Art. 13. Criteri generali per il rilascio di concessioni 1. In sede di rilascio delle concessioni viene osservato, in base al tipo di utilizzo, il seguente ordine di priorita': a) l'utilizzo per l'approvvigionamento idropotabile pubblico deve essere sempre garantito. Gli altri utilizzi sono ammessi solo se la disponibilita' idrica per tale uso prioritario e' sufficiente e se la qualita' dell'acqua potabile non viene da essi pregiudicata; b) derivazioni private a scopo potabile ed antincendio laddove non sia possibile l'allacciamento alla rete pubblica; c) utilizzi per irrigazione e antibrina a scopo agricolo; d) utilizzi per innevamento programmato; e) utilizzi per i processi industriali e per i cicli di lavorazione di prodotti agricoli; f) utilizzi idroelettrici; g) utilizzi per scambio termico (riscaldamento e raffreddamento); h) utilizzi per pescicoltura e pesca sportiva. 2. Al fine di rispettare la priorita' degli utilizzi potabile e agricolo, viene previsto, con l'entrata in vigore del presente Piano, per le concessioni di derivazioni idroelettriche esistenti e di nuovo rilascio, che esse mettano a disposizione, nel loro bacino imbrifero o nel tratto di acqua residua, previa manifesta necessita' e senza onere di indennizzo a carico dei beneficiari, quantita' d'acqua per il rilascio di concessioni per: a) nuove derivazioni a scopo idropotabile per le quantita' unitarie stabilite nella regolamentazione di tale utilizzo; b) nuove derivazioni a scopo irriguo e antibrina per le quantita' unitarie stabilite nella regolamentazione di tali utilizzi, nel periodo dell'anno di relativo utilizzo, per una quantita' media, durante il periodo di concessione, fino a 1 l/s*kmq di bacino imbrifero attinente alla derivazione idroelettrica interessata. Nelle individuate aree caratterizzate da siccita', tale quantita' d'acqua puo' essere aumentata a 1,2 l/s*kmq. La quantita' massima momentaneamente derivabile puo' superare tale valore medio. Qualora una centrale idroelettrica sia alimentata da piu' derivazioni in bacini idrografici diversi, in caso di proclamata necessita', la quantita' d'acqua risultante dalla somma dei bacini alimentanti la centrale idroelettrica puo' essere derivata in parte o nel suo complesso anche da un unico punto. I gestori degli impianti idroelettrici sono tenuti a garantire tali quantita' d'acqua per gli usi prioritari potabile e agricolo, non solo dalle opere di presa, ma in alternativa anche dai rispettivi impianti di derivazione o adduzione, o dai serbatoi o lungo la condotta di derivazione. I costi sostenuti per eventuali provvedimenti tecnici o modifiche all'impianto necessari sono a carico dei beneficiari. I gestori degli impianti idroelettrici possono richiedere all'Amministrazione provinciale una riduzione proporzionale del canone di concessione di uso dell'acqua. I criteri, in base ai quali viene definita la manifesta necessita' per il rilascio di una nuova concessione a scopo irriguo o a scopo potabile nel bacino imbrifero o nel tratto di acqua residua di una derivazione idroelettrica, vengono definiti con delibera della Giunta provinciale.