IL COMITATO ISTITUZIONALE DELL'AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME SERCHIO

  Vista  la  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  recante "Norme per il
riassetto  organizzativo  e funzionale della difesa del suolo", ed in
particolare gli articoli 17 e 18;
  Visto  il  decreto  del Ministro dei lavori pubblici 1o luglio 1989
con  il quale il bacino del fiume Serchio e' individuato quale bacino
pilota, in ottemperanza al disposto dell'art. 30 della suddetta legge
n. 183/1989;
  Vista   la  legge  7 agosto  1990,  n.  253,  recante  disposizioni
integrative  alla  citata' legge n. 183/1989 ed in particolare l'art.
8;
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
14 gennaio 1992 recante "Costituzione dell'Autorita' di bacino pilota
del fiume Serchio";
  Vista  la  legge  4 dicembre  1993,  n.  493, art. 12, comma 3, che
integra  con  i  commi 6-bis e 6-ter l'art. 17 della richiamata legge
18 maggio 1989, n. 183;
  Vista  la  delibera del consiglio regionale della Toscana 21 giugno
1994,  n.  230  "Provvedimenti  sul  rischio idraulico ai sensi degli
articoli  3  e  4  della  legge  regionale  n.  74/1984.  Adozione di
prescrizioni e vincoli. Approvazione di direttive";
  Visto  il  decreto-legge  11 giugno 1998, n. 180, convertito con la
legge  3 agosto  1998,  n.  267,  come  modificato  dal decreto-legge
13 maggio  1999,  n.  132,  convertito  con  modifiche  con  la legge
13 luglio 1999, n. 226;
  Vista  la legge 11 dicembre 2000, n. 365 che prevede l'adozione del
Progetto  di  piano  stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico
entro  il  30 aprile  2001  e  che il Comitato tecnico si e' espresso
favorevolmente sul Progetto di piano suddetto in data 20 aprile 2001;
  Attesa  l'estrema  rilevanza  dei  contenuti  del Progetto di piano
nell'ambito  della  difesa del suolo e della sua finalita' primaria e
ineludibile di difesa dal rischio idrogeologico;
  Considerato  che  la  strategia del Progetto di piano e' impostata,
oltre  che  su  adeguati interventi di manutenzione e di sistemazioni
idraulico-forestali e di stabilizzazione dei movimenti franosi, sulla
realizzazione  di interventi strutturali per la riduzione dal rischio
idraulico  (aree  di  espansione,  casse e serbatoi per interventi di
laminazione,   scolmatori  di  piena,  etc.)  da  ubicarsi  in  aree,
individuate in base ad una analisi idraulica e geomorfologica, su cui
e'  ancora  possibile  intervenire  con l'obiettivo della laminazione
delle  piene  e  della  salvaguardia della pubblica incolumita' delle
popolazioni  residenti  nelle  aree  urbanizzate  che sono soggette a
inondazione;
  Considerato che negli ultimi anni si sono verificati nel bacino del
Serchio gravi eventi alluvionali con danni ingenti a persone e cose e
che  tale situazione ha evidenziato come il sistema idraulico risulti
attualmente  inadeguato  a  contenere  non solo le piene di carattere
eccezionale,    ma    anche   quelle   prodotte   da   precipitazioni
caratterizzate  da  modesti tempi di ritorno, evidenziando, al di la'
dell'emergenza, la necessita' di effettuare interventi strutturali di
regimazione dei corsi d'acqua;
  Rilevato  inoltre, dalle indagini effettuate per la predisposizione
del  Progetto  di  piano  di bacino, come aree di pertinenza fluviale
lungo  il  Serchio e lungo le aste dei principali affluenti e/o aree,
interessate  da  eventi alluvionali recenti, siano tuttora oggetto di
urbaniz-zazione  con riduzione del reticolo idraulico minore, nonche'
di   compromissione   idrogeologica   con   aumento  del  rischio  di
esondazione o ristagno;
  Rilevata   la   necessita'   di   preservare   le   aree  destinate
all'attuazione degli interventi di regimazione idraulica previsti dal
progetto  di  piano  e  in generale all'espansione dei corsi d'acqua,
fino  all'approvazione  del piano stesso, consentendo, nell'interesse
pubblico, prevalente e immediato, l'attuazione dello stesso una volta
approvato   e,   quindi,   del   raggiungimento  degli  obiettivi  di
salvaguardia della pubblica incolumita' e della riduzione del rischio
che il piano si prefigge;
  Rilevato  che  la legge 11 dicembre 2000, n. 365, (art. 1, comma 1)
stabilisce  che le misure di salvaguardia per le aree a rischio molto
elevato  si  applicano  sino  all'approvazione del piano stralcio per
l'assetto  idrogeologico di cui al decreto-legge n. 180/1998 e che in
tale  situazione  ricadano  le aree di cui alla delibera del Comitato
istituzionale n. 89 del 29 ottobre 1998;
  Rilevato  altresi'  che  le  aree  destinate  all'attuazione  degli
interventi  per la riduzione del rischio idraulico e piu' in generale
necessarie  per  la  mitigazione  del  rischio idrogeologico ricadano
anche  negli ambiti individuati nella "Carta delle aree di pertinenza
fluviale  e  lacuale"  del bacino del Serchio, allegata alla delibera
del  Comitato istituzionale n. 74 del 6 maggio 1998 e che tali ambiti
sono in generale da salvaguardare ai fini della regimazione idraulica
e  dell'espansione  naturale  dei  corsi  d'acqua  e  sono  quindi di
interesse  del  piano di bacino, come stabilito dal progetto di piano
elaborato;
  Rilevato  altresi' che le cartografie di cui alla delibera suddetta
fanno  parte integrante della cartografia di riferimento del Progetto
di piano;
  Considerato    che   il   Comitato   istituzionale   nella   seduta
dell'8 giugno  2001  ha  avviato  l'esame  del  progetto  di Piano di
bacino, stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico;
  Visto  il  verbale  della  seduta di questo Comitato istituzionale,
costituito  ai  sensi  dell'art. 12, comma 3 della legge n. 183/1989,
dell'art.  8 della legge n. 253/1990 e delle decisioni regionali, dai
Ministri   dei   lavori   pubblici,  dell'ambiente,  delle  politiche
agricole,  dei  beni  culturali  e  ambientali,  dal presidente della
giunta  regionale della Toscana, dai presidenti delle amministrazioni
provinciali  di  Lucca,  Pisa  e  Pistoia,  dal  rappresentante delle
comunita'  montane  e  dal segretario generale integrato dal Ministro
per  il  coordinamento  della  protezione  civile in base all'art. 2,
comma  1,  del  decreto-legge  11 giugno  1998,  convertito  in legge
3 agosto 1998, n. 267;
                              Delibera:
                               Art. 1.
  Di  ritenere  di  interesse  del Piano di bacino del fiume Serchio,
stralcio  per  la  tutela  dal  rischio  idrogeologico,  e  quindi di
adottare  come  misure  di  salvaguardia,  ai  sensi  della  legge n.
183/1989,  art.  17,  comma  6-bis, fino all'adozione del progetto di
piano  stesso  al  fine  di  garantirne  l'attuazione,  le  norme del
Progetto  di piano n. 7 "Alveo fluviale in modellamento attivo e aree
golenali"  e  n. 10 "Aree di pertinenza fluviale e lacuale", allegate
alla presente delibera.