Art. 61. Pari opportunita' 1. Le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire pari opportunita' tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro: a) riservano alle donne, salva motivata impossibilita', almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso, fermo restando il principio (( di cui all'articolo 36, comma 3, lettera e) )) (a); b) adottano propri atti regolamentari per assicurare pari dignita' di uomini e donne sul lavoro, conformemente alle direttive impartite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica; c) garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi. 2. Le pubbliche amministrazioni, previo eventuale esame con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, secondo le modalita' di cui all'articolo 10 (b), adottano tutte le misure per attuare le direttive della Comunita' europea in materia di pari opportunita', sulla base di quanto disposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica. (a) L'art. 43 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80 ha sostituito le parole: "di cui alla lettera d) dell'articolo 8" con le parole: "di cui all'articolo 36, comma 3, lettera e)". (b) Il riferimento normativo riguarda l'art. 10 come vigente prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80. Per il testo dell'art. 10, si veda la nota (a) all'art. 10.