Art. 13 
 
    Investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese 
 
  1. Al fine di assicurare continuita' alle misure di  sostegno  agli
investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese  attuati
ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge 21  giugno  2013,  n.  69,
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, ((e'
autorizzata la spesa)) di 50 milioni di euro per  l'anno  2023.  Agli
oneri di cui al primo periodo si provvede ai sensi dell'articolo 23. 
  ((1-bis. Per lo stesso fine, l'articolo 4-bis del decreto-legge  25
luglio 2018, n. 91, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  21
settembre 2018, n. 108, nella parte in cui riporta  integralmente  il
decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017,  n.  146,  si
interpreta nel senso che il  rinvio  operato  alle  disposizioni  del
decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017,  n.  146,  ha
inteso attribuire  valore  di  legge  a  tutte  le  disposizioni  ivi
contenute a decorrere dalla sua entrata in vigore.)) 
 
          Riferimenti normativi 
 
              - Si riporta il testo dell'articolo 2 del decreto-legge
          21 giugno 2013, n.69, convertito, con modificazioni,  dalla
          legge 9 agosto 2013, n. 98  (Disposizioni  urgenti  per  il
          rilancio dell'economia): 
              «Art.  2  (Finanziamenti  per   l'acquisto   di   nuovi
          macchinari, impianti e attrezzature da parte delle  piccole
          e  medie  imprese).  -  1.  Al  fine   di   accrescere   la
          competitivita' dei crediti al sistema produttivo, le micro,
          piccole   e   medie   imprese,   come   individuate   dalla
          Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6  maggio
          2003, possono accedere a finanziamenti e  ai  contributi  a
          tasso  agevolato  per  gli  investimenti,  anche   mediante
          operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti,
          beni  strumentali  di  impresa  e  attrezzature  nuovi   di
          fabbrica ad uso produttivo, nonche' per gli investimenti in
          hardware, in software ed in tecnologie digitali. 
              2. I finanziamenti di cui al  comma  1  sono  concessi,
          entro il 31  dicembre  2016  (21),  dalle  banche  e  dagli
          intermediari    finanziari    autorizzati     all'esercizio
          dell'attivita' di leasing finanziario, nonche' dagli  altri
          intermediari   finanziari   iscritti   all'albo    previsto
          dall'articolo 106, comma 1, del testo unico delle leggi  in
          materia  bancaria  e  creditizia,   di   cui   al   decreto
          legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che  statutariamente
          operano  nei  confronti  delle  piccole  e  medie  imprese,
          purche' garantiti da banche aderenti  alla  convenzione  di
          cui al comma 7,  a  valere  su  un  plafond  di  provvista,
          costituito, per le finalita' di cui all'articolo  3,  comma
          4-bis,  del  decreto-legge  10   febbraio   2009,   n.   5,
          convertito, con modificazioni, dalla legge 9  aprile  2009,
          n. 33, presso la gestione  separata  di  Cassa  depositi  e
          prestiti S.p.A., per l'importo massimo di cui al comma 8. 
              3. I finanziamenti di  cui  al  comma  1  hanno  durata
          massima di 5 anni dalla data di  stipula  del  contratto  e
          sono  accordati  per  un  valore  massimo  complessivo  non
          superiore  a  4  milioni  di  euro  per  ciascuna   impresa
          beneficiaria,  anche  frazionato  in  piu'  iniziative   di
          acquisto. I predetti finanziamenti possono coprire fino  al
          cento per  cento  dei  costi  ammissibili  individuati  dal
          decreto di cui al comma 5. 
                4. Alle imprese di cui al comma 1 il Ministero  dello
          sviluppo economico concede un contributo,  rapportato  agli
          interessi calcolati sui finanziamenti di cui  al  comma  2,
          nella misura massima e con le modalita'  stabilite  con  il
          decreto di  cui  al  comma  5.  L'erogazione  del  predetto
          contributo e' effettuata, sulla  base  delle  dichiarazioni
          prodotte  dalle  imprese  in  merito   alla   realizzazione
          dell'investimento,  in  piu'  quote  determinate   con   il
          medesimo decreto. In caso di finanziamento di  importo  non
          superiore a 200.000 euro, il contributo puo' essere erogato
          in un'unica soluzione nei limiti delle risorse disponibili.
          I contributi sono concessi nel  rispetto  della  disciplina
          comunitaria   applicabile   e,   comunque,    nei    limiti
          dell'autorizzazione di spesa di cui  al  comma  8,  secondo
          periodo. 
                5. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico,
          di concerto con il Ministro dell'economia e  delle  finanze
          sono stabiliti i requisiti e le condizioni  di  accesso  ai
          contributi di cui al presente articolo, la  misura  massima
          di cui  al  comma  4  e  le  modalita'  di  erogazione  dei
          contributi medesimi, le  relative  attivita'  di  controllo
          nonche' le modalita' di raccordo con  il  finanziamento  di
          cui al comma 2. 
                6. I finanziamenti di cui al comma 1  possono  essere
          assistiti dalla garanzia  del  Fondo  di  garanzia  per  le
          piccole e medie imprese di cui all'articolo 2,  comma  100,
          lettera a), della legge 23 dicembre  1996,  n.  662,  nella
          misura  massima  dell'80  per  cento   dell'ammontare   del
          finanziamento. In tali  casi,  ai  fini  dell'accesso  alla
          garanzia, la valutazione economico-finanziaria e del merito
          creditizio   dell'impresa,   in   deroga    alle    vigenti
          disposizioni  sul  Fondo  di  garanzia,  e'  demandata   al
          soggetto richiedente, nel rispetto  di  limiti  massimi  di
          rischiosita' dell'impresa finanziata, misurati  in  termini
          di probabilita' di inadempimento e definiti con decreto del
          Ministro dello  sviluppo  economico,  di  concerto  con  il
          Ministro dell'economia e delle finanze. Il medesimo decreto
          individua  altresi'  le  condizioni   e   i   termini   per
          l'estensione delle predette modalita' di accesso agli altri
          interventi  del  Fondo  di  garanzia,  nel  rispetto  delle
          autorizzazioni di spesa vigenti per  la  concessione  delle
          garanzie del citato Fondo. 
                7. Per l'attuazione  delle  disposizioni  di  cui  al
          presente articolo, il Ministero dello  sviluppo  economico,
          sentito  il  Ministero  dell'economia  e   delle   finanze,
          l'Associazione  Bancaria  Italiana  e  Cassa   depositi   e
          prestiti  S.p.A.  stipulano  una  o  piu'  convenzioni,  in
          relazione agli aspetti di competenza, per  la  definizione,
          in particolare: 
                a) delle condizioni e  dei  criteri  di  attribuzione
          alle banche e agli intermediari  di  cui  al  comma  2  del
          plafond di provvista di cui  al  comma  2,  anche  mediante
          meccanismi  premiali  che  favoriscano  il  piu'   efficace
          utilizzo delle risorse; 
                b) dei contratti tipo di finanziamento e di  cessione
          del credito in  garanzia  per  l'utilizzo  da  parte  delle
          banche e  degli  intermediari  di  cui  al  comma  2  della
          provvista di cui al comma 2; 
                c) delle attivita'  informative,  di  monitoraggio  e
          rendicontazione che devono essere  svolte  dalle  banche  e
          dagli  intermediari  di  cui  al  comma  2  aderenti   alla
          convenzione, con modalita' che assicurino piena trasparenza
          sulle misure previste dal presente articolo. 
                8. L'importo massimo  dei  finanziamenti  di  cui  al
          comma 1 e' di 2,5 miliardi di  euro  incrementabili,  sulla
          base delle risorse disponibili  ovvero  che  si  renderanno
          disponibili con successivi provvedimenti legislativi,  fino
          al limite massimo di 5 miliardi di euro secondo  gli  esiti
          del   monitoraggio   sull'andamento    dei    finanziamenti
          effettuato  dalla  Cassa  depositi   e   prestiti   S.p.A.,
          comunicato  trimestralmente  al  Ministero  dello  sviluppo
          economico ed al Ministero dell'economia  e  delle  finanze.
          Per far fronte agli oneri derivanti dalla  concessione  dei
          contributi di cui al comma 4, e' autorizzata  la  spesa  di
          7,5 milioni di euro per l'anno 2014, di 21 milioni di  euro
          per l'anno 2015, di 35 milioni di euro per  ciascuno  degli
          anni dal 2016 al 2019, di 17 milioni  di  euro  per  l'anno
          2020 e di 6 milioni di euro per l'anno 2021. 
                8-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo si
          applicano, compatibilmente con la normativa europea vigente
          in materia, anche alle piccole e medie imprese  agricole  e
          del settore della pesca. 
                8-ter. Alla concessione ed erogazione dei  contributi
          di cui al comma 4 si provvede a valere  su  di  un'apposita
          contabilita' speciale del Fondo per la crescita sostenibile
          di cui all'articolo  23,  comma  2,  del  decreto-legge  22
          giugno 2012, n. 83, convertito,  con  modificazioni,  dalla
          legge 7 agosto 2012, n.  134.  Alla  predetta  contabilita'
          sono versate le risorse  stanziate  dal  comma  8,  secondo
          periodo, e i successivi eventuali stanziamenti disposti per
          le medesime finalita'.». 
                -  Si  riporta  il  testo  dell'articolo  4-bis   del
          decreto-legge  25  luglio  2018,  n.91,   convertito,   con
          modificazioni,  dalla  legge  21  settembre   2018,   n.108
          (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative): 
                «Art.  4-bis  (Proroga  di  termini  in  materia   di
          emittenti radiotelevisive locali).  -  1.  All'articolo  4,
          comma 2, ultimo periodo, del decreto del  Presidente  della
          Repubblica 23 agosto 2017, n. 146, recante il  regolamento,
          da intendersi qui integralmente  riportato,  concernente  i
          criteri  di  riparto  tra  i  soggetti  beneficiari  e   le
          procedure di erogazione delle  risorse  del  Fondo  per  il
          pluralismo  e  l'innovazione  dell'informazione  in  favore
          delle  emittenti  televisive  e  radiofoniche  locali,   in
          attuazione degli obiettivi di  pubblico  interesse  di  cui
          all'articolo 1, comma 163, della legge 28 dicembre 2015, n.
          208, per l'assegnazione delle  risorse  del  Fondo  di  cui
          all'articolo 1, comma 160, lettera b), della  citata  legge
          n. 208 del 2015, e successive modificazioni, destinate alle
          emittenti radiofoniche e  televisive  locali,  al  fine  di
          estendere il regime transitorio anche all'anno  2019,  dopo
          le parole: «alla data di presentazione della domanda»  sono
          aggiunte le seguenti: «, mentre  per  le  domande  inerenti
          all'anno 2019 si prende in considerazione il  numero  medio
          di dipendenti  occupati  nell'esercizio  precedente,  fermo
          restando che il presente requisito dovra' essere  posseduto
          anche all'atto della presentazione della domanda.».» 
              -Il decreto del Presidente della Repubblica  23  agosto
          2017, n. 146 (Regolamento concernente i criteri di  riparto
          tra i soggetti beneficiari e  le  procedure  di  erogazione
          delle risorse del Fondo per il pluralismo  e  l'innovazione
          dell'informazione in favore delle  emittenti  televisive  e
          radiofoniche locali) e'  pubblicato  nella  Gazz.  Uff.  12
          ottobre 2017, n. 239.