Art. 15 
 
Contributo a favore delle province della  regione  Sardegna  e  della
                  citta' metropolitana di Cagliari 
 
  1. Alle province della Regione Sardegna e alla citta' metropolitana
di Cagliari e' attribuito un contributo di 10  milioni  di  euro  per
l'anno 2017 e di 20 milioni di euro a decorrere  dall'anno  2018.  Il
contributo spettante a  ciascun  ente  e'  comunicato  dalla  Regione
Sardegna al Ministero dell'interno - Direzione centrale della finanza
locale e agli enti interessati, entro trenta  giorni  dalla  data  di
entrata  in  vigore  del  presente  decreto.  In  caso   di   mancata
comunicazione, il riparto avviene per il  90  per  cento  sulla  base
della popolazione residente e per il restante 10 per cento sulla base
del territorio. 
  2.  Il  contributo  spettante  a  ciascuna   provincia   e   citta'
metropolitana,  di  cui  al  comma  1,  e'  versato   dal   Ministero
dell'interno all'entrata del bilancio statale a  titolo  di  parziale
concorso alla finanza pubblica da parte dei medesimi enti, di cui  al
comma 418, dell'articolo 1, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.  In
considerazione di quanto disposto  dal  periodo  precedente,  ciascun
ente beneficiario  non  iscrive  in  entrata  le  somme  relative  al
contributo attribuito ed iscrive in spesa il  concorso  alla  finanza
pubblica di cui al comma 418, dell'articolo 1, della legge n. 190 del
2014  per  gli  anni  2017  e  successivi  al  netto  di  un  importo
corrispondente al contributo stesso. 
  3. All'onere di cui al comma 1, pari a complessivi  10  milioni  di
euro per l'anno 2017 e  a  20  milioni  di  euro  annui  a  decorrere
dall'anno 2018, si provvede mediante utilizzo dei risparmi  di  spesa
di cui all'articolo 27, comma 1. 
 
          Riferimenti normativi 
 
              - Si riporta il testo del  comma  418  dell'articolo  1
          della  citata  legge  n.  190  del  2014,  come  modificato
          dall'art. 16, comma 1, della presente legge: 
              "418. Le province e le citta' metropolitane  concorrono
          al  contenimento  della  spesa  pubblica   attraverso   una
          riduzione della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per
          l'anno 2015, di 2.000 milioni di euro per l'anno 2016 e  di
          3.000 milioni  di  euro  a  decorrere  dall'anno  2017.  In
          considerazione delle riduzioni di spesa di cui  al  periodo
          precedente, ripartite nelle misure del 90 per cento fra gli
          enti appartenenti alle regioni a statuto  ordinario  e  del
          restante 10 per cento fra gli enti della Regione  siciliana
          e della  regione  Sardegna,  ciascuna  provincia  e  citta'
          metropolitana versa ad apposito  capitolo  di  entrata  del
          bilancio dello  Stato  un  ammontare  di  risorse  pari  ai
          predetti risparmi di spesa. Fermo restando per ciascun ente
          il versamento relativo all'anno 2015, l'incremento  di  900
          milioni di euro per l'anno 2016 e l'ulteriore incremento di
          900 milioni di euro a decorrere dal  2017  a  carico  degli
          enti appartenenti alle regioni  a  statuto  ordinario  sono
          ripartiti per 650 milioni di euro a carico delle province e
          per  250  milioni   di   euro   a   carico   delle   citta'
          metropolitane.  Sono  escluse  dal  versamento  di  cui  al
          periodo precedente, fermo restando l'ammontare  complessivo
          del contributo dei  periodi  precedenti,  le  province  che
          risultano in dissesto alla data del 15  ottobre  2014.  Con
          decreto  di  natura   non   regolamentare   del   Ministero
          dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia  e
          delle finanze, da emanare entro il 31 marzo  2015,  con  il
          supporto tecnico della Societa' per gli studi di settore  -
          SOSE Spa, sentita la Conferenza Stato-citta'  ed  autonomie
          locali, e'  stabilito  l'ammontare  della  riduzione  della
          spesa corrente che  ciascun  ente  deve  conseguire  e  del
          corrispondente  versamento  tenendo   conto   anche   della
          differenza tra spesa storica e fabbisogni standard.".