IL MINISTRO
                     DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Premessa.
    Recenti  eventi,  di  diversa  natura e portata, hanno segnato lo
scenario internazionale e domestico.
    I  tragici  fatti dell'11 settembre hanno influenzato il panorama
geopolitico ed aggravato la negativa congiuntura economica in atto.
    Per  reazione, il diffuso senso di precarieta' ha fatto coagulare
un  generale  bisogno  di maggiore  equilibrio  nello  sviluppo  e un
rafforzato  proposito  di  rilancio  delle  economie,  cui  aggregare
con maggiore peso i PVS, come confermato dal vertice di Doha.
    Sul  piano interno, e' da registrare un altro evento, comunque di
notevole  impatto:  la conferma referendaria della legge che modifica
il  titolo  V  della  Costituzione.  Essa  ha  accelerato il processo
federalista,   coinvolgendo  nella  profondita'  del  cambiamento  il
settore del commercio estero.
    Sia  i  risvolti  politici internazionali che l'articolazione dei
poteri  sul territorio nazionale hanno accresciuto l'importanza della
funzione di indirizzo, di coordinamento del Governo centrale.
    Gli  effetti  di  questi  eventi  hanno spinto a riflettere sugli
adeguamenti   da   apportare  alle  linee  direttrici  dell'attivita'
promozionale  del  2002 in termini di metodi di lavoro, di obiettivi,
di priorita' geoeconomiche, di tipologie promozionali, di allocazione
delle risorse.
    Le  indicazioni che seguono in alcuni casi potranno avere solo un
avvio  nel  2002,  non  disponendo dei tempi tecnici necessari per la
loro  prima  attuazione. Tuttavia, la elaborazione dei progetti Paese
proprio  perche'  costituisce  un'attivita'  di  medio  periodo, deve
essere impostata il piu' rapidamente possibile.
Metodo di lavoro.
    Nel  contesto  descritto,  su  un  piano  generale,  l'ICE dovra'
concentrarsi maggiormente  nelle  fasi a monte dell'inserimento delle
imprese nei mercati esteri, in particolare, mediante la realizzazione
di  iniziative  di fertilizzazione dell'habitat, attribuendo, quindi,
piu'  spazio ad attivita' di "scouting" e di collaborazione economica
e tecnica, assistenza personalizzata.
    L'attivita'  promozionale  dovra'  essere strettamente raccordata
anche  con  gli  impegni  politici  assunti  in occasione di missioni
commerciali  e  con  le  indicazioni  derivanti  dai  "Tavoli", dagli
accordi di programma con le regioni e dagli accordi di settore con le
categorie  economiche, nonche' dalle intese con il sistema camerale e
con le universita'.
    La   ricerca   di   collegamenti   diretti   con  le  istituzioni
territoriali  e  le  categorie  economiche  risponde  all'esigenza di
rafforzare  la  funzione  di indirizzo e di coordinamento, necessaria
per   mantenere   valido   l'impatto   della  promozione  dell'Italia
all'estero e accrescere la competitivita' del sistema.
    E',  infatti,  ferma  intenzione  del  Governo  procedere  ad una
allocazione  delle risorse piu' razionale per eliminare il persistere
di   sovrapposizioni   e  di  duplicazioni  di  compiti  nel  settore
dell'internazionalizzazione:  le  disfunzioni non sono piu' tollerate
dalle  imprese  e  dai  mercati.  Le  inefficienze  raffreddano anche
l'interesse degli investitori esteri.
    Per cercare di eliminare le citate vischiosita', sara' rilanciata
l'attivita' di indirizzo e di coordinamento della V Commissione CIPE.
    Inoltre,   nel   quadro   dell'attivita'  di  monitoraggio  delle
iniziative  del  Piano promozionale, per accrescere la valorizzazione
complessiva del made in Italy, si terranno, insieme all'ICE, riunioni
trimestrali  con  le  regioni,  SIMEST,  SACE,  camere  di  commercio
italiane ed estere, categorie economiche e banche per:
      esaminare   l'andamento  della  quota  di  mercato  dell'Italia
rispetto  alla  congiuntura  economica e al comportamento degli altri
Paesi;
      verificare   lo   stato   di   realizzazione   dei  progetti  e
l'attualita'   delle   strategie   e   dei  programmi  di  promozione
dell'Italia all'estero.
    In   conclusione,  questo  nuovo  documento  di  indirizzo  vuole
sottolineare  specificamente  che la situazione internazionale impone
una  messa  a sistema piu' efficace delle risorse umane e finanziarie
nell'ambito  di strategie piu' mirate e chiare, cui possano riferirsi
tutti i soggetti operanti con l'estero.
    E'  opportuno, quindi, privilegiare una programmazione per Paesi,
tesa  a stimolare forme di collaborazione, sia di tipo produttivo che
commerciale,  correlate  alle  caratteristiche  dei  diversi mercati,
attraverso seminari, workshop, missioni di operatori, partenariati.
    Entro  questa  impostazione  riguardante  in generale l'attivita'
promozionale,   si  intende  pervenire  ad  una  configurazione  piu'
efficace  dei  singoli  "progetti-paese",  muovendo da una conoscenza
puntuale  dei  piani di sviluppo e dei settori/progetti prioritari di
ciascuno dei Paesi ritenuti strategici.
    A questo fine sara' selezionato un numero ristretto di Paesi/area
sui  quali  concentrare  sforzi  ed  iniziative  per  farne dei cunei
avanzati di penetrazione e di consolidamento dell'Italia.
    A   tale   scopo,  il  Ministero  raccogliera'  dalle  ambasciate
d'Italia,  dagli  uffici  ICE  e  dalle  camere  di commercio in loco
informazioni,  che saranno oggetto di una prima valutazione congiunta
con  l'Istituto commercio estero. E' importante che l'Istituto da par
suo  svolga  un  ruolo  attivo  ed  elabori  analisi  e  proposte. In
relazione  alle  conclusioni,  saranno  individuati gli interventi di
sostegno  piu' idonei tra quelli potenzialmente azionabili in ciascun
Paese-progetto.
    Sul  "pacchetto"  cosi'  predisposto  saranno  poi consultate, in
apposita  riunione,  le  associazioni  di categoria, le regioni e gli
enti  assicurativi  e  finanziari,  l'ENIT, per coagulare l'effettivo
interesse e dare concretezza al progetto-Paese.
    La selezione del "Paese/progetto" e' di natura economico/politica
e  mira  ad  ottimizzare  i  risultati  del  sostegno  al processo di
internazionalizzazione delle imprese.
    Per  tale  ragione  si  propone  di  procedere  con  un approccio
integrato,  comprendente  sia  l'attivita'  promozionale dell'ICE che
l'apporto  finanziario,  assicurativo  e  di  assistenza  degli altri
soggetti operanti in materia di internazionalizzazione.
    Con la stessa metodologia, il Ministero programmera' le possibili
missioni commerciali.
Aree.
    La  priorita'  attribuita  all'area  dei Balcani e ai Paesi della
sponda  sud  del Mediterraneo (e in generale ai Paesi arabi moderati,
anche   alla  luce  dello  scenario  internazionale)  deve  ritenersi
confermata.
    Una  particolare  enfasi  va  inoltre  posta  nel  sostegno  alle
attivita' promozionali negli USA, motore della auspicata ripresa dopo
lo   choc   dell'11 settembre   (e   comunque   partner  privilegiato
nell'interscambio  con  l'Italia),  e in Giappone, al fine di dare un
giusto seguito alle iniziative 2001.
    Tuttavia,  poiche'  la  limitatezza delle risorse non consente di
destinare maggiori  fondi  ai  citati  Paesi  o  aree,  e' necessario
individuare  anche singoli Paesi o loro regioni, sui quali elaborare,
come detto, uno specifico "country concept".
    Nel  2002,  progetti-Paese  saranno elaborati dall'Istituto per i
seguenti Paesi/aree:
      Cina   meridionale  e  interna  (province  di  Guangdong  e  di
Sichuan): alti tassi di crescita e coerenza con il piano quinquennale
cinese;
      regione  di Mosca: alto tasso di crescita - sbocco parzialmente
alternativo per il made in ltaly;
      Ucraina:  mercato  con 50 milioni di abitanti. Paese con grandi
potenzialita'  di  collaborazione  per  imprese  italiane.  Massiccio
processo di privatizzazione in atto;
      Ungheria:  ponte  verso  i  Paesi  in  via di adesione alla UE;
nostro mercato tradizionale;
      Marocco:  Paese  arabo  moderato ad alto tasso di sviluppo, che
richiede vivamente la collaborazione italiana;
      Turchia:  ponte  verso  i  Paesi  caucasici.  Lo sviluppo della
collaborazione,  in  una fase recessiva per il Paese, come segnale di
sostegno;
      Dubai:  il Paese e' divenuto il free-shop del Medio Oriente. E'
un possibile mercato di sbocco per i nostri prodotti di alta qualita'
- lusso;
      Canada:  tradizionale ponte di inserimento nel mercato USA, ora
direttamente   colpito  dalle  difficolta'  conseguenti  agli  eventi
dell'11 settembre.
    Nel  2002  festeggera'  le "Marconiane" e verra' avviata la prima
fase   operativa  del  Memorandum  d'intesa  MOU  sulle  PMI  firmato
nel settembre 2000.
    Inoltre,  il  Paese,  insieme  al Brasile e all'Argentina (pur in
considerazione   della   ingente   crisi   che   quest'ultimo   Paese
attraversa),  rappresenta  le  aree  che  ospitano  le  piu' numerose
comunita' italiane all'estero. E' intenzione del Governo coinvolgerle
piu' direttamente nella promozione dell'Italia all'estero.
    In  relazione  a  tali  scelte  di  priorita',  questo  Ministero
esaminera'  anche  la  possibilita'  di  attuare  forme  di  presenza
integrata  all'estero, mediante l'istituzione di Sportelli Italia. Si
tratta di un'iniziativa nuova, che sara' attuata, inizialmente in via
sperimentale,  nei  Paesi  ove maggiormente emerge l'esigenza di dare
alle  imprese  italiane  ed  estere  un  "desk"  unico  per  ottenere
informazioni    precise    di    natura    economico-commerciale    e
tecnico-doganale.
Risorse per l'attivita' promozionale ICE.
    Circa  la  ripartizione  delle risorse disponibili nel 2002, allo
stato  attuale,  le  percentuali  indicate nelle linee direttrici del
19 aprile   scorso   non  subiscono  variazioni,  dovendo,  peraltro,
scontare  una piu' ampia flessibilita' conseguente ai cambiamenti del
contesto.
    Maggiori   possibilita'   operative  dovranno,  comunque,  essere
ricercate  dall'attivazione  di una piu' stretta collaborazione fra i
soggetti    operanti   a   sostegno   dell'internazionalizzazione   e
nell'impiego integrato degli strumenti nazionali ed internazionali.
    In  sintesi,  le  risorse  finanziarie del 2002 saranno ripartite
dall'Istituto rispettando le percentuali gia' indicate:
      il  40%  per la realizzazione di un programma nazionale di base
articolato per Paesi/settori;
      il  30%  per  le  attivita'  che  daranno contenuti ai progetti
speciali  gia'  impostati  (sistemi  moda,  casa,  multimediale) o da
impostare  (meccanica  strumentale)  ed  all'attivita' a sostegno del
comparto agroalimentare;
      il 30% per il finanziamento dei progetti derivanti dalle intese
bilaterali  con  regioni,  associazioni  di  categoria,  Unioncamere,
Confcommercio, universita' ed altri soggetti.