(Regolamento-art. 579)
 
                              Art. 579. 
 
  Quando le quietanza di versamento per acquisto di buoni  pervengono
da intendenze di  finanza  non  incaricate  di  girare  i  buoni,  la
Direzione generale del tesoro e le Intendenze incaricate  trasmettono
i buoni colle relative contromatrici alle Intendenze di provincia che
ne hanno fatto richiesta, in piego raccomandato alla  posta,  dandone
contemporaneamente avviso alle Intendenze stesse con nota separata. 
 
  Se fra detti buoni ve ne siano taluni  pagabili  da  una  tesoreria
dipendente da Intendenza  diversa  da  quella  che  ha  trasmesso  la
quietanza per l'acquisto de' buoni,  s'invieranno  a  quest'ultima  i
soli buoni,  e  le  relative  contromatrici  saranno  invece  inviate
all'Intendenza da cui dipende la tesoreria  che  deve  effettuare  il
pagamento de' buoni.  Le  Intendenze  trasmetteranno  a'  controllori
delle rispettive tesorerie i buoni e le contromatici  ricevute,  dopo
averne presa nota ne' relativi registri. La trasmissione sara'  fatta
con elenchi in doppio esemplare, di cui  uno  sara'  dai  controllori
restituito alle Intendenze con ricevuta. 
 
  I controllori riterranno l'altro esemplare dell'elenco, faranno una
copia conforme di esso, e lo  depositeranno  co'  buoni  nella  cassa
corrente  della  tesoreria,  facendo  cio'   risultare   da   analoga
dichiarazione posta a pie' della copia suddetta, sottoscritta da essi
e dai tesorieri. Consegneranno poi  le  contromatrici  de'  buoni  a'
rispettivi tesorieri. 
 
  Per la consegna dei buoni  agli  acquirenti,  le  dichiarazioni  di
ricevuta  indicate  nell'art.  575  debbono  essere   presentate   al
controllore,  il  quale  riconosce  la  loro  corrispondenza  con  le
relative  matrici,  estrae  dalla  cassa  corrente  in  concorso  col
tesoriere  i  relativi  buoni,   facendone   menzione   nella   copia
dell'elenco che ivi esiste e nell'originale  che  ritiene  presso  di
se',  e  consegna  i  buoni  medesimi  agli  acquirenti  che  debbono
dichiarare sulle ricevute di averli ritirati. Queste  vengono  quindi
riunite alle dette matrici.