. 2; 
  Vista la legge della Regione autonoma Trentino Alto-Adige 15 giugno
2017 n. 5, recante «Disposizioni in materia di enti locali»; 
  Vista la legge regionale della Regione autonoma Trentino Alto-Adige
3 maggio 2018, n. 2, recante «Codice degli enti locali della  Regione
autonoma Trentino-Alto Adige», come modificata dalla legge  regionale
8 agosto 2018, n. 6; 
  Visto il decreto n. 20 del  22  marzo  2019  del  Presidente  della
Regione autonoma Trentino Alto-Adige con il quale  e'  stata  fissata
per il giorno 26 maggio 2019 la data per le elezioni  dei  sindaci  e
dei consigli comunali e per il giorno 9 giugno 2019 l'eventuale turno
di ballottaggio; 
  Tenuto conto  che  le  consultazioni  per  l'elezione  diretta  dei
sindaci e dei  consigli  comunali  fissate  per  il  26  maggio  2019
interessano oltre un quarto dell'intero corpo elettorale nazionale  e
che l'elenco dei comuni interessati dal voto e' reso disponibile  sul
sito  web  dell'Autorita'  per  le  garanzie   nelle   comunicazioni:
www.agcom.it 
  Effettuate le consultazioni con  la  Commissione  parlamentare  per
l'indirizzo generale e  la  vigilanza  dei  servizi  radiotelevisivi,
previste dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28; 
  Udita la relazione del commissario Antonio  Martusciello,  relatore
ai sensi dell'art. 31 del regolamento concernente l'organizzazione ed
il funzionamento dell'Autorita'; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
                 Finalita' e ambito di applicazione 
 
  1. Le disposizioni di cui al presente provvedimento, finalizzate  a
dare   concreta    attuazione    ai    principi    del    pluralismo,
dell'imparzialita',  dell'indipendenza,  dell'obiettivita'  e   della
completezza  del  sistema   radiotelevisivo,   nonche'   ai   diritti
riconosciuti ai soggetti politici dagli articoli 4 e 5 della legge 22
febbraio 2000, n. 28, si riferiscono  alle  campagne  per  l'elezione
diretta dei sindaci e dei consigli  comunali,  nonche'  dei  consigli
circoscrizionali fissate per il giorno 26 maggio 2019, con  eventuale
turno di ballottaggio fissato per il giorno 9 giugno 2019. 
  2. Le disposizioni di cui al presente provvedimento si applicano su
tutto il territorio nazionale nei confronti dell'emittenza privata  -
intendendosi per tale coloro che siano  fornitori  di  servizi  media
audiovisivi ed emittenti televisive ed  emittenti  radiofoniche  -  e
della stampa quotidiana e periodica. 
  3. Le disposizioni di cui  al  presente  provvedimento  cessano  di
avere efficacia  alla  mezzanotte  dell'ultimo  giorno  di  votazione
relativo alle consultazioni di cui al comma 1. 
  4. In caso di coincidenza territoriale e temporale, anche parziale,
delle campagne elettorali di cui alla  presente  delibera  con  altre
consultazioni elettorali europee, e regionali, saranno  applicate  le
disposizioni di attuazione della  legge  22  febbraio  2000,  n.  28,
relative a ciascun tipo di consultazione.