IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

  Vista  la legge 18 maggio 1989, n. 183, concernente le norme per il
riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo;
  Vista  la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed
integrazioni,   intitolata   "legge   quadro  in  materia  di  lavori
pubblici",  che,  all'art.  14,  pone  a carico dei soggetti indicati
all'art. 2, comma 2, della stessa legge, con esclusione degli enti ed
amministrazioni  locali  e loro associazioni e consorzi, l'obbligo di
trasmettere  a  questo  Comitato  i  programmi  triennali  dei lavori
pubblici  e  gli  aggiornamenti  annuali  per  la verifica della loro
compatibilita' con i documenti programmatori vigenti;
  Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante - tra l'altro - delega
al  Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed
enti  locali,  e  visto  il  titolo  III  -  capo  IV  -  del decreto
legislativo  31  marzo  1998,  n.  112,  con  il  quale e' stata data
attuazione  alla suddetta delega per il settore delle risorse idriche
e della difesa del suolo;
  Visto l'art. 7 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che istituisce -
nell'ambito  di  questo  Comitato  -  l'unita'  tecnica  - finanza di
progetto  con  il  compito,  fra  l'altro, di promuovere, all'interno
delle   pubbliche   amministrazioni,  l'utilizzo  delle  tecniche  di
finanziamento  di  infrastrutture  con  il ricorso a capitali privati
anche  nell'ambito dell'attivita' di verifica prevista al citato art.
14  della legge n. 109/1994 e visto l'art. 57 della legge 23 dicembre
2000,  n.  388,  cui questo Comitato ha dato una prima attuazione con
delibera  3  maggio  2001,  n. 57, e che prevede l'acquisizione delle
valutazioni  della  menzionata  unita'  in  fase di pianificazione ed
attuazione  dei  programmi di spesa predisposti dalle amministrazioni
centrali    per    la   realizzazione   di   infrastrutture   nonche'
l'individuazione di ulteriori modalita' d'incentivazione all'utilizzo
della finanza di progetto;
  Visti il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernente la
riforma  dell'organizzazione  del Governo, a norma dell'art. 11 della
citata  legge  n.  59/1997, e l'art. 1 del decreto del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  10  aprile  2001,  che  fissa la decorrenza
dell'operativita'  delle  disposizioni  di  cui all'art. 36, comma 1,
lettera  c),  di detto decreto legislativo, limitatamente alla difesa
del suolo;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999,
n.  554,  recante  il  regolamento  di  attuazione della citata legge
quadro in materia di lavori pubblici;
  Visti  i  decreti  del Ministro dei lavori pubblici 21 giugno 2000,
recante  modalita'  e  schemi-tipo  per  la  redazione  del programma
triennale,  dei  suoi aggiornamenti annuali e dell'elenco annuale dei
lavori,  e  4  agosto  2000,  recante  interpretazione  autentica del
decreto inizialmente adottato;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2001, n.
331,   concernente   la   ripartizione   dei   fondi  finalizzati  al
finanziamento  degli interventi in materia di difesa del suolo per il
quadriennio 2000-2003;
  Vista  la  nota  n.  9262  del  26  giugno  2001,  con  la quale il
Magistrato  per  il  Po ha trasmesso il programma d'interventi per il
triennio  2001-2003  e  l'elenco  annuale  dei  lavori, approvati con
decreto del Ministro dei lavori pubblici 13 aprile 2001, n. 1092;
  Vista  la  nota  n.  8663  del  30  ottobre  2001,  con la quale il
Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del  territorio, alle cui
attribuzioni  e' ora ricondotta la materia della difesa del suolo, ha
fornito informazioni sulla programmazione del riassetto idrogeologico
predisposta dall'Autorita' di bacino del Po;
  Ritenuto,  in  linea  generale,  che  i  documenti programmatori di
riferimento  per  la verifica di compatibilita' prevista dall'art. 14
della  legge  n.  109/1994  siano  da  individuare  nei  documenti di
programmazione   economico-finanziaria,  nelle  disposizioni  per  la
formazione  del  bilancio  annuale  e pluriennale dello Stato e nelle
leggi   pluriennali  di  spesa,  nonche'  negli  eventuali  programmi
comunitari e nazionali concernenti lo specifico comparto;
  Considerato      che     il     documento     di     programmazione
economico-finanziaria 2001-2003 pone quale obiettivo generale, per il
settore  delle  opere  pubbliche,  il  ricorso al capitale privato in
sostituzione  del  finanziamento  pubblico, in importi predeterminati
per le annualita' 2002-2004;
  Considerato      che     il     documento     di     programmazione
economico-finanziaria    2002-2006    prevede   il   rilancio   degli
investimenti  pubblici anche nel settore idrogeologico, puntando, tra
l'altro,  alla  messa a regime dei bacini dei fiumi Po, Arno e Tevere
ed  all'avvio  di  un  generale  piano  di  salvaguardia  dal rischio
idrogeologico;
  Ritenuto  - in relazione, tra l'altro, all'evoluzione del quadro di
riferimento   -   di  formulare  indicazioni  anche  in  vista  degli
aggiornamenti annuali;
Prende atto:
    che   il  programma  in  oggetto  -  predisposto  nella  versione
semplificata  prevista,  in  sede di prima applicazione, dall'art. 12
del  decreto  del  Ministro  dei  lavori  pubblici  21  giugno 2000 -
rappresenta la sintesi dei programmi elaborati dagli uffici operativi
provinciali del Magistrato del Po e piu' specificatamente prevede 491
interventi,    localizzati   nelle   regioni   Piemonte,   Lombardia,
Emilia-Romagna e Veneto per un costo complessivo di 154,5 miliardi di
lire  (79,79  Meuro),  di  cui  41 miliardi (21,17 Meuro) imputati al
2001;
    che  il  programma  e'  riferito prevalentemente ad interventi di
manutenzione, definiti "prioritari" ope legis dall'art. 14, commi 2 e
3,  della legge n. 109/1994, e non individua priorita' all'interno di
detta   tipologia,   considerato   che  questa  comprende  interventi
caratterizzati da pari necessita' di realizzazione;
    che  il programma trova copertura nello stanziamento del capitolo
7676 dell'allora Ministero dei lavori pubblici, capitolo che riporta,
per il 2001, uno stanziamento complessivo di 357,917 miliardi di lire
(184,85 Meuro);
    che il programma non esaurisce le attribuzioni del Magistrato del
Po,  incaricato dell'elaborazione e attuazione di ulteriori programmi
relativi alla gestione di risorse di maggior spessore, a carico degli
stanziamenti  della  legge  n.  183/1989,  e  la  cui approvazione e'
rimessa  alla  competente Autorita' di bacino, mentre ulteriori fondi
per  interventi  nel  settore sono previsti per le emergenze ed altri
fondi sono gestiti dalle regioni interessate;
    che   il   programma   rappresenta  una  ridotta  frazione  anche
dell'impegno   statale  per  il  settore,  come  confermato  sia  dal
raffronto  tra  l'onere  del  programma  stesso  per l'anno 2001 e lo
stanziamento   del   citato   capitolo  per  il  medesimo  anno,  sia
dall'ammontare  delle risorse assegnate con il decreto del Presidente
della Repubblica n. 331/2001;
    che   non   e'  previsto  il  ricorso  al  project  financing  in
considerazione della rilevata natura delle opere;
    che   il   programma,   se   non   si   appalesa  di  particolare
significativita' ai fini della valutazione complessiva della politica
perseguita    nel    settore,    non    presenta    pero'    elementi
d'incompatibilita' con i documenti programmatori vigenti;
                              Delibera
in  relazione  a  quanto sopra, di esprimere - ai sensi dell'art. 14,
comma  11,  della  legge  11  febbraio  1994,  n.  109  -  parere  di
compatibilita'  del  programma triennale 2001-2003 del Magistrato per
il  Po  con  i  documenti  programmatori  vigenti,  ferma restando la
necessita'  che  in sede di aggiornamento annuale il programma stesso
venga   calibrato   in   funzione  delle  disponibilita'  finanziarie
assicurate dalle leggi di bilancio;
                             Raccomanda:
    che  l'aggiornamento  annuale  del programma sia corredato da una
relazione   del  Magistrato  del  Po  che  rappresenti  lo  stato  di
attuazione degli interventi previsti dal programma di cui trattasi;
    che  il  Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela del territorio
illustri,  in  occasione del suddetto aggiornamento, le iniziative in
essere  per  la  difesa  del  suolo  al  fine  di consentire a questo
Comitato  di  disporre di un adeguato quadro ricognitivo delle misure
adottate  in  un  settore  del  quale  il documento di programmazione
economico-finanziaria 2002-2006 ha ribadito il carattere prioritario.
      Roma, 15 novembre 2001
                                     Il Presidente delegato: Tremonti