Art. 51. Nell'interesse delle ferrovie, della navigazione interna, delle bonifiche, delle irrigazioni, della fornitura di acqua potabile e di altri importanti servizi pubblici, il Ministro dei lavori pubblici, sentito il Consiglio Superiore, puo' riservare per un quadriennio l'utilizzazione di tutta o di parte della portata di un determinato corso d'acqua. La riserva puo' essere prorogata dal Ministro dei lavori pubblici soltanto per un altro quadriennio, sentito il Consiglio Superiore. Nell'interesse della elettrificazione delle ferrovie dello Stato, la riserva potra' essere, se necessario, prorogata per un terzo quadriennio. Della riserva e' data notizia nel Foglio degli annunzi legali delle provincie interessate e nel Bollettino ufficiale del Ministero dei lavori pubblici. Quando, per ragione di interesse pubblico, sia opportuno non differire la utilizzazione immediata per produzione di energia, si puo', sentito il Consiglio Superiore, far luogo alla concessione sostituendo alla riserva di acqua quella di determinata quantita' di energia corrispondente alle caratteristiche della energia richiesta ed a prezzo di costo effettivo (comprese le quote per interesse ed ammortamento), o far luogo alla concessione con facolta' di riscatto, il tutto a condizioni speciali da stabilirsi nel disciplinare. In mancanza di accordo fra l'Amministrazione interessata ed il concessionario sul prezzo di costo, questo e' determinato con decreto del Ministro dei lavori pubblici, sentito il Consiglio Superiore. Qualora nei disciplinari di concessione o comunque nelle intervenute convenzioni, anche se anteriori alla pubblicazione della presente legge, sia assegnato un termine per l'utilizzazione dell'energia nell'interesse della trazione elettrica ferroviaria, l'Amministrazione interessata potra', decorso detto termine, avvalersi della riserva per tutta la durata della concessione, nei limiti di un quinto dell'energia prodotta e con facolta' di effettuare anche prelievi parziali successivi. Per l'esercizio di tale diritto, quando sia decorso un quadriennio dal collaudo dell'impianto, dovra' darsi preavviso di quattro anni, anche per i prelievi parziali. Il saggio dell'interesse di cui al quarto comma del presente articolo, non potra' superare il saggio ufficiale di sconto alla data in cui verra' esercitato il diritto di riserva.