Art. 225. Le mancanze, deteriorazioni, o diminuzioni di denaro o di cose mobili avvenute per causa di furto, di forza maggiore, o di naturale deperimento non sono ammesse a discarico degli agenti contabili, se essi non esibiscono le giustificazioni stabilite nei regolamenti dei rispettivi servizi, e non comprovano di non essere imputabili del danno ne' per negligenza ne' per indugio frapposto nel richiedere i provvedimenti necessari per la conservazione del danaro o delle cose avute in consegna. Non possono neppure essere discaricati quando abbiano usato irregolarita' o trascuratezza nella tenuta delle scritture corrispondenti, e nelle spedizioni o nel ricevimento del danaro e delle cose mobili. Quando viene accordato il discarico, questo deve risultare da un decreto del ministro da cui l'agente dipende. Tale decreto pero', mentre e' diretto a porre in regola la gestione del contabile nei rapporti puramente amministrativi, non produce alcuno effetto di legale liberazione, rimanendo integro e non pregiudicato il giudizio della Corte dei conti sulla responsabilita' dell'agente per ogni effetto che di ragione. I decreti ministeriali di discarico, siccome atti di indole provvisoria e di amministrazione interna pei quali non puo' pregiudicarsi il regolare procedimento di revisione giudiziale dei conti, non sono sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti.