IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina dell'attivita' di Governo ed ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri"; Vista la legge 8 luglio 1998, n. 230, recante "Nuove norme in materia di obiezione di coscienza" e successive modificazioni; Vista la legge 6 marzo 2001, n. 64, recante "Istituzione del servizio civile nazionale"; Vista la legge 14 novembre 2000, n. 331, recante "Norme per l'istituzione del servizio militare professionale"; Visto in particolare l'art. 9, comma 2-quater, della citata legge n. 230 del 1998, che demanda al Presidente del Consiglio dei Ministri la determinazione dell'entita' della consistenza massima degli obiettori in servizio, nei limiti delle disponibilita' finanziarie del Fondo nazionale per il servizio civile; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2001, che determina in 85.000 unita' la consistenza massima degli obiettori in servizio per l'anno 2001; Visto in particolare l'art. 9, commi 5, 6, 7, 9, 10, 11 e 12 della citata legge n. 230 del 1998; Visti in particolare gli articoli 6, comma 1, 7, commi 1 e 9 della suddetta legge n. 64 del 2001; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 maggio 2001, recante "Definizione, per l'anno 2001, del programma di verifiche volte ad accertare la consistenza e le modalita' della prestazione del servizio da parte degli obiettori di coscienza ed il rispetto dei progetti di impiego e delle convenzioni con le amministrazioni dello Stato, gli enti e le organizzazioni che impiegano gli obiettori medesimi, emanato ai sensi dell'art. 8, comma 2, lettera d), della legge 8 luglio 1998, n. 230"; Visto il regio decreto 3 giugno 1926, n. 941, recante "Indennita' al personale dell'amministrazione dello Stato incaricato di missione all'estero" e successive modificazioni; Visto il decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 27 agosto 1998, recante "Adeguamento delle diarie di missione all'estero del personale statale, civile e militare, delle universita' e della scuola"; Visto il programma annuale dell'Ufficio nazionale del servizio civile relativo all'esercizio finanziario 2001, adottato, ai sensi dell'art. 8, comma 2, lettera a), della richiamata legge n. 230 del 1998 e dell'art. 7, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 1999, n. 352, con determinazione del direttore dello stesso Ufficio in data 28 maggio 2001, registrata alla Corte dei conti il 25 giugno 2001, registro n. 9, foglio n. 371; Rilevato che l'Ufficio nazionale per il servizio civile e' tenuto a dare attuazione a quanto previsto dal capo II (Disciplina del periodo transitorio) della citata legge n. 64 del 2001, adottando i provvedimenti necessari all'avvio del servizio volontario in Italia ed all'estero ed all'impiego dei cittadini nel servizio civile; Considerato che il suindicato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2001 ha previsto, al fine di individuare il contingente degli obiettori da avviare al servizio rispetto alle disponibilita' finanziarie del Fondo nazionale per il servizio civile, ulteriori ipotesi per la concessione della dispensa e per l'invio in licenza illimitata senza assegni in attesa di congedo (LISAAC); Considerato che detta previsione ha comportato un aumento considerevole delle domande di dispensa e di LISAAC da parte degli obiettori di coscienza; Considerato, pertanto, che, a seguito dell'adozione dei provvedimenti di accoglimento delle predette domande da parte del citato Ufficio, il contingente di obiettori che si prevede di avviare al servizio civile nell'anno 2001 e' pari a 73.000 unita', inferiore, quindi, al contingente di 85.000 unita' stabilito dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2001; Considerato che le risorse finanziarie non utilizzate per il mancato avvio al servizio di 12.000 obiettori di coscienza, sono destinate a dare attuazione alle disposizioni della richiamata legge n. 64 del 2001, che prevedono l'avvio al servizio civile delle donne, dei cittadini riformati per inabilita' al servizio militare, nonche' dei cittadini abili al servizio militare di leva che dichiarano la loro preferenza a prestare il servizio civile piuttosto che il servizio militare purche' non risultino necessari alle esigenze delle Forze armate; Considerato che l'art. 10 della menzionata legge n. 64 del 2001 nello stabilire che i cittadini in servizio civile godono degli stessi diritti e fruiscono dei medesimi benefici previsti per i militari, deve essere interpretato nel senso di assicurare ai volontari in servizio civile lo stesso trattamento riservato al personale militare volontario in ferma annuale, tenuto conto di quanto stabilito dall'art. 2, comma 3, lettera b), della suddetta legge n. 64 del 2001, in merito al trattamento economico dei volontari in servizio civile successivamente alla sospensione del servizio obbligatorio militare di leva; Considerato che il richiamato programma annuale relativo all'esercizio finanziario 2001, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, ha stabilito di avviare volontari in servizio civile determinando, altresi', l'ammontare del trattamento economico loro spettante, nonche' di dare attuazione al servizio all'estero, determinando il trattamento economico relativo allo svolgimento del servizio fuori del territorio nazionale; Decreta: Art. 1. Contingente dei volontari, dei cittadini abili al servizio militare che optano per il servizio civile nazionale e degli obiettori di coscienza da avviare all'estero. 1. Il contingente di volontari impiegabili in servizio civile e' definito, per l'anno 2001, in complessive 790 unita', di cui 600 da impiegare in Italia e 190 all'estero. 2. Il contingente dei cittadini abili al servizio militare di leva che dichiarano la loro preferenza a prestare il servizio civile piuttosto che il servizio militare di cui all'art. 5, comma 1, della legge 6 marzo 2001, n. 64, e' determinato, per l'anno 2001, tenendo conto delle economie di gestione derivanti dal mancato utilizzo delle risorse finanziarie destinate all'impiego degli obiettori di coscienza, sulla base dei dati trasmessi dal Ministero della difesa relativi ai nominativi degli arruolati che, eccedenti al soddisfacimento delle esigenze qualitative e quantitative delle Forze armate, abbiano espresso preferenza a prestare servizio civile. 3. Il contingente degli obiettori di coscienza impiegabili all'estero e' definito, per l'anno 2001, in 550 unita'.