Art. 3 
 
                        Principi e obiettivi 
 
  1. L'esercizio dell'attivita' sportiva, sia essa  svolta  in  forma
individuale  o  collettiva,   sia   in   forma   professionistica   o
dilettantistica, e' libero. 
  2. Il presente decreto intende perseguire i seguenti obiettivi: 
    a)  riconoscere  il  valore  culturale,   educativo   e   sociale
dell'attivita'  sportiva,  quale  strumento  di  miglioramento  della
qualita' della vita e di tutela della salute, nonche' quale mezzo  di
coesione territoriale; 
    b) promuovere l'attivita' motoria, l'esercizio fisico strutturato
e l'attivita' fisica adattata quali  strumenti  idonei  a  facilitare
l'acquisizione di stili di vita corretti e funzionali  all'inclusione
sociale, alla promozione della salute, nonche' al miglioramento della
qualita' della vita e del benessere psico-fisico  sia  nelle  persone
sane sia nelle persone affette da patologie; 
    c) consentire ad ogni individuo di praticare sport in un ambiente
sicuro e sano; 
    d) promuovere la pari opportunita' delle donne nelle  prestazioni
di lavoro sportivo, tanto nel  settore  professionistico,  quanto  in
quello dilettantistico; 
    e) riconoscere e garantire il diritto alla pratica  sportiva  dei
minori, anche attraverso il potenziamento  delle  strutture  e  delle
attivita' scolastiche; 
    f) incentivare la pratica sportiva dei cittadini con disabilita',
garantendone l'accesso alle  infrastrutture  sportive,  quale  misura
volta ad assicurarne il pieno inserimento nella societa' civile; 
    g) proteggere la salute e la sicurezza di coloro che  partecipano
ad attivita' sportive, in particolare modo i minori; 
    h) introdurre una disciplina  organica  del  rapporto  di  lavoro
sportivo, a tutela della dignita' dei lavoratori e  rispettosa  della
specificita' dello sport; 
    i)  valorizzare  la  formazione  dei  lavoratori   sportivi,   in
particolare dei  giovani  atleti,  al  fine  di  garantire  loro  una
crescita non solo sportiva, ma anche culturale ed educativa,  nonche'
una preparazione professionale che favorisca l'accesso  all'attivita'
lavorativa anche alla fine della carriera sportiva; 
    l) sostenere e tutelare il volontariato sportivo; 
    m) valorizzare la figura del laureato in scienze  motorie  e  dei
soggetti forniti di titoli equipollenti.