ALLEGATO 10 Metodologia per la determinazione del reddito rilevante ai fini dello strumento di stabilizzazione del reddito (IST) Premessa Considerato che ai sensi dell'articolo 14 del presente Piano sono ammissibili al sostegno esclusivamente i fondi per la stabilizzazione del reddito settoriale, la metodologia di calcolo del reddito di seguito illustrata deve essere applicata tenendo conto della necessita' di determinare l'effettivo ammontare dei ricavi e dei costi specifici del settore di riferimento, escludendo i componenti positivi e negativi di reddito riconducibili ad altre attivita' produttive esercitate dall'azienda agricola. Pertanto, per la determinazione della componente positiva di reddito devono essere computati esclusivamente i ricavi di vendita riconducibili al settore specifico di riferimento del fondo settoriale IST, stornando dal conteggio gli eventuali ricavi derivanti da altre produzioni commercializzate dall'impresa agricola. Allo stesso modo, per la determinazione della componente negativa di reddito devono essere imputati i soli costi specifici di settore. Le voci di costo di carattere generale o inerenti a fattori della produzione impiegati in piu' processi produttivi, non strettamente riconducibili ad un specifico settore, (es. carburanti) devono essere attribuite al computo totale dei costi secondo un criterio di proporzionalita'. 1. IL RISULTATO DI REDDITO E I SUOI MARGINI Poiche' l'attivazione dell'agevolazione nell'ambito dell'IST si realizza al verificarsi di una rilevante contrazione del reddito aziendale nel confronto con il reddito medio del triennio precedente (o della media triennale calcolata sul quinquennio escludendo il valore piu' basso e quello piu' elevato), particolare e fondamentale attenzione e' attribuita alla formazione del reddito di esercizio e alla definizione delle singole voci che lo compongono. La grandezza di reddito considerata ai fini dell'attivazione dell'agevolazione, come indicato nel PSRN, e' approssimabile al "valore aggiunto agricolo". Tale valore si ottiene sommando ai ricavi di vendita dei prodotti agricoli i premi in conto produzione e sottraendo i costi attribuibili a tali prodotti, definiti come input variable costs, le imposte e tasse. Gli input variable costs comprendono tutti quei costi sostenuti per i fattori esterni all'azienda, corrispondenti a merci e servizi che danno un contribuito alla produzione del prodotto e alle successive fasi che si concludono con la vendita del prodotto. Restano esclusi dal calcolo del "valore aggiunto agricolo" i costi relativi alla manodopera, gli ammortamenti dei beni durevoli impiegati in azienda e le spese generali dell'azienda. Tale grandezza di reddito esprime il valore aggiunto creato dall'impresa a seguito dell'impiego dei fattori esterni nella produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli, al lordo di una parte dei costi (manodopera e ammortamenti) ancorche' direttamente attribuibili alla fase di produzione agricola. Il valore cosi' ottenuto misura il grado di efficienza del processo produttivo aziendale e non risulta influenzato dalla struttura aziendale o dalle scelte aziendali operate esclusivamente per fini fiscali (come ad esempio la scelta della durata di ammortamento dei beni pluriennali). Lo schema che segue riporta le voci che conducono al calcolo del valore aggiunto agricolo e del reddito operativo, quest'ultimo espressione del risultato della gestione caratteristica dell'attivita' agricola. ================================================= | Descrizione | +=======+=======================================+ | |Ricavi di vendita | | + |Rettifiche in aumento | | - |Rettifiche in diminuzione | +-------+---------------------------------------+ | |Ricavi netti di vendita dei prodotti | | = |agricoli | +-------+---------------------------------------+ | | Acquisti materie prime | | |- Δ rimanenze materie prime | | |= Consumo materie prime | | |+ Altri costi di produzione e | | |commercializzazione | | |+ Rettifiche in aumento | | |- Rettifiche in diminuzione | | |= Costo della produzione (esclusi | | |fattori interni) | | |- Δ prodotti finiti e semilavorati | +-------+---------------------------------------+ | - |Costo agricolo della produzione venduta| +=======+=======================================+ | = |VALORE AGGIUNTO AGRICOLO | +=======+=======================================+ | | Costo del personale | | |+ Quote ammortamenti | +-------+---------------------------------------+ | - |Costo dei fattori interni | +-------+---------------------------------------+ | |Altre spese generali e costi | | - |amministrativi | +=======+=======================================+ | = |REDDITO OPERATIVO | +=======+=======================================+ Il valore aggiunto agricolo si ottiene sottraendo ai Ricavi netti di vendita dei prodotti agricoli il Costo agricolo della produzione venduta. Sottraendo a tale valore i costi dei fattori interni (manodopera e ammortamenti), i costi amministrativi e le spese generali si ottiene il reddito operativo dell'attivita' agricola. Infine, si precisa che restano esclusi dal calcolo del reddito ai fini IST tutti i ricavi e costi relativi alle attivita' connesse all'attivita' agricola e quelle riconducibili alle gestioni accessorie (proventi finanziari, interessi passivi, proventi straordinari ecc.). Le imprese agricole tenute alla redazione del bilancio di esercizio, disponendo di una solida base documentale di carattere contabile e fiscale, possono pervenire, senza incorrere in eccessivi aggravi amministrativi, ad una puntuale definizione dei valori riportati nello schema sovrastante. Al contrario, le aziende assoggettate a regimi contabili e fiscali semplificati, avendo a disposizione una limitata documentazione di supporto, potrebbero risultare impossibilitate a determinare correttamente l'ammontare delle voci di costo rilevanti ai fini del calcolo del valore aggiunto agricolo. Alla luce di tali considerazioni, si individua di seguito una metodologia di calcolo del reddito rilevante ai fini dell'Income Stabilisation Tool articolata su due livelli: un metodo di calcolo puntuale del reddito per le imprese agricole tenute alla redazione del bilancio di esercizio, con attestazione documentale delle voci di ricavo e di costo; una metodologia semplificata per le imprese non tenute alla redazione del bilancio, con l'obbligo di attestare i ricavi con le medesime modalita' previste per le aziende dotate di bilancio ma con la possibilita' di ricorrere ad indici di costo per la quantificazione delle componenti negative di reddito. METODO DI CALCOLO DEL REDDITO PER LE IMPRESE CON BILANCIO 1.1 Ricavi netti di vendita dei prodotti agricoli La prima voce di reddito e' costituita dai Ricavi netti dei prodotti agricoli. Per la determinazione di tale valore sono da conteggiare ai fini del calcolo del reddito valido per l'IST i ricavi (attestati da fatture di vendita) relativi alla vendita di prodotti ottenuti attraverso la coltivazione del fondo o l'allevamento di animali e i ricavi delle attivita' dirette alla manipolazione, conservazione e trasformazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o dall'allevamento di animali. Sono invece escluse dal calcolo del reddito le attivita' connesse ovvero le attivita' dirette alla produzione di beni ed alla fornitura di servizi e le operazioni accessorie rispetto all'attivita' agricola propriamente detta (vendita di beni strumentali, locazione di beni ecc.). Le due voci successive previste nello schema di reddito attengono alle rettifiche in aumento e in diminuzione da operare rispetto al valore dei ricavi cosi' determinato. Tali rettifiche si rendono necessarie per il duplice fine di escludere le operazioni che non rientrano nel campo di applicazione dello strumento IST e di ricondurre le operazioni di vendita al principio di competenza economica. Si applica pertanto il principio secondo il quale il ricavo e' da ritenersi di competenza dell'esercizio entro il quale il prodotto risulta trasferito per la vendita. Pertanto, sono da considerarsi di competenza dell'esercizio: - i ricavi relativi ai prodotti ceduti entro l'anno attraverso la vendita, il conferimento/deposito in conto lavorazione o trasformazione e altra cessione; - il valore dei premi c/produzione che trovano correlazione con la produzione dell'anno, con esclusione di quelli relativi ai prodotti o attivita' che non rientrano nel campo di applicazione della misura IST. Lo schema che segue riporta il dettaglio delle possibili rettifiche in aumento e in diminuzione. ===================================================================== |Descri- | | | zione Dettaglio | Riferimento | +===========================+=======================================+ |Ricavi Totale dei ricavi |Fatture o unica fattura riepilogativa, | |di da attivita' |Dichiarazione IVA, Conto economico | |vendita agricola primaria e| | | trasformazione | | | (esclusi ricavi da | | | attivita' connesse)| | +---------------------------+---------------------------------------+ |Retti- Conferimenti a |Fatture, DDT, ricevute di conferi- | |fiche organizzazioni di |mento | |in produttori o | | |aumento cooperative | | |(+) Conto lavorazione/ |Ricevute di conferimento, fatture | | trasformazione | | | Premi e altri aiuti|Fascicolo, dichiarazione AGEA | | pubblici | | | Altri ricavi | | +---------------------------+---------------------------------------+ |Retti- Fatturazione di |Fatture anno corrente | |fiche conferimenti di | | |in anni precedenti | | |dimi- Fatturazione da |Fatture anno corrente | |nuzione altra cessione di | | |(-) anni precedenti | | | Altre variazioni in|Fatture anno corrente | | diminuzione | | | Ricavi da attivita'|Fatture e corrispettivi | | connesse o | | | accessorie | | +---------------------------+---------------------------------------+ |= Ricavi netti di vendita | | | dei prodotti agricoli | | +-------------------------------------------------------------------+ Le rettifiche in aumento consistono in: - Conferimenti di prodotto ad organizzazioni di produttori o cooperative che alla fine dell'anno non risultano ancora fatturati e relativi a prodotti destinati ad essere venduti entro l'anno successivo; - Conferimenti di prodotto per conto lavorazioni e trasformazioni che alla fine dell'anno non risultano ancora fatturati e relativi a prodotti destinati ad essere venduti entro l'anno successivo; - Premi ed altri aiuti pubblici che trovano correlazione con la produzione dell'anno; - Altri ricavi1 ______ 1 Rientrano in questa voce gli indennizzi assicurativi Le rettifiche in diminuzione sono: - Fatturazioni effettuate nell'anno ma relative a conferimenti di anni precedenti; - Fatturazioni effettuate nell'anno ma relative a cessioni di anni precedenti; - Ricavi da attivita' connesse o attivita' non propriamente agricole; - Altre variazioni in diminuzione per ricavi competenza di anni precedenti in quanto il processo e la cessione del prodotto risulta perfezionata l'anno precedente. I criteri di valutazione specifici da applicare alle singole voci di rettifica sono riportati all'interno delle schede settoriali. Tutte le operazioni in aumento e in diminuzione da operare sulla base di quanto riportato all'interno delle schede settoriali dovranno trovare riscontro nelle registrazioni operate ai fini Iva2 o in altra documentazione disponibile in azienda entro la data di rilevazione dei dati. ______ 2 Registro delle fatture e dei corrispettivi se disponibili o nelle fatture di vendita Inoltre, al fine di verificare la compatibilita' dei dati con la struttura aziendale potra' essere richiesta anche la rilevazione di dati tecnici produttivi sulle operazioni che hanno generato i ricavi. Tali dati potranno riguardare a seconda dei casi i seguenti elementi: - Dati tecnici di produzione (superficie seminata o quantita' di prodotto intermedio impiegato, resa di produzione, quantita' realizzata, destinazione d'uso della produzione) - Quantita' vendute o conferite presso terzi; - Quantita' in magazzino a fine anno. 1.2 Costo agricolo della produzione venduta Lo schema di conto economico prevede che al valore dei ricavi delle vendite, opportunamente rettificato, andranno sottratti l'ammontare dei costi identificati come Costo agricolo della produzione venduta. A tale valore andranno apportate delle rettifiche in aumento e delle rettifiche in diminuzione da operare sulla base del criterio di correlazione diretta con i ricavi che sono stati inclusi nella voce Ricavi netti di vendita dei prodotti agricoli. Nello schema che segue sono elencati i dettagli delle singole voci che conducono al calcolo del Costo agricolo della produzione venduta: ===================================================================== | Descrizione Dettaglio | Riferimento | +==========================================+========================+ |Totale acquisti Totale acquisti e |Fatture di acquisto e | | importazioni |bolle doganali, | | |Dichiarazione IVA | +------------------------------------------+------------------------+ |-/+ Variaz. Magazzino materie prime| | |magazzino materie a fine anno | | |prime | | +------------------------------------------+------------------------+ |+ Rettifiche in Ratei passivi di costo |Fatture anno successivo | |aumento non fatturato iva | | | acquisti | | | Altri costi |Fatture anno precedente | | direttamente | | | attribuibili | | +------------------------------------------+------------------------+ |- Rettifiche in Costi esclusi |Fatture di acquisto | |diminuzione Prestazioni di sola |Fatture correnti | | opera | | | Acquisto di beni |Fatture anno corrente | | ammortizzabili | | | Costi afferenti altri |Fatture anno corrente | | esercizi fatturati | | | nell'anno | | | Materiale per lavori in|Fatture anno corrente | | economia da | | | capitalizzare | | +------------------------------------------+------------------------+ |= Costo della produzione (esclusi fattori | | | interni) | | +------------------------------------------+------------------------+ |- Δ prodotti Magazz. prodotti finiti | | |finiti e semilavorati a fine | | |e semilavorati anno | | +------------------------------------------+------------------------+ |= Costo agricolo della produzione venduta | | +------------------------------------------+------------------------+ La prima voce di rettifica da considerare e' rappresentata dalla variazione che si registra nella giacenza finale del magazzino materie prime rispetto alla giacenza iniziale. Si rimanda al paragrafo Rimanenze di materie prime sussidiare e di consumo. Le rettifiche in aumento riguardano le seguenti due tipologie di operazioni: • Ratei passivi per costi non fatturati entro l'anno, ossia per l'impiego di beni o servizi che verranno fatturati nell'anno successivo (ad esempio per merce ricevuta entro l'esercizio in corso e con fatturazione nel periodo d'imposta successivo); • Altri costi per fattori produttivi direttamente attribuibili. Quando il processo produttivo ha avuto inizio nell'anno precedente e si e' concluso l'anno corrente, vanno attribuiti i costi relativi a beni e servizi impiegati nel corso dell'anno precedente (ad es. per anticipazioni colturali rinvenienti dall'anno precedente). Le rettifiche in diminuzione riguardano le seguenti operazioni: • Costi esclusi3 ossia quei costi che non rientrano tra le tipologie ammesse ai fini dello strumento IST; ______ 3 Per i costi esclusi si rimanda a riquadro successivo. • Acquisto di beni ammortizzabili4 , comprende tutti i beni ammortizzabili materiali o immateriali; ______ 4 Di cui agli articoli 102 e 103 del DPR 22 dicembre 1986, n. 917, compresi i beni di costo non superiore a 516,46 euro e compreso il prezzo di riscatto per i beni gia' acquisiti in leasing • Costi afferenti altri esercizi fatturati nell'anno. Questa voce puo' riguardare i beni consumati nell'anno per processi produttivi la cui manifestazione in termini di ricavo avverra' negli anni successivi (ad es. Anticipazioni colturali per prodotti che verranno di fatto ottenuti in anni successivi). • Materiale per lavori in economia da capitalizzare. Costi fatturati nell'anno ma impiegati per la costruzione di beni strumentali realizzati internamente all'azienda. Tutte le variazioni positive e negative elencate nei punti precedenti devono trovare riscontro nel registro delle fatture o, in mancanza, nelle fatture di acquisto. Le operazioni devono essere valutate alla data di fine esercizio, tuttavia ai fini della loro valutazione possono essere utilizzati riferimenti a fatture e altra documentazione successiva a tale data purche' disponibili entro la data di rilevazione del reddito. Infine, al fine di ricondurre il valore dei consumi registrati nell'anno alla sola produzione venduta e' necessario sottrarre dai consumi complessivi dell'anno quella parte riconducibile ai prodotti che alla fine dell'anno risultano invenduti e che hanno comportato un incremento del magazzino finale di prodotti finiti rispetto a quello iniziale. Pertanto, qualora a fine anno si registri un incremento di prodotto presente in magazzino rispetto a quello iniziale, il corrispondente valore andra' sottratto ai costi di produzione (si veda il paragrafo Rimanenze prodotti finiti e semilavorati). +------------------------------------------------------------------+ | Sintesi dei costi ammessi e dei costi esclusi dal Costo agricolo | | della produzione venduta: | | | |Costi ammessi: | | | |Le tipologie di costi ammessi sono: | |A) Materie prime: | | - sementi e piantine (escluse le spese di impianto); | | - concimi, prodotti fitosanitari e diserbanti; | | - mangimi. | |B) Altri fattori impiegati nel processo produttivo: | | - acquisto di semilavorati o componenti; | | - materiale di consumo per le operazioni in campo; | | - materiale di confezionamento e imballaggio; | | - carburanti, energia; | | - servizi tecnici esterni. | | - spese veterinarie; | | - spese di manutenzione ordinaria dei mezzi tecnici | |C) Costi di commercializzazione e di promozione dei prodotti | |D) premi assicurativi per polizze agevolate e non agevolate | |stipulate sulle produzioni agricole aziendali. | |Qualora una tipologia di costo tra quelle sopra elencate abbia | |contribuito anche all'ottenimento di un prodotto o attivita' | |non ammesse ai fini dello strumento e' necessario scorporare una | |parte di costo (ad esempio per carburanti, materiale di consumo, | |manutenzione ecc.). | | | |Costi esclusi: | |- costi generali non direttamente produttivi (utenze, canoni di | |locazione dei locali ecc.); | |- manutenzione straordinaria; | |- costi amministrativi; | |- tutti i costi compresi quelli produttivi, sostenuti per le | |attivita' connesse ed altre attivita' non agricole. | +------------------------------------------------------------------+ L'indicazione dei costi deve avvenire: - al netto di eventuali resi, sconti, abbuoni, premi e imposte direttamente connesse con gli acquisti; - considerando oltre al prezzo effettivo (risultante dalla fattura) gli oneri accessori eventualmente sostenuti (spese di trasporto, sdoganamento, assicurazione); - in base al cambio che si presenta alla data nella quale l'operazione e' compiuta, nel caso in cui riguardino operazioni in valuta estera. 1.3 Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo La determinazione del reddito dell'anno deve avvenire tenendo in considerazione i consumi effettivi di merce registrati nell'anno, che non necessariamente corrispondono con gli acquisti realizzati nello stesso anno. Il contributo al processo produttivo potra' infatti essere soddisfatto sia mediante acquisto di nuova merce sia con il consumo di merce presente in magazzino all'inizio dell'anno. A tal fine, lo schema di reddito prevede che si tenga in considerazione anche della variazione positiva o negativa registrata nella quantita' di merce presente nel magazzino materie prime a fine anno rispetto a quello a inizio anno. Piu' in particolare, qualora la merce presente a fine anno in magazzino risulti inferiore a quella iniziale, il valore corrispondente a tale riduzione andra' sommato a quello degli acquisti realizzati nell'anno. Viceversa, qualora il magazzino finale risulti superiore a quello iniziale, il valore corrispondente a tale incremento andra' sottratto al valore degli acquisti. Ai fini del calcolo della variazione del magazzino sono da considerare esclusivamente le rimanenze di quella merce (materie prime, sussidiare e di consumo) considerata in deduzione tra i costi di produzione. La variazione del magazzino andra' valorizzata sulla base del costo reale di acquisto incluse tutte le spese accessorie (trasporto ecc.) sostenute per avere la merce nel luogo e nella condizione in cui si trovano al momento della valutazione. 1.4 Le rimanenze di prodotti finiti e semilavorati L'indicazione della variazione registrata sul magazzino di prodotti finiti e semilavorati e' da operarsi come voce di rettifica dei consumi di merce sostenuti nell'esercizio. Tale rettifica si rende necessaria in quanto sono da rinviare al futuro i costi per consumi di merce impiegata per l'ottenimento di prodotti che a fine anno risultano in magazzino e che hanno determinato un incremento della consistenza del magazzino finale rispetto a quello iniziale. Lo schema di reddito prevede che il valore complessivo dei costi della produzione realizzata venga rettificato di un valore pari alla variazione positiva o negativa che si registra nel magazzino prodotti finiti e semilavorati. La regola generale prevede che le rimanenze di prodotti vengano valorizzate sulla base del costo di produzione sostenuto, svalutato prudenzialmente qualora il valore di realizzo delle rimanenze stimato alla chiusura dell'esercizio risulti piu' basso. L'applicazione di tale metodo di rettifica puo' subire variazioni nell'applicazione in specifici settori quando, in mancanza di elementi oggettivi di verificabilita', la regola generale non risulta applicabile e puo' essere pertanto individuato un criterio specifico per prodotto comunque idoneo a far ritenere sufficientemente rispettato il criterio della competenza economica. METODO DI CALCOLO DEL REDDITO PER LE IMPRESE SENZA BILANCIO 2.1 Ricavi netti di vendita dei prodotti agricoli La metodologia di calcolo dei ricavi netti di vendita anche per le aziende non tenute alla redazione del bilancio di esercizio segue la medesima metodologia prevista al precedente punto 1.1. 2.2 Costo agricolo della produzione venduta Le imprese agricole non tenute alla redazione del bilancio di esercizio ai fini della determinazione del costo agricolo della produzione possono utilizzare indici di costo. In ogni caso e' fatta salva la possibilita' di determinare puntualmente il costo agricolo della produzione venduta, sulla base di apposita documentazione contabile e fiscale probatoria. Gli indici di costo sono costruiti sulla base delle evidenze contabili (documenti contabili e fiscali) riferite a un gruppo di aziende campione opportunamente individuate e rappresentative di una realta' territoriale omogenea e della filiera produttiva considerata. Le ulteriori specifiche modalita' per la definizione degli indici di costo ed i requisiti minimi richiesti sono stabiliti con apposito decreto dall'Autorita' di gestione.