Art. 13. Competenze e funzioni del senato accademico 1. Il senato accademico: a) nomina, all'interno della rosa di candidati presentata dal rettore, i componenti del consiglio di amministrazione. La proposta deve essere approvata, a scrutinio palese, da una maggioranza non inferiore al 60% degli aventi diritto al voto; b) formula pareri e proposte in ordine agli obiettivi e alle linee politiche di indirizzo in materia di didattica, di ricerca, di servizi agli studenti e al territorio, al fine della programmazione triennale e della predisposizione del bilancio preventivo annuale e triennale. Esprime parere obbligatorio sul bilancio di previsione annuale e triennale; c) esprime parere obbligatorio sul documento di individuazione del fabbisogno del personale docente e tecnico amministrativo proposto dal consiglio di amministrazione; d) esprime parere obbligatorio sul conto consuntivo, per le materie di competenza, prima che venga sottoposto dal rettore all'approvazione del consiglio di amministrazione; e) formula al consiglio di amministrazione, sulla base delle deliberazioni adottate dalle strutture didattiche e di ricerca competenti, le proposte e i pareri obbligatori attinenti all'istituzione, l'attivazione, la modifica o la soppressione di corsi, sedi, dipartimenti, facolta' e centri di ricerca, nonche' quelli relativi all'offerta formativa annuale ai diversi livelli; f) propone al consiglio di amministrazione i criteri di ripartizione delle risorse, tra i dipartimenti, per il funzionamento ordinario e la ricerca e, tra le facolta', per le attivita' didattiche; g) approva, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, previo parere favorevole del consiglio di amministrazione, il codice etico e i regolamenti dell'Ateneo, ivi compresi quelli di tipo organizzativo di competenza dei dipartimenti e delle facolta', in materia di didattica e di ricerca, ad eccezione del regolamento di amministrazione e contabilita', di competenza del consiglio di amministrazione; h) approva, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, sentito il parere del consiglio di amministrazione, il regolamento generale di Ateneo; i) esprime parere sul conferimento dell'incarico al direttore generale; j) nomina, su proposta del rettore, i rappresentanti negli enti e nelle organizzazioni in cui e' prevista la presenza dell'Ateneo; k) designa, su proposta del rettore, il presidente del collegio dei revisori dei conti e propone al consiglio di amministrazione i relativi compensi; l) esprime parere sulla designazione del Garante degli studenti; m) formula indicazioni in ordine alla nomina dei componenti della commissione etica; n) nomina, su proposta del rettore, i componenti del comitato unico di garanzia; o) nomina i membri del collegio di disciplina; p) puo' presentare al corpo elettorale avente legittimazione attiva per l'elezione del rettore, una proposta di mozione motivata di sfiducia al rettore, decorsi almeno due anni dall'inizio del mandato, su istanza di almeno 1/3 dei suoi componenti. La proposta di mozione deve essere approvata con una maggioranza di almeno 2/3 dei componenti del senato e si intende accolta se votata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. In caso di accoglimento della mozione e fino all'elezione del nuovo rettore le funzioni del rettore sono svolte dal professore ordinario decano per ruolo nel senato accademico; q) delibera, su proposta del rettore o di almeno 1/3 dei senatori, a maggioranza di almeno 60% dei suoi componenti, la decadenza dei membri del consiglio di amministrazione, per gravi inadempimenti ai doveri istituzionali o per protratta impossibilita' di funzionamento dell'organo; r) delibera, su proposta del rettore o di almeno 1/3 dei senatori, le modifiche dello statuto, a maggioranza del 60% degli aventi diritto al voto, previo parere favorevole del consiglio di amministrazione adottato a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto; s) autorizza annualmente la riduzione dell'impegno didattico del rettore, del prorettore vicario e dei prorettori delegati; t) delibera, privilegiando i dipartimenti affini sotto il profilo scientifico disciplinare, sulle richieste di afferenza ai dipartimenti presentate da professori e ricercatori, in caso di rigetto delle medesime da parte dei consigli di dipartimento; u) esprime parere obbligatorio sui criteri generali di determinazione delle tasse e dei contributi degli studenti e su ogni altra misura intesa a garantire il diritto allo studio; v) puo' comminare, su proposta del rettore e ove la materia non ricada nelle competenze del collegio di disciplina, le sanzioni previste per le violazioni del codice etico che vanno: dal richiamo scritto, fino ad arrivare , nei casi piu' gravi, alla decadenza e/o esclusione dagli organi accademici e/o dagli organi delle strutture dell'Ateneo o all'esclusione dall'assegnazione di fondi e contributi di Ateneo; w) esprime parere obbligatorio sulle proposte di attivazione delle federazioni e delle fusioni previste dall'art. 3, legge n. 240/2010.