IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1969, n. 1164, modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 18 maggio 1982, n. 518, recante norme per la produzione e commercializzazione del materiale di moltiplicazione vegetativa della vite ed il decreto ministeriale 2 luglio 1991, n. 290, che regolamenta l'indicazione supplementare in etichetta di tale materiale; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1974, n. 543, recante norme complementari per l'applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1969, n. 1164, sopraindicato; Visto il decreto ministeriale 2 giugno 1981 che recepisce la direttiva CEE 72/169 del Consiglio relativa alla fissazione dei caratteri e delle condizioni minime per l'esame delle varieta' di vite; Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 relativo all'Organizzazione comune del mercato vitivinicolo; Visto il regolamento (CE) n. 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000 che stabilisce le modalita' di applicazione del regolamento suddetto, in particolare in ordine al potenziale produttivo; Visto il decreto ministeriale 27 luglio 2000, concernente le norme di attuazione del regolamento (CE) del Consiglio n. 1493/1999 e del regolamento (CE) della Commissione n. 1227/2000; Considerato la necessita' di disporre di un organo che esprima parere sui problemi viticoli che possano derivare dalla iscrizione e classificazione delle varieta' di vite, nonche' dalla omologazione dei cloni e dalla premoltiplicazione del materiale vegetativo della vite categoria "base"; Considerato che l'art. 19 del predetto regolamento n. 1493/1999 prevede che ciascuno degli Stati membri compili una classificazione delle varieta' di viti per la produzione di vino; Considerato che l'art. 20 del regolamento n. 1227 del 31 luglio 2000 prevede la classificazione delle varieta' di uva da vino con l'indicazione del nome, dei sinonimi e del colore; Considerato che l'art. 8 del decreto ministeriale 27 luglio 2000 prevede la classificazione delle varieta' di uva da vino secondo le disposizioni vigenti, fino a quando non saranno fissate ulteriori disposizioni e linee guida generali; Considerato che, per attuare le previsioni della normativa comunitaria e nazionale suddetta, e' necessario costituire un Comitato nazionale per la classificazione delle varieta' di viti con la partecipazione di rappresentanti del Ministero delle politiche agricole e forestali, nonche' delle regioni e province autonome designate dalla Conferenza Stato-regioni, di esperti scientifici e rappresentanti delle categorie dei produttori, commercianti e costitutori nel settore vivaistico e vitivinicolo; Ritenuta l'opportunita' che il segretariato del Comitato risulti composto da quattro componenti dei quali due di questa Amministrazione, uno designato dalla Conferenza Stato-regioni ed uno del Servizio controllo vivai, demandato agli effetti dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1969, n. 1164, all'Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano che lo esercita secondo le direttive del Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali; Ritenuta l'opportunita' di disciplinare l'organizzazione ed il funzionamento del Comitato suddetto; Decreta: Art. 1. 1. E' costituito presso il Ministero delle politiche agricole e forestali - Direzione generale per la qualita' dei prodotti agroalimentari e la tutela del consumatore, il Comitato nazionale per la classificazione delle varieta' di viti, al fine degli adempimenti di cui alle premesse ed in particolare per provvedere: a) ad effettuare visite e controlli in loco al fine di verificare la corretta applicazione delle procedure per l'ottenimento delle selezioni clonali di varieta' di vite; b) esprimere pareri relativi alle iscrizioni di varieta' di viti, sull'omologazione delle selezioni clonali nel catalogo delle varieta' di vite, sulle eventuali omonimie e sinonimie delle varieta' di vite e sulle variazioni della struttura e dell'organizzazione del catalogo nazionale delle varieta' di vite; c) esprimere pareri in merito alle problematiche relative alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite che il Ministero delle politiche agricole e forestali ritenga di sottoporre al Comitato.