(Allegato A)
                                                           Allegato A 
 
                                                         (articolo 1) 
 
Cause di  non  idoneita'  all'ammissione  ai  concorsi  pubblici  per
  l'accesso ai ruoli dei vigili del fuoco, degli ispettori antincendi
  e  dei  direttivi  che  espletano  funzioni  operative  del   Corpo
  nazionale dei vigili del fuoco. 
 
    1. Le malattie infettive o contagiose, in fase  clinica  silente,
in atto o in fase  cronico-evolutiva;  la  tubercolosi  polmonare  ed
extrapolmonare,  in  fase  attiva  o   latente;   la   sifilide   con
manifestazioni contagiose in atto; il morbo di  Hansen  (lebbra);  le
micosi e le malattie da parassiti o i loro esiti,  quando  presentano
caratteristiche di cronicita' ed evolutivita' tali da  controindicare
l'attivita' lavorativa e la vita di  comunita';  la  positivita'  per
l'antigene HBsAg quale indice di infezione da virus epatite B in atto
o cronicizzata; la positivita' per anticorpi HCV; la positivita'  per
anticorpi HIV. 
    2. L'asma bronchiale  allergica  e  le  sindromi  disventilatorie
ostruttive, restrittive o miste, con  insufficienza  respiratoria  di
grado  tale  da  controindicare  l'attivita'  di  lavoro  o   ridurre
sensibilmente  la  capacita'   di   lavoro;   le   allergopatie,   le
intolleranze e idiosincrasie a farmaci, alimenti e  sostanze  di  uso
corrente, tali da risultare incompatibili con l'uso  dei  dispositivi
di protezione individuale, o controindicare l'attivita' di lavoro,  o
ridurre sensibilmente la capacita' di lavoro. 
    3. L'alcolismo e le patologie correlate  al  consumo  di  bevande
alcoliche;  le  tossicomanie  e  l'uso  di  sostanze  stupefacenti  o
psicotrope;  le  intossicazioni  croniche  di  origine  esogena,  con
compromissione psichica o organica. 
    4. La presenza nelle urine o in altri liquidi biologici  o  nelle
formazioni pilifere di una o piu' sostanze stupefacenti o  psicotrope
o dei loro metaboliti, accertata con i relativi test tossicologici. 
    5. Le malattie cutanee, acute e croniche, le lesioni della  cute,
delle mucose visibili e degli annessi, o loro esiti,  che  per  sede,
estensione    o    gravita'    producono    rilevanti     alterazioni
anatomo-funzionali o riducono sensibilmente la capacita' di lavoro; i
tramiti fistolosi che  per  sede,  estensione  o  gravita'  producono
rilevanti disturbi funzionali. 
    6. La presenza di trapianti di organi o di parte di organi. 
    7. La presenza di innesti o di  mezzi  di  sintesi  eterologhi  a
livello dei  vari  organi  o  apparati,  incluse  le  endoprotesi  ed
artroprotesi; la presenza di osteosintesi e la  presenza  di  tessuto
preso da un'area del corpo umano,  anche  se  appartenente  ad  altro
individuo, per essere innestato in un'altra area del corpo umano  del
ricevente, non costituiscono di per se' cause di  non  idoneita',  se
non comportano una rilevante  alterazione  anatomo-funzionale  o  una
sensibile riduzione  della  capacita'  di  lavoro;  la  presenza  del
cristallino protesico intraoculare (I.O.L.) o  di  altri  dispositivi
intraoculari non costituisce di per se' causa di non  idoneita'  ove,
trascorso un adeguato periodo di stabilizzazione, l'impianto  risulta
ben tollerato ed e' raggiunto il minimo di acutezza  visiva  previsto
dall'articolo 1, comma  1,  lettera  e),  del  presente  regolamento;
l'impianto di pacemaker o defibrillatore impiantabile (I.C.D.). 
    8. Le infermita' ed imperfezioni  degli  organi,  dei  tessuti  o
degli apparati del capo e i loro esiti: le infermita'  e  le  lesioni
delle palpebre  e  dell'apparato  lacrimale,  quando  sono  causa  di
rilevanti limitazioni funzionali; le congiuntiviti acute e  croniche,
o loro esiti, tali da compromettere la funzione  visiva;  i  disturbi
della motilita' dei muscoli estrinseci del globo oculare, quando sono
causa di diplopia o di difetti del campo visivo, anche  monoculare  o
quando   producono   alterazioni   della   visione   binoculare;   il
cheratocono; le retinopatie;  il  glaucoma  e  le  disfunzioni  della
idrodinamica endoculare; i postumi di interventi chirurgici oculari a
carico del segmento anteriore e posteriore dell'occhio, se effettuati
per mezzo di tecniche incisionali; sono  ammessi  gli  interventi  di
chirurgia refrattiva e di microchirurgia oculare  se  effettuati  per
mezzo di tecniche non  incisionali  (trattamenti  chirurgici  con  il
laser in genere) quando, trascorso il  periodo  di  assestamento,  in
relazione alla tecnica effettuata: 1) l'acutezza visiva  rientra  nei
parametri previsti dall'articolo 1, comma 1, lettera e), del presente
regolamento; 2) non residuano alterazioni della trasparenza dei mezzi
diottrici;  3)  risultano  assenti  patologie  vitreo-retiniche;   le
stenosi  e  le  poliposi  nasali,  quando  sono  causa  di  rilevante
ostruzione  ventilatoria  o  sono   sostenute   da   una   condizione
disreattiva  allergica  che  riduce  la  capacita'  di   lavoro;   le
malformazioni, le lesioni o gli esiti di  malattie  e  di  interventi
chirurgici a carico delle labbra, della  lingua,  dei  tessuti  molli
della bocca e dell'articolazione temporo-mandibolare che sono tali da
produrre  rilevanti  limitazioni  funzionali  o   alterazioni   della
fisionomia  del  volto  che  compromettono  il   corretto   uso   dei
dispositivi di protezione individuale; le malformazioni e  gli  esiti
di patologie dell'apparato  dentario,  da  cui  derivano  alterazioni
della  funzione  masticatoria:  il  totale  dei  denti  mancanti  non
sostituiti da protesi  fissa  non  puo'  essere  superiore  a  dodici
elementi;  le  disfonie  e  i  disturbi  gravi  del  linguaggio;   le
tonsilliti croniche con presenza di streptococco  ?-emolitico  gruppo
A; l'ipertrofia tonsillare con rilevanti alterazioni  funzionali;  la
perforazione  timpanica  o  gli  esiti,  valutati  in  rapporto  alla
funzionalita' timpanica residua; l'otite media cronica, anche se  non
complicata e monolaterale; gli esiti funzionalmente  apprezzabili  di
interventi  chirurgici  dell'orecchio  medio  o  della  mastoide;  le
infermita' o i disturbi funzionali  cocleo-vestibolari  e  gli  esiti
funzionalmente apprezzabili di  interventi  chirurgici  sull'orecchio
interno; la malattia di Meniere; l'otosclerosi. 
    9. Le infermita' e le imperfezioni anatomiche  del  collo  e  dei
relativi organi  ed  apparati:  le  malformazioni  e  le  alterazioni
acquisite, anche in esito ad interventi  chirurgici,  della  faringe,
della laringe, dell'esofago e della trachea,  quando  sono  causa  di
rilevanti disturbi funzionali; le patologie della ghiandola tiroide o
gli esiti post-chirurgici metabolicamente non compensati. 
    10. Le infermita'  ed  imperfezioni  anatomiche  del  torace:  le
deformazioni congenite, rachitiche e  post-traumatiche  della  gabbia
toracica, con rilevanti alterazioni anatomo-funzionali o che riducono
sensibilmente la capacita' di lavoro. 
    11. Le infermita' ed imperfezioni dell'apparato respiratorio:  le
malattie acute e croniche dei bronchi e dei polmoni  con  alterazione
funzionale respiratoria che  riduce  sensibilmente  la  capacita'  di
lavoro; le malattie delle pleure ed i loro esiti, quando  sono  causa
di  rilevanti  disturbi  funzionali  o  riducono   sensibilmente   la
capacita'  di  lavoro;  l'asma  bronchiale;  le  cisti  e  i   tumori
polmonari; i segni radiologici di malattia tubercolare  dell'apparato
pleuropolmonare, in atto  o  pregressa,  quando  producono  rilevanti
alterazioni anatomo-funzionali o riducono sensibilmente la  capacita'
di lavoro; i deficit ventilatori con  capacita'  vitale  polmonare  o
capacita' vitale  forzata  polmonare  o  volume  espiratorio  forzato
polmonare in un secondo inferiori al 75% del valore  teorico;  indice
ventilatorio di Tiffeneau nel primo  secondo  inferiore  al  75%  del
valore  teorico;  le  infermita'  mediastiniche  e  le  anomalie   di
posizione di organi, vasi  o  visceri  con  spostamenti  mediastinici
rilevanti o patologia d'organo; le patologie del timo ad  espressione
clinica rilevante. 
    12.    Le    infermita'     ed     imperfezioni     dell'apparato
cardiocircolatorio: la destrocardia, le cardiopatie  congenite  ed  i
loro esiti con rilevanti  disturbi  anatomo-funzionali;  le  malattie
dell'endocardio, dell'apparato valvolare cardiaco, del miocardio, del
pericardio e dei grossi vasi ed i loro esiti con  rilevanti  disturbi
funzionali; i gravi  disturbi  funzionali  cardiaci;  i  disturbi  di
conduzione dello stimolo cardiaco, anche  senza  altro  riscontro  di
cardiopatia organica: la bradicardia sinusale con frequenza  cardiaca
inferiore a 40/min, quando  associata  a  patologie  del  sistema  di
conduzione; il blocco atrio-ventricolare di I grado che non  reagisce
con   lo   sforzo   fisico   adeguato   e   l'iperpnea;   il   blocco
atrio-ventricolare di II e III grado; le sindromi  di  preeccitazione
cardiaca (presenza di connessioni tra atrio e ventricolo  tipo  Kent,
Mahaim 1 e 2, atrio-hisiana  e  James);  la  presenza  di  segnapassi
artificiale; il blocco di branca destra completo, quando associato  a
miocardiopatie o anomalie della conduzione elettrica; la sindrome  di
Brugada; la  sindrome  di  Lenegre;  il  blocco  di  branca  sinistra
incompleto o completo; gli emiblocchi (blocchi  fascicolari),  quando
associati a miocardiopatie o anomalie della conduzione  elettrica;  i
blocchi bifascicolari ed il blocco trifascicolare  anche  incompleto;
la sindrome del QT lungo; la sindrome del QT  corto;  l'extrasistolia
ventricolare frequente anche se di natura funzionale; le tachiaritmie
sopraventricolari  e  ventricolari   a   rilevante   significativita'
clinica; i rumori ed  i  soffi  cardiaci  rilevanti,  determinati  da
cardiopatia congenita o acquisita; il prolasso della valvola  mitrale
con  aspetti  degenerativi  mixomatosi  o   significativo   rigurgito
valvolare; l'ipertensione arteriosa, anche se di  tipo  essenziale  e
senza l'interessamento di organi o  apparati  bersaglio,  con  valori
della pressione sistolica a riposo  superiori  a  140  mmHg  e  della
pressione diastolica  superiori  a  90  mmHg;  le  arteriopatie;  gli
aneurismi; le fistole artero-venose; le varici e  le  ectasie  venose
estese e voluminose; le flebiti e  le  altre  patologie  del  circolo
venoso ed i loro esiti con rilevanti disturbi trofici  o  funzionali;
la linfostasi costituzionale o acquisita di  grado  inabilitante;  le
emorroidi croniche, voluminose e molteplici. 
    13. Le  infermita'  ed  imperfezioni  dell'apparato  digerente  e
dell'addome: le malformazioni e le malattie croniche delle  ghiandole
e dei dotti salivari che producono rilevanti disturbi funzionali;  le
malformazioni, le anomalie di posizione dei visceri, le patologie o i
loro esiti del tubo digerente, del fegato,  delle  vie  biliari,  del
pancreas e del peritoneo che per  natura,  sede  e  grado  comportano
rilevanti alterazioni  anatomo-funzionali;  le  ernie  viscerali;  il
laparocele; la splenectomia con alterazione della crasi  ematica;  la
malattia  celiaca,   in   presenza   di   gravi   manifestazioni   di
malassorbimento e sintomi o segni carenziali, fermo restando che,  in
assenza di complicanze e in costanza di  regime  dietetico  privo  di
glutine,  tale  patologia  non  costituisce  di  per  se'  causa   di
inidoneita'. 
    14. Le infermita' e le imperfezioni dell'apparato osteoarticolare
e muscolare: tutte le alterazioni dello scheletro consecutive a fatti
congeniti, rachitismo, malattie o traumi ostacolanti la funzionalita'
organica  o  alteranti  l'euritmia  corporea;  le  malattie  ossee  o
cartilaginee in atto, determinanti  limitazioni  della  funzionalita'
articolare; la scoliosi con angolo di Lippman Cobb superiore  a  25°;
le malattie delle aponeurosi, dei muscoli, dei tendini,  delle  borse
sinoviali  e  dei  legamenti  che  producono  rilevanti   alterazioni
funzionali o riducono la capacita' di lavoro; la mancanza anatomica o
la perdita funzionale permanente di:  un  dito  della  mano;  falange
ungueale del pollice; falangi ungueali delle ultime quattro  dita  di
una mano; falangi ungueali di cinque dita fra le  due  mani,  escluse
quelle dei pollici; un alluce; due dita di un piede; le malattie  del
tessuto connettivo, incluse le connettiviti sistemiche. 
    15. Le  malattie  del  sistema  nervoso  centrale,  periferico  o
autonomo e i loro esiti ad incidenza  funzionale:  i  disturbi  della
motilita' e della sensibilita'; le sindromi dei nervi cranici,  delle
radici,  dei  plessi  nervosi,  dei  nervi  periferici;  le  sindromi
emisferiche da danno corticale focale; le  sindromi  cerebellari;  le
sindromi del tronco encefalico e del midollo spinale; le cefalee e le
algie cranio-facciali, quando per  il  grado  e  la  frequenza  della
sintomatologia assumono carattere di gravita' o riducono la capacita'
di  lavoro;  le  vasculopatie  cerebrali  e  spinali;   le   sindromi
epilettiche, anche pregresse; le malattie della mielina; le ernie del
disco intervertebrale; il morbo di Parkinson e i  parkinsonismi;  gli
esiti  di  traumi  cranio-encefalici  e  midollari,  con  limitazioni
funzionali; le meningiti, le  encefaliti,  le  encefalopatie  e  loro
esiti;  la  sclerosi  laterale  amiotrofica   e   le   malattie   del
motoneurone;  le  atassie;  le  polineuropatie;   le   miopatie;   la
miastenia; la corea di Huntington; il morbo di Wilson; le facomatosi. 
    16. I disturbi psichiatrici: le sindromi  e  i  disturbi  mentali
organici; le demenze; i disturbi cognitivi e intellettivi; i disturbi
schizofrenici e altri disturbi psicotici; i  disturbi  deliranti;  il
disturbo post-traumatico da stress; i disturbi dell'umore; i disturbi
di  ansia;  i  disturbi  depressivi;  i  disturbi  somatoformi  e  da
conversione; i disturbi dissociativi; i  disturbi  psico-sessuali;  i
disturbi auto-eterolesivi; i gravi disturbi del sonno; i disturbi del
controllo degli impulsi; i disturbi dell'adattamento; i  disturbi  di
personalita' e della identita'. 
    17. Le infermita' ed imperfezioni dell'apparato uro-genitale:  le
malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti del rene,
della pelvi, dell'uretere, della vescica e dell'uretra,  quando  sono
causa di rilevanti alterazioni anatomo-funzionali; le  malformazioni,
le malposizioni, le patologie o i loro esiti, dell'apparato  genitale
maschile e femminile, quando  sono  causa  di  rilevanti  alterazioni
funzionali; la nefrectomia con alterata funzione renale. 
    18. Le malattie  del  sangue,  degli  organi  emopoietici  e  del
sistema  reticolo-istiocitario  di  apprezzabile  entita',   comprese
quelle  congenite;  le  sindromi  da  immunodeficienza,  a  carattere
congenito o acquisito, anche in fase asintomatica; le eritropatie  da
deficit enzimatico di grado assoluto, da deficit  di  membrana  o  da
difetto di sintesi dell'emoglobina. 
    19. Le sindromi dipendenti da alterata funzione  delle  ghiandole
endocrine; il diabete mellito; i difetti del metabolismo a  rilevante
espressione clinica; la  mucoviscidosi;  le  sindromi  dipendenti  da
difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi di grado assoluto. 
    20. Le neoplasie: i tumori maligni; gli esiti di trattamento  dei
tumori maligni quando la stadiazione  oncologica  e  la  prognosi  di
malattia identificano un rischio di recidiva o  sussistono  rilevanti
alterazioni  anatomo-funzionali  o  e'   ridotta   sensibilmente   la
capacita' di lavoro; i tumori benigni ed i  loro  esiti,  quando  per
sede, volume, estensione o numero, comportano  rilevanti  alterazioni
anatomo-funzionali o riducono sensibilmente la capacita' di lavoro. 
    21. Le patologie della ghiandola mammaria ed i loro esiti  quando
sono causa di rilevanti alterazioni  morfologiche  o  funzionali;  la
protesi mammaria, in  presenza  di  complicazioni  anatomo-funzionali
rilevanti. 
    22.  Le  alterazioni  fisionomiche,   non   previste   ai   punti
precedenti, tali da determinare limitazioni  funzionali  connesse  al
corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. 
    Ove non diversamente specificato, la non idoneita' e' espressa in
relazione a infermita' o  lesioni,  in  atto  stabilizzate,  che  per
natura, sede,  gravita'  e  prognosi  controindicano  lo  svolgimento
dell'attivita' di lavoro o riducono  sensibilmente  la  capacita'  di
lavoro.