Art. 11 Cultura del controllo interno 1. Ai fini di cui all'art. 258, paragrafo 1, lettere e), f) g) degli atti delegati, l'organo amministrativo promuove un alto livello di integrita' e una cultura del controllo interno, tale da sensibilizzare l'intero personale sull'importanza e l'utilita' dei controlli interni a presidio dei rischi. 2. L'alta direzione e' responsabile della promozione della cultura del controllo interno e assicura che il personale sia messo a conoscenza del proprio ruolo, delle proprie responsabilita' e delle politiche adottate dall'impresa, in modo da essere effettivamente impegnato nello svolgimento dei controlli, intesi quale parte integrante della propria attivita'. A tal fine assicura la formalizzazione e l'adeguata diffusione tra il personale del sistema delle deleghe e delle procedure che regolano l'attribuzione di compiti, i processi operativi, gli strumenti e le linee di riporto informativo. 3. Ai fini di cui ai commi 1 e 2, l'alta direzione assicura continuita' alle iniziative formative e di comunicazione volte a favorire l'effettiva adesione di tutto il personale ai principi di integrita' morale ed ai valori etici. 4. Al fine di promuovere la correttezza operativa ed il rispetto dell'integrita' e dei valori etici da parte di tutto il personale, nonche' per prevenire condotte devianti di cui possono essere chiamate a rispondere ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, nonche' ai sensi dell'art. 325 del Codice, le imprese adottano un codice etico che definisce le regole comportamentali, disciplina le situazioni di potenziale conflitto di interesse e prevede azioni correttive adeguate, nel caso di deviazione dalle direttive e dalle procedure approvate dal vertice o di infrazione della normativa vigente e dello stesso codice etico. 5. Le imprese, fermo quanto previsto dalle disposizioni di cui al Capo VII del presente Titolo, evitano, ad ogni livello aziendale, politiche commerciali e pratiche di remunerazione che possano essere di incentivo ad attivita' illegali o devianti rispetto agli standard etici ovvero indurre propensioni al rischio contrastanti con la sana e prudente gestione dell'impresa e comportamenti non coerenti con la tutela degli assicurati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative. I sistemi di remunerazione sono tali da favorire il rispetto del complesso delle disposizioni di legge, regolamentari e statutarie nonche' di eventuali codici etici dell'impresa o del gruppo.