Illuminazione naturale e artificiale Art. 10. A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessita' della lavorazione e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i locali di lavoro devono essere convenientemente illuminati a luce naturale diretta. Anche le vie di comunicazione tra i vari locali e fra questi e l'esterno, come i passaggi, i corridoi e le scale, devono essere ben illuminati, quando e' possibile, a luce naturale. L'illuminazione artificiale deve essere idonea per intensita', qualita' e distribuzione delle sorgenti luminose alla natura del lavoro. Per quanto riguarda, l'intensita', ove esigenze tecniche non ostino, devono essere assicurati i valori minimi seguenti: per ambienti destinati a deposito di materiali grossi. . . 10 lux per i passaggi, corridoi e scale . . . . . . . . . . . . . 20 lux per lavori grossolani. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 lux per lavori di media finezza . . . . . . . . . . . . . . . 100 lux per lavori fini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200 lux per lavori finissimi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300 lux Per i lavori di media finezza, fini e finissimi, i suddetti valori possono essere conseguiti mediante sistemi di illuminazione localizzata sui singoli posti di lavoro; in tal caso si deve provvedere a che il livello medio di illuminazione generale dell'ambiente non sia inferiore ad un quinto di quello esistente nei posti di lavoro. Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza.