(all. 4 - art. 1)
                                                          Allegato  4
     Criteri di esclusione permanente e temporanea del candidato
    donatore ai fini della protezione della salute del ricevente
                       Inidoneita' permanente

    Il  candidato  donatore  affetto o precedentemente affetto da una
delle  sottoelencate  patologie  o  condizioni deve essere dichiarato
permanentemente   non   idoneo   alla   donazione   di  sangue  o  di
emocomponenti ai fini della protezione della salute del ricevente:
      malattie autoimmuni;
      neoplasie o malattie maligne;
      diabete se insulino-dipendente;
      epilessia;
      malattie cardiovascolari;
      glomerulonefrite cronica e pielonefrite;
      policitemia rubra vera;
      malattie  infettive:  persone affette o precedentemente affette
da:
        epatite B (HBsAg confermato positivo);
        epatite C;
        epatite infettiva (ad eziologia indeterminata);
        HIV/AIDS;
        HTLV I/II;
        lebbra;
        babesiosi;
        leishmaniosi;
        febbre Q;
        sifilide;
        tripanosomiasi.
      soggetti  senza  dimostrabili  marcatori  di  epatite virale ma
implicati in piu' di un caso di sospetta epatite post-trasfusionale;
      il  donatore  che  risulti  essere stato l'unico ad aver donato
sangue  ad  un  paziente successivamente risultato affetto da epatite
post trasfusionale deve essere escluso;
      non comporta esclusione la presenza di HBsAb;
      malattia  di  Creutzfeldt  Jakob  (o  presenza  di  casi  nella
famiglia di insonnia familiare mortale, demenza);
      somministrazione  di  ormoni  ipofisari  di origine umana (es.:
ormone della crescita e/o gonadotropine);
      trapianto di cornea/dura madre;
      alcolismo cronico;
      assunzione di droghe;
      comportamenti  sessuali  ad  alto  rischio  di  trasmissione di
malattie  infettive,  comprese  le  persone  che hanno avuto rapporti
sessuali in cambio di denaro o di droga.
                        Esclusione temporanea
    In  presenza di una delle sottoelencate patologie o condizioni il
candidato  donatore deve essere dichiarato temporaneamente non idoneo
alla  donazione  di sangue o di emocomponenti per un periodo di tempo
di   durata  variabile  in  funzione  della  patologia  o  condizione
rilevata.
                          Rinvio di 5 anni
    Glomerulonefrite acuta (dopo la guarigione definitiva).
                          Rinvio di 2 anni
    Tubercolosi (dopo la guarigione definitiva).
    Osteomielite (dopo la guarigione definitiva).
    Toxoplasmosi (dopo la guarigione ed in assenza di anticorpi IgM).
    Reumatismo articolare acuto (dopo la guarigione definitiva).
    Brucellosi (dopo la guarigione definitiva).
                          Rinvio di un anno
    Esposizione  accidentale  al  sangue o a strumenti contaminati da
sangue.
    Trasfusione  di  sangue  o  di  emocomponenti  o  trattamento con
farmaci emoderivati.
    Endoscopia o uso di catetere.
    Trapianto di tessuti e/o di cellule.
    Intervento chirurgico di rilievo.
    Allergia  ai  farmaci  con  particolare riguardo alla penicillina
(dopo l'ultima esposizione).
    Contatto diretto con epatitici.
    Rapporti  sessuali  con  persone  infette o a rischio maggiore di
infezione da HBV, HCV, HIV.
    Vaccinazione antirabica (se dopo l'esposizione).
    Parto o interruzione di gravidanza.
    Agopuntura  (se  non  praticata  da  un  medico autorizzato e con
l'utilizzo di aghi a perdere).
    "Piercing" (se non praticato con strumenti a perdere).
    Tatuaggi.
    Rapporti  sessuali  occasionali  a  rischio  di  trasmissione  di
malattie infettive.
                          Rinvio di 6 mesi
    Malattia di Lyme (dopo la guarigione).
    Mononucleosi (dopo la guarigione).
    Soggiorno  in  zone  tropicali  (dopo  il ritorno e in assenza di
febbri e/o malesseri di natura indeterminata).
                         Rinvio di tre mesi
    Somministrazione di sieri di origine animale.
                     Rinvio di quattro settimane
    Somministrazione di vaccini costituiti da virus o batteri viventi
attenuati,  quali  BCG,  antivaiolo  antipolio (orale), antimorbillo,
antiparotite, antirosolia, antifebbre gialla.
                          Rinvio per 48 ore
    La  somministrazione  di  vaccini  costituiti  da virus, batteri,
rickettsie uccisi o inattivati o da tossoidi, quali contro epatite B,
rabbia  (somministrazione profilattica), tetano, difterite, pertosse,
febbre tifoide e paratifoide, colera, febbre delle Montagne Rocciose,
influenza,  poliomielite (iniezione), peste, comporta il rinvio della
donazione  per  48  ore,  sempreche'  i  soggetti vaccinati risultino
asintomatici e afebbrili.
           Rinvio per periodi di tempo di durata variabile
    Malaria: presso ogni struttura trasfusionale e centro di raccolta
deve  essere disponibile una mappa delle zone ad endemia malarica con
relativo elenco alfabetico dei Paesi interessati.
      A) i  soggetti  che hanno vissuto in aree malariche per i primi
cinque  anni  della  loro  vita hanno acquisito, presumibilmente, uno
stato  di  immunita'  che  puo'  renderli  portatori asintomatici del
parassita.  Essi  possono  essere  accettati  come  donatori  se sono
passati  sei  mesi  dalla  loro  ultima  visita  nell'area di endemia
malarica,  purche' siano negativi i test immunologici riconosciuti in
grado di evidenziare anticorpi anti-malarici. Se i risultati dei test
sono positivi, il soggetto e' permanentemente escluso dalla donazione
di  cellule ematiche. Se non sono disponibili i test di cui sopra, il
soggetto  puo'  essere  accettato  come  donatore  di  sangue,  se e'
trascorso   un   periodo,  privo  di  sintomi,  di  almeno  tre  anni
dall'ultima visita nell'area di endemia;
      B) Tutti  i  soggetti  che  hanno  visitato una zona ad endemia
malarica  possono essere accettati quali donatori, dopo un periodo di
sei  mesi  dal  ritorno,  se  non  hanno sofferto di episodi febbrili
durante  la  visita  o  dopo  il ritorno. Chi ha, invece, sofferto di
episodi febbrili puo' essere accettato in presenza di negativita' dei
test  immunologici  sei mesi dopo essere divenuti asintomatici e dopo
la  cessazione  della  terapia.  Se  i  test  immunologici  non  sono
disponibili,   il  soggetto  puo'  essere  accettato  quale  donatore
soltanto  dopo  un  periodo minimo di tre anni dal ritorno dalla zona
endemica;
      C) Soggetti  che  abbiano sofferto di malaria, diagnosticamente
accertata,  devono essere sospesi dalla donazione sino alla scomparsa
dei  sintomi  e  sino  al  termine del trattamento terapeutico. Per i
primi  tre  anni,  essi  possono  donare  esclusivamente  plasma;  in
seguito,  possono  donare  sangue intero, purche' i test immunologici
riconosciuti siano negativi;
      D) Il  periodo  di  quarantena  e  l'uso  di  test immunologici
possono  essere  omessi,  per  quei  donatori di sangue, la cui parte
cellulare viene scartata e il plasma utilizzato esclusivamente per la
plasmaderivazione,   cosi'   da   renderlo   sicuro  dalla  possibile
trasmissione  di  malaria.  In  considerazione che il plasma liquido,
quello  fresco  congelato  e  i crioprecipitati congelati non possono
essere  ritenuti totalmente privi di elementi cellulari e percio', di
parassiti malarici vitali.
    Malattie tropicali (altre non precedentemente nominate).
    Epatite A.
    Assunzione di farmaci.
    In  caso  di  terapie  dentarie, e altri contatti sanitari, anche
ambulatoriali  il  rischio trasmissivo deve essere rapportato al dato
epidemiologico  del  bacino di afferenza dei donatori e al livello di
cooperazione   tra   il  medico  esperto  in  medicina  trasfusionale
l'odontoiatra e gli altri sanitari interessati.
    Possono  sussistere ulteriori ragioni per il rinvio temporaneo di
un  donatore  ai fini della protezione dei riceventi la donazione: la
decisione relativa alla durata del periodo di rinvio spetta al medico
responsabile della selezione.