Art. 3 Segretario generale 1. Il Segretario generale, sulla base degli indirizzi e delle direttive del Ministro: a) assicura il coordinamento dell'azione amministrativa anche mediante la convocazione della conferenza dei Direttori generali e l'istituzione e il coordinamento di gruppi di lavoro temporanei per la trattazione di questioni ed il perseguimento di particolari obiettivi che necessitano del concorso di personale di piu' Direzioni; b) coordina la promozione delle politiche strategiche per l'ecologia e le attivita' ministeriali su obiettivi e questioni di carattere generale e di particolare rilevanza avente contenuto trasversale e interdirezionale anche demandate dal Ministro, provvedendo alla risoluzione di conflitti di competenza tra le Direzioni generali; c) supporta la partecipazione del Ministro al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) e alla cabina di regia «Strategia Italia» di cui all'articolo 40 della decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito con legge 16 novembre 2018, n. 130, e agli altri comitati interministeriali comunque denominati operanti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, assicurando, altresi', il collegamento con il Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilita' (NARS); d) coordina la predisposizione, in raccordo con l'Ufficio di Gabinetto, dell'allegato al Documento di economia e finanza (DEF) sui temi di competenza del Ministero e del Programma Nazionale di Riforma (PNR), in raccordo con le Direzioni generali competenti per materia e degli altri atti strategici nazionali; coordina, altresi', la redazione, l'implementazione e la verifica del Piano della performance e la relazione sulla performance; e) coordina, nelle materie di competenza del Ministero, le politiche di coesione, gli strumenti finanziari UE, la programmazione regionale unitaria e ogni altro fondo europeo, in raccordo con le Direzioni generali nelle materie di rispettiva competenza; f) cura il coordinamento dei rapporti istituzionali con le Regioni e le Province Autonome su questioni di rilevanza generale e contenuto interdirezionale; g) coordina le azioni per il monitoraggio, il controllo e la risoluzione delle situazioni di crisi ed emergenza ambientale a contenuto trasversale ed interdirezionale, fermo restando le azioni di primo intervento poste in essere dalle competenti direzioni; h) assicura il funzionamento della struttura di supporto al responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza ai sensi dell'articolo 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190; i) a supporto del Ministro, si occupa dell'informazione ambientale e della comunicazione istituzionale del Ministero, anche coordinando le attivita' svolte dalle Direzioni nelle materie di rispettiva competenza, in raccordo con l'Ufficio Stampa; l) coordina le azioni di educazione ambientale, in raccordo con le direzioni generali per i profili di competenza; m) coordina studi, ricerche, analisi comparate, dati statistici, fiscalita' ambientale, proposte per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, al fine di supportare le attivita' del Ministero, anche su indicazione del Ministro; cura la raccolta, in raccordo con l'ISPRA e l'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), di dati statistici anche al fine dell'attivita' istruttoria per la presentazione della Relazione sullo stato dell'ambiente; n) fornisce supporto al Ministro, nella redazione delle direttive generali all'ISPRA e alle societa' in house per il perseguimento dei compiti istituzionali, nonche' per l'esercizio della vigilanza ad esso attribuita sull'ISPRA, avvalendosi delle direzioni competenti per materia; coadiuva gli organismi deputati al controllo analogo sulle attivita' delle societa' in house del Ministero; o) promuove e assicura, coordinando l'attivita' delle Direzioni generali competenti, i procedimenti di riconoscimento delle associazioni ambientaliste ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, verificando periodicamente il mantenimento dei requisiti previsti; cura le attivita' inerenti al cerimoniale e alle onorificenze, inclusa l'attivita' istruttoria per il conferimento dei diplomi di benemerenza in materia ambientale e delle relative medaglie di cui al decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 1989, n. 406; p) a supporto del Ministro svolge attivita' di audit e di controllo interno sulle attivita' del Ministero, secondo un programma annuale predisposto dal Ministro. 2. Il Segretario generale, su indicazione del Ministro, puo' disporre accertamenti ed avvalersi del personale di cui all'articolo 12, comma 3, nonche' dei soggetti di cui all'articolo 2, commi 6 e 7.
Note all'art. 3: - Si riporta il testo dell'art. 40 del citato decreto-legge n. 109 del 2018: «Art. 40 (Cabina di regia Strategia Italia). - 1. Entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, e' istituita, su proposta del Segretario del CIPE, una Cabina di regia, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Sottosegretario di Stato delegato, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, composta dal Ministro dell'economia e delle finanze, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ( (, dal Ministro per il Sud e dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie) ) e integrata dai Ministri interessati alle materie trattate nonche' dal Presidente della ( (Conferenza delle regioni e delle province autonome) ), dal Presidente dell'Unione delle province d'Italia e dal Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani, con i seguenti compiti: a) verificare lo stato di attuazione, anche per il tramite delle risultanze del monitoraggio delle opere pubbliche ( (, ivi comprese le risultanze del monitoraggio dinamico di cui all'art. 14, commi 1, 2 e 3) ), di piani e programmi di investimento infrastrutturale e adottare le iniziative idonee a superare eventuali ostacoli e ritardi; b) verificare lo stato di attuazione degli interventi connessi a fattori di rischio per il territorio, quali dissesto idrogeologico, vulnerabilita' sismica degli edifici pubblici, situazioni di particolare degrado ambientale necessitanti attivita' di bonifica e prospettare possibili rimedi. 2. La Presidenza del Consiglio dei ministri, per il tramite del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, assicura l'attivita' di supporto tecnico, istruttorio e organizzativo alla Cabina di regia di cui al comma 1.». - Si riporta il testo dell'art. 1, comma 7, della citata legge n. 190 del 2012: «Art. 1 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione). - 7. L'organo di indirizzo individua, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, disponendo le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettivita'. Negli enti locali, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e' individuato, di norma, nel segretario o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione. Nelle unioni di comuni, puo' essere nominato un unico responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza segnala all'organo di indirizzo e all'organismo indipendente di valutazione le disfunzioni inerenti all'attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza e indica agli uffici competenti all'esercizio dell'azione disciplinare i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza. Eventuali misure discriminatorie, dirette o indirette, nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza per motivi collegati, direttamente o indirettamente, allo svolgimento delle sue funzioni devono essere segnalate all'Autorita' nazionale anticorruzione, che puo' chiedere informazioni all'organo di indirizzo e intervenire nelle forme di cui al comma 3, art. 15, decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39.». - Si riporta il testo dell'art. 13 della citata legge n. 349 del 1986: «Art. 13. - 1. Le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno cinque regioni sono individuate con decreto del Ministro dell'ambiente sulla base delle finalita' programmatiche e dell'ordinamento interno democratico previsti dallo statuto, nonche' della continuita' dell'azione e della sua rilevanza esterna, previo parere del Consiglio nazionale per l'ambiente da esprimere entro novanta giorni dalla richiesta. ( (Decorso tale termine senza che il parere sia stato espresso, il Ministro dell'ambiente decide) ). 2. Il Ministro, al solo fine di ottenere, per la prima composizione del Consiglio nazionale per l'ambiente, le terne di cui al precedente art. 12, comma 1, lettera c), effettua, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, una prima individuazione delle associazioni a carattere nazionale e di quelle presenti in almeno cinque regioni, secondo i criteri di cui al precedente comma 1, e ne informa il Parlamento». - Il decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 1989, n. 406 (Regolamento concernente il conferimento dei diplomi di benemerenza in materia ambientale e delle relative medaglie), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 dicembre 1989, n. 299.