(all. 2 - art. 1)
                                                           Allegato 2
        PREPARAZIONE DEGLI EMOCOMPONENTI E LORO CONSERVAZIONE
Emazie concentrate.
    Le  emazie  concentrate  senza ulteriori soluzioni additive, sono
ottenute da sangue intero attraverso la rimozione di parte del plasma
mediante centrifugazione.
    Alla fine della procedura ciascuna unita' deve possedere:
      contenuto minimo di emoglobina pari a 45 g;
      ematocrito compreso tra 65 e 75%.
    Le  emazie concentrate, preparate senza interruzione del circuito
chiuso,  possono essere conservate a 4 oC (+ o -) 2 oC per un periodo
di tempo analogo a quello del sangue intero.
Emazie concentrate con aggiunta di soluzioni additive.
    Le  emazie  concentrate  con  aggiunta di soluzioni additive sono
ottenute  da  sangue  intero,  dopo  centrifugazione  e rimozione del
plasma   e   successiva  aggiunta  al  concentrato  eritrocitario  di
appropriate soluzioni nutritive.
    L'ematocrito  del  preparato ottenuto, che dipende dalla metodica
di  centrifugazione  impiegata,  dalla  quantita'  di plasma rimosso;
dalle  caratteristiche  della  soluzione  additiva,  non  deve essere
superiore  al  70%;  ogni  unita'  deve  avere un contenuto minimo di
emoglobina pari a 45 g.
    L'unita'    preparata    deve   possedere   l'intero   patrimonio
eritrocitario  dell'unita'  di  partenza e deve contenere, sempreche'
non  siano stati rimossi, la maggior parte dei leucociti e piastrine,
in funzione del metodo di centrifugazione impiegato.
    La  durata  del  periodo  di  conservazione  del  preparato e' in
rapporto alla soluzione additiva impiegata.
Emazie concentrate private del buffy-coat.
    Le  emazie  concentrate  private  del buffy-coat sono ottenute da
sangue  intero  con  la  rimozione di parte del plasma e dello strato
leucopiastrinico (buffy-coat).
    L'unita'   preparata  deve  contenere  tutti  gli  eritrociti  di
partenza meno una quota non superiore al 10%.
    Ad  un controllo di qualita' a campione il contenuto di leucociti
e  di  piastrine  deve  essere  inferiore  rispettivamente  a  1,2  x
10(elevato  a  9),  e  a  20  x 10(elevato a 9) per unita', quello di
emoglobina non inferiore a 43 g.
    La durata del periodo di conservazione del preparato e' analoga a
quella indicata per le emazie concentrate.
Emazie  concentrate  private  del buffy-coat e risospese in soluzioni
    additive.
    Le  emazie  concentrate  private  del  buffy-coat  e risospese in
soluzioni  additive sono ottenute da sangue intero centrifugato, dopo
rimozione  del  plasma  e  del  buffy-coat  e successiva addizione al
concentrato eritrocitario di opportune soluzioni nutritive.
    L'ematocrito  del  preparato e' in diretto rapporto con il metodo
di  centrifugazione adottato, con il volume di plasma rimosso, con il
volume e le caratteristiche della soluzione additiva impiegata.
    Ad un controllo di qualita' a campione, alla fine della procedura
di preparazione ogni unita' deve possedere almeno 43 g di emoglobina.
    L'unita'   preparata  deve  contenere  tutti  gli  eritrociti  di
partenza,  meno una quota non superiore al 10%; il contenuto medio di
leucociti   e   di   piastrine   per  unita'  deve  essere  inferiore
rispettivamente a 1,2 x 10(elevato a 9), e a 20 x 10(elevato a 9).
    La  durata  del  periodo  di  conservazione  del  preparato e' in
rapporto alla soluzione impiegata.
Emazie lavate.
    Le   emazie  lavate  sono  ottenute  da  sangue  intero  mediante
centrifugazione,  rimozione  del  plasma  e successivo lavaggio delle
emazie in soluzione isotonica.
    La  quantita'  di  plasma  residuo  e' in diretto rapporto con il
protocollo  di  lavaggio  impiegato.  L'ematocrito  varia in funzione
delle  necessita'  cliniche.  Alla  fine del procedimento di lavaggio
ciascuna unita' deve possedere un contenuto minimo di emoglobina pari
a 40 g.
    Ad  un controllo di qualita' a campione, il contenuto di proteine
deve essere inferiore a 0,5 g/unita'.
    Il  preparato  deve  essere conservato a 4 oC (+ o -) 2 oC per un
periodo  di  tempo il piu' breve possibile e comunque non superiore a
ventiquattro ore.
Emazie leucodeplete.
    Le  emazie  leucodeplete  sono  ottenute attraverso la rimozione,
mediante  filtrazione,  della maggior  parte  dei  leucociti  da  una
preparazione di emazie o, al momento del prelievo, mediante filtro in
linea.  Ad  un  controllo  di  qualita'  a  campione, il contenuto di
leucociti  deve  essere  inferiore  a 1 x 10(elevato a 6) per unita'.
Ciascuna unita' deve possedere un contenuto minimo di emoglobina pari
a 40 g.
    Se  la  preparazione  del  prodotto  ha comportato l'apertura del
sistema,   il   tempo   di  conservazione  deve  essere  inferiore  a
ventiquattro ore a 4 oC (+ o -) 2 oC.
Emazie congelate.
    Le  emazie  congelate  sono  ottenute per congelamento con idoneo
crioprotettivo  entro  sette giorni dalla raccolta e conservate a -80
oC  in  congelatore  meccanico,  o  a  temperature inferiori in azoto
liquido  e  in tal caso possono essere conservate fino a dieci anni e
il  loro  impiego a scopo trasfusionale e' condizionato ai criteri di
idoneita' previsti dalla normativa in vigore.
    Prima  dell'uso  le  emazie sono scongelate, lavate, risospese in
soluzione  fisiologica  e  utilizzate nel piu' breve tempo possibile;
possono  essere  conservate  a  4  oC  (+  o  -) 2 oC per non piu' di
ventiquattro ore.
    L'unita'  ricostituita  di emazie congelate e' praticamente priva
di  proteine,  granulociti e piastrine. Ogni unita' deve possedere un
contenuto emoglobinico non inferiore a 36 g.
    Il  trasporto  del preparato allo stato congelato richiede misure
atte a mantenere adeguate condizioni di conservazione.
Concentrato piastrinico da singola unita' di sangue intero.
    Il  concentrato piastrinico da singola unita' di sangue intero e'
ottenuto   da  sangue  intero  fresco  attraverso  centrifugazione  e
successivo recupero della maggior parte del contenuto in piastrine.
    Ad  un  controllo  di qualita' a campione deve contenere, nel 75%
delle  unita'  esaminate,  almeno  6  x 10(elevato a 10) piastrine in
adeguato volume del mezzo di sospensione.
    Il preparato deve possedere un contenuto di leucociti inferiore a
0,2 x 10(elevato a 9) per singola unita' e di eritrociti compreso fra
0,2 e 1 x 10(elevato a 9), sempreche' non siano state adottate misure
volte a diminuire il contenuto dei componenti predetti.
    Il  concentrato  piastrinico  da singola unita' di sangue intero,
qualora  preparato  in sistema chiuso, puo' essere conservato a 22 oC
(+  o  -)  2  oC,  in  agitazione  continua,  per un periodo di tempo
variabile  in funzione del contenitore impiegato e comunque non oltre
cinque  giorni  dal  prelievo.  Il  volume  di  plasma  o  di liquido
conservante deve essere in quantita' tale da garantire, durante tutto
il periodo di conservazione, un pH compreso fra 6,5 e 7,4.
Concentrato piastrinico da pool di buffy-coat.
    Il  concentrato  piastrinico da pool di buffy-coat e' ottenuto da
un pool di 4-8 buffy-coat da singole unita' di sangue intero fresco e
deve contenere almeno 2,5 x 10(elevato a 11) piastrine.
    La  miscela  di  buffy-coat  deve  essere  quindi diluita con una
adeguata quantita' di plasma o con appropriata soluzione cristalloide
e  centrifugata  in  modo da ridurre il contenuto di leucociti ad una
quantita'  inferiore  a  0,05 x 10(elevato a 9) per singola unita' di
partenza.
    Il  valore  di  pH  e la temperatura di conservazione sono quelli
previsti per i concentrati piastrinici.
    La  durata  del  periodo di conservazione dipende dal contenitore
impiegato.
Concentrato piastrinico da aferesi.
    Il  concentrato  piastrinico da aferesi e' ottenuto da un singolo
donatore  sottoposto  a  piastrinoaferesi  utilizzando  un separatore
cellulare.
    Ad  un controllo di qualita' a campione il contenuto di piastrine
del  concentrato  non  deve  essere  inferiore a 3 x 10(elevato a 11)
piastrine in almeno il 75% dei campioni.
    Il  concentrato  ottenuto da plasmapiastrinoaferesi o da prelievo
multicomponente deve contenere almeno 2 x 10(elevato a 11) piastrine.
    L'emocomponente,  se  preparato  in  sistema  chiuso, puo' essere
conservato a 22 oC (+ o -) 2 oC in agitazione continua per un periodo
di  tempo variabile in funzione del contenitore impiegato, e comunque
non superiore a cinque giorni dal prelievo.
    Il  volume  di  plasma  o  di  liquido conservante deve essere in
quantita'   tale   da   garantire,   durante   tutto  il  periodo  di
conservazione, un pH compreso fra 6,5 e 7,4.
Piastrine crioconservate (da aferesi).
    Le   piastrine   crioconservate   (da   aferesi)  sono  preparate
congelando  a  -80  oC,  o a temperature inferiori, un concentrato di
piastrine prelevate in aferesi da non piu' di ventiquattro ore.
    Il  preparato  puo'  essere conservato in congelatore meccanico a
-80  oC fino ad un anno, in vapori di azoto liquido a -150 oC, fino a
dieci anni. E' necessario utilizzare un crioprotettivo.
    Prima  dell'uso le piastrine devono essere scongelate e risospese
in appropriata soluzione.
    Una  unita'  ricostituita di piastrine crioconservate deve avere:
volume  da  50  a  200  ml,  conta  piastrinica maggiore  del 40% del
contenuto  piastrinico  prima  del  congelamento,  leucociti  residui
inferiori  a  0,2  x  10(elevato  a  6)  ogni  0,6 x 10(elevato a 11)
piastrine.
    Per  il  trasporto  allo  stato  congelato devono essere adottate
misure volte a mantenere adeguate condizioni di conservazione.
Concentrato granulocitario da aferesi.
    Il  concentrato  granulocitario  da  aferesi  e'  ottenuto  da un
singolo donatore mediante l'impiego di separatori cellulari.
    Al  controllo  di qualita' il preparato deve contenere almeno 1 x
10(elevato  a  10)  granulociti  in  un  volume inferiore a 500 ml in
almeno il 75% delle unita' esaminate.
    La  preparazione  deve  essere  trasfusa quanto prima possibile e
comunque entro dodici ore se mantenuta a 22 oC (+ o -) 2 oC.
Cellule staminali emopoietiche periferiche.
    Le  cellule  staminali da sangue periferico vengono raccolte come
cellule mononucleate mediante leucoaferesi.
    Le cellule staminali da cordone ombelicale vengono raccolte dalla
placenta attraverso le vene del cordone ombelicale.
    Quando   indicate,   successive   addizionali   purificazioni   e
manipolazioni  possono  comprendere:  la  rimozione di granulociti ed
eritrociti   nonche'   la   riduzione   ed  eliminazione  di  cellule
neoplastiche    nelle    preparazioni    di    cellule   progenitrici
ematopoietiche   autologhe   o   del  numero  dei  T-linfociti  nelle
preparazioni  di  cellule progenitrici ematopoietiche allogeniche, al
fine di minimizzare la Graft versus Host Disease (GvHD).
    Le  cellule  raccolte vengono sospese in una soluzione contenente
un  crioprotettivo  e proteine, congelate in idonei contenitori e poi
conservate a temperature inferiori a -80 oC.
    Le  cellule  progenitrici ematopoietiche congelate debbono essere
scongelate in bagno termostatico a +37 oC, sotto agitazione continua,
e trasfuse immediatamente.
    Debbono  essere  congelati  anche i campioni di riferimento delle
preparazioni  di  cellule  progenitrici  ematopoietiche  per i dovuti
controlli.
Plasma fresco congelato.
    Il  plasma  fresco  congelato  (P.F.C.) e' ottenuto attraverso il
congelamento  di  plasma,  da  singolo donatore di sangue intero o in
aferesi  (plasmaferesi),  che deve avvenire entro limiti di tempo e a
temperature  tali  da preservare adeguatamente i fattori labili della
coagulazione.
    Qualora  il  plasma  sia  ottenuto  da  sangue intero deve essere
separato  entro  sei  ore  dalla raccolta ed il suo congelamento deve
avvenire  in  una  apparecchiatura  che  lo  determini completo entro
un'ora.
    Ad  un  controllo  di  qualita'  a  campione,  il  preparato deve
contenere almeno il 70% del contenuto originale di fattore VIII.
    Il   plasma   fresco  congelato,  se  mantenuto  costantemente  a
temperatura inferiore a -40 oC, puo' essere conservato per un periodo
di  ventiquattro mesi, se a -30 oC, puo' essere conservato per dodici
mesi,  tra  -25 oC e -30 oC per sei mesi, tra -18 oC e -25 oC per tre
mesi. Trascorsi i periodi anzidetti il preparato e' utilizzabile solo
per la produzione di frazioni plasmatiche.
    Lo scongelamento del PFC deve avvenire a temperatura compresa tra
30  oC  e  37  oC  in bagno con agitazione o con altra strumentazione
idonea,  tale  da  consentire il controllo della temperatura; dopo lo
scongelamento  deve  essere usato il piu' presto possibile e comunque
non  oltre ventiquattro ore se conservato a 4 (+ o -) 2 oC e non puo'
essere ricongelato.
    In  rapporto  all'eventuale  applicazione di trattamenti virucidi
possono  essere accettate caratteristiche finali del prodotto diverse
purche'  in  accordo  con  i  criteri internazionalmente riconosciuti
validi.
Crioprecipitato e plasma privo di crioprecipitato.
    Il  crioprecipitato  e'  un  preparato  costituito dalla frazione
crioglobulinica del plasma fresco, ottenuta da una singola donazione,
concentrato  ad  un  volume finale di 10-20 ml. Il prodotto contiene,
oltre  al  fattore  VIII,  anche  la maggior  parte  del  fattore Von
Willebrand,  del  fibrinogeno, del fattore XIII e della fibronectina,
presenti nel plasma fresco di partenza.
    Ad  un  controllo di qualita' a campione, il contenuto di fattore
VIII deve essere almeno pari al 70%.
    Il plasma privo di crioprecipitato e' costituito da plasma fresco
congelato dopo rimozione del crioprecipitato.
    Le   condizioni   di   conservazione  sono  quelle  del  PFC.  Lo
scongelamento immediatamente prima dell'uso deve seguire le modalita'
indicate per il plasma fresco congelato.
Emocomponenti irradiati.
    Le  unita'  di  sangue  ed  emocomponenti,  nel caso sia indicata
l'irradiazione,  devono  essere  sottoposte  a una dose di radiazioni
compresa  tra 2.500 cGy e 4.000 cGy, allo scopo di ridurre il rischio
di GvHD post-trasfusionale.
    L'irradiazione  delle  emazie  deve  avvenire  entro  quattordici
giorni  dal  prelievo  e  le unita' irradiate debbono essere trasfuse
entro ventotto giorni dal prelievo.
    Nei  casi  di trasfusione intrauterina, o a neonato, o a paziente
con  iperpotassiemia  e'  necessario procedere alla trasfusione entro
quarantotto      ore     dall'irradiazione,     oppure     provvedere
all'eliminazione, con mezzi idonei, dell'eccesso di potassio.
    L'irradiazione   non   modifica   la   scadenza  dei  concentrati
piastrinici.
    Le  unita'  di  sangue  ed emocomponenti irradiate possono essere
assegnate  anche a pazienti immunologicamente normali, fatte salve le
dovute precauzioni per categorie a rischio di iperpotassiemia.
    La  irradiazione  degli  emocomponenti  deve  avvenire  in locali
conformi alle norme di sicurezza.
Unita' di predeposito per autotrasfusione.
    L'unita'  di  predeposito  per  autotrasfusione  consiste  in una
unita'  di  sangue  intero e/o di emocomponenti prelevata al paziente
cui e' destinata per corrispondere a proprie esigenze terapeutiche.
    Il  preparato  e'  di  esclusivo  uso  autologo  pertanto  non e'
soggetto  ai  vincoli imposti dai protocolli per l'accertamento della
idoneita' del donatore di sangue.
    Il   responsabile   della   struttura   trasfusionale  adotta  il
protocollo  per  la  procedura operativa del predeposito in cui viene
definita  anche  la  modalita' di acquisizione del consenso informato
del paziente.
    Piu'  unita'  di  sangue intero e/o di emocomponenti, in funzione
delle  esigenze terapeutiche, possono essere prelevate dal paziente a
brevi  intervalli  di  tempo,  secondo  le  procedure  adottate nella
struttura  trasfusionale  e con l'eventuale supporto farmacologico, e
predepositate.
    L'unita'  di  predeposito  deve  essere  identificata  in maniera
univoca,  sulla etichetta della relativa sacca deve essere apposta la
firma del paziente e del medico responsabile del prelievo.
    Il  paziente  deve  essere  informato che le unita' predepositate
sono  conservate fino a scadenza della componente eritrocitaria e che
sono disponibili per le sue necessita' trasfusionali.
    La  scadenza dell'unita' di predeposito, le relative modalita' di
conservazione  e  di  trasporto  sono analoghe a quelle per le unita'
omologhe.