(Trattato-art. 196)
 
                              Art. 196 
 
 
  Relativamente  a  tutti  gli  oggetti   di   carattere   artistico,
archeologico, scientifico o storico, facenti parte di collezioni  che
anticamente appartenevano al Governo o alla  Corona  della  Monarchia
austro-ungarica, non contemplati da altre disposizioni  del  presente
trattato, l'Austria s'impegna: 
 
    a)  a  negoziare  con  gli  Stati  interessati,  quando  ne   sia
richiesta,  un  accordo  amichevole  merce'  il  quale  parte   delle
collezioni  e  degli  oggetti  predetti,  pertinenti  al   patrimonio
intellettuale dei distretti ceduti, potra' essere, per  reciprocita',
restituito ai distretti di origine; 
 
    b) a nulla alienare o disperdere  di  tali  collezioni  e  a  non
disporre di tali oggetti per  venti  anni,  a  meno  che  un  accordo
speciale non sia intervenuto prima della scadenza di questo  termine;
a garantire la loro integrita' e la  loro  buona  conservazione  e  a
tenerli,   coi   relativi   inventari,    cataloghi    e    documenti
amministrativi, a disposizione degli studiosi, sudditi  di  qualsiasi
Potenza alleata o associata. 
 
                             ALLEGATO I. 
 
                              Toscana. 
 
  I gioielli della Corona (per la parte rimasta, in seguito alla loro
dispersione), i gioielli  privati  della  Principessa  elettrice  dei
Medici, le medaglie componenti l'eredita' dei Medici e altri  oggetti
preziosi, tutti di proprieta' demaniale, secondo le convenzioni e  le
disposizioni testamentarie, trasportati a Vienna  durante  il  secolo
XVIII. 
 
  Mobilio e servizio da tavola in argento  dei  Medici  e  la  «gemma
d'Aspasios» in pagamento dei debiti della  Casa  d'Austria  verso  la
Corona di Toscana. 
 
  Gli antichi strumenti d'astronomia e di fisica  dell'Accademia  del
Cimento, asportati dalla Casa di Lorena e mandati in regalo ai cugini
della Casa imperiale di Vienna. 
 
                               Modena. 
 
  Una «Vergine» di Andrea del Sarto e quattro disegni del  Correggio,
appartenenti alla Pinacoteca di Modena ed asportati nel 1859 dal duca
Francesco V. 
 
  I tre manoscritti della biblioteca di Modena: Biblia Vulegata (cod.
lat. 422-23), Breviarium Romanum (cod. lat. 424) e l'Officium  Beatae
Virginis (cod. lat. 262), asportati dal duca Francesco V nel 1859. 
 
  I bronzi asportati nelle stesse condizioni nel 1859. 
 
  Gli oggetti (tra i quali due quadri di Salvator Rosa e un  ritratto
di Dosso Dossi),  rivendicati  dal  Duca  di  Modena  nel  1868  come
condizione di esecuzione della convenzione 20  giugno  1868  e  altri
oggetti consegnati nel 1872 alle stesse condizioni. 
 
                              Palermo. 
 
  Gli oggetti fabbricati nel II secolo a Palermo per i  Re  normanni,
che servivano per  l'incoronazione  degli  Imperatori,  asportati  da
Palermo, che oggi si trovano a Vienna. 
 
                               Napoli. 
 
  Novantotto manoscritti asportati dalla biblioteca di San Giovanni a
Carbonara e da altre  biblioteche  di  Napoli  nel  1718  per  ordine
dell'Austria e trasportati a Vienna. 
 
  Vari documenti asportati in tempi diversi dagli archivi di Stato di
Milano, Mantova, Venezia, Modena e Firenze. 
 
                            ALLEGATO II. 
 
  I.  Il  trittico   di   Sant'Ildefonso   di   Rubens,   proveniente
dall'Abbazia di Saint-Jacques-sur-Coudenberg, a Bruxelles, acquistato
nel 1777 e trasportato a Vienna. 
 
  II. Oggetti e documenti  asportati  dal  Belgio  e  trasportati  in
Austria, per esservi messi al sicuro nel 1794: 
 
    a)  armi,  armature  ed  altri  oggetti  provenienti  dall'antico
arsenale di Bruxelles; 
 
    b) il  tesoro  del  Toson  d'oro,  anticamente  conservato  nella
cappella di Corte di Bruxelles; 
 
    c) i coni delle monete, delle medaglie e i gettoni fabbricati  da
Teodoro Van Berckel, che  facevano  parte  integrante  degli  archivi
della «Camera dei conti» a Bruxelles; 
 
    d)   gli   esemplari   manoscritti   originali    della    «Carte
chorographique» dei Paesi Bassi austriaci, compilata dal 1770 al 1777
dal tenente generale conte Jas de Ferraris  e  i  documenti  relativi
alla carta predetta. 
 
                            ALLEGATO III. 
 
  Oggetto tolto dai territori facenti parte della  Polonia,  dopo  il
primo smembramento del 1772: 
 
  - la coppa d'oro del Re Ladislao IV, n. 1114, del museo di Corte  a
Vienna. 
 
                            ALLEGATO IV. 
 
    1°  Documenti,  memorie  storiche,  manoscritti,   carte,   ecc.,
appartenenti allo stato czeco-slovacco attuale, asportati  da  Taulow
von Rosenthal per ordine di Maria Teresa. 
 
    2° I documenti provenienti dalla Regia Cancelleria aulica e dalla
Camera dei conti aulica di Boemia, e oggetti  d'arte  formanti  parte
delle suppellettili del castello reale  di  Boemia,  asportati  dagli
imperatori Mattia, Ferdinando II, Carlo VI (verso  il  1718,  1723  e
1737) e Francesco Giuseppe I, che  oggi  si  trovano  negli  archivi,
castelli imperiali, musei e altri stabilimenti pubblici  centrali  di
Vienna.