(Allegato III)
 
                                                         Allegato III 
                                                        (articolo 10) 
 
 
ELEMENTI  DA  PRENDERE  IN  CONSIDERAZIONE  PER  IL  PIANO  NAZIONALE
D'AZIONE PER IL RADON CONCERNENTE I RISCHI DI  LUNGO  TERMINE  DOVUTI
           ALL'ESPOSIZIONE AL RADON DI CUI ALL'ARTICOLO 10 
 
 1. Strategia per l'esecuzione di indagini sulle concentrazioni di 
 radon in ambienti chiusi o concentrazioni di gas radon nel suolo al 
 fine di stimare la distribuzione delle concentrazioni di radon in 
 ambienti chiusi, per la gestione dei dati di misurazione e per la 
 determinazione di altri parametri pertinenti (quali suolo e tipi di 
 roccia, permeabilita' e contenuto di radio-226 della  roccia  o  del
suolo). 
 2. Metodologie, dati e criteri utilizzati per la classificazione 
 delle aree prioritarie o per la determinazione di altri parametri 
 che possano essere utilizzati come indicatori specifici di 
 situazioni caratterizzate da un'esposizione al radon  potenzialmente
elevata. 
 3. Identificazione delle tipologie di luoghi di lavoro ed edifici 
 pubblici, ad esempio scuole, luoghi di lavoro sotterranei e luoghi 
 di lavoro o edifici pubblici ubicati in determinate zone in cui sono 
 necessarie misurazioni della concentrazione di radon sulla base di 
 una valutazione del rischio, tenendo conto, ad esempio, delle ore di
occupazione. 
 4. Identificazione delle tipologie di attivita' lavorative per le 
 quali i lavoratori effettuano prestazioni in uno o piu' luoghi di 
 lavoro, gestiti anche da terzi, la cui esposizione cumulativa al 
 radon puo' comportare un rischio che non puo' essere trascurato  dal
punto di vista della radioprotezione; 
 5. Le basi per la determinazione di livelli di riferimento per le 
 abitazioni e i luoghi di lavoro. Se del caso, le basi per la 
 determinazione di diversi livelli di riferimento per i diversi usi 
 degli edifici (abitazioni, edifici pubblici, luoghi di lavoro) e per
gli edifici esistenti e nuovi. 
 6. Assegnazione di responsabilita' (governative e non governative), 
 meccanismi di coordinamento e risorse disponibili per  la  messa  in
atto del Piano d'azione nazionale radon. 
 7. Strategie per la riduzione dell'esposizione al radon nelle 
 abitazioni e per affrontare in via prioritaria le situazioni di  cui
al punto 2. 
 8. Strategie volte a facilitare interventi di  risanamento  dopo  la
costruzione. 
 9. Strategia, compresi i metodi e gli strumenti, per prevenire 
 l'ingresso del radon nei nuovi edifici, inclusa l'identificazione di
materiali da costruzione con esalazione di radon significativa. 
 10. Strategia per la comunicazione finalizzata a sensibilizzare 
 maggiormente l'opinione pubblica e a informare i responsabili delle 
 decisioni a livello locale, i datori di lavoro e i dipendenti in 
 merito ai rischi del radon, anche associati al consumo di tabacco. 
 11. Orientamenti  riguardanti  i  metodi  e  gli  strumenti  per  le
misurazioni e gli interventi correttivi. 
 12. Orientamenti per la qualificazione dei servizi di  dosimetria  e
degli servizi esperti in interventi di risanamento da radon. 
 13. Sostegno alle indagini finalizzate al rilevamento del radon e 
 agli interventi di risanamento, soprattutto per quanto  concerne  le
abitazioni private con concentrazioni di radon estremamente elevate. 
 14. Obiettivi di lungo termine in termini di riduzione del rischio 
 di cancro dei polmoni attribuibile  all'esposizione  al  radon  (per
fumatori e non fumatori). 
 15. Presa in considerazione di altre questioni associate e programmi 
 corrispondenti,  quali  programmi  sul  risparmio  energetico  e  la
qualita' dell'aria in ambienti chiusi.