Art. 1082 
 
      Criteri per la determinazione dell'invalidita' permanente 
 
1. Per l'accertamento delle percentuali  di  invalidita'  si  procede
secondo i seguenti criteri e modalita': 
a)  la  percentuale  d'invalidita'  permanente  (IP),  riferita  alla
capacita'  lavorativa,  e'  attribuita  scegliendo  il  valore   piu'
favorevole tra quello determinato in base alle tabelle per i gradi di
invalidita' e relative  modalita'  d'uso  approvate,  in  conformita'
all'articolo 3, comma 3, della legge 29 dicembre 1990, n. 407, con il
decreto del Ministro  della  salute  5  febbraio  1992  e  successive
modificazioni, e il valore determinato in base alle tabelle A,  B,  E
ed F1 annesse al decreto del Presidente della Repubblica 23  dicembre
1978, n. 915, e relativi criteri applicativi. Alla classifica di  cui
alle categorie della tabella A e alla tabella B  sono  equiparate  le
fasce percentuali d'invalidita' permanente, riferite  alla  capacita'
lavorativa, secondo le seguenti corrispondenze: 
1) tabella A prima categoria 100% - 91%; 
2) tabella A seconda categoria 90% - 81%; 
3) tabella A terza categoria 80% - 71%; 
4) tabella A quarta categoria 70% - 61%; 
5) tabella A quinta categoria 60% - 51%; 
6) tabella A sesta categoria 50% - 41%; 
7) tabella A settima categoria 40% - 31%; 
8) tabella A ottava categoria 30% - 21%; 
9) tabella B 20% - 11%. 
Alle invalidita' o mutilazioni di prima categoria della Tabella A che
risultino   contemplate   anche   nella   Tabella   E,    corrisponde
un'invalidita' permanente non inferiore al cento per cento; 
b) la percentuale del danno biologico (DB)  e'  determinata  in  base
alle tabelle delle menomazioni e relativi criteri applicativi di  cui
agli articoli 138, comma 1, e 139, comma 4, del decreto legislativo 7
settembre 2005, n. 209; 
c) la determinazione della percentuale del danno  morale  (DM)  viene
effettuata,  caso  per  caso,  tenendo  conto  della  entita'   della
sofferenza e del turbamento dello  stato  d'animo,  oltre  che  della
lesione  alla  dignita'  della  persona,  connessi  e   in   rapporto
all'evento dannoso, in una misura fino a un massimo di due terzi  del
valore percentuale del danno biologico; 
d) la percentuale di invalidita' complessiva (IC), che in  ogni  caso
non puo' superare la misura del cento per cento, e' data dalla  somma
delle percentuali del danno biologico, del danno morale e del valore,
se positivo,  risultante  dalla  differenza  tra  la  percentuale  di
invalidita' riferita alla capacita' lavorativa e la  percentuale  del
danno biologico: IC= DB+DM+ (IP-DB). 
2. Fino alla data di predisposizione delle tabelle di menomazione  di
cui agli  articoli  138,  comma  1,  e  139,  comma  4,  del  decreto
legislativo n. 209 del 2005, la percentuale del  danno  biologico  e'
determinata in base alla tabella delle menomazioni e relativi criteri
applicativi, approvata con  decreto  del  Ministro  della  salute  12
luglio 2000,  pubblicato  nel  supplemento  ordinario  alla  Gazzetta
Ufficiale n. 172 del 25 luglio 2000, e successive  modificazioni.  La
percentuale del  danno  biologico,  cosi'  determinata,  puo'  essere
aumentata, ai sensi degli articoli 138, comma 3, e 139, comma 3,  del
decreto  legislativo  n.  209  del  2005,  da  parte  dei  competenti
organismi sanitari. 
 
 
          Note all'art. 1082: 
          - Il  testo  dell'articolo  3,  comma  3,  della  legge  29
          dicembre   1990,   n.   407   (Disposizioni   diverse   per
          l'attuazione della manovra di finanza pubblica  1991-1993),
          pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 31  dicembre  1990,  n.
          303, e' il seguente: 
          «Art. 3 (Prestazioni pensionistiche a favore  dei  minorati
          civili). - 1. - 2. (omissis). 
          3. Entro trenta giorni dalla  data  di  entrata  in  vigore
          della presente legge, il Ministro della  sanita'  provvede,
          di concerto con i Ministri dell'interno  e  del  tesoro,  a
          stabilire  nuove  tabelle  per  i  gradi   dell'invalidita'
          civile, secondo i criteri della legislazione vigente.». 
          - Il decreto del Ministro  della  salute  5  febbraio  1992
          (Approvazione  della   nuova   tabella   indicativa   delle
          percentuali d'invalidita' per  le  minorazioni  e  malattie
          invalidanti) e' pubblicato nel supplemento  ordinario  alla
          Gazzetta Ufficiale 26 febbraio 1992, n. 47. 
          - Il testo delle tabelle A, B, E e F1  annesse  al  decreto
          del Presidente della Repubblica 23 dicembre  1978,  n.  915
          (Testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra),
          pubblicato  nel   supplemento   ordinario   alla   Gazzetta
          Ufficiale 29 gennaio 1979, n. 28, e' il seguente: 
          «Tabella A - (Lesioni ed infermita'  che  danno  diritto  a
          pensione vitalizia o ad assegno temporaneo). 
          Prima categoria: 
          1) La perdita dei quattro arti fino al limite della perdita
          totale delle due mani e dei due piedi insieme. 
          2) La perdita di tre arti  fino  al  limite  della  perdita
          delle due mani e di un piede insieme. 
          3) La perdita di ambo gli arti  superiori  fino  al  limite
          della perdita totale delle due mani. 
          4)  La  perdita  di  due  arti,  superiore   ed   inferiore
          (disarticolazione  o  amputazione  del  braccio   e   della
          coscia). 
          5) La perdita totale di una mano e dei due piedi. 
          6) La perdita totale di una mano e di un piede. 
          7) La disarticolazione  di  un'anca;  l'anchilosi  completa
          della stessa, se unita a grave alterazione  funzionale  del
          ginocchio corrispondente. 
          8) La disarticolazione di un  braccio  o  l'amputazione  di
          esso all'altezza del collo chirurgico dell'omero. 
          9) L'amputazione di coscia o gamba a qualunque altezza, con
          moncone  residuo  improtesizzabile  in  modo   assoluto   e
          permanente. 
          10) La perdita  di  una  coscia  a  qualunque  altezza  con
          moncone protesizzabile, ma con grave  artrosi  dell'anca  o
          del ginocchio dell'arto superstite. 
          11) La perdita di ambo gli arti inferiori  sino  al  limite
          della perdita totale dei piedi. 
          12) La perdita totale di tutte le dita delle mani ovvero la
          perdita totale dei, due politici e di  altre  sette  o  sei
          dita. 
          13) La perdita totale di un pollice e di  altre  otto  dita
          delle mani, ovvero la perdita totale delle cinque  dita  di
          una mano e delle prime due dell'altra. 
          14) La perdita totale di sei dita  delle  mani  compresi  i
          pollici e gli indici o la perdita totale di otto dita delle
          mani compreso o non uno dei pollici. 
          15)  Le  distruzioni  di  ossa  della  faccia,  specie  dei
          mascellari e tutti gli altri esiti di lesioni  grave  della
          faccia e della bocca tali  da  determinare  grave  ostacolo
          alla masticazione e alla deglutizione si da  costringere  a
          speciale alimentazione. 
          16) L'anchilosi temporo-mandibolare completa e permanente. 
          17) L'immobilita' completa permanente del capo in flessione
          o in estensione, oppure la rigidita'  totale  e  permanente
          del rachide con notevole incurvamento. 
          18) Le alterazioni polmonari ed extra polmonari  di  natura
          tubercolare  e  tutte  le  altre  infermita'  organiche   e
          funzionali permanenti e gravi al punto da  determinare  una
          assoluta incapacita' al lavoro proficuo. 
          19) Fibrosi polmonare diffusa con enfisema bolloso o  stato
          bronchiectasico e cuore polmonare grave. 
          20) Cardiopatie organiche in stato di permanente  scompenso
          o con grave  e  permanente  insufficienza  coronarica  ecg.
          accertata. 
          21) Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del
          tronco, quando, per sede,  volume  o  grado  di  evoluzione
          determinano assoluta incapacita' lavorativa. 
          22) Tumori maligni a rapida evoluzione. 
          23) La fistola gastrica, intestinale, epatica, pancreatica,
          splenica,  rettovescica  ribelle  ad  ogni  cura  e   l'ano
          preternaturale. 
          24) Incontinenza delle feci grave e permanente  da  lesione
          organica. 
          25) Il diabete mellito ed il diabete insipido  entrambi  di
          notevole gravita'. 
          26)  Esiti  di   nefrectomia   con   grave   compromissione
          permanente del rene superstite (iperazotemia,  ipertensione
          e  complicazioni   cardiache)   o   tali   da   necessitare
          trattamento emodialitico protratto nel tempo. 
          27) Castrazione e perdita pressoche' totale del pene. 
          28) Tutte le alterazioni delle facolta'  mentali  (sindrome
          schizofrenica,  demenza  paralitica,  demenze  traumatiche,
          demenza  epilettica,  distimie  gravi,  ecc.)  che  rendano
          l'individuo incapace a qualsiasi attivita'. 
          29) Le lesioni del sistema  nervoso  centrale  (encefalo  e
          midollo spinale) con  conseguenze  gravi  e  permanenti  di
          grado   tale   da   apportare   profondi   e   irreparabili
          perturbamenti  alle  funzioni  piu'  necessarie  alla  vita
          organica e sociale o da determinare  incapacita'  a  lavoro
          proficuo. 
          30) Sordita'  bilaterale  organica  assoluta  e  permanente
          accertata con esame audiometrico. 
          31) Sordita'  bilaterale  organica  assoluta  e  permanente
          quando si accompagni alla perdita  o  a  disturbi  gravi  e
          permanenti della favella o a disturbi della sfera  psichica
          e dell'equilibrio statico-dinamico. 
          32) Esiti di laringectomia totale. 
          33) Le alterazioni organiche ed irreparabili  di  ambo  gli
          occhi che abbiano prodotto cecita'  bilaterale  assoluta  e
          permanente. 
          34) Le alterazioni organiche ed irreparabili  di  ambo  gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare da 1/100
          a meno di 1/50. 
          35) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un  occhio,
          che ne abbiano prodotto cecita' assoluta e  permanente  con
          l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 1/50 e 3/50  della
          normale (vedansi avvertenze alle tabelle A e B-c). 
          Seconda categoria 
          1)  Le  distruzioni  di  ossa  della  faccia,  specie   dei
          mascellari e tutti gli altri esiti di lesione  grave  della
          faccia stessa e della bocca tali da  menomare  notevolmente
          la masticazione, la deglutizione o  la  favella  oppure  da
          apportare evidenti deformita', nonostante la protesi. 
          2) L'anchilosi temporo-mandibolare incompleta, ma  grave  e
          permanente   con   notevole   riduzione   della    funzione
          masticatoria. 
          3)  L'artrite  cronica  che,   per   la   molteplicita'   e
          l'importanza delle articolazioni  colpite,  abbia  menomato
          gravemente la funzione di due o piu' arti. 
          4) La perdita di un braccio o avambraccio  sopra  il  terzo
          inferiore. 
          5) La perdita totale delle cinque dita di una mano e di due
          delle ultime quattro dita dell'altra. 
          6) La perdita di una coscia a qualunque altezza. 
          7) L'amputazione medio tarsica o la sotto  astragalica  dei
          due piedi. 
          8) Anchilosi completa dell'anca o quella in  flessione  del
          ginocchio. 
          9) Le affezioni polmonari  ed  extra  polmonari  di  natura
          tubercolare che per la loro  gravita'  non  siano  tali  da
          ascrivere alla prima categoria. 
          10)   Le   lesioni   gravi   e   permanenti   dell'apparato
          respiratorio  o  di  altri  apparati  organici  determinate
          dall'azione di gas nocivi. 
          11)  Bronchite  cronica  diffusa  con   bronchiestasie   ed
          enfisema di notevole grado. 
          12) Tutte le altre lesioni  od  affezioni  organiche  della
          laringe, della trachea che  arrechino  grave  e  permanente
          dissesto alla funzione respiratoria. 
          13) Cardiopatie con sintomi di scompenso di entita' tali da
          non essere ascrivibili alla prima categoria. 
          14) Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi  del  tronco  e
          del  collo,  quando  per  la  loro  gravita'  non   debbano
          ascriversi alla prima categoria. 
          15) Le affezioni gastro-enteriche e delle ghiandole annesse
          con grave e permanente deperimento organico. 
          16)  Stenosi  esofagee  di  alto  grado,  con   deperimento
          organico. 
          17) La perdita della lingua. 
          18) Le lesioni o affezioni gravi e permanenti dell'apparato
          urinario  salvo,  che  per  la  loro  entita',  non   siano
          ascrivibili alla categoria superiore. 
          19)  Le  affezioni  gravi   e   permanenti   degli   organi
          emopoietici. 
          20) Ipoacusia bilaterale  superiore  al  90%  con  voce  di
          conversazione gridata ad concham senza affezioni  purulente
          dell'orecchio medio. 
          21) Le alterazioni organiche ed irreparabili  di  ambo  gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva  binoculare  tra  i
          1/50 e 3/50 della normale. 
          22) Castrazione o perdita pressoche' totale del pene. 
          23) Le paralisi permanenti  sia  di  origine  centrale  che
          periferica interessanti i muscoli o  gruppi  muscolari  che
          presiedono a funzioni essenziali della vita e  che,  per  i
          caratteri e la durata, si giudichino inguaribili. 
          Terza categoria: 
          1) La perdita totale di una mano o delle sue  cinque  dita,
          ovvero la  perdita  totale  di  cinque  dita  tra  le  mani
          compresi i due pollici. 
          2) La perdita totale del pollice e  dell'indice  delle  due
          mani. 
          3) La perdita totale di ambo gli indici e di  altre  cinque
          dita fra le mani che non siano i pollici. 
          4) La perdita totale di un pollice insieme con quella di un
          indice e di altre quattro dita fra le mani  con  integrita'
          dell'altro pollice. 
          5) La perdita di una gamba sopra il terzo inferiore. 
          6) L'amputazione tarso-metatarsica dei due piedi. 
          7) L'anchilosi totale di una spalla in posizione viziata  e
          non parallela all'asse del corpo. 
          8) Labirintiti e labirintosi con stato vertiginoso grave  e
          permanente. 
          9) La perdita o i disturbi gravi della favella. 
          10) L'epilessia con manifestazioni frequenti. 
          11) Le alterazioni organiche e irreparabili di  un  occhio,
          che abbiano prodotto cecita'  assoluta  e  permanente,  con
          l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 4/50 e 1/10  della
          normale. 
          Quarta categoria: 
          1) L'anchilosi totale di una spalla in posizione  parallela
          all'asse del corpo. 
          2) La perdita totale delle ultime quattro dita di una  mano
          o delle prime tre dita di essa. 
          3) La perdita totale di tre dita tra le due  mani  compresi
          ambo i pollici. 
          4) La perdita totale di un pollice e dei due indici. 
          5) La perdita totale di uno dei pollici e di altre  quattro
          dita fra le due mani esclusi gli indici e l'altro pollice. 
          6) La perdita totale di un indice e di altre sei  o  cinque
          dita fra le due mani che noti siano i pollici. 
          7) La perdita di una gamba al terzo inferiore. 
          8)  La  lussazione  irriducibile  di   una   delle   grandi
          articolazioni, ovvero gli esiti permanenti  delle  fratture
          di ossa principali (pseudo artrosi,  calli  molto  deformi,
          ecc.) che ledario notevolmente le funzioni di un arto. 
          9)  Le  malattie  di  cuore  senza  sintomi  di   scompenso
          evidenti,  ma  con  stato  di  latente  insufficienza   del
          miocardio. 
          10) Calcolosi renale  e  bilaterale  con  accessi  dolorosi
          frequenti e con persistente compromissione  della  funzione
          emuntoria. 
          11) L'epilessia ammenoche' per la frequenza e  la  gravita'
          delle sue manifestazioni non sia da ascriversi a  categorie
          superiori. 
          12) Psico-nevrosi gravi (fobie persistenti). 
          13)  Le  paralisi  periferiche  che   comportino   disturbi
          notevoli della zona innervata. 
          14) Pansinusiti purulente croniche bilaterali con nevralgia
          del trigemino. 
          15) Otite media purulenta cronica bilaterale  con  voce  di
          conversazione percepita ad concham. 
          16)  Otite   media   purulenta   cronica   bilaterale   con
          complicazioni  (carie  degli   ossicini,   esclusa   quella
          limitata   al    manico    del    martello,    coesteatomi,
          granulazioni). 
          17) Labirintiti e  labirintosi  con  stato  vertiginoso  di
          media gravita'. 
          18) Le alterazioni organiche e  irreparabili  di  ambo  gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare tra 4/50
          e 1/10 della normale. 
          19) Le alterazioni organiche e irreparabili  di  un  occhio
          che rie abbiano prodotto cecita' assoluta e permanente, con
          l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 2/10 e 3/10  della
          normale. 
          20) Le alterazioni irreparabili  della  visione  periferica
          sotto forma di emianopsia bilaterale. 
          21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di  un  occhio
          che ne abbiano prodotto cecita' assoluta e permanente,  con
          alterazioni pure  irreversibili  della  visione  periferica
          dell'altro, sotto forma di restringimento  concentrico  del
          campo visivo di tale grado da lasciarne libera soltanto  la
          zona centrale o le zone piu'  prossime  al  centro,  oppure
          sotto forma di lacune di  tale  ampiezza  da  occupare  una
          meta' del campo visivo stesso o settori equivalenti. 
          Quinta categoria: 
          1) L'anchilosi totale di un gomito in estensione completa o
          quasi. 
          2) La perdita totale del pollice e dell'indice di una mano. 
          3) La perdita totale di ambo i pollici. 
          4) La perdita totale di uno dei pollici e di altre tre dita
          tra le mani che non siano gli indici e l'altro pollice. 
          5) La perdita totale di uno degli indici e di altre quattro
          dita fra le mani che non siano il pollice e l'altro indice. 
          6) La perdita di due falangi di otto e sette  dita  fra  le
          mani che non siano quelle dei pollici. 
          7) La perdita della falange ungueale di otto dita  compresa
          quella dei pollici. 
          8) La perdita di un piede ovvero l'amputazione  unilaterale
          medio-tarsica o la sotto astragalica. 
          9) La perdita totale delle dita dei piedi o di nove od otto
          dita compresi gli alluci. 
          10) La tubercolosi polmonare allo stato di esiti estesi, ma
          clinicamente  stabilizzati,  sempre   previo   accertamento
          stratigrafico,  quando  essi  per  la  loro   entita'   non
          determinino grave dissesto alla funzione respiratoria. 
          11) Gli esiti di  affezione  tubercolare  extra  polmonare,
          quando per la loro entita' e localizzazione non  comportino
          assegnazioni a categoria superiore o inferiore. 
          12)  Le  malattie  organiche  di  cuore  senza   segno   di
          scompenso. 
          13) L'arteriosclerosi diffusa e manifesta. 
          14) Gli aneurismi arteriosi o arterovenosi degli  arti  che
          ne ostacolano notevolmente la funzione. 
          15) Le nefriti o le nefrosi croniche. 
          16) Diabete mellito o insipido di media gravita'. 
          17) L'ernia viscerale molto voluminosa o che, a prescindere
          dal suo volume, sia  accompagnata  da  gravi  e  permanenti
          complicazioni. 
          18)  Otite  media  purulenta   cronica   bilaterale   senza
          complicazioni con voce di conversazione percepita a  50  cm
          accertata con esame audiometrico.  Otite  media  e  cronica
          unilaterale  con  complicazioni  (carie   degli   ossicini,
          esclusa   quella   limitata   al   manico   del   martello,
          colesteatoma, granulazioni). 
          19) La diminuzione  bilaterale  permanente  dell'udito  non
          accompagnata da affezioni  purulente  dell'orecchio  medio,
          quando l'audizione della voce di conversazione sia  ridotta
          ad concham. 
          20) Le alterazioni organiche ed irreparabili  di  ambo  gli
          occhi tali da ridurre  l'acutezza  visiva  binoculare,  tra
          2/10 e 3/10 della normale. 
          21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un  occhio,
          che ne abbiano prodotto cecita' assoluta e permanente,  con
          l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 4/10 e 7/10  della
          normale. 
          22)  La  perdita  anatomica  di  un  bulbo   oculare,   non
          protesizzabile, essendo l'altro integro. 
          23) Le alterazioni organiche ed irreparabili della  visione
          periferica  di  entrambi  gli   occhi,   sotto   forma   di
          restringimento concentrico del campo visivo di  tale  grado
          da lasciarne libera soltanto la zona centrale,  o  le  zone
          piu' prossime al centro, oppure sotto forma  di  lacune  di
          tale ampiezza da occupare una meta' del campo visivo stesso
          o settori equivalenti. 
          Sesta categoria: 
          1) Le cicatrici estese e profonde del cranio con perdita di
          sostanza delle  ossa  in  tutto  il  loro  spessore,  senza
          disturbi funzionali del cervello. 
          2) L'anchilosi totale di un gomito in flessione completa  o
          quasi. 
          3) La perdita totale di un pollice insieme con  quella  del
          corrispondente metacarpo  ovvero  insieme  con  la  perdita
          totale di una delle ultime tre dita della stessa mano. 
          4) La perdita totale di uno degli indici  e  di  altre  tre
          dita fra le mani, che non siano i pollici e l'altro indice. 
          5) La perdita totale di cinque dita fra le mani  che  siano
          le ultime tre dell'una e due delle ultime tre dell'altra. 
          6) La perdita totale di uno dei pollici insieme con  quella
          di altre due dita fra le mani esclusi gli indici e  l'altro
          pollice. 
          7) La perdita totale delle tre ultime dita di una mano. 
          8) La perdita delle due ultime falangi delle ultime quattro
          dita di una  mano,  ovvero  la  perdita  delle  due  ultime
          falangi di sei o cinque dita fra le  mani,  che  non  siano
          quelle dei pollici. 
          9) La perdita della falange ungueale di sette  o  sei  dita
          fra le mani, compresa quella dei  due  pollici,  oppure  la
          perdita della falange ungueale di otto  dita  fra  le  mani
          compresa quella di uno dei due pollici. 
          10) L'amputazione tarso-metatarsica di un solo piede. 
          11) La perdita  totale  di  sette  o  sei  dita  dei  piedi
          compresi i due alluci. 
          12) La perdita totale  di  nove  od  otto  dita  dei  piedi
          compreso un alluce. 
          13) La perdita totale dei due alluci e  dei  corrispondenti
          metatarsi. 
          14)   Ulcera   gastrica   o   duodenale,   radiologicamente
          accertata, o gli esiti di gastroenterostomia  con  neostoma
          ben funzionale. 
          15) Morbo di Basedow che per la  sua  entita'  non  sia  da
          scrivere a categoria superiore. 
          16) Nefrectomia con integrita' del rene superstite. 
          17) Psico-nevrosi di media entita'. 
          18) Le nevriti ed i loro esiti permanenti. 
          19) Sinusiti purulente croniche o vegetanti con nevralgia. 
          20) La diminuzione bilaterale  permanente  dell'udito,  non
          accompagnata da affezioni  purulente  dell'orecchio  medio,
          quando l'audizione della voce di conversazione sia  ridotta
          alla distanza di 50 cm. 
          21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di  un  occhio
          che ne abbiano prodotto una riduzione dell'acutezza  visiva
          al di sotto  di  1/50,  con  l'acutezza  visiva  dell'altro
          normale, o ridotta fino a 7/10 della normale. 
          Settima categoria: 
          1) Le cicatrici della  faccia  che  costituiscono  notevole
          deformita'. Le cicatrici di qualsiasi altra parte del corpo
          estese e dolorose o aderenti o retratte che siano facili ad
          ulcerarsi o comportino  apprezzabili  disturbi  funzionali,
          ammenoche' per la loro gravita' non siano da equipararsi ad
          infermita' di cui alle categorie precedenti. 
          2) L'anchilosi completa dell'articolazione radiocarpica. 
          3) La perdita totale di quattro dita fra le mani,  che  non
          siano i pollici ne' gli indici. 
          4) La perdita totale dei due indici. 
          5) La perdita totale di un pollice. 
          6) La perdita totale di uno degli indici  e  di  due  altre
          dita fra le mani che non siano i pollici o l'altro indice. 
          7) La perdita delle due falangi dell'indice e di quelle  di
          altre tre dita  fra  le  mani  che  non  siano  quelle  dei
          pollici. 
          8) La perdita della falange ungueale di tutte  le  dita  di
          una mano, oppure la perdita della falange ungueale di sette
          o sei dita tra le mani compresa quella di un pollice. 
          9) La perdita della falange ungueale di cinque,  quattro  o
          tre dita delle mani compresa quella dei due pollici. 
          10) La perdita della falange ungueale di otto o sette  dita
          fra le mani che non sia quella dei pollici. 
          11) La perdita totale da  cinque  a  tre  dita  dei  piedi,
          compresi gli alluci. 
          12) La perdita totale di sette o  sei  dita  tra  i  piedi,
          compreso un alluce, oppure di tutte o delle  prime  quattro
          dita di un piede. 
          13) La perdita totale di otto o sette dita tra i piedi, che
          non siano gli alluci. 
          14) La perdita delle due falangi o di quella  ungueale  dei
          due alluci insieme con la perdita della falange ungueale di
          altre dita comprese fra otto e cinque. 
          15) L'anchilosi completa dei  piedi  (tibio-tarsica)  senza
          deviazione e senza notevole disturbo della deambulazione. 
          16) L'anchilosi in estensione del ginocchio. 
          17) Bronchite cronica diffusa con modico enfisema. 
          18) Esiti  di  pleurite  basale  bilaterale,  oppure  esiti
          estesi di pleurite monolaterale di sospetta natura tbc. 
          19) Nevrosi cardiaca grave e persistente. 
          20) Le varici molto voluminose con molteplici  grossi  nodi
          ed  i  loro  esiti,  nonche'  i  reliquati  delle   flebiti
          dimostratisi ribelli alle cure. 
          21)  Le  emorroidi  voluminose  e  ulcerate  con   prolasso
          rettale; le fistole anali secernenti. 
          22) Laparocele voluminoso. 
          23) Gastroduodenite cronica. 
          24) Esiti di resezione gastrica. 
          25)   Colecistite   cronica   con    disfunzione    epatica
          persistente. 
          26) Calcolosi renale senza  compromissione  della  funzione
          emuntoria. 
          27) Isteronevrosi di media gravita'. 
          28) Perdita totale di due padiglioni auricolari. 
          29) La diminuzione  bilaterale  permanente  dell'udito  non
          accompagnata da affezioni  purulente  dell'orecchio  medio,
          quando l'audizione della voce di conversazione sia  ridotta
          ad un metro, accertata con esame audiometrico. 
          30) Esito di  intervento  radicale  (antroatticotomia)  con
          voce di conversazione percepita a non meno di un metro. 
          31) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un  occhio,
          essendo l'altro integro, che ne riducano l'acutezza  visiva
          fra 1/50 e 3/50 della normale. 
          32) Le alterazioni organiche ed irreparabili della  visione
          periferica di un  occhio  (avendo  l'altro  occhio  visione
          centrale   o   periferica   normale),   sotto   forma    di
          restringimento concentrico del campo visivo di  tale  grado
          da lasciarne libera soltanto la zona centrale,  o  le  zone
          piu' prossime al centro, oppure sotto forma  di  lacune  di
          tale ampiezza da occupare una meta' del capo visivo stesso,
          o settori equivalenti. 
          Ottava categoria: 
          1) Gli esiti delle lesioni boccali che  producano  disturbi
          della masticazione,  della  deglutizione  o  della  parola,
          congiuntamente o separatamente che per la loro entita'  non
          siano da ascrivere a categorie superiori. 
          2) La perdita della  maggior  parte  dei  denti  oppure  la
          perdita  di  tutti  i  denti  della  arcata  inferiore.  La
          paradentosi diffusa, ribelle alle cure associata a parziale
          perdita dentaria. 
          3) La perdita della falange ungueale dei due pollici. 
          4) La perdita totale di tre dita fra le mani che non  siano
          i pollici ne' gli indici. 
          5) La perdita totale di uno degli indici e di un dito della
          stessa mano escluso il pollice. 
          6) La perdita di due falangi dell'indice insieme  a  quella
          delle ultime falangi di altre due dita  della  stessa  mano
          escluso il pollice. 
          7) La perdita della falange ungueale delle prime  tre  dita
          di una mano. 
          8) La perdita totale di cinque o quattro dita fra  i  piedi
          compreso un alluce o delle ultime quattro dita di  un  solo
          piede. 
          9) La perdita totale di sei o cinque dita fra i  piedi  che
          non siano gli alluci. 
          10) La perdita di un alluce o  della  falange  ungueale  di
          esso, insieme con la perdita della falange  di  altre  dita
          dei piedi comprese fra otto o sei. 
          11) La perdita di un alluce e del corrispondente metatarso. 
          12)  L'anchilosi  tibio-tarsica  di  un  solo  piede  senza
          deviazione  di  esso  e  senza  notevole   disturbo   della
          deambulazione. 
          13) L'accorciamento non minore di tre centimetri di un arto
          inferiore, a meno  che  non  apporti  disturbi  tali  nella
          statica o nella  deambulazione  da  essere  compreso  nelle
          categorie precedenti. 
          14) Bronchite cronica. 
          15) Gli esiti di pleurite basale o apicale monolaterali  di
          sospetta natura tubercolare. 
          16) Gli esiti di empiema non tubercolare. 
          17)  Disturbi  funzionali  cardiaci  persistenti  (nevrosi,
          tachicardia, extra sistolia). 
          18) Gastrite cronica. 
          19) Colite catarrale cronica o colite spastica postamebica. 
          20) Varici degli arti inferiori nodose e diffuse. 
          21) Emorroidi voluminose procidenti. 
          22) Colecistite cronica  o  esiti  di  colecistectomia  con
          persistente disepatismo. 
          23) Cistite cronica. 
          24) Sindromi nevrosiche lievi, ma persistenti. 
          25) Ritenzione parenchimale o endocavitaria di proiettile o
          di schegge senza fatti reattivi apprezzabili. 
          26) Ernie viscerali non contenibili. 
          27) Emicastrazione. 
          28) Perdita totale di un padiglione auricolare. 
          29) Sordita' unilaterale assoluta e permanente o  ipoacusia
          unilaterale con perdita  uditiva  superiore  al  90%  (voce
          gridata ad concham) accertata con esame audiometrico. 
          30) La diminuzione bilaterale  permanente  dell'udito,  non
          accompagnata da affezione  purulenta  dell'orecchio  medio,
          quando l'audizione della voce di conversazione sia  ridotta
          a due metri, accertata con esame audiometrico. 
          31) Otite media purulenta cronica semplice. 
          32) Stenosi bilaterale del naso di notevole grado. 
          33) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un  occhio,
          essendo l'altro integro, che ne riducano l'acutezza  visiva
          tra 4/50 e 3/10 della normale. 
          34) Dacriocistite purulenta cronica. 
          35) Congiuntiviti manifestamente croniche. 
          36) Le cicatrici delle palpebre  congiuntivali,  provocanti
          disturbi  oculari   di   rilievo   (ectropion,   entropion,
          simblefaron, lagoftalmo).». 
          «Tabella B - Lesioni ed infermita'  che  danno  diritto  ad
          indennita' per una volta tanto 
          1) La perdita totale di due delle ultime tre  dita  di  una
          mano o tra le mani. 
          2) La perdita totale di uno degli indici accompagnata o non
          dalla perdita di una delle ultime tre dita dell'altra mano. 
          3) La perdita delle ultime due falangi di uno degli  indici
          e di quelle di altre due dita fra le mani,  che  non  siano
          quelle dei pollici e dell'altro indice. 
          4) La perdita delle ultime due falangi dei due indici. 
          5)  La  perdita  della  falange  ungueale  di  un  pollice,
          accompagnata o non dalla perdita della falange ungueale  di
          un altro dito delle mani. 
          6) La perdita della falange ungueale di sei o  cinque  dita
          fra le mani, che non siano i pollici  oppure  della  stessa
          falange di quattro dita fra  le  mani  compreso  uno  degli
          indici. 
          7) La perdita totale di tre o due dita di  uno  o  dei  due
          piedi compreso un alluce (con integrita' del corrispondente
          metatarso) ovvero la perdita totale di quattro dita  tra  i
          piedi che non siano gli alluci. 
          8) La perdita totale dei due alluci, accompagnata o non  da
          quella della falange ungueale di due dita  o  di  uno  solo
          dello stesso o dell'altro piede. 
          9) La perdita di uno degli alluci o della falange  ungueale
          dei due alluci,  insieme  con  la  perdita  completa  della
          falange ungueale di altre quattro o  tre  dita  fra  i  due
          piedi. 
          10) La perdita totale della  falange  ungueale  di  otto  o
          sette dita tra i due piedi, che non siano gli alluci. 
          11) Esiti lievi di pleurite non di natura tubercolare. 
          12) Disturbi funzionali cardiaci di lieve entita'. 
          13) La distonia spastica diffusa del colon. 
          14) Ernie viscerali contenibili. 
          15) Stenosi nasale unilaterale di notevole grado. 
          16)  Riduzione   dell'udito   unilaterale   con   voce   di
          conversazione da ad concham a metri uno. 
          17) Le alterazioni organiche ed irreparabili  di  ambo  gli
          occhi che riducano l'acutezza visiva binoculare tra 4/10  e
          7/10 della normale. 
          18) L'epifora». 
          «Tabella E - (Assegni di superinvalidita') 
          A) 
          1) Alterazioni organiche e irreparabili di ambo  gli  occhi
          che  abbiano  prodotto  cecita'   bilaterale   assoluta   e
          permanente. 
          2) Perdita anatomica o funzionale di quattro arti  fino  al
          limite della perdita totale delle due mani e dei due  piedi
          insieme. 
          3) Lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo
          spinale) che abbiano prodotto paralisi totale dei due  arti
          inferiori e paralisi della vescica e del retto (paraplegici
          rettovescicali). 
          4) Alterazioni delle facolta' mentali  tali  da  richiedere
          trattamenti sanitari obbligatori in condizioni  di  degenza
          nelle strutture ospedaliere pubbliche o convenzionate. 
          L'assegno  sara'  mantenuto  alla  dimissione   quando   la
          malattia mentale determini gravi e  profondi  perturbamenti
          della vita organica e sociale  e  richieda  il  trattamento
          sanitario obbligatorio presso i centri di sanita' mentale e
          finche' dura tale trattamento. 
          L'assegno sara' mantenuto od attribuito anche a coloro che,
          alla data di entrata in vigore della legge 13 maggio  1978,
          n. 180, affetti  da  alterazioni  delle  facolta'  mentali,
          ancora socialmente pericolosi,  risultavano  dimessi  dagli
          ospedali  psichiatrici  ai  sensi  dell'articolo   69   del
          regolamento manicomiale  approvato  con  regio  decreto  16
          agosto 1909, n. 615,  e  affidati  per  la  custodia  e  la
          vigilanza alla famiglia con  la  necessaria  autorizzazione
          del tribunale. 
          Nei confronti dei  soggetti  di  cui  al  precedente  comma
          verra' conservato l'assegno se si verificano le  condizioni
          di  cui  al   primo   comma.   Alla   dimissione   trovera'
          applicazione il disposto del secondo comma. 
          (Annue: L. 8.616.000 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 12.000.000 dal 1° gennaio 1986). 
          A-bis) 
          1) La perdita di ambo gli arti  superiori  fino  al  limite
          della perdita delle due mani. 
          2) La disarticolazione di ambo le cosce o l'amputazione  di
          esse  con   la   impossibilita'   assoluta   e   permanente
          dell'applicazione di apparecchio di protesi. 
          (Annue: L. 7.754.400 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 10.800.000 dal 1° gennaio 1986). 
          B) 
          1) Lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo
          spinale), con conseguenze gravi e permanenti di grado  tale
          da apportare, isolatamente o nel loro  complesso,  profondi
          ed irreparabili perturbamenti alla vita organica sociale. 
          2)  Tubercolosi  o  altre  infermita'  gravi  al  punto  da
          determinare  una  assoluta  e  permanente   incapacita'   a
          qualsiasi attivita'  fisica  e  da  rendere  necessaria  la
          continua o quasi continua degenza a letto. 
          (Annue: L. 6.892.800 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 9.600.000 dal 1° gennaio 1986). 
          C) 
          1) Perdita di un arto superiore  e  di  un  arto  inferiore
          dello stesso lato sopra il terzo inferiore  rispettivamente
          del   braccio   e   della   coscia    con    impossibilita'
          dell'applicazione dell'apparecchio di protesi. 
          (Annue: L. 6.031.200 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 8.400.000 dal 1° gennaio 1986). 
          D) 
          1) Amputazione di ambo le cosce a qualsiasi altezza. 
          (Annue: L. 5.169.600 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 7.200.000 dal 1° gennaio 1986). 
          E) 
          1) Alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli  occhi
          tali da ridurre l'acutezza visiva  binoculare  da  1/100  a
          meno di 1/50 della normale. 
          2) Perdita di un arto superiore e di uno inferiore sopra il
          terzo inferiore rispettivamente del braccio e della coscia. 
          3) Perdita di dieci oppure di nove dita delle mani compresi
          i pollici. 
          4) Perdita di ambo gli arti inferiori di cui uno  sopra  il
          terzo inferiore della  coscia  e  l'altro  sopra  il  terzo
          inferiore della gamba. 
          5)  Alterazioni  delle  facolta'  mentali  che   richiedono
          trattamenti  sanitari  obbligatori  non  in  condizioni  di
          degenza   nelle   strutture   ospedaliere    pubbliche    o
          convenzionate o che abbiano richiesto trattamenti  sanitari
          obbligatori in condizioni di degenza  ospedaliera,  cessati
          ai sensi della legge n. 180 del 13 maggio 1978,  sempreche'
          tali alterazioni apportino profondi perturbamenti alla vita
          organica e sociale. 
          (Annue: L. 4.308.000 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 6.000.000 dal 1° gennaio 1986). 
          F) 
          1) Perdita totale di una mano e dei due piedi insieme. 
          2) Perdita di due arti, uno superiore e l'altro  inferiore,
          amputati rispettivamente al terzo inferiore del  braccio  e
          al terzo inferiore della gamba. 
          3) Perdita di due arti, uno superiore e l'altro  inferiore,
          amputati     rispettivamente     al     terzo     inferiore
          dell'avambraccio e al terzo inferiore della coscia. 
          4) Perdita di ambo gli arti inferiori di cui uno  sopra  al
          terzo inferiore della coscia e l'altro al  terzo  inferiore
          della gamba. 
          5) Perdita di ambo gli arti inferiori di cui uno  al  terzo
          inferiore della coscia e l'altro fino  al  terzo  inferiore
          della gamba. 
          6) Perdita delle due gambe a qualsiasi altezza. 
          7)  Alterazioni  delle  facolta'  mentali   che   apportino
          profondi perturbamenti alla vita organica e sociale. 
          8)  Tubercolosi  o  altre  infermita'  gravi  al  punto  da
          determinare  una  assoluta  e  permanente   incapacita'   a
          qualsiasi attivita' fisica, ma non tale  da  richiedere  la
          continua o quasi continua degenza a letto. 
          (Annue: L. 3.446.400 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 4.800.000 dal 1° gennaio 1986). 
          G) 
          1) Perdita dei due piedi o  di  un  piede  e  di  una  mano
          insieme. 
          2) La disarticolazione di un'anca. 
          3)   Tutte   le   alterazioni   delle   facolta'    mentali
          (schizofrenia   e    sindromi    schizofreniche,    demenza
          paralitica,  demenze   traumatiche,   demenza   epilettica,
          distimie gravi, ecc.) che rendano  l'individuo  incapace  a
          qualsiasi attivita'. 
          4) Tubercolosi grave al punto da determinare  una  assoluta
          incapacita' a proficuo lavoro. 
          (Annue: L. 2.584.800 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 3.600.000 dal 1° gennaio 1986). 
          H) 
          1) Castrazione e perdita pressoche' totale del pene. 
          2) La fistola gastrica, intestinale, epatica,  pancreatica,
          splenica, retto vescicale ribelle  ad  ogni  cura  e  l'ano
          preternaturale. 
          3)  Sordita'  bilaterale  organica  assoluta  e  permanente
          quando si accompagni alla perdita  o  a  disturbi  gravi  e
          permanenti della favella o a disturbi della sfera  psichica
          e dell'equilibrio statico-dinamico. 
          4) Cardiopatie organiche in stato di  permanente  scompenso
          con  grave  e  permanente  insufficienza   coronarica   ecg
          accertata o gravi al punto da richiedere l'applicazione  di
          pace-maker o il trattamento con by-pass o  la  sostituzione
          valvolare. 
          5)  Anchilosi  completa  di  un'anca  se  unita   a   grave
          alterazione funzionale del ginocchio corrispondente. 
          (Annue: L. 1.723.200 dal 1° gennaio 1985) 
          (Annue: L. 2.400.000 dal 1° gennaio 1986).». 
          TABELLAF-1 
          ******Parte di provvedimento in formato grafico******* 
          - Il testo degli articoli 138, commi 1 e 3, e 139, commi  3
          e 4, del decreto  legislativo  7  settembre  2005,  n.  209
          (Codice  delle  assicurazioni  private),   pubblicato   nel
          supplemento ordinario alla Gazzetta  Ufficiale  13  ottobre
          2005, n. 239, e' il seguente: 
          «Art.  138  (Danno  biologico  per  lesioni  di  non  lieve
          entita'). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica,
          previa  deliberazione  del  Consiglio  dei   Ministri,   su
          proposta del Ministro della  salute,  di  concerto  con  il
          Ministro delle attivita' produttive, con  il  Ministro  del
          lavoro e delle politiche sociali e con  il  Ministro  della
          giustizia,  si  provvede  alla   predisposizione   di   una
          specifica  tabella  unica  su  tutto  il  territorio  della
          Repubblica: 
          a) delle menomazioni alla integrita'  psicofisica  comprese
          tra dieci e cento punti; 
          b) del valore pecuniario  da  attribuire  ad  ogni  singolo
          punto  di  invalidita'  comprensiva  dei  coefficienti   di
          variazione corrispondenti all'eta' del soggetto leso. 
          2. Omissis. 
          3. Qualora  la  menomazione  accertata  incida  in  maniera
          rilevante   su   specifici   aspetti   dinamico-relazionali
          personali, l'ammontare del danno determinato ai sensi della
          tabella unica nazionale puo' essere aumentato  dal  giudice
          sino al trenta per cento, con equo e motivato apprezzamento
          delle condizioni soggettive del danneggiato.». 
          «Art. 139 (Danno biologico per lesioni di lieve entita'). -
          1. - 2. (omissis). 
          3. L'ammontare del danno biologico liquidato ai  sensi  del
          comma 1 puo' essere aumentato dal  giudice  in  misura  non
          superiore ad un quinto, con equo e  motivato  apprezzamento
          delle condizioni soggettive del danneggiato. 
          4. Con decreto  del  Presidente  della  Repubblica,  previa
          deliberazione del Consiglio dei Ministri, su  proposta  del
          Ministro della salute, di  concerto  con  il  Ministro  del
          lavoro e delle politiche sociali,  con  il  Ministro  della
          giustizia e con il Ministro delle attivita' produttive,  si
          provvede alla  predisposizione  di  una  specifica  tabella
          delle menomazioni alla integrita' psicofisica comprese  tra
          uno e nove punti di invalidita'.».