Art. 144 (Art. 40 Cod. Str.) 
                        (Strisce trasversali) 
  1. Le strisce trasversali, o linee di arresto, sono continue o dis-
continue e di colore bianco; quelle continue hanno  larghezza  minima
di  50  cm  e  vanno  usate  in  corrispondenza  delle   intersezioni
semaforizzate, degli attraversamenti  pedonali  semaforizzati  ed  in
presenza del segnale FERMARSI  E  DARE  PRECEDENZA  (figg.  II.432/a,
II.432/b, II.432/c); quelle discontinue vanno usate in  presenza  del
segnale DARE PRECEDENZA. 
  2.  La  linea  di  arresto  deve  essere  tracciata  con  andamento
parallelo all'asse della strada principale, di massima  sulla  soglia
dell'intersezione  e,  comunque,  in  posizione  tale  da  consentire
agevolmente le manovre di svolta; deve essere tracciata, inoltre,  in
posizione tale che il conducente possa, se  necessario,  fermarsi  in
tempo utile prima di tale  linea  ed  avere  la  visuale  piu'  ampia
possibile sui rami della intersezione, tenuto conto delle esigenze di
movimento degli altri veicoli e dei pedoni. La linea non deve  essere
tracciata in presenza di corsie di accelerazione. 
  3. La linea di arresto deve collegare il margine della  carreggiata
con la striscia longitudinale di  separazione  dei  sensi  di  marcia
ovvero, nei sensi unici, con l'altro margine della  carreggiata.  Per
le strade prive di salvagente od isola spartitraffico, la linea  deve
essere raccordata con la  striscia  longitudinale  continua  per  una
lunghezza non inferiore a 25 m e a  10  m,  rispettivamente  fuori  e
dentro i centri abitati. 
  4. La linea di arresto, in presenza del segnale DARE PRECEDENZA, e'
costituita da una serie di triangoli bianchi tracciati con  la  punta
rivolta verso il conducente obbligato  a  dare  la  precedenza;  tali
triangoli hanno una base compresa  tra  40  e  60  cm  ed  un'altezza
compresa tra 60 e 70 cm (fig. II.433). 
  5. Sulle intersezioni  regolate  mediante  segnali  semaforici,  la
linea di arresto deve  essere  tracciata  prima  dell'attraversamento
pedonale ad una distanza di 1 m dal limite di questo (fig. II.431/a).