Art. 9. Scale Le scale devono presentare un andamento regolare ed omogeneo per tutto il loro sviluppo. Ove questo non risulti possibile e' necessario mediare ogni variazione nell'andamento delle scale, per mezzo di ripiani di adeguate dimensioni. La pendenza deve essere costante e le rampe di scala devono preferibilmente avere la lunghezza uguale, ovvero contenere lo stesso numero di gradini. Il vano scala deve essere immediatamente individuabile dalle piattaforme di distribuzione. I gradini delle scale devono avere: pedata minima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cm 30 alzata massima. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cm 16 Il profilo del gradino deve presentare preferibilmente un disegno continuo a spigoli arrotondati, con sottogrado inclinato rispetto al grado, e formante con esso un angolo di circa 75°-80°. In caso di disegno discontinuo l'oggetto del grado rispetto al sottogrado, deve essere compreso fra un minimo di 2 cm e un massimo di 2,5 cm. La pavimentazione delle scale deve essere antisdrucciolevole: essa pertanto deve essere realizzata con materiali idonei o deve essere dotata di adeguati accorgimenti. Le scale devono essere dotate di parapetto e corrimano. Il parapetto che costituisce la difesa verso il vuoto deve avere un'altezza minima di 1,00 m. Il corrimano deve essere di sezione adeguata atta ad assicurare la prensibilita'. Il corrimano appoggiato al parapetto non deve presentare soluzioni di continuita' nel passaggio tra una rampa di scala e la successiva. Deve essere posto ad un'altezza di 0,90 m. Qualora il traffico predominante sia costituito da bambini e' necessario prevedere un secondo corrimano, posto ad una altezza proporzionata all'eta' minima degli utenti. Le rampe delle scale di larghezza superiore a m. 1,80 devono essere munite di corrimano da ambedue i lati. Il corrimano appoggiato alle pareti deve prolungarsi oltre il primo e l'ultimo gradino di almeno 30 cm.