Art. 78 
 
Esenzioni dall'imposta municipale propria per i settori del turismo e
                          dello spettacolo 
 
  1.  In  considerazione   degli   effetti   connessi   all'emergenza
epidemiologica da COVID-19, per l'anno 2020, non e' dovuta la seconda
rata dell'imposta municipale propria (IMU)  di  cui  all'articolo  1,
commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, relativa a: 
    a) immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali  e
fluviali, nonche' immobili degli stabilimenti termali; 
    b) immobili rientranti nella categoria catastale D/2  e  relative
pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli
ostelli della gioventu', dei rifugi di montagna, delle colonie marine
e montane, degli affittacamere per  brevi  soggiorni,  delle  case  e
appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei  residence  e  dei
campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori
delle attivita' ivi esercitate; 
    c) immobili rientranti nella categoria  catastale  D  in  uso  da
parte di imprese esercenti attivita'  di  allestimenti  di  strutture
espositive nell'ambito di eventi fieristici o manifestazioni; 
    d) immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati  a
spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e  spettacoli,
a condizione che i relativi proprietari  siano  anche  gestori  delle
attivita' ivi esercitate; 
    e) immobili destinati a discoteche, sale da ballo,  night-club  e
simili, a condizione che i relativi proprietari siano  anche  gestori
delle attivita' ivi esercitate. 
  2. Le disposizioni del comma 1 si applicano nel rispetto dei limiti
e delle condizioni previste  dalla  Comunicazione  della  Commissione
europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final «Quadro  temporaneo  per
le misure di aiuto di Stato  a  sostegno  dell'economia  nell'attuale
emergenza del COVID-19.». 
  3. L'imposta municipale propria (IMU) di cui all'articolo 1,  commi
da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, non e' dovuta per
gli anni 2021 e 2022 per gli immobili di cui al comma 1, lettera d). 
  4. L'efficacia delle misure previste dal comma 3 e' subordinata, ai
sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul  funzionamento
dell'Unione europea, all'autorizzazione della Commissione europea. 
  5. Per il ristoro ai comuni  delle  minori  entrate  derivanti  dai
commi 1 e  3,  il  Fondo  di  cui  all'articolo  177,  comma  2,  del
decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e' incrementato di  85,95  milioni
di euro per l'anno 2020 e di 9,2 milioni di euro per  ciascuno  degli
anni 2021 e 2022. Alla ripartizione degli incrementi di cui al  primo
periodo si provvede con uno o piu' decreti del Ministro  dell'interno
di concerto con il Ministro dell'economia  e  delle  finanze,  previa
intesa in sede di Conferenza Stato-citta'  ed  autonomie  locali,  da
adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata  in  vigore  del
presente decreto. 
  6. Agli oneri derivanti dai commi 1 e 5 pari a  231,60  milioni  di
euro per l'anno 2020, e agli oneri derivanti dai commi 3 e 5, pari  a
30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022,  si  provvede
ai sensi dell'articolo 114.