(Trattato-art. 1)
 
              Trattato di pace fra l'Italia e l'Austria 
 
           annesso alla legge 26 settembre 1920, n. 1322, 
 
  pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 1° ottobre 1920, n. 232. 
 
  Gli  Stati  Uniti  d'America,  l'Impero  britannico,  la   Francia,
l'Italia il Giappone, 
 
  Potenze designate nel presente trattato come le «principali Potenze
alleate e assodiate»; 
 
  Il Belgio, la Bolivia, il Brasile, la Cina,  Cuba,  l'Equatore,  la
Grecia, il Guatemala, Haiti, l'Hedjaz,  l'Honduras,  la  Liberia,  il
Nicaragua, il  Panama,  il  Peru',  la  Polonia,  il  Portogallo,  la
Romania, lo Stato serbo-croato sloveno, il Siam, la  Czeco-Slovacchia
e l'Uruguay, 
 
  Costituenti con le principali Potenze suddette le e Potenze alleate 
 
  o associate», 
 
  da una parte; 
 
  E l'Austria, 
 
  dall'altra; 
 
  Considerando che, a richiesta del cessato Governo imperiale e reale
austro-ungarico, un armistizio fu concesso all'Austria-Ungheria il  3
novembre 1918 dalle principali Potenze alleate e associate, affinche'
un trattato di pane potesse esser conchiuso; 
 
  Considerando che le Potenze alleate e associate desiderano del pari
che  alla  guerra  in  cui  talune  di  esse  furono  successivamente
travolte, direttamente o indirettamente, contro l'Austria-Ungheria, o
che prende origine dalla dichiarazione di guerra fatta il  28  luglio
1914 dal cessato Governo  imperiale  a  reale  austro  ungarico  alla
Serbia  e  dalle   ostilita'   condotte   dalla   Germania,   alleata
dell'Austria-Ungheria, succeda una pace salda, giusta, duratura; 
 
  Considerando che l'antica Monarchia austro-ungarica ha oggi cessato
di  esistere  ed  e'  stata  sostituita  in  Austria  da  un  Governo
repubblicano; 
 
  Che le principali Potenze alleate e  associate  hanno  riconosciuto
che lo Stato czeco-slovacco, nel territorio del quale e'  incorporata
parte dei territori  dell'antica  Monarchia,  e'  uno  Stato  libero,
indipendente e alleato; 
 
  Che le dette Potenze hanno riconosciuto del pari l'unione di alcune
parti del territorio della  predetta  Monarchia  col  territorio  del
Regno di Serbia, come Stato libero, indipendente e alleato, col  nome
di Stato serbo-croato-sloveno; 
 
  Considerato che, nel ristabilire la pace,  necessita  sistemare  la
condizione  di  cose  derivata,  della  dissoluzione  della  predetta
Monarchia e l'assetto di quegli Stati, e  dare  al  Governo  di  quei
paesi basi durature, conformi alla giustizia e all'equita'; 
 
  A tale scopo le Alte Parti  contraenti  hanno  nominato  come  Loro
rappresentanti: 
 
  Il Presidente degli Stati Uniti d'America: 
 
  L'onorevole Frank Lyon Polk, Segretario di Stato. 
 
  L'onorevole  Henry  White,  gia'   Ambasciatore   straordinario   e
plenipotenziario degli Stati Uniti a Roma e a Parigi. 
 
  Il Generale Tasker H. Bliss, Rappresentante  militare  degli  Stati
Uniti al Consiglio superiore di guerra. 
 
  Sua Maesta' il Re del Regno Unito di Gran Bretagna  e  Irlanda  dei
territori britannici al di la' dei mari, Imperatore delle Indie: 
 
  L'onorevolissimo David  Lloyd  George,  M.  P.,  Primo  Lord  della
Tesoreria e Primo Ministro. 
 
  L'onorevolissimo Arthur James Balfour, O. M., M. P., Segretario  di
Stato per gli affari esteri. 
 
  L'onorevolissimo Andrew Bonar Law, M. P., Lord del sigillo privato. 
 
  L'onorevolissimo Visconte Milner, G. C. B., G. C. M. G., Segretario
di Stato per le Colonie. 
 
  L'onorevolissimo  George  Nicoll  Barnes,  M.  P.  Ministro   senza
portafoglio. 
 
  E: 
 
  per il dominio del Canada': 
 
  ... 
 
  ... 
 
  per la Federazione australiana: 
 
  ... 
 
  ... 
 
  per l'Unione dell'Affrica meridionale: 
 
  ... 
 
  ... 
 
  per il Dominio della Nuova Zelanda: 
 
  ... 
 
  per l'India: 
 
  ... 
 
  Il Presidente della Repubblica francese: 
 
  Georges  Clemenceau,  Presidente  del  Consiglio,  Ministro   della
Guerra. 
 
  Stephen Pichon, Ministro degli affari esteri. 
 
  Louis-Luclen Klotz, Ministro delle finanze. 
 
  Andre' Tardieu, Commissario  generale  per  gli  affari  di  guerra
franco-americani. 
 
  Jules Cambon, Ambasciatore di Francia. 
 
  Sua Maesta' il Re d'Italia: 
 
  L'onorevole Tommaso Tittoni, Senatore  del  Regno,  Ministro  degli
affari esteri. 
 
  L'onorevole Vittorio Scialoja, Senatore del Regno. 
 
  L'onorevole Maggiorino Ferraris, Senatore del Regno. 
 
  L'onorevole Guglielmo Marconi, Senatore del Regno. 
 
  L'onorevole Silvio Crespi, Deputato al Parlamento. 
 
  Sua Maesta' l'Imperatore del Giappone: 
 
  Il Barone Makino, gia' Ministro degli  affari  esteri,  membro  del
Consiglio diplomatico. 
 
  Il Visconte Chinda, Ambasciatore straordinario  e  plenipotenziario
di S. M. l'Imperatore del Giappone a Londra. 
 
  K. Matsui, Ambasciatore straordinario e plenipotenziario di  S.  M.
l'imperatore del Giappone a Parigi. 
 
  M. H. ljuin, Ambasciatore straordinario e plenipotenziario di S. M.
l'Imperatore del Giappone a Roma. 
 
  Sua Maesta' il Re dei Belgi: 
 
  Paul Hymans, ministro degli affari esteri, Ministro di Stato. 
 
  Jules  van   den   Heuvel,   Inviato   straordinario   e   Ministro
plenipotenziario di S. M. il Re dei Belgi, Ministro di Stato. 
 
  Emile Vandervelde, Ministro della giustizia, Ministro di Stato. 
 
  Il Presidente della Repubblica di Bolivia: 
 
  Ismael Montes, inviato straordinario e Ministro plenipotenziario di
Bolivia a Parigi. 
 
  Il Presidente della Repubblica del Brasile: 
 
  ... 
 
  Pandia' Calogeras, Deputato, gia' Ministro delle finanze. 
 
  ... 
 
  Il Presidente della Repubblica Cinese: 
 
  Lou Tseng-Tsiang, Ministro degli Affari esteri. 
 
  Chengting  Thomas  Wang,  gia'  Ministro  dell'agricoltura  e   del
commercio. 
 
  Il Presidente della Repubblica Cubana: 
 
  Antonio Sanchez de Bustamante, Decano  della  Facolta'  di  diritto
dell'Universita' dell'Avana,  presidente  della  Societa'  cubana  di
diritto internazionale. 
 
  Il Presidente della Repubblica dell'Equatore: 
 
  Enrique  Dorn  y  de  Alsua,  Inviato  straordinario   e   Ministro
plenipotenziario dell'Equatore a Parigi. 
 
  Sua Maesta' il Re degli Elleni: 
 
  Eleutherios K. Venizelos, Presidente del Consiglio dei ministri. 
 
  Nicolas Politis, Ministro degli affari esteri. 
 
  Il Presidente della Repubblica di Guatemala: 
 
  Joaquin Mendez, gia'  Ministro  di  Stato  dei  lavori  pubblici  e
dell'istruzione   pubblica,   Inviato   straordinario   e    Ministro
plenipotenziario del Guatemala a Washington, Inviato straordinario  e
Ministro plenipotenziario in missione speciale a Parigi. 
 
  Il Presidente della Repubblica di Haiti: 
 
  Tertulliano   Guilbaud,   Inviato    straordinario    e    Ministro
plenipotenziario di Haiti a Parigi. 
 
  Sua Maesta' il Re dell'Hedjaz: 
 
  Rustem Haidar. 
 
  Abiul Hadi Aonni. 
 
  Il Presidente della Repubblica di Honduras: 
 
  ... 
 
  Il Presidente della Repubblica di Liberia: 
 
  L'onorevole Charles Dunbar Burgess King, Segretario di Stato. 
 
  Il Presidente della Repubblica di Nicaragua: 
 
  Salvador Chamorro, Presidente della Camera dei deputati. 
 
  Il Presidente della Repubblica del Panama: 
 
  Antonio Burgos, Inviato straordinario e  Ministro  plenipotenziario
del Panama a Madrid. 
 
  Il Presidente della Repubblica del Peru': 
 
  Carlos   G.   Candamo,    Inviato    straordinario    e    Ministro
plenipotenziario del Peru' a Parigi. 
 
  Il Presidente della Repubblica Polacca: 
 
  Ignazio J.  Paderewski,  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,
Ministro degli affari esteri. 
 
  Roman Dinawski, presidente del Comitato nazionale polacco. 
 
  Il Presidente della Repubblica Portoghese: 
 
  Il dottor Alfonso Costa, gia' Presidente del Consiglio dei ministri 
 
  Augusto Soarez, gia' Ministro degli affari esteri. 
 
  Sua Maesta' il Re di Romania: 
 
  Jean  J.  C.  Bratiano,  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri,
Ministro degli affari esteri. 
 
  Il Generale Constantin Coanda, Generale di Corpo d'armata, aiutante
di campo del Re, gia' presidente del Consiglio dei ministri. 
 
  Sua Maesta' il Re dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni: 
 
  N. P. Pachiteh, gia' presidente del Consiglio dei ministri. 
 
  Ante Trumbic, Ministro digli affari esteri. 
 
  Milenio   R.   Vesnitch,   Inviato   straordinario    e    Ministro
plenipotenziario di S. M. il Re dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni
a Parigi. 
 
  Sua Maesta' il Re del Siam: 
 
  Il   Principe   Charoon,   Inviato   straordinario    e    Ministro
plenipotenziario di S. M. il Re del Siam a Parigi. 
 
  Il Principe Traidos Prabandhu, Sottosegretario di Stato agli affari
esteri. 
 
  Il Presidente della Repubblica Czeco-Slovacca: 
 
  Carlo Kramar, Presidente del Consiglio dai ministri. 
 
  Edoardo Benes, Ministro degli affari esteri. 
 
  Il Presidente della Repubblica dell'Uruguay: 
 
  Juan  Antonio  Buero,  Ministro   degli   affari,   gia'   Ministro
dell'industria 
 
  L'Austria: 
 
  Carlo Renner, cancelliere della Repubblica d'Austria. 
 
  I quali, dopo aver scambiato i loro pieni poteri,  riconosciuti  in
buona e debita norma, sono convenuti nelle disposizioni seguenti: 
 
  A datare dall'entrata in vigore del presente trattato lo  stato  di
guerra cessera'. 
 
  L'Austria e' riconosciuta col nome di Repubblica d'Austria. 
 
  Salvo le disposizioni del presente trattato, dal momento della  sua
entrata in vigore le Potenze alleate e associate saranno in relazioni
ufficiali con la Repubblica d'Austria. 
 
                                 ---- 
 
  Allo  scopo   di   promuovere   la   cooperazione   internazionale,
realizzera' la pace e la sicurezza degli Stati merce': 
 
  l'impegno di non ricorrere in dati casi alle armi; 
 
  lo stabilimento di rapporti  palesi  giusti  ed  onorevoli  fra  le
Nazioni; 
 
  il fermo riconoscimento delle regole di diritto internazionale come
norme effettive di condotta tra i Governi; 
 
  l'osservanza della giustizia  e  il  rispetto  scrupoloso  di  ogni
trattato nelle relazioni reciproche dei popoli civili; 
 
  le Alte Parti  contraenti  consentono  nel  presente  «Patto  della
Societa' delle Nazioni». 
 
                               Art. 1 
 
 
  Saranno Membri fondatori della Societa' delle  Nazioni  quelli  tra
firmatari cime sono nominati nell'elenco allegato a questo  patto,  e
quegli altri Stati nominati del pari nell'elenco  che  aderiranno  al
patto senza riserve, mediante una dichiarazione depositata presso  il
segretario entro due mesi dall'entrata in vigore di questo patto;  la
loro adesione dovra' essere notificata a tutti gli altri Membri della
Societa'. 
 
  Qualunque  Stato,  dominio  o  colonia,  pienamente  autonomo,  non
nominato nell'elenco, puo' diventare Membro della Societa' se la  sua
ammissione sia approvata dai due terzi  dell'Assemblea,  purche'  dia
effettive guarentigie della sua sincera  intenzione  di  osservare  i
propri doveri internazionali, e accetti  quelle  norme  che  potranno
essere prescritte da la societa' relativamente alle sue  forze  o  ai
suoi armamenti militari, navali ed aerei. 
 
  Ogni membro della Societa' potra' recederne, salvo preavviso di due
anni, purche' al momento del recesso  abbia  adempito  tutti  i  suoi
doveri internazionali e tutte le obbligazioni che derivano da  questo
patto.