(Tabella B)
                       TABELLA B (Articolo 32) 
         Valutazione del rischio: Salute umana (tossicita') 
                               PARTE A 
La valutazione del rischio svolta  in  conformita'  dell'articolo  32
deve tener conto dei seguenti  effetti  tossici  potenziali  e  delle
categorie di popolazione potenzialmente esposte. 
EFFETTI 
1) Tossicita' acuta 
2) Irritazione 
3) Corrosivita' 
4) Sensibilizzazione 
5) Tossicita' per dose ripetuta 
6) Mutagenicita' 
7) Cancerogenicita' 
8) Tossicita' riproduttiva 
CATEGORIA DI POPOLAZIONI 
1) Lavoratori 
2) Consumatori 
3) Uomo esposto indirettamente attraverso l'ambiente 
                               PARTE B 
1. IDENTIFICAZIONE DEL PERICOLO 
 1.1  Qualora  sia  stato  eseguito   il   saggio   appropriato   per
l'identificazione  del  pericolo  in  merito  ad  un   dato   effetto
potenziale della sostanza, e  qualora  i  risultati  del  saggio  non
abbiano condotto alla sua classificazione non e' necessario procedere
alla caratterizzazione del rischio per l'effetto in questione, a meno
che  non  sussistano  altri  validi  motivi  di  preoccupazione,  per
esempio, risultati positivi dei saggi in vitro di mutagenicita'. 
 1.2 Qualora non sia ancora stato eseguito il saggio appropriato  per
l'identificazione  del  pericolo  in  merito  ad  un   dato   effetto
potenziale la caratterizzazione del rischio in merito a tale  effetto
non e' necessaria a meno che non sussistano altri  validi  motivi  di
preoccupazione, per esempio, considerazioni relative  all'esposizione
o  indicazioni  di  tossicita'  potenziale  basata  sulla   relazione
struttura attivita'. 
2. VALUTAZIONE DEL RAPPORTO TRA DOSE O CONCENTRAZIONE  E  RISPOSTA  O
EFFETTO. 
 2.1. Per la valutazione della tossicita' a  dose  ripetuta  e  della
tossicita' riproduttiva occorre valutare il rapporto dose-risposta e,
se  possibile,  determinare  il  NOAEL   (no-observed-adverse-effect-
level). Se non e' possibile determinare il NOAEL occorre  determinare
la dose/concentrazione piu'  bassa  correlata  con  effetto  dannoso,
cioe' il LOAEL (lowest-observed-adverse-effect-level). 
 2.2. Per le prove di tossicita' acuta,  corrosivita'  e  irritazione
non e'  generalmente  possibile  determinare  il  NOAEL  o  il  LOAEL
basandosi sui risultati  delle  prove  svolte  in  base  al  presente
decreto. Per la tossicita' acuta occorre determinare la DL 50 o la CL
50 oppure, qualora si ricorra alla procedura a dose  fissa,  la  dose
discriminante. Per gli altri effetti sara' sufficiente determinare se
la sostanza in questione ha la capacita' intrinseca di  causare  tale
effetto. 
 2.3. Per le prove di mutagenicita' e cancerogenicita' e' sufficiente
determinare se la sostanza in questione ha la capacita' intrinseca di
causare tali  effetti.  Tuttavia,  qualora  sia  dimostrato  che  una
determinata   sostanza   identificata   come   cancerogena   non   e'
genotossica, sara' opportuno determinare il  NOAEL  o  LOAEL  secondo
quanto disposto al punto 2.1. 
 2.4.  Per  le  prove  di  sensibilizzazione  cutanea  e  delle   vie
respiratorie, nella misura  in  cui  non  vi  e'  un  consenso  sulla
possibilita' di individuare una dose/concentrazione al di sotto della
quale gli effetti dannosi non dovrebbero manifestarsi in un  soggetto
gia'  sensibilizzato  ad  una  data   sostanza,   sara'   sufficiente
determinare se la sostanza in questione ha la capacita' intrinseca di
causare tali effetti. 
3. VALUTAZIONE DELL'ESPOSIZIONE 
 3.1 Occorre eseguire una valutazione dell'esposizione  per  ciascuna
categoria di popolazione  potenzialmente  esposta  alla  sostanza  in
questione (lavoratori,  consumatori  e  uomo  esposto  indirettamente
attraverso l'ambiente). Tale valutazione deve  mirare  ad  una  stima
quantitativa o qualitativa della dose/concentrazione  della  sostanza
alla quale puo' essere esposta  una  determinata  popolazione.  Detta
stima deve tener conto delle  variazioni  spaziali  e  temporali  del
modello di esposizione. 
 3.2. La valutazione dell'esposizione deve basarsi sulle informazioni
contenute nel fascicolo tecnico trasmesso secondo il  disposto  della
parte 2 degli allegati VII, parte A, VII, parte B o VII, parte  C,  e
su ogni altra informazione rilevante eventualmente  disponibile.  Per
tale valutazione si deve tenere conto dei seguenti elementi: 
  i) dati di esposizione misurati in maniera adeguata; 
  ii) quantita' di sostanza immessa sul mercato; 
  iii) forma di commercializzazione o di utilizzazione della sostanza
(es. in quanto tale oppure in quanto componente di un preparato); 
  iv) categorie di utilizzazione e grado di confinamento; 
  v) eventualmente dati relativi alla lavorazione; 
  vi) proprieta' fisico-chimiche della sostanza incluse, ove 
      necessario,  le  proprieta'   conferitele   dal   processo   di
      lavorazione (es.: formazione di aerosol); 
  vii) vie probabili di esposizione e potenziale assorbimento; 
  viii) frequenza e durta dell'esposizione; 
  ix) tipo e dimensione delle popolazioni specifiche esposte, qualora 
      tale informazione sia disponibile. 
 3.3. Qualora per la stima dei livelli di esposizione si  ricorra  ai
metodi  predittivi,  si  dara'  preferenza  ai  dati   rilevanti   di
monitoraggio derivati da sostanze  caratterizzate  da  un  uso  e  un
modello di esposizione analoghi. 
 3.4. Qualora la sostanza in questione sia contenuta in un preparato,
l'esame dell'esposizione alla sostanza nel  preparato  e'  necessario
solo se quest'ultimo e'  classificato  sulla  base  delle  proprieta'
tossicologiche della sostanza in questione, ai sensi della  normativa
sui preparati pericolosi, a meno che non vi siano altri validi motivi
di preoccupazione. 
4. CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO 
4.1.  Qualora  sia  stato  identificato  un   NOAEL   o   LOAEL,   la
caratterizzazione del rischio relativa a ciascuno  degli  effetti  in
questione deve comprendere un raffronto del  NOAEL  o  LOAEL  con  la
stima della  dose/concentrazione  alla  quale  la  popolazione  sara'
esposta. Se e' disponibile una stima  quantitativa  dell'esposizione,
si dovra' determinare un  rapporto  livello  di  esposizione/NOAEL  o
LOAEL.  Basandosi  sul  raffronto  tra  la   stima   quantitativa   o
qualitativa dell'esposizione e il NOAEL o LOAEL l'Unita' di  notifica
decide quale conclusione, tra la quattro  previste  all'articolo  34,
sia di applicazione. 
4.2. Se, per uno o piu' degli effetti indicati in Tabella I, parte A,
il NOAEL o LOAEL non e' stato determinato, la  caratterizzazione  del
rischio relativa ad ognuno  di  tali  effetti  deve  comprendere  una
valutazione, basata sulle informazioni quantitative  e/o  qualitative
relative  all'esposizione   della   popolazione   in   esame,   della
probabilita' che l'effetto in questione si verifichi (1).  Dopo  aver
proceduto  alla  valutazione,  l'Unita'  di  notifica  decide   quale
conclusione,  tra  le  quattro  previste  all'articolo  34,  sia   di
applicazione. 
4.3. Nel decidere quale conclusione applicare tra le quattro previste
all'articolo 34, l'Unita' di notifica tiene  conto  tra  l'altro  dei
seguenti elementi: 
   i)  l'incertezza  derivante,  tra   gli   altri   fattori,   dalla
variabilita' dei dati sperimentali e della variazione intra- e inter-
specie; 
   ii) la natura e la gravita' dell'effetto; 
   iii)  la  categoria  di  popolazione   alla   quale   si   applica
l'informazione quantitativa o qualitativa sull'esposizione. 
 
(1) Qualora in assenza di NOAEL o LOAEL, risulti comunque dalla prove
svolte un rapporto tra dose/concentrazione  e  gravita'  dell'effetto
dannoso oppure  qualora,  nell'ambito  di  un  metodo  di  prova  che
comporta il ricorso ad un'unica dose o concentrazione, sia  possibile
valutare la gravita' relativa all'effetto, occorre tener conto  anche
di tali informazioni nella  valutazione  della  probabilita'  che  si
verifichi l'effetto. 
5 INTEGRAZIONE 
5.1. In base al disposto dell'articolo 32, comma 1, si puo' procedere
ad una caratterizzazione del rischio rispetto a piu'  di  un  effetto
dannoso potenziale o piu' di una categoria  di  popolazione.  In  tal
caso  l'unita'  di  notifica  deve  determinare   quale   conclusione
applicare a ciascun effetto tra le quattro previste all'articolo  34.
Dopo aver completato la valutazione del rischio, l'Unita' di notifica
riesamina le diverse conclusioni ed elabora una conclusione integrata
relativa alla tossicita' complessiva della sostanza in questione.