Art. 725 
 
                     Doveri propri dei superiori 
 
1. Il superiore deve tenere per norma  del  proprio  operato  che  il
grado e l'autorita' gli sono conferiti per impiegarli ed  esercitarli
unicamente al servizio e a vantaggio delle Forze  armate  e  per  far
osservare dai dipendenti le leggi, i regolamenti, gli ordini militari
e le disposizioni di servizio. Per primo egli deve dare l'esempio del
rispetto  della  disciplina   e   della   rigorosa   osservanza   dei
regolamenti: dovere tanto piu' imperioso quanto piu'  e'  elevato  il
suo grado. 
2. Il superiore deve  mantenere  salda  la  disciplina  dei  militari
dipendenti e mirare a conseguire la massima  efficienza  dell'unita',
ente o ufficio al quale e' preposto. Egli deve in particolare: 
a) rispettare nei rapporti con gli  inferiori  la  pari  dignita'  di
tutti  e  informare  sempre  le  proprie  valutazioni  a  criteri  di
obiettivita' e giustizia; 
b) evitare, di massima, di richiamare in pubblico il militare che  ha
mancato. Per riprenderlo, sempre  se  possibile,  deve  chiamarlo  in
disparte e usare, nel richiamo, forma breve ed energica,  riferendosi
unicamente al fatto del momento; 
c) approfondire la conoscenza dei dipendenti, valutarne  le  precipue
qualita' individuali e svilupparne la personalita'; 
d) provvedere all'istruzione militare  del  personale  e  attuare  le
misure intese a  promuovere  l'elevamento  culturale,  la  formazione
della  coscienza  civica,  la   preparazione   professionale   e   la
consapevole partecipazione; 
e) curare le condizioni di vita e di benessere del personale; 
f) assicurare il rispetto delle norme di sicurezza e  di  prevenzione
per salvaguardare l'integrita' fisica dei dipendenti; 
g) accordare i colloqui richiesti,  anche  per  motivi  di  carattere
privato o  familiare,  nelle  forme  stabilite  e  provvedere  a  una
sollecita valutazione delle istanze presentate nei modi prescritti; 
h) tenere in ogni  occasione  esemplare  comportamento  e  agire  con
fermezza, comprensione e imparzialita'; 
i) porre tutte le proprie energie  al  fine  di  mettere  l'inferiore
nella condizione migliore per eseguire l'ordine avuto.