Art. 3 
                   Iniziativa ad istanza di parte 
 
  1. L'impiegato civile  che  abbia  contratto  infermita'  o  subito
lesioni, per farne  accertare  l'eventuale  dipendenza  da  causa  di
servizio deve, entro sei mesi dalla data  in  cui  si  e'  verificato
l'evento  dannoso  o  da  quella   in   cui   ha   avuto   conoscenza
dell'infermita'  o  della   lesione,   presentare   domanda   scritta
all'amministrazione  dalla  quale  direttamente  dipende,   indicando
specificamente la  natura  dell'infermita'  o  lesione,  i  fatti  di
servizio che vi hanno  concorso  e,  ove  possibile,  le  conseguenze
sull'integrita' fisica. Il dipendente puo' allegare alla domanda ogni
documento che reputi utile. 
  2. Con la medesima domanda di cui al comma 1, l'impiegato che,  per
infermita' o lesione contratta per causa di servizio, ha  subito  una
menomazione dell'integrita' fisica ascrivibile ad una delle categorie
di cui alle tabelle A e B annesse al  decreto  del  Presidente  della
Repubblica  30  dicembre  1981,  n.  834,  richiede  la   concessione
dell'equo indennizzo previsto dall'art. 68 del testo unico  approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, se
la menomazione si sia manifestata contemporaneamente all'infermita' o
lesione. 
  3. L'infermita' non prevista in  dette  tabelle  e'  indennizzabile
solo nel caso in cui essa sia da ritenersi equivalente ad  alcuna  di
quelle contemplate nelle tabelle stesse, anche quando la  menomazione
dell'integrita' fisica si manifesta entro 5 anni dalla cessazione del
rapporto d'impiego, elevati a 10 anni per  invalidita'  derivanti  da
parkinsonismo. 
  4. La disposizione di cui al comma 1 si  applica  anche  quando  la
menomazione dell'integrita' fisica si manifesta  dopo  la  cessazione
del rapporto di impiego. 
  5. La domanda di cui al comma 2 puo' essere  proposta  anche  dagli
eredi dell'impiegato o del pensionato deceduto, entro  sei  mesi  dal
decesso. 
 
          Note all'articolo 3:
            - Si riporta il testo delle tabelle  A  e  B  annesse  al
          decreto  del  Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981,
          n. 834:
                                                           "TABELLA A
                    LESIONI ED INFERMITA' CHE DANNO DIRITTO
                 A PENSIONE VITALIZIA O AD ASSEGNO TEMPORANEO
          PRIMA CATEGORIA:
             1) La perdita dei quattro  arti  fino  al  limite  della
          perdita totale delle due mani e dei due piedi insieme.
             2)  La  perdita di tre arti fino al limite della perdita
          delle due mani e di un piede insieme.
             3) La perdita di ambo gli arti superiori fino al  limite
          della perdita totale delle due mani.
             4)  La  perdita  di  due  arti,  superiore  ed inferiore
          (disarticolazione  o  amputazione  del  braccio   e   della
          coscia).
             5) La perdita totale di una mano e dei due piedi.
             6) La perdita totale di una mano e di un piede.
             7)  La disarticolazione di un'anca; l'anchilosi completa
          della stessa, se unita a grave alterazione  funzionale  del
          ginocchio corrispondente.
             8)  La disarticolazione di un braccio o l'amputazione di
          esso all'altezza del collo chirurgico dell'omero.
             9) L'amputazione di coscia o gamba a qualunque  altezza,
          con  moncone  residuo  improtesizzabile  in modo assoluto e
          permanente.
             10) La perdita di una coscia  a  qualunque  altezza  con
          moncone  protesizzabile,  ma  con grave artrosi dell'anca o
          del ginocchio dell'arto superstite.
             11) La perdita di ambo gli arti inferiori sino al limite
          della perdita totale dei piedi.
             12) La perdita totale di tutte le dita delle mani ovvero
          la perdita totale dei due pollici e di altre  sette  o  sei
          dita.
             13) La perdita totale di un pollice e di altre otto dita
          delle  mani,  ovvero la perdita totale delle cinque dita di
          una mano e delle prime due dell'altra.
             14) La perdita totale di sei dita delle mani compresi  i
          pollici e gli indici o la perdita totale di otto dita delle
          mani compreso o non uno dei pollici.
             15)  Le  distruzioni  di  ossa  della faccia, specie dei
          mascellari e tutti gli altri esiti di lesioni  gravi  della
          faccia  e  della  bocca  tali da determinare grave ostacolo
          alla masticazione e alla deglutizione si' da costringere  a
          speciale alimentazione.
             16)    L'anchilosi    temporo-mandibolare   completa   e
          permanente.
             17)  L'immobilita'  completa  permanente  del  capo   in
          flessione  o  in  estensione,  oppure la rigidita' totale e
          permanente del rachide con notevole incurvamento.
             18) Le alterazioni polmonari ed extrapolmonari di natura
          tubercolare  e  tutte  le  altre  infermita'  organiche   e
          funzionali  permanenti  e gravi al punto da determinare una
          assoluta incapacita' al lavoro proficuo.
             19) Fibrosi polmonare diffusa  con  enfisema  bolloso  o
          stato bronchie(Circa)tasico e cuore polmonare grave.
             20)   Cardiopatie   organiche  in  stato  di  permanente
          scompenso o con grave e permanente insufficenza  coronarica
          ecg. accertata.
             21)  Gli  aneurismi di grossi vasi arteriosi del collo e
          del tronco, quando, per sede, volume o grado di  evoluzione
          determinano assoluta incapacita' lavorativa.
             22) Tumori maligni a rapida evoluzione.
             23)   La   fistola   gastrica,   intestinale,   epatica,
          pancreatica, splenica, rettovescicale ribelle ad ogni  cura
          e l'ano preternaturale.
             24)  Incontinenza  delle  feci  grave  e  permanente  da
          lesione organica.
             25) Il diabete mellito ed il diabete  insipido  entrambi
          di notevole gravita'.
             26)   Esiti  di  nefrectomia  con  grave  compromissione
          permanente del rene superstite (iperazotemia,  ipertensione
          e   complicazioni   cardiache)   o   tale   da  necessitare
          trattamento emodialitico protratto nel tempo.
             27) Castrazione e perdita pressoche' totale del pene.
             28)  Tutte  le  alterazioni   delle   facolta'   mentali
          (sindrome   schizofrenica,   demenza   paralitica,  demenze
          traumatiche, demenza epilettica, distimie gravi, ecc.)  che
          rendano l'individuo incapace a qualsiasi attivita'.
             29)  Le lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e
          midollo spinale) con  conseguenze  gravi  e  permanenti  di
          grado   tale   da   apportare   profondi   e   irreparabili
          perturbamenti  alle  funzioni  piu'  necessarie  alla  vita
          organica  e  sociale  o da determinare incapacita' a lavoro
          proficuo.
             30) Sordita' bilaterale organica assoluta  e  permanente
          accertata con esame audiometrico.
             31)  Sordita'  bilaterale organica assoluta e permanente
          quando si accompagni alla perdita  o  a  disturbi  gravi  e
          permanenti  della favella o a disturbi della sfera psichica
          e dell'equilibrio statico-dinamico.
             32) Esiti di laringectomia totale.
             33) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli
          occhi che abbiano prodotto cecita'  bilaterale  assoluta  e
          permanente.
             34) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare da 1/100
          a meno di 1/50.
             35)  Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  di un
          occhio,  che  ne  abbiano  prodotto  cecita'   assoluta   e
          permanente  con  l'acutezza  visiva  dell'altro ridotta tra
          1/50 e 3/50 della normale (vedansi avvertenze alle  tabelle
          A e B-c).
          SECONDA CATEGORIA:
             1)  Le  distruzioni  di  ossa  della  faccia, specie dei
          mascellari e tutti gli altri esiti di lesione  grave  della
          faccia  stessa  e della bocca tali da menomare notevolmente
          la masticazione, la deglutizione o  la  favella  oppure  da
          opportare evidenti deformita', nonostante la protesi.
             2)  L'anchilosi temporo-mandibolare incompleta, ma grave
          e  permanente  con  notevole   riduzione   della   funzione
          masticatoria.
             3)   L'artrite  cronica  che,  per  la  molteplicita'  e
          l'importanza delle articolazioni  colpite,  abbia  menomato
          gravemente la funzione di due o piu' arti.
             4) La perdita di un braccio o avambraccio sopra il terzo
          inferiore.
             5)  La perdita totale delle cinque dita di una mano e di
          due delle ultime quattro dita dell'altra.
             6) La perdita di una coscia a qualunque altezza.
             7) L'amputazione medio tarsica o  la  sotto  astragalica
          dei due piedi.
             8)  Anchilosi  completa  dell'anca o quella in flessione
          del ginocchio.
             9) Le affezioni polmonari ed extra polmonari  di  natura
          tubercolare  che  per  la  loro  gravita' non siano tali da
          ascrivere alla prima categoria.
             10)  Le  lesioni  gravi   e   permanenti   dell'apparato
          respiratorio  o  di  altri  apparati  organici  determinate
          dall'azione di gas nocivi.
             11) Bronchite  cronica  diffusa  con  bronchiectasie  ed
          enfisema di notevole grado.
             12)  Tutte le altre lesioni od affezioni organiche della
          laringe, della trachea che  arrechino  grave  e  permanente
          dissesto alla funzione respiratoria.
             13) Cardiopatie con sintomi di scompenso di entita' tali
          da non essere ascrivibili alla prima categoria.
             14) Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del tronco e
          del   collo,  quando  per  la  loro  gravita'  non  debbano
          ascriversi alla prima categoria.
             15) Le  affezioni  gastro-enteriche  e  delle  ghiandole
          annesse con grave e permanente deperimento organico.
             16)  Stenosi  esofagee  di  alto  grado, con deperimento
          organico.
             17) La perdita della lingua.
             18)  Le  lesioni  o   affezioni   gravi   e   permanenti
          dell'apparato  urinario salvo, che per la loro entita', non
          siano ascrivibili alla categoria superiore.
             19)  Le  affezioni  gravi  e  permanenti  degli   organi
          emopoietici.
             20)  Ipoacusia  bilaterale  superiore al 90% con voce di
          conversazione gridata ad concham senza affezioni  purulente
          dell'orecchio medio.
             21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare tra 1/50
          e 3/50 della normale.
             22) Castrazione o perdita pressoche' totale del pene.
             23)  Le  paralisi permanenti sia di origine centrale che
          periferica interessanti i muscoli o  gruppi  muscolari  che
          presiedono  a  funzioni  essenziali della vita e che, per i
          caratteri e la durata, si giudichino inguaribili.
          TERZA CATEGORIA:
             1)  La  perdita  totale  di  una mano o dclle sue cinque
          dita, ovvero la perdita totale di cinque dita tra  le  mani
          compresi i due pollici.
             2) La perdita totale del pollice e dell'indice delle due
          mani.
             3)  La  perdita  totale  di  ambo  gli indici e di altre
          cinque dita fra le mani che non siano i pollici.
             4) La perdita totale di un pollice insieme con quella di
          un  indice  e  di  altre  quattro  dita  fra  le  mani  con
          integrita' dell'altro pollice.
             5) La perdita di una gamba sopra il terzo inferiore.
             6) L'amputazione tarso-metatarsica dei due piedi.
             7) L'anchilosi totale di una spalla in posizione viziata
          e non parallela all'asse del corpo.
             8) Labirintiti e labirintosi con stato vertiginoso grave
          e permanente.
             9) La perdita o i disturbi gravi della favella.
             10) L'epilessia con manifestazioni frequenti.
             11)  Le  alterazioni  organiche  e  irreparabili  di  un
          occhio, che abbiano prodotto cecita' assoluta e permanente,
          con l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra  4/50  e  1/10
          della normale.
          QUARTA CATEGORIA:
             1)   L'anchilosi  totale  di  una  spalla  in  posizione
          parallela all'asse del corpo.
             2) La perdita totale delle ultime quattro  dita  di  una
          mano o delle prime tre dita di essa.
             3)  La  perdita  totale  di  tre  dita  tra  le due mani
          compresi ambo i pollici.
             4) La perdita totale di un pollice e dei due indici.
             5) La perdita totale di  uno  dei  pollici  e  di  altre
          quattro  dita  fra le due mani esclusi gli indici e l'altro
          pollice.
             6) La perdita totale di un  indice  e  di  altre  sei  o
          cinque dita fra le due mani che non siano i pollici.
             7) La perdita di una gamba al terzo inferiore.
             8)  La  lussazione  irriducibile  di  una  delle  grandi
          articolazioni, ovvero gli esiti permanenti  delle  fratture
          di  ossa  principali  (pseudo artrosi, calli molto deformi,
          ecc.) che ledano notevolmente la funzione di un arto.
             9) Le malattie  di  cuore  senza  sintomi  di  scompenso
          evidenti,   ma  con  stato  di  latente  insufficienza  del
          miocardio.
             10) Calcolosi renale  bilaterale  con  accessi  dolorosi
          frequenti  e  con persistente compromissione della funzione
          emuntoria.
             11)   L'epilessia  ammenoche'  per  la  frequenza  e  la
          gravita' delle sue manifestazioni non sia da  ascriversi  a
          categorie superiori.
             12) Psico-nevrosi gravi (fobie persistenti).
             13)  Le  paralisi  periferiche  che  comportino disturbi
          notevoli della zona innervata.
             14)  Pansinusiti  purulente  croniche   bilaterali   con
          nevralgia del trigemino.
             15) Otite media purulenta cronica bilaterale con voce di
          conversazione percepita ad concham.
             16)   Otite   media  purulenta  cronica  bilaterale  con
          complicazioni  (carie  degli   ossicini,   esclusa   quella
          limitata    al    manico    del   martello,   colesteatomi,
          granulazioni).
             17) Labirintiti e labirintosi con stato  vertiginoso  di
          media gravita'.
             18)  Le alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare tra 4/50
          e 1/10 della normale.
             19) Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio
          che ne abbiano prodotto cecita' assoluta e permanente,  con
          l'acutezza  visiva dell'altro ridotta tra 2/10 e 3/10 della
          normale.
             20) Le alterazioni irreparabili della visione periferica
          sotto forma di emianopsia bilaterale.
             21) Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  di  un
          occhio   che   ne   abbiano  prodotto  cecita'  assoluta  e
          permanente,  con  alterazioni  pure   irreversibili   della
          visione    periferica    dell'altro,    sotto    forma   di
          restringimento concentrico del campo visivo di  tale  grado
          da  lasciarne  libera  soltanto  la zona centrale o le zone
          piu' prossime al centro, oppure sotto forma  di  lacune  di
          tale ampiezza da occupare una meta' del campo visivo stesso
          o settori equivalenti.
          QUINTA CATEGORIA:
             1)   L'anchilosi  totale  di  un  gomito  in  estensione
          completa o quasi.
             2) La perdita totale del pollice e  dell'indice  di  una
          mano.
             3) La perdita totale di ambo i pollici.
             4)  La  perdita totale di uno dei pollici e di altre tre
          dita tra le  mani  che  non  siano  gli  indici  e  l'altro
          pollice.
             5)  La  perdita  totale  di  uno degli indici e di altre
          quattro dita fra le mani che non siano il pollice e l'altro
          indice.
             6) La perdita di due falangi di otto o sette dita fra le
          mani che non siano quelle dei pollici.
             7) La perdita della falange ungueale  di  dieci  o  nove
          dita  delle  mani, ovvero la perdita della falange ungueale
          di otto dita compresa quella dei pollici.
             8)  La  perdita  di  un   piede   ovvero   l'amputazione
          unilaterale medio-tarsica o la sotto astragalica.
             9)  La  perdita totale delle dita dei piedi o di nove od
          otto dita compresi gli alluci.
             10) La tubercolosi polmonare allo stato di esiti estesi,
          ma clinicamente stabilizzati,  sempre  previo  accertamento
          stratigrafico,   quando   essi  per  la  loro  entita'  non
          determinino grave dissesto alla funzione respiratoria.
             11) Gli esiti di affezione tubercolare extra  polmonare,
          quando  per la loro entita' e localizzazione non comportino
          assegnazione a categoria superiore o inferiore.
             12) Le  malattie  organiche  di  cuore  senza  segno  di
          scompenso.
             13) L'arteriosclerosi diffusa e manifesta.
             14)  Gli  aneurismi  arteriosi o arterovenosi degli arti
          che ostacolano notevolmente la funzione.
             15) Le nefriti o le nefrosi croniche.
             16) Diabete mellito o insipido di media gravita'.
             17)  L'ernia  viscerale  molto  voluminosa  o   che,   a
          prescindere  dal  suo  volume,  sia accompagnata da gravi e
          permanenti complicazioni.
             18)  Otite  media  purulenta  cronica  bilaterale  senza
          complicazioni  con  voce di conversazione percepita a 50 cm
          accertata con esame  audiometrico.  Otite  media  purulenta
          cronica   unilaterale   con   complicazioni   (carie  degli
          ossicini, esclusa quella limitata al manico  del  martello,
          colesteatoma, granulazioni).
             19)  La diminuzione bilaterale permanente dell'udito non
          accompagnata da affezioni  purulente  dell'orecchio  medio,
          quando  l'audizione della voce di conversazione sia ridotta
          ad concham.
             20) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare tra 2/10
          e 3/10 della normale.
             21)  Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  di un
          occhio,  che  ne  abbiano  prodotto  cecita'   assoluta   e
          permanente,  con  l'acutezza  visiva dell'altro ridotta tra
          4/10 e 7/10 della normale.
             22) La  perdita  anatomica  di  un  bulbo  oculare,  non
          protesizzabile, essendo l'altro integro.
             23)  Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  della
          visione periferica di entrambi gli occhi,  sotto  forma  di
          restringimento  concentrico  del campo visivo di tale grado
          da lasciarne libera soltanto la zona centrale,  o  le  zone
          piu'  prossime  al  centro, oppure sotto forma di lacune di
          tale ampiezza da occupare una meta' del campo visivo stesso
          o settori equivalenti.
          SESTA CATEGORIA:
             1) Le cicatrici estese e profonde del cranio con perdita
          di  sostanza  delle  ossa  in tutto il loro spessore, senza
          disturbi funzionali del cervello.
             2) L'anchilosi totale di un gomito in flessione completa
          o quasi.
             3) La perdita totale di un pollice  insieme  con  quella
          del  corrispondente metacarpo ovvero insieme con la perdita
          totale di una delle ultime tre dita della stessa mano.
             4) La perdita totale di uno degli indici e di altre  tre
          dita fra le mani, che non siano i pollici e l'altro indice.
             5)  La  perdita  totale  di  cinque dita fra le mani che
          siano le  ultime  tre  dell'una  e  due  delle  ultime  tre
          dell'altra.
             6)  La  perdita  totale  di  uno dei pollici insieme con
          quella di altre due dita fra le mani esclusi gli  indici  e
          l'altro pollice.
             7) La perdita totale delle tre ultime dita di una mano.
             8)  La  perdita  delle  due  ultime falangi delle ultime
          quattro dita di una  mano,  ovvero  la  perdita  delle  due
          ultime  falangi  di  sei o cinque dita fra le mani, che non
          siano quelle dei pollici.
             9) La perdita della falange ungueale di sette o sei dita
          fra le mani, compresa quella dei  due  pollici,  oppure  la
          perdita  della  falange  ungueale  di otto dita fra le mani
          compresa quella di uno dei due pollici.
             10) L'amputazione tarso-metatarsica di un solo piede.
             11) La perdita totale di sette  o  sei  dita  dei  piedi
          compresi i due alluci.
             12)  La  perdita  totale  di nove od otto dita dei piedi
          compreso un alluce.
             13)  La  perdita   totale   dei   due   alluci   e   dei
          corrispondenti metatarsi.
             14)   Ulcera   gastrica  o  duodenale,  radiologicamente
          accertata, o gli esiti di gastroenterostomia  con  neostoma
          ben funzionante.
             15)  Morbo  di Basedow che per la sua entita' non sia da
          ascriversi a categoria superiore.
             16) Nefrectomia con integrita' del rene superstite.
             17) Psico-nevrosi di media entita'.
             18) Le nevriti ed i loro esiti permanenti.
             19)  Sinusiti  purulente  croniche   o   vegetanti   con
          nevralgia.
             20) La diminuzione bilaterale permanente dell'udito, non
          accompagnata  da  affezioni  purulente dell'orecchio medio,
          quando l'audizione della voce di conversazione sia  ridotta
          alla distanza di 50 cm.
             21)  Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  di un
          occhio che ne abbiano prodotto una riduzione  dell'acutezza
          visiva   al   di  sotto  di  1/50,  con  l'acutezza  visiva
          dell'altro normale, o ridotta fino a 7/10 della normale.
          SETTIMA CATEGORIA:
             1)  Le cicatrici della faccia che costituiscono notevole
          deformita'. Le cicatrici di qualsiasi altra parte del corpo
          estese e dolorose o aderenti o retratte che siano facili ad
          ulcerarsi o comportino  apprezzabili  disturbi  funzionali,
          ammenoche' per la loro gravita' non siano da equipararsi ad
          infermita' di cui alle categorie precedenti.
             2) L'anchilosi completa dell'articolazione radiocarpica.
             3)  La  perdita  totale di quattro dita fra le mani, che
          non siano i pollici ne' gli indici.
             4) La perdita totale dei due indici.
             5) La perdita totale di un pollice.
             6) La perdita totale di uno degli indici e di due  altre
          dita fra le mani che non siano i pollici o l'altro indice.
             7)  La perdita delle due falangi dell'indice e di quelle
          di altre tre dita fra le mani  che  non  siano  quelle  dei
          pollici.
             8) La perdita della falange ungueale di tutte le dita di
          una mano, oppure la perdita della falange ungueale di sette
          o sei dita tra le mani compresa quella di un pollice.
             9)  La perdita della falange ungueale di cinque, quattro
          o tre dita delle mani compresa quella dei due pollici.
             10) La perdita della falange ungueale di  otto  o  sette
          dita fra le mani che non sia quella dei pollici.
             11)  La  perdita  totale da cinque a tre dita dei piedi,
          compresi gli alluci.
             12) La perdita totale di sette o sei dita tra  i  piedi,
          compreso  un  alluce, oppure di tutte o delle prime quattro
          dita di un piede.
             13) La perdita totale di otto o sette dita tra i  piedi,
          che non siano gli alluci.
             14)  La  perdita  delle due falangi o di quella ungueale
          dei  due  alluci  insieme  con  la  perdita  della  falange
          ungueale di altre dita comprese fra otto e cinque.
             15) L'anchilosi completa dei piedi (tibio-tarsica) senza
          deviazione e senza notevole disturbo della deambulazione.
             16) L'anchilosi in estensione del ginocchio.
             17) Bronchite cronica diffusa con modico enfisema.
             18)  Esiti  di  pleurite basale bilaterale, oppure esiti
          estesi di pleurite monolaterale di sospetta natura tbc.
             19) Nevrosi cardiaca grave e persistente.
             20) Le varici molto  voluminose  con  molteplici  grossi
          nodi  ed  i  loro  esiti, nonche' i reliquati delle flebiti
          dimostratisi ribelli alle cure.
             21) Le emorroidi  voluminose  e  ulcerate  con  prolasso
          rettale; le fistole anali secernenti.
             22) Laparocele voluminoso.
             23) Gastroduodenite cronica.
             24) Esiti di resezione gastrica.
             25)   Colecistite   cronica   con   disfunzione  epatica
          persistente.
             26) Calcolosi renale senza compromissione della funzione
          emuntoria.
             27) Isteronevrosi di media gravita'.
             28) Perdita totale dei due padiglioni auricolari.
             29) La diminuzione bilaterale permanente dell'udito  non
          accompagnata  da  affezioni  purulente dell'orecchio medio,
          quando l'audizione della voce di conversazione sia  ridotta
          ad un metro, accertata con esame audiometrico.
             30)  Esito  di intervento di radicale (antroatticotomia)
          con voce di conversazione percepita a non meno di un metro.
             31) Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  di  un
          occhio, essendo l'altro integro, che ne riducano l'acutezza
          visiva fra 1/50 e 3/50 della normale.
             32)  Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  della
          visione periferica di  un  occhio  (avendo  l'altro  occhio
          visione  centrale  o  periferica  normale),  sotto forma di
          restringimento concentrico del campo visivo di  tale  grado
          da  lasciarne  libera  soltanto la zona centrale, o le zone
          piu' prossime al centro, oppure sotto forma  di  lacune  di
          tale  ampiezza  da  occupare  una  meta'  del  campo visivo
          stesso, o settori equivalenti.
          OTTAVA CATEGORIA:
             1)   Gli  esiti  delle  lesioni  boccali  che  producano
          disturbi della masticazione,  della  deglutizione  o  della
          parola,  congiuntamente  o  separatamente  che  per la loro
          entita' non siano da ascrivere a categorie superiori.
             2) La perdita della maggior parte dei  denti  oppure  la
          perdita  di  tutti  i  denti  della  arcata  inferiore.  La
          paradentosi diffusa, ribelle alle cure associata a parziale
          perdita dentaria.
             3) La perdita della falange ungueale dei due pollici.
             4) La perdita totale di tre dita fra  le  mani  che  non
          siano i pollici ne' gli indici.
             5)  La  perdita  totale di uno degli indici e di un dito
          della stessa mano escluso il pollice.
             6) La perdita  di  due  falangi  dell'indice  insieme  a
          quella  delle ultime falangi di altre due dita della stessa
          mano escluso il pollice.
             7) La perdita della falange  ungueale  delle  prime  tre
          dita di una mano.
             8)  La  perdita  totale  di  cinque o quattro dita fra i
          piedi compreso un alluce o delle ultime quattro dita di  un
          solo piede.
             9)  La  perdita  totale di sei o cinque dita fra i piedi
          che non siano gli alluci.
             10) La perdita di un alluce o della falange ungueale  di
          esso,  insieme  con  la perdita della falange di altre dita
          dei piedi comprese fra otto e sei.
             11)  La  perdita  di  un  alluce  e  del  corrispondente
          metatarso.
             12)  L'anchilosi  tibio-tarsica  di  un solo piede senza
          deviazione  di  esso  e  senza  notevole   disturbo   della
          deambulazione.
             13)  L'accorciamento  non minore di tre centimetri di un
          arto inferiore, a meno che non apporti disturbi tali  nella
          statica  o  nella  deambulazione  da  essere compreso nelle
          categorie precedenti.
             14) Bronchite cronica.
             15) Gli esiti di pleurite basale o apicale  monolaterali
          di sospetta natura tubercolare.
             16) Gli esiti di empiema non tubercolare.
             17)  Disturbi  funzionali cardiaci persistenti (nevrosi,
          tachicardia, extra sistolia).
             18) Gastrite cronica.
             19)  Colite  catarrale   cronica   o   colite   spastica
          postamebica.
             20) Varici degli arti inferiori nodose e diffuse.
             21) Emorroidi voluminose procidenti.
             22)  Colecistite  cronica o esiti di colecistectomia con
          persistente disepatismo.
             23) Cistite cronica.
             24) Sindromi nevrosiche lievi, ma persistenti.
             25)   Ritenzione   parenchimale   o   endocavitaria   di
          proiettile o di schegge senza fatti reattivi apprezzabili.
             26) Ernie viscerali non contenibili.
             27) Emicastrazione.
             28) Perdita totale di un padiglione auricolare.
             29)   Sordita'   unilaterale  assoluta  e  permanente  o
          ipoacusia unilaterale con perdita uditiva superiore al  90%
          (voce gridata ad concham) accertata con esame audiometrico.
             30) La diminuzione bilaterale permanente dell'udito, non
          accompagnata  da  affezione  purulenta dell'orecchio medio,
          quando l'audizione della voce di conversione sia ridotta  a
          due metri, accertata con esame audiometrico.
             31) Otite media purulenta cronica semplice.
             32) Stenosi bilaterale del naso di notevole grado.
             33)  Le  alterazioni  organiche  ed  irreparabili  di un
          occhio, essendo l'altro integro, che ne riducano l'acutezza
          visiva tra 4/50 e 3/10 della normale.
             34) Dacriocistite puruleta cronica.
             35) Congiuntiviti manifestamente croniche.
             36)   Le   cicatrici   delle   palpebre   congiuntivali,
          provocanti   disturbi   oculari   di   rilievo  (ectropion,
          entropion, simblefaron, lagoftalmo).
                                                            TABELLA B
                    LESIONI ED INFERMITA' CHE DANNO DIRITTO
                       AD INDENNITA' PER UNA VOLTA TANTO
             1) La perdita totale di due delle ultime tre dita di una
          mano o tra le mani.
             2)  La perdita totale di uno degli indici accompagnata o
          non dalla perdita di una delle ultime tre  dita  dell'altra
          mano.
             3)  La  perdita  delle  ultime  due falangi di uno degli
          indici e di quelle di altre due dita fra le mani,  che  non
          siano quelle de pollici e dell'altro indice.
             4) La perdita delle ultime due falangi dei due indici.
             5)  La  perdita  della  falange  ungueale di un pollice,
          accompagnata o non dalla perdita della falange ungueale  di
          un altro dito delle mani.
             6)  La  perdita  della  falange ungueale di sei o cinque
          dita fra le mani, che non  siano  i  pollici  oppure  della
          stessa  falange  di  quattro  dita fra le mani compreso uno
          degli indici.
             7) La perdita totale di tre o due dita di uno o dei  due
          piedi compreso un alluce (con integrita' del corrispondente
          metatarso)  ovvero  la perdita totale di quattro dita tra i
          piedi che non siano gli alluci.
             8) La perdita totale dei due alluci, accompagnata o  non
          da  quella della falange ungueale di due dita o di uno solo
          dello stesso o dell'altro piede.
             9) La perdita  di  uno  degli  alluci  o  della  falange
          ungueale  dei  due  alluci, insieme con la perdita completa
          della falange ungueale di altre quattro o tre  dita  fra  i
          due piedi.
             10)  La  perdita totale della falange ungueale di otto o
          sette dita tra i due piedi, che non siano gli alluci.
             11) Esiti lievi di pleurite non di natura tubercolare.
             12) Disturbi funzionali cardiaci di lieve entita'.
             13) La distonia spastica diffusa del colon.
             14) Ernie viscerali contenibili.
             15) Stenosi nasale unilaterale di notevole grado.
             16)  Riduzione  dell'udito  unilaterale  con   voce   di
          conversazione da ad concham a metri uno.
             17) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli
          occhi  che riducano l'acutezza visiva binoculare tra 4/10 e
          7/10 della normale.
             18) L'epifora.
                CRITERI PER L'APPLICAZIONE DELLE TABELLE A E B
              a)  Il  criterio  dell'equivalenza  previsto dal quarto
          comma dell'art. 11 del presente  testo  unico,  applicabile
          per  le  tabelle  A  e  B,  non  va  esteso alle infermita'
          elencate  nella  tabella  E,   avendo   detta   elencazione
          "carattere tassativo" salvo nei casi previsti dalla lettera
          B n. 2 e dalla lettera F n. 8. Ovviamente in tali lettere (
          B)  n. 2 e F n. 8) vanno compresi i tumori maligni a rapida
          evoluzione  e  le  malattie  renali  gravi  in  trattamento
          emodialitico  protratto  a  seconda  che  esista  o meno la
          necessita' della degenza continua o quasi continua a letto.
             Le parole "grave" e "notevole", usate per caratterizzare
          il  grado  di  talune  infermita',  debbono  intendersi  in
          relazione  al  grado  di  invalidita'  corrispondente  alla
          categoria cui l'infermita' e' ascritta.  Con  l'espressione
          "assoluta,  totale,  completa",  applicata  alla perdita di
          organi o funzioni, si intende denotare  la  perdita  intera
          senza  tenere  calcolo di quei residui di organi o funzioni
          che non  presentino  alcuna  utilita'  agli  effetti  della
          capacita' a proficuo lavoro.
              b)  Le  mutilazioni  sono  classificate nella tabella A
          nella presunzione che siano sufficienti la funzionalita' ed
          il trofismo delle parti residue dell'arto offeso, di  tutto
          l'arto  controlaterale,  e,  per  gli arti inferiori, anche
          della colonna vertebrale. Si intende che la classificazione
          sara' piu' elevata  proporzionalmente  alla  entita'  della
          deficienza  funzionale  derivante  da cicatrici, postumi di
          fratture, lesioni  nervose  delle  parti  sopraddette.  Per
          perdita  totale di un dito qualsiasi delle mani e dei piedi
          si deve intendere la perdita di tutte  le  falangi  che  lo
          compongono.
              c) L'acutezza visiva dovra' essere sempre determinata a
          distanza,  ossia  allo  stato di riposo dell'accomodazione,
          correggendo gli eventuali vizi di refrazione preesistenti e
          tenendo   conto,   per   quanto   riguarda   la   riduzione
          dell'acutezza  visiva dopo la correzione, dell'aggravamento
          che  possa   ragionevolmente   attribuirsi   alla   lesione
          riportata.
             La  necessita'  di procedere, in tutti i casi di lesione
          oculare, alla determinazione  dell'acutezza  visiva,  rende
          opportuni     alcuni     chiarimenti,    che    riusciranno
          indispensabili a quei periti che non si siano  dedicati  in
          modo speciale all'oftalmologia.
             Le  frazioni  del  visus  (acutezza visiva) indicate nei
          vari  numeri   delle   categorie   delle   infermita',   si
          riferiscono  ai risultati che si ottengono usando le tavole
          ottometriche decimali internazionali.
             Con  le  tavole  di questo tipo, determinandosi, come e'
          norma, l'acutezza visiva (V) alla distanza  costante  di  5
          metri  tra  lo ottotipo e l'individuo in esame, si hanno le
          seguenti gradazioni:
              V = 10/10
              V = 9/10
              V = 8/10
              V = 7/10
              V = 6/10
              V = 5/10
              V = 4/10
              V = 3/10
              V = 2/10
              V = 1/10 (5/50)
             Se il soggetto in esame distingue a 4 metri, a 3  metri,
          a  2  metri,  a 1 metro, le lettere o i segni che un occhio
          normale vede a 50 metri (visus inferiore  a  5/50)  la  sua
          acutezza visiva sara' ridotta a 4/50, 3/50, 2/50, 1/50.
             Con  lo stesso ottotipo si potra' saggiare il rilievo di
          frazione 1/100 avvicinando l'occhio a 50 cm da esso.
             Al di sotto di 1/100, frazione che esprime un visus  col
          quale  e' possibile soltanto distinguere a 50 cm le lettere
          o i segni che un occhio normale vede a 50 metri, l'acutezza
          visiva non si puo' determinare  se  non  con  il  conteggio
          delle  dita  a piccola distanza dall'occhio (V = dita a 50,
          40, 30, 20, 10 cm); ad  un  grado  inferiore  il  visus  e'
          ridotto alla pura e semplice percezione dei movimenti della
          mano.
             Per  cecita'  assoluta  si  deve  intendere l'abolizione
          totale del senso della forma (visus);  conseguentemente  si
          considerano  come  casi  di  cecita'  assoluta, in pratica,
          anche quelli in cui, abolito il senso suddetto, sussista la
          sola percezione dei movimenti della mano, oppure rimanga in
          tutto o in parte la sola sensibilita' luminosa.
             Nella afachia bilaterale e  nella  afachia  unilaterale,
          quando  l'altro occhio e' cieco, deve essere considerato il
          visus  corretto,  mentre  nella  afachia  unilaterale,  con
          l'altro  occhio  normale, la correzione non e' tollerata e,
          pertanto, deve essere considerato il visus non corretto.
              d)  Nelle  vertigini  labirintiche  il  giudizio  sara'
          pronunciato  dopo  eseguiti  i  necessari  accertamenti  di
          fenomeni, spontanei e da stimolazione, atti a stabilire  la
          realta',  il grado di gravita' e di permanenza dei disturbi
          dell'equilibrio statico e dinamico.
              e) Le affezioni polmonari ed extrapolmonari  di  natura
          tubercolare   sono   specificatamente   considerate   nelle
          categorie 1a, 2a, 5a, 7a e 8a della tabella A, in relazione
          alla loro entita',  estensione,  stato  evolutivo  ed  alle
          condizioni locali e generali del soggetto.
             In  base  ai  criteri valutativi predetti, esse potranno
          essere classificate anche nelle rimanenti categorie (3a, 4a
          e 6a) per equivalenza.
              f) Quando il militare ed il  civile,  gia'  affetto  da
          perdita  anatomica  o  funzionale di uno degli organi pari,
          per causa estranea alla guerra, perda in tutto o  in  parte
          l'organo  superstite  per cause della guerra, la pensione o
          l'assegno  si liquida in base alla categoria corrispondente
          all'invalidita' complessiva risultante  dalle  lesioni  dei
          due organi. Lo stesso trattamento compete all'invalido che,
          dopo  aver  liquidato  la  pensione  di  guerra per perdita
          anatomica  o  funzionale  di  uno  degli  organi,  venga  a
          perdere,  per  causa  estranea  alla  guerra, in tutto o in
          parte, l'organo superstite.
             Il trattamento di cui sopra,  nel  caso  di  perdita  di
          arti,  compete  anche  quando, dopo la perdita totale di un
          arto, si verifichi la perdita totale o parziale di uno o di
          tutti gli arti superstiti.
             Col termine "organo" deve intendersi una  pluralita'  di
          elementi  anatomici  anche se strutturalmente diversi, tali
          da configurare un complesso unitario, e cio'  perche'  tali
          elementi  concorrono  all'espletamento  di  una determinata
          funzione (ad esempio l'apparato visivo  ed  uditivo  di  un
          lato; un arto).
             Col  termine  "organi  pari" va inteso un insieme di due
          dei suddetti complessi  unitari,  abbinabili  non  soltanto
          sulla base di criteri di ordine topografico, ma soprattutto
          dal  punto  di  vista anatomo-funzionale e fisio-patologico
          (ad esempio:  l'apparato  visivo  od  uditivo  di  un  lato
          rispetto al controlaterale).
             Con la dizione "perdita parziale" dell'organo superstite
          (" ..  venga a perdere .. in parte l'organo superstite") si
          deve  intendere  una compromissione permanente, anatomica o
          funzionale dell'organo medesimo.
             Va altresi' considerato alla stregua  di  "organi  pari"
          quell'apparato che venga ad assumere funzione vicariante in
          caso  di  perdita  assoluta  e permanente di altra funzione
          organica (esempio: la funzione uditiva, tattile,  ecc.,  in
          caso di cecita' assoluta e permanente).
              g) Quando nella tabella A non sia gia' specificatamente
          prevista - per i monconi degli arti superiori o inferiori -
          una  migliore  classificazione in caso di impossibilita' di
          applicazione  della  protesi,  si   deve   attribuire   una
          categoria  immediatamente  superiore a quella spettante nel
          caso di possibile protesizzazione.
             Se il moncone dell'arto  amputato  risulti  ulcerato  in
          modo   irreversibile   e   permanente   deve   considerarsi
          improtesizzabile ai fini dell'applicazione della classifica
          piu' favorevole sopra prevista.
              h)  Per  le  broncopatie  croniche,  l'assegnazione   a
          categoria  superiore alla settima prevista dalla tabella A,
          deve essere fatta in base all'entita' dell'enfisema e  alla
          riduzione  della  capacita' respiratoria (media - marcata -
          grave), determinata con esame spirometrico o gas analisi.
                                                            TABELLA C
                             TRATTAMENTO SPETTANTE
                       AI MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA
                                                   Importo
              Categorie                             annuo
                 --                                   --
          1a categoria . . . . . . . . . . . .  2.644.200
          2a categoria . . . . . . . . . . . .  2.379.600
          3a categoria . . . . . . . . . . . .  2.115.000
          4a categoria . . . . . . . . . . . .  1.851.000
          5a categoria . . . . . . . . . . . .  1.586.400
          6a categoria . . . . . . . . . . . .  1.321.800
          7a categoria . . . . . . . . . . . .  1.057.800
          8a categoria . . . . . . . . . . . .    793.200
                                                            TABELLA E
                          ASSEGNI DI SUPERINVALIDITA'
           A)
             1)  Alterazioni  organiche  e  irreparabili  di ambo gli
          occhi che abbiano prodotto cecita'  bilaterale  assoluta  e
          permanente.
             2)  Perdita  anatomica o funzionale di quattro arti fino
          al limite della perdita totale delle due  mani  e  dei  due
          piedi insieme.
             3)  Lesioni  del  sistema  nervoso  centrale (encefalo e
          midollo spinale) che abbiano prodotto paralisi  totale  dei
          due  arti  inferiori  e  paralisi della vescica e del retto
          (paraplegici rettovescicali).
             4) Alterazioni delle facolta' mentali tali da richiedere
          trattamenti sanitari obbligatori in condizione  di  degenza
          nelle strutture ospedaliere pubbliche o convenzionate.
             L'assegno  sara'  mantenuto  alla  dimissione  quando la
          malattia mentale determini gravi e  profondi  perturbamenti
          della  vita  organica  e  sociale e richieda il trattamento
          sanitario obbligatorio presso i centri di sanita' mentale e
          finche' duri tale trattamento.
                                               (Annue: L. 7.200.000).
           A-bis)
             1) La perdita di ambo gli arti superiori fino al  limite
          della perdita delle due mani.
             2)  La disarticolazione di ambo le cosce o l'amputazione
          di  esse  con  la  impossibilita'  assoluta  e   permanente
          dell'applicazione di apparecchio di protesi.
                                                (Annue: L. 6.480.000)
           B)
             1)  Lesioni  del  sistema  nervoso  centrale (encefalo e
          midollo spinale), con conseguenze  gravi  e  permanenti  dl
          grado tale da apportare, isolatamente o nel loro complesso,
          profondi ed irreparabili perturbamenti alla vita organica e
          sociale.
             2)  Tubercolosi  o  altre  infermita'  gravi al punto da
          determinare  una  assoluta  e  permanente   incapacita'   a
          qualsiasi  attivita'  fisica  e  da  rendere  necessaria la
          continua o quasi continua degenza a letto.
                                              (Annuale: L. 5.760.000)
           C)
             1) Perdita di un arto superiore e di un  arto  inferiore
          dello  stesso lato sopra il terzo inferiore rispettivamente
          del   braccio   e   della   coscia    con    impossibilita'
          dell'applicazione dell'apparecchio di protesi.
                                                (Annue: L. 5.040.000)
           D)
             1) Amputazione di ambo le cosce a qualsiasi altezza.
                                                (Annue: L. 4.320.000)
           E)
             1)  Alterazioni  organiche  ed  irreparabili di ambo gli
          occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare da 1/100
          a meno di 1/50 della normale.
             2) Perdita di un arto superiore e di uno inferiore sopra
          il terzo inferiore  rispettivamente  del  braccio  e  della
          coscia.
             3)  Perdita  di  dieci  oppure  di  nove dita delle mani
          compresi i pollici.
             4) Perdita di ambo gli arti inferiori di cui  uno  sopra
          il  terzo  inferiore  della coscia e l'altro sopra il terzo
          inferiore della gamba.
             5) Alterazioni delle  facolta'  mentali  che  richiedono
          trattamenti  sanitari  obbligatori  non  in  condizionl  di
          degenza   nelle   strutture   ospedaliere    pubbliche    o
          convenzionate  o che abbiano richiesto trattamenti sanitari
          obbligatori in condizioni di degenza  ospedaliera,  cessati
          ai  sensi della legge n. 180 del 13 maggio 1978, sempreche'
          tali alterazioni apportino profondi perturbamenti alla vita
          organica e sociale.
                                                (Annue: L. 3.600.000)
           F)
             1) Perdita totale di una mano e dei due piedi insieme.
             2)  Perdita  di  due  arti,  uno  superiore  e   l'altro
          inferiore,  amputati rispettivamente al terzo inferiore del
          braccio e al terzo inferiore della gamba.
             3)  Perdita  di  due  arti,  uno  superiore  e   l'altro
          inferiore,  amputati  rispettivamente  al  terzo  inferiore
          dell'avambraccio e al terzo inferiore della coscia.
             4) Perdita di ambo gli arti inferiori di cui  uno  sopra
          al   terzo  inferiore  della  coscia  e  l'altro  al  terzo
          inferiore della gamba.
             5) Perdita di ambo gli arti  inferiori  di  cui  uno  al
          terzo  inferiore  della  coscia  e  l'altro  fino  al terzo
          inferiore della gamba.
             6) Perdita delle due gambe a qualsiasi altezza.
             7)  Alterazioni  delle  facolta'  mentali  che apportino
          profondi perturbamenti alla vita organica e sociale.
             8) Tubercolosi o altre  infermita'  gravi  al  punto  da
          determinare   una   assoluta  e  permanente  incapacita'  a
          qualsiasi attivita' fisica, ma non tale  da  richiedere  la
          continua o quasi continua degenza a letto.
                                                (Annue: L. 2.880.000)
           G)
             1)  Perdita  dei  due  piedi o di un piede e di una mano
          insieme.
             2) La disarticolazione di un'anca.
             3)  Tutte  le   alterazioni   delle   facolta'   mentali
          (schizofrenia    e    sindromi    schizofreniche,   demenza
          paralitica,  demenze   traumatiche,   demenza   epilettica,
          distimie  gravi,  ecc.)  che rendano l'individuo incapace a
          qualsiasi attivita'.
             4)  Tubercolosi  grave  al  punto  da  determinare   una
          assoluta incapacita' a proficuo lavoro.
                                                   (Annue: 2.160.000)
           H)
             1) Castrazione e perdita pressoche' totale del pene.
             2)    La   fistola   gastrica,   intestinale,   epatica,
          pancreatica, splenica, retto vescicale ribelle ad ogni cura
          e l'ano preternaturale.
             3) Sordita' bilaterale organica  assoluta  e  permanente
          quando  si  accompagni  alla  perdita  o a disturbi gravi e
          permanenti della favella o a disturbi della sfera  psichica
          e dell'equilibrio statico-dinamico.
             4) Cardiopatia organica in stato di permanente scompenso
          o  con  grave  e  permanente  insufficienza coronarica ecg.
          accertata.
             5) Anchilosi  completa  di  un'anca  se  unita  a  grave
          alterazione funzionale del gionocchio corrispondente.
                                               (Annue L. 1.440.000)".
             -   Per  il  testo  dell'articolo  68  del  decreto  del
          Presidente della Repubblica  10  gennaio  1957,  n.  3,  si
          vedano le note alle premesse.