(Concordato 23 maggio 1946 perequazione industria Italia centro meridionale-art. 1)
          CONCORDATO 23 MAGGIO 1946 PER LA PEREQUAZIONE DEL 
         TRATTAMENTO ECONOMICO DEI LAVORATORI DELL'INDUSTRIA 
            NELLE PROVINCE dell'ITALIA CENTRO-MERIDIONALE 

 
  Addi' 23 maggio 1946. 

 
                                 Tra 

 
la CONFEDERAZIONE GENERALE DELL'INDUSTRIA ITALIANA, rappresentata dal
presidente dott.  Angelo  Costa  e  dai  vice-presidenti  ing.  Marco
Segre', ing. Nicola Rivelli e dott. Danilo Deo Micheli, assistiti dal
vice-segretario generale  avv.  Rosario  Toscani,  dall'avv.  Attilio
Parisi e dall'avv. Amedeo Zanchi; 
  con l'intervento delle Delegazioni industriali regionali composte: 
    per la Toscana: dott. Cinotti,  ing.  Puggelli,  avvocato  Cocco,
rag. Borghi, ing. Carboni, ing.  Vivarelli,  comm.  Bellardone,  rag.
Loria, rag. Piassi, Sig. Beazzi, avv. Secreti, dott. Goti, dott. Gai,
dott. Padula, ragioniere Trombacchi, dott. Miniati, dott. Bertoletti,
dottore Ceccuzzi, dott. Pacini, rag. Salvadori; 
    per le Marche, Umbria e Abruzzo; comm. Guelpa, dott.  De  Blasio,
dott. Guani', dott. Badaraceo, dott.  Coscutini,  dott.  Di  Francia,
dott. Caracciolo; 
    per il Lazio: dott. Rosano, comm. Passamonti, ing. Peroni Franco,
ing. Brizzolari, rag. Avegno,  ingegnere  Viscogliosi,  ing.  Loroti,
dott. Vannoni, sig. Dall'Osteria, sig. Sestreri, dott.  Daru',  dott.
Ripa di Meano, rag. Atti, comm. Cavatorta, avv. Afalone, ing.  Fiore,
sig. De Simone, prof. Loriga, prof. Andreoli,  dott.  Galella,  dott.
Minghetti; 
    per la Campanna: ing. Pierro, ing. Capobianco, dott. Masami, ing.
Carola, ing. Tosana, ing. Porzio, dott.  Giulini,  avv.  Postiglione,
dott. Zuccarello, avvocato Testi, avv. Cuorno; 
    per la Puglia: dott. Pirelli,  dott.  Resta,  ing.  Ruggio,  rag.
Uppi, avv. Roca, ing. Massoli, dott. Pedote, dott. Costantino; 
    per la Lucania e  Calabria:  ing.  Santoro,  ing.  Grasso,  dott.
Puppo, cav. Damiani, ing. Camuniti, rag. Martuccelli, dott. Borrello; 
    per la Sardegna: ing. Musio; 
    per  la  Sicilia:  ing.  Inserrra,  ing.   Ajovalasit,   avvocato
Giacatone, ing. Nicolosi, dott. Cutore, dott. Pedone; 

 
                                  e 

 
la  CONFEDERAZIONE  GENERALE  ITALIANA  LAVORO,   rappresentata   dai
Segretari generali  Di  Vittoro,  Grandi  e  Lazzadri,  assistiti  da
Bitossi e Venegoni; 
  con l'intervento delle Delegazioni regionali composte: 
    per la Toscana: Montelatici, Cappugi, Vanni, Lemmi; 
    per le Marche  e  Umbria:  Capesciotti,  Incas,  Corvo,  Tarabbi,
Lorenzoni; 
    per  il  Lazio:  Massini,  Buschi,  Bigi,  Gambarbi,  Carlomagno,
Polverini, Donati; 
    per la Campania: Maglietta, Papa, Aprile, Russo, Iorio; 
    per la Puglia: De Leonardis, Di Falco; 
    per la Calabria: Misefari; 
    per la Sardegna: Ibba; 
    per la Sicilia: Roberti, Di Cara, Fiore, Lo Presti, Fusco; 
  nonche' con l'intervento delle seguenti Federazioni nazionali: 
    F.I.O.M.: rappresentata da Parodi, Chiari, Pinna e Gobbi; 
    F.I.O.T.: rappresentata da. Marchioro e De Simone; 
    F.I.L.C.: rappresentata da Cuzzanti, Guidi, Missiroli,  Bianconi,
Ravina, Viglianesi, Del Bosco e Bissoni; 
    F.I.L.P.O.: rappresentata da Valdarchi, Petrarca e Canali; 
    F.I.L.E.: rappresentata da Benci; 
    F.I.L.I.L: rappresentata da Raguzzini e Fanelli; 
    F.N.L.A., rappresentata da Tabilli, Mantegazza, Autiero, Witttig,
Raguzzini e Finocchioli; 
    F.I.M.E.O.: rappresentata da Masi, 

 
                              Premessa 

 
  I rappresentanti delle due parti 

 
considerando: 

 
    1)  che  nella  situazione  eccezionale  attuale  del  Paese   e'
interesse  precipuo  di  tutto  il  popolo   italiano   di   risanare
gradualmente l'economia nazionale  e  di  dare  il  maggiore  slancio
possibile  alla  ricostruzione  economica  ed  allo  sviluppo   della
produzione, dal quale dipende un effettivo miglioramento  del  tenore
di vita delle masse lavoratrici; 
    2) che a tale scopo e' necessario porre un  freno  alla  rincorsa
rovinosa fra i salari ed il costo della vita  puntando  sul  graduale
abbassamento dei costi di produzione e  dei  prezzi  di  vendita  del
prodotti; 
    3) che 11 graduale raggiungimento degli scopi  indicati  richiede
un periodo di tranquillita' sociale e di fecondo lavoro, per  cui  e'
necessario prevenire ed eliminare i molteplici motivi  di  agitazioni
operaie,   che   risiedono   specialmente   in   alcune   gravi    ed
ingiustificabili sperequazioni di rimunerazione che si sono create, a
causa di contingenze straordinarie, fra i  lavoratori  dell'industria
di differenti province e localita', nonche' nella necessita'  in  cui
vengono a trovarsi rispettivamente i lavoratori di  chiedere  aumenti
di paga in relazione al continuo aumento del costo della vita; 

 
concordemente hanno convenuto: 

 
    a) di realizzare una perequazione nei salari e negli stipendi dei
lavoratori  dell'industria  dell'Italia  centro-meridionale,  tenendo
conto delle differenziazioni tradizionali fra gruppi  merceologici  e
zone  territoriali  che  corrispondono  generalmente  a   particolari
esigenze di carattere economico; 
    b) di istituire un sistema di  scala  mobile  sull'indennita'  di
contingenza, opportunamente perequata,  per  rendere  automatici,  in
relazione all'andamento del costo  della  vita,  gli  adeguamenti  di
rimunerazione che risultassero necessari; 
    c) di ammettere  metodi  di  lavoro  e  forme  di  pagamento  che
costituiscano uno stimolo per l'aumento del rendimento del  lavoro  e
per lo  sviluppo  della  produzione,  nell'interesse  dei  lavoratori
stessi e della collettivita' nazionale. 
  Ispirandosi  ai  concetti  sopra  accennati,  le  due  parti  hanno
stipulato quanto segue. per tutti  i  lavoratori  dell'industria  che
esplicano la loro attivita' nell'Italia centro meridionale. 

 
                               Art. 1. 
                INCASELLAMENTO PER ZONE TERRITORIALI 

 
  Le  paghe  minime  orarie  per  gli  operai  addetti  alle  aziende
industriali nelle regioni centro-meridioniali  sono  fissate  con  le
seguenti distinzioni per  localita'  con  le  percentuali  di  scarto
sottoindicate e con la distinzione per  gruppi  merceologici  di  cui
all'articolo seguente: 
    1° zona: Napoli, Roma. 
    2ª zona: Ancona, Bari, Firenze, Foggia, Livorno,  Massa  Carrara,
Palermo, Pisa, Salerno, Taranto, Terni: riduzione  del  6  per  cento
rispetto alla zona 1ª. 
    3ª  zona:  Arezzo,  Avellino,  Benevento,   Brindisi,   Cagliari,
Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti,  Cosenza,  Frosinone,  Grosseto,
L'Aquila, Latina, Lecce, Lucca, Matera,  Messina,  Perugia,  Pescara,
Pistoia, Rieti, Sassari Siena, Viterbo: riduzione dell'11  per  cento
rispetto alla zona 1ª. 
    4ª zona: Agrigento,  Ascoli  Piceno,  Caltanissetta,  Campobasso.
Enna, Macerata, Nuoro,  Pesaro,  Potenza,  Ragusa,  Reggio  Calabria,
Siracusa, Teramo, Trepani riduzione del 14 per  canto  rispetto  alla
zona 1ª. 
  Le percentuali di scarto, attualmente esistenti tra la paghe minimo
delle diverse localita'  della  stessa  proincia,  saranno  mantenute
entro il limite del  5  per  cento,  fermo  restando  il  minimo  del
manovale in lire 14. 
  (Vedasi chiarimento a verbale).