Art. 13.
      (Periodi di studi superiori e di esercizio professionale)

  Il  dipendente civile al quale sia stato richiesto, come condizione
necessaria  per  l'ammissione in servizio, il diploma di laurea o, in
aggiunta,  quello di specializzazione rilasciato dopo la frequenza di
corsi  universitari  di perfezionamento puo' riscattare in tutto o in
parte  il  periodo  di  tempo corrispondente alla durata legale degli
studi  universitari  e  dei  corsi speciali di perfezionamento, verso
corresponsione  di  un  contributo  pari  al 6 per cento, commisurato
all'80 per cento dello stipendio spettante alla data di presentazione
della domanda, in relazione alla durata del periodo riscattato. Se la
domanda  e' presentata dopo la cessazione dal servizio, il contributo
e' commisurato all'80 per cento dell'ultimo stipendio.
  Il  riscatto  puo'  essere  esercitato  per  i  periodi  di  studio
decorrenti dall'inizio dell'anno accademico di iscrizione.
  Se   per   l'ammissione  in  servizio  sia  stato  richiesto,  come
condizione  necessaria,  un determinato periodo di iscrizione ad albi
professionali,  e'  ammesso  anche  il  riscatto totale o parziale di
detto  periodo  nonche'  dei  periodi  di  pratica  necessari  per il
conseguimento  della abilitazione professionale, verso corresponsione
di  un contributo pari al 18 per cento dello stipendio spettante alla
data   di  presentazione  della  domanda,  in  relazione  al  periodo
riscattato.  Se  la  domanda  e'  presentata  dopo  la cessazione dal
servizio, il contributo e' calcolato sull'ultimo stipendio.
  Il  riscatto  dei  periodi  di  cui ai commi precedenti, nei limiti
quantitativi indicati nei commi stessi, e' consentito anche a chi sia
acceduto  alla magistratura ordinaria con la qualifica di consigliere
di  cassazione  o  alle  magistrature  amministrative  con  qualifica
equiparata o superiore a quella anzidetta nonche' ai funzionari della
carriera  direttiva  nominati  fra  estranei  all'amministrazione con
qualifica  pari  o  superiore  a  quella  di  dirigente generale e ai
professori universitari.