IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Considerato che in alcune zone del territorio del comune di Asti e'
emersa  a  seguito  di  indagini  biologiche  chimiche la presenza di
ingenti  quantitativi  di  inquinanti  nel suolo e sottosuolo tale da
pregiudicare  l'uso delle acque per l'approvvigionamento idropotabile
nonche'  per  l'irrigazione di significative coltivazioni di prodotti
alimentari;
  Considerato  che nel comune di Cirie' a seguito delle operazioni di
bonifica  di  siti  inquinanti da sostanze nocive si rende necessario
procedere  ad ulteriori interventi di messa in sicurezza e ripristino
ambientale in modo da garantire la caratterizzazione del suolo;
  Considerato   che   il   territorio   della  regione  autonoma  del
Friuli-Venezia  Giulia  e'  stato interessato nella seconda meta' del
mese  di novembre  2000  da  un'eccezionale ondata di maltempo che ha
colpito  con  particolare  gravita'  il  territorio delle province di
Gorizia, Udine e Pordenone;
  Considerato che gli effetti distruttivi dell'evento calamitoso sono
stati  lo  straripamento di corsi d'acqua, frane, allagamenti e danni
ad  infrastrutture  pubbliche  ed  a  beni  di  proprieta' pubblica e
privata;
  Considerato  che  con  decreti  del  Presidente  del  Consiglio dei
Ministri  pro-tempore e' stato dichiarato fino al 30 dicembre 2000 lo
stato  di  emergenza  nel  territorio delle regioni Marche e Umbria e
delle  province  di  Arezzo  e  Rieti interessato dalla crisi sismica
iniziata  il 26 settembre 1997, nel territorio della citta' di Roma e
della  provincia  in  ordine alla situazione di crisi socio-economica
ambientale  e  nel  territorio della regione Campania nel settore dei
rifiuti  urbani,  speciali e speciali pericolosi, bonifica dei suoli,
delle  falde  e dei sedimenti inquinati nonche' di tutela delle acque
superficiali  e  sotterranee  e  consolidamento  nel  sottosuolo  con
particolare riferimento anche al territorio del comune di Napoli;
  Considerato  che  in assenza dell'adozione di interventi urgenti si
potrebbero determinare gravi pregiudizi ambientali e sanitari;
  Ritenuto  che  il  complesso  delle attivita' poste in essere dalle
amministrazioni  interessate in relazione alla straordinarieta' delle
situazioni  di  crisi  in  atto richieda l'avvio o l'intensificazione
degli  interventi  per favorire il ritorno alle normali condizioni di
vita;
  Viste  le  note  del  Ministro  dell'ambiente, dei presidenti delle
regioni  Marche,  Umbria, Lazio, Campania e del sindaco di Napoli che
evidenziano   la   complessa   e   drammatica  situazione  legata  al
superamento  delle  emergenze  conseguenti  ad  eventi  calamitosi di
origine naturale o legate all'azione dell'uomo;
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione  del  15 dicembre 2000 su proposta del Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento della protezione civile;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  5, comma 1, della legge
24 febbraio  1992, n. 225, ed in considerazione di quanto espresso in
premessa  e'  dichiarato  ed e' prorogato fino al 31 dicembre 2001 lo
stato di emergenza nel territorio dei comuni di Asti, Cirie', Arezzo,
Rieti,  della  regione  autonoma  del  Friuli-Venezia  Giulia,  delle
regioni  Marche  ed Umbria e del comune di Roma e della provincia; ed
e' prorogato al 31 dicembre 2002 lo stato di emergenza nel territorio
della regione Campania e del comune della citta' di Napoli.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 15 dicembre 2000

                           Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                                            Amato
   Il Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento
   della protezione civile
          Bianco