(Regolamento del Testo unico delle norme sulla disciplina della circolazione stradale - art. 191)
                 Art. 191. (Art. 78 del Testo Unico) 
                 PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE 

 
  I dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione del veicoli
a motore e dei veicoli  da  essi  trainati  debbono  rispondere  alle
prescrizioni di carattere generale di cui appresso: 
  1. I colori debbono avere le caratteristiche  per  ognuno  di  essi
indicate. 

 
  Bianco 
  In coordinate colorimetriche il coloro bianco  viene  definito  dai
seguenti limiti: 
    

limite verso il blu:            X  >= 0,310
    limite verso il giallo:     X  <= 0,500
    limite verso il verde:      Y  <= 0,150 + 0,640 X
    limite verso il verde:      Y  <= 0,440
    limite verso il porpora:    Y  >= 0,50 + 0,750 X
    limite verso il rosso:      Y  >= 0,382


    
  Per le misure di controllo degli apparecchi si assume  come  bianco
il colore corrispondente alla luce emessa da una lampada a  filamento
di tungsteno alla  temperatura  di  2848°  K;  nell'impiego  si  puo'
considerare  luce  bianca  agli  effetti  della  segnalazione  quella
corrispondente a temperatura minore ma comunque  non  ai  disotto  di
2300° K. 
  I dispositivi a luce riflessa bianca, se illuminati con luce bianca
debbono riflettere una luce  le  cui  coordinate  colorimetriche  non
differiscano di oltre 0,02 rispetto a quella dell'illuminante. 

 
  Giallo 
  La lunghezza d'onda dominante deve trovarsi tra 5750 e 5850  unita'
Angstrom; 
  il fattore di purezza deve essere compreso  tra  0,90  e  0,98,  la
determinazione  essendo  fatta  sulla  luce  emessa  da  una  lampada
elettrica col filamento a temperatura da colore di 2848° K. 
  La suddetta definizione del colore giallo, espressa  in  coordinate
colorimetriche, corrisponde ai seguenti limiti: 
    

limite verso il rosso:          Y  >= 0,580 X + 0,138
    limite verso il verde:      Y  <= 1,290 X - 0,100
    limite verso il bianco:     Y  >= - X + 0,966
    valore spettrale:           Y  <= - X + 0,992

  Per i vetri delle lampade occorre un fattore di trasmissione uguale
almeno  a  0,78,  misurato sui un frammento di vetro dal bulbo di una
lampada  avente funzionato alla tensione di base durante 48 ore in un
proiettore.

  Arancione
  La luce emessa deve avere le seguenti coordinate colorimetriche:
    limite verso il rosso:      Y  >=  0,398
    limite verso il giallo:     Y  <=  0,429
    limite verso il bianco:     Y  <=  0,007


  Rosso
  La luce emessa deve avere le seguenti coordinate colorimetriche:
    limite verso il giallo:     Y  <=  0,335
    limite verso il porpora:    Z  <=  0,008


  Blu
  La  luce  emessa deve avere le coordinate comprese entro i seguenti
limiti:
    verso il verde:             Y  =  0,650 + 0,805 X
    verso il bianco:            X  =  0,400 - Y
    verso il porpora:           X  =  0,133 + 0,600 Y


    
  I Dispositivi che emettono luce propria  e  che  impiegano  lampade
incolori  debbono  trasmettere  luce  di  colore   rispondente   alle
definizioni sopraindicate se munite di sorgente di  luce  bianca  con
temperatura da colore di 2848° K, per quelli  che  impiegano  lampade
colorate,  le  definizioni  medesime  valgono  per  la  luce   emessa
risultante dal complesso sorgente piu' vetro. I  dispositivi  a  luce
riflessa debbono emettere luce che risponda  alle  definizioni  sopra
citate, se illuminate con luce bianca, con temperatura da  colore  di
2848° K. 
  2. Ogni dispositivo, a meno che non  sia  diversamente  specificato
deve rispondere alle caratteristiche fotometriche  prescritte  quando
viene provato con apposita lampada campione definita  nelle  quote  e
nel  flusso  da  tabelle  di  unificazione  a  carattere  definitivo.
Nell'impiego   deve   essere   equipaggiato   con   lampada    avente
caratteristiche di cui alla tabella  di  unificazione  relativo  alle
lampade per il dispositivo di cui trattisi. 
  3. Ove non era  indicato  diversamente,  le  caratteristiche  degli
apparecchi sono riferite  alle  tensioni  di  base  ai  morsetti  dei
medesimi che vengono fissate come segue: 
    per impianti a tensione nominale a 6 volt: 6,0 volt 
    per impianti a tensione nominale a 12 volt: 12,0 volt 
    per impianti a tensione nominale a 24 volt: 26,0 volt 
  4.  L'isolamento  dell'impianto  elettrico  di  alimentazione  deve
rispondere a norme precisate in tabelle di unificazione  a  carattere
definitivo. 
  Il  collegamento  elettrico  dei  dispositivi   il   cui   uso   e'
obbligatorio anche di giorno deve essere tale che il motore non possa
marciare se essi non sono inseriti per il primo funzionamento. 
  Il collegamento elettrico deve essere tale  che  si  possa  passare
direttamente  dall'inserzione  delle  luci  di  posizione  al  fascio
anabbagliante  del  proiettore  senza  dover   passare   prima   alla
inserzione del fascio di profondita'. 
  La tensione in esercizio ai morsetti degli apparecchi  utilizzatori
non deve discendere al disotto di un valore minimo  determinato  alla
velocita' di 30 km/h nella marcia con il rapporto piu' alto ne'  deve
comunque superare un valore massimo; detti valori sono  precisati  in
tabelle di unificazione a carattere definitivo. 
  E' consentito l'uso di impianti  elettrici  privi  di  batteria  di
accumulatori soltanto  per  i  rimorchi  e  per  i  ciclomotori,  nei
motocicli e' consentita che la batteria alimenti solamente, anche per
un  limitato  e  sufficiente  intervallo  di  tempo  l'indicatore  di
arresto, negli altri motoveicoli la batteria deve  alimentare  almeno
le luci di posizione la luce della targa e l'indicatore di arresto in
ogni caso la tensione ai morsetti dai  vari  apparecchi  deve  essere
compresa tra un minimo di 5,5 volt a regime di rotazione pari al  50%
di quello corrispondente alla  massima  potenza  del  motore,  ed  un
massimo non superiore a 7,5 volt, al regime di massima potenza, negli
impianti aventi  tensione  nominale  di  6  volt,  in  quelli  avente
tensione  nominale  di  12   volt   i   suddetti   limiti   diventano
rispettivamente 11 e 15 volt. 
  5. Ove non sia indicato diversamente, le  quote  di  installazione,
dei singoli apparecchi devono essere misurate come segue: 
    altezza massima: a veicolo scarico e nel punto  piu'  alto  della
superficie luminosa; 
    altezza minima: a veicolo scarico e nel punto  piu'  basso  della
superficie luminosa; 
    distanza tra due apparecchi:  tra  i  punti  piu'  interni  delle
superfici luminose; 
    distanza di un apparecchio rispetto alla sagoma del veicolo:  dal
punto piu' esterno della superficie luminosa. 
  6.  Per  l'orientamento  del   dispositivo   (ad   esclusione   dei
proiettori) e' ammessa una tolleranza  nel  montaggio  di  +  5°,  da
controllare a veicolo scarico, rispetto alle condizioni di  montaggio
prescritte. 
  7.  Ai  fini  dell'applicazione  delle  disposizioni  del  presente
regolamento s'intende per centro di  un  apparecchio  il  centro  del
sistema ottico o, qualora questo  non  sia  definito,  il  baricentro
(geometrico) della superficie luminosa. Per centro  della  superficie
illuminata s'intende il punto d'intersezione  di  questa  con  l'asse
ottico dell'apparecchio. 
  S'intendono inoltre per: 
    apparecchi indipendenti: quelli che hanno le superfici  luminose,
le sorgenti luminose e i contenitori separati oppure distanti; 
    apparecchi raggruppati: quelli che tra loro  hanno  le  superfici
luminose e le  sorgenti  luminose  distinte,  ma  il  contenitore  in
comune; 
    apparecchi combinati: quelli  che  hanno  le  superfici  luminose
distinte, ma in comune la sorgente luminosa ed il contenitore; 
    apparecchi incorporati mutuamente: quelli che hanno in comune  la
superficie luminosa e il contenitore, ma sorgenti luminose distinte o
sorgente luminosa unica ma funzionante in condizioni diverse. 
  Quando piu' apparecchi  aventi  funzioni  diverse  sono  conglobati
ognuno deve  comunque  rispondere  ai  requisiti  prescritti  per  il
singolo dispositivo. 
  Puo' essere considerato come un dispositivo unico un apparecchio di
segnalazione luminoso risultante dalla combinazione di  due  sorgenti
luminose identiche o no, ma aventi  la  stessa  funzione,  quando  le
proiezioni delle loro superfici illuminanti  su  un  piano  verticale
perpendicolare  al  piano  longitudinale  di  simmetria  del  veicolo
occupino  in  totale  almeno  il  50%  della  area   del   rettangolo
circoscritto ad esso  di  area  minima.  Inoltre  le  caratteristiche
fotometriche di ogni sorgente debbono corrispondere alle prescrizioni
del dispositivo unico con la riserva che il massimo totale delle  due
sorgenti insieme non possa superare  il  massimo  prescritto  per  il
dispositivo unico. Puo' essere considerato come un  proiettore  unico
un dispositivo di illuminazione dalla combinazione  di  due  sorgenti
luminose,  identiche  o  no  quando  le  loro  superfici  illuminanti
occupino  in  totale  almeno  il   50%   dell'area   del   rettangolo
circoscritto di area minima e quando le caratteristiche  fotometriche
complessive soddisfino al requisiti  prescritti  per  il  dispositivo
unico. 
  8. Quando sul veicolo, un apparecchio o una  coppia  di  apparecchi
venga  sostituita  con   altri,   occorre   asportare   dal   veicolo
l'apparecchio o la  coppia  di  apparecchi  che  i  nuovi  vengono  a
sostituire nella funzione. 
  9. Per i dispositivi gia' in uso  su  veicoli  in  circolazione  e'
ammessa una tolleranza rispetto alle caratteristiche  prescritte  nel
presente regolamento entro i limiti che saranno fissati dal  Ministro
per i trasporti per ogni categoria di dispositivi. 
  10. All'atto delle visite e prove sui  veicoli  per  l'omologazione
del tipo o per il controllo di singoli esemplari in sede di  collaudo
o di revisione presso gli  Ispettorati  della  motorizzazione  civile
ovvero in occasione di controlli su strada, deve essere accertato: 
    a) che i dispositivi siano di tipo approvato per la categoria cui
appartiene  il  veicolo  e  portino  ben  visibili  gli  estremi   di
approvazione; 
    b) che i dispositivi siano tuttora in condizioni  di  efficienza.
In particolare,  di  notte  e  con  atmosfera  limpida,  le  luci  di
posizione anteriori e  posteriori  debbono  essere  visibili  ad  una
distanza non inferiore a 150 metri e la targa posteriore deve  essere
leggibile ad almeno 20 metri; 
    c) che l'altezza da terra e le altre quote di installazione siano
comprese entro i limiti prescritti; 
    d) che davanti ai dispositivi non vi siano vetri  o  schermi  non
facenti parte dei dispositivi stessi; 
    e) che, ove vi siano  due  apparecchi  disposti  simmetricamente,
essi siano dello stesso tipo e dello stesso colore; 
    f) che l'orientamento sia  corretto  e  che,  per  i  proiettori,
esista la possibilita' di regolazione in orizzontale ed in verticale; 
    g) che la tensione di alimentazione  al  morsetti  delle  lampade
oscilli entro i limiti indicati nei punti 3 e 4; 
    h) che  ove  siano  installati  dispositivi  il  cui  impiego  e'
consentito in  via  facoltativa,  essi  siano  di  tipo  approvato  e
rispondano a quanto stabilito dal presente regolamento.